Lettera aperta all’OMS: è illegale e viola il diritto internazionale il processo di modifica del regolamento sanitario internazionale; SARAI ritenuto responsabile

All’inizio di questo mese Global Health Responsibility ha pubblicato una lettera aperta a Tedros Adhanom Ghebreyesus in merito agli obblighi procedurali nel processo di modifica del Regolamento sanitario internazionale e al modo in cui l’Organizzazione mondiale della sanità sta violando gli obblighi legali internazionali.

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Nel 2021, la dottoressa Silvia Behrendt ha fondato l’Agenzia per la responsabilità sanitaria globale (“GHR”) come rappresentante del diritto sanitario globale impegnato a sfidare le narrazioni indiscusse. Il Dr. Behrendt è un avvocato amministrativo austriaco. Ha ricoperto il ruolo di consulente legale per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (“OMS”) durante l’influenza H1N1 nota come influenza suina. La lettera aperta di GHR datata 6 marzo 2024 all’Organizzazione Mondiale della Sanità (“OMS”) è firmata dal Dr. Behrendt in qualità di direttore di GHR.

Il 7 ottobre 2023, l’OMS ha rilasciato una dichiarazione in cui dichiarava che non avrebbe condiviso con il pubblico e gli Stati membri gli emendamenti finalizzati al Regolamento sanitario internazionale (“IHR”) quattro mesi prima del voto su di esso nel maggio 2024, come richiedono le regole stesse dell’OMS.

“Per essere lecita, qualsiasi procedura volta a modificare l’RSI deve essere condotta in conformità con i requisiti legali stabiliti nell’RSI stesso”, afferma la lettera aperta a Ghebreyesus del 6 marzo 2024. “È un tuo obbligo legale vincolante.”

La lettera aperta prosegue spiegando che non rendere disponibile la bozza quattro mesi prima della riunione dell’Assemblea mondiale della sanità (“OMS”) nel maggio 2024, “porta a una situazione che non consente la presentazione legittima di una bozza di risoluzione sugli emendamenti dell’IHR al 77° OMS.”

“Se il WGIHR e il Segretariato non rispettano le norme legali della procedura di modifica dell’IHR, l’OMS commette un atto illecito a livello internazionale”, afferma la lettera, “questo illecito può essere ritenuto responsabile da uno qualsiasi dei 196 Stati parti”.

“Oltre a invocare la responsabilità istituzionale dell’OMS per aver commesso un atto intenzionalmente illecito… si potrebbe stabilire una richiesta di responsabilità individuale ai sensi del diritto internazionale di qualsiasi persona che agisca per conto dell’organizzazione.”

La lettera nomina coloro che potrebbero e dovrebbero essere ritenuti responsabili: Tedros Adhanom Ghebreyesus, Dr. Abdullah Asiri, Dr. Ashley Bloomfield, Dr. Sultani Matendechero, Colin McIff, François Rivasseau e Grata Endah Werdaningtyas.

La lettera si conclude affermando che presentare una bozza degli emendamenti al RSI alla riunione dell’AMS “costituirebbe una violazione intenzionale… e potrebbe attirare responsabilità istituzionali e individuali… Vi esortiamo a impartire immediatamente un chiaro comando al WGIHR e ad avvisare il pubblico che il Gli emendamenti dell’RSI non possono essere adottati alla 77a WHA”.

Di seguito è riportata una copia della lettera aperta dell’Agenzia GHR. Come ha commentato James Roguski: “Incoraggio tutti ad adattare la lettera aperta di Silvia Behrendt e a inviarla a Tedros e ai politici e funzionari del loro paese, chiedendo che nessun emendamento possa essere adottato dalla 77a Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2024”.

Lettera aperta a Tedros Adhanom Ghebreyesus dell’Agenzia GHR

A lui. Dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus

Oggetto: Lettera aperta sulla violazione di un obbligo procedurale nel processo di modifica del Regolamento sanitario internazionale (2005) da parte del WGIHR

Salisburgo, 6 marzo 2024

Caro dottor Tedros,

La nostra Agenzia dedica il proprio lavoro alla trasparenza istituzionale e alla responsabilità nella salute globale ed è fortemente preoccupata per l’intenzione del “Gruppo di lavoro sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale” (WGIHR) di presentare un progetto di risoluzione sul pacchetto finale di emendamenti al Regolamento sanitario internazionale Regolamento Sanitario Internazionale 2005 (IHR) solo all’inizio della 77a Assemblea Mondiale della Sanità (AMS).

Per essere lecita, qualsiasi procedura volta a modificare l’RSI deve essere condotta in conformità con i requisiti legali stabiliti nell’RSI stesso come regime di lex specialis applicabile. Il relativo art. 55 par. 2 RSI recita quanto segue: “Il testo di qualsiasi proposta di emendamento sarà comunicato a tutti gli Stati parti dal Direttore generale almeno quattro mesi prima dell’Assemblea sanitaria alla quale sarà proposto per l’esame”.

La formulazione “deve” dell’art. 55 par. 2 IHR indica chiaramente che è tuo obbligo legale vincolante ai sensi dell’RSI comunicare “qualsiasi” emendamento all’IHR a tutti gli Stati parti quattro mesi prima dell’Assemblea. Ciò include la versione finale degli emendamenti proposti dal WGIHR.

Le norme generali applicabili all’interpretazione dei trattati di cui all’articolo 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati richiedono che l’art. 55 par. 2 RSI deve essere interpretato in buona fede secondo il significato ordinario da attribuire ai termini dell’art. 55 par. 2 RSI nel loro contesto e alla luce dell’oggetto e dello scopo del RSI. Ciò conferma che non è disponibile alcuna eccezione per la situazione attuale. Arte. 55 par. 2 costituisce la lex specialis alla regola generale sancita dall’art. 40 par. 2 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati. Secondo l’espressa volontà e intenzione degli estensori dell’art. 55 par. 2 RSI, agli Stati parti deve essere concesso almeno 4 mesi per considerare qualsiasi emendamento prima dell’Assemblea. Ciò consente agli Stati parti di riflettere a fondo sugli emendamenti, comprese le loro implicazioni giuridiche e istituzionali a livello nazionale, e impedisce agli Stati parti di abbandonare i negoziati per adottare affrettatamente una risoluzione. Ciò è tanto più importante considerato lo status unico dell’RSI. In quanto strumento giuridico, vincola automaticamente l’amministrazione dell’OMS in quanto risoluzione. Le modifiche adottate entreranno automaticamente in vigore anche per tutti gli Stati parti che non si oppongono entro il termine richiesto ai sensi degli artt. 59, 61 e 62 RSI nonché dell’art. 22 della Costituzione dell’OMS.

In questo caso va ricordata la natura giuridica unica del RSI. Questo strumento giuridico vincolante è stato registrato presso il Segretariato delle Nazioni Unite ai sensi dell’art. 102 della Carta delle Nazioni Unite nella categoria di trattato multilaterale nel volume UNTS numero 2509 (p. 79) tramite il certificato di registrazione n. 56548. Di conseguenza, non vi è dubbio sulla sua natura di trattato di diritto internazionale pubblico legge vincolante per gli Stati parti. Di conseguenza, sia gli Stati parti che il Segretariato dell’OMS, composto dal Direttore generale e dal WGIHR, in quanto suddivisione dell’Assemblea sanitaria, hanno l’obbligo giuridico di seguire l’Art. 55 par. 2 RSI.

Per quanto riguarda il 77° WHA, il termine per la lecita diffusione agli Stati Parte del RSI delle proposte di modifica da parte del Direttore Generale ai sensi dell’art. 55 par. 2 IHR è scaduto il 27 gennaio 2024. Tale termine è scaduto senza alcuna comunicazione da parte del Direttore Generale agli Stati parti del pacchetto di emendamenti compilato dal WGIHR. Finora, il Segretariato non ha comunicato agli Stati parti alcuna bozza definitiva degli emendamenti.

Ciò porta a una situazione che non consente la presentazione legittima di un progetto di risoluzione sugli emendamenti dell’IHR alla 77a WHA da parte del WGIHR.

Nonostante l’inequivocabile obbligo giuridico dell’OMS di rispettare l’Art. 55 par. 2 L’IHR, il Segretariato e il WGIHR hanno pubblicamente proclamato la loro intenzione di violare gli obblighi legali internazionali che incombono su di loro finalizzando il pacchetto di emendamenti per la possibile adozione alla 77a AMS, come evidenziato durante il 7° incontro del WGIHR dal 5 al 9 febbraio 2024 e anche attraverso il programma dell’ottavo incontro finale dal 22 al 26 aprile 2024.

Se il WGIHR e il Segretariato non rispettano le norme legali della procedura di modifica dell’RSI, l’OMS commette un atto illecito a livello internazionale ai sensi della bozza di articoli delle Nazioni Unite sulla responsabilità delle organizzazioni internazionali. Sebbene questi articoli non siano stati ancora adottati ufficialmente dagli Stati, esiste un consenso dottrinale sufficiente, inclusa la pratica statale, la giurisprudenza internazionale e l’opinione degli studiosi, che qualificherebbe questa amministrazione illegale del processo di modifica dell’IHR come un atto illecito dell’OMS in conformità con la bozza Articolo che richiama la responsabilità istituzionale, tra cui la cessazione, la non ripetizione (draft Art. 30) e la riparazione (draft Art. 31) dell’OMS. Questo illecito può essere ritenuto responsabile da uno qualsiasi dei 196 Stati parte.

Oltre a invocare la responsabilità istituzionale dell’OMS per aver commesso un atto intenzionalmente illecito procedendo a proporre una risoluzione sugli emendamenti al RSI alla 77a AMS, si potrebbe avanzare una rivendicazione di responsabilità individuale ai sensi del diritto internazionale di qualsiasi persona che agisca per conto dell’organizzazione (bozza Art. 66).

A questo proposito, i co-presidenti del WGIHR, Dr. Abdullah Asiri dell’Arabia Saudita e Dr. Ashley Bloomfield della Nuova Zelanda, nonché i vicepresidenti Dr. Sultani Matendechero del Kenya, Colin McIff degli Stati Uniti d’America America, l’ambasciatore francese François Rivasseau e l’ambasciatore indonesiano Grata Endah Werdaningtyas potrebbero e dovrebbero essere ritenuti responsabili per aver violato l’art. 55 par. 2 RSI intendendo presentare la versione finale delle modifiche RSI all’AMS senza rispettare il termine per l’obbligo di notifica di 4 mesi.

Il webcast pubblico del 2 ottobre 2023 (disponibile QUI) fornisce la prova che il WGIHR è a conoscenza della violazione dell’Art. 55 par. 2 IHR, come ha espressamente sottolineato il principale responsabile legale dell’OMS, il dottor Steven Solomon. La sua opinione giuridica secondo cui l’art. 55 par. 2 L’IHR può essere derogato dallo status del WGIHR come sottocomitato dell’AMS non è giuridicamente valido, perché l’IHR fa parte del corpus iuris dell’OMS che non può essere modificato a discrezione e convenienza di un sottocomitato appena creato dall’Assemblea a meno che non violi lo stato di diritto. Dalle discussioni svoltesi nella settima riunione del WGIHR risulta evidente che si procede consapevolmente e intenzionalmente in violazione dell’art. 55 par. 2 RSI e negoziare fino all’inizio approssimativo dell’Assemblea.

Dr. Tedros, nella sua onorevole funzione di Direttore Generale, lei rappresenta indiscutibilmente l’OMS e qualsiasi condotta di atto illecito stabilisce direttamente la responsabilità internazionale dell’OMS senza precludere qualsiasi potenziale rivendicazione della sua responsabilità individuale. Come indicato, agendo in modo lecito ai sensi dell’art. 55 par. 2 RSI non è più possibile e proclamare pubblicamente che la RSI può essere rivista in occasione della 77a AMS è un comportamento che comporta responsabilità da parte vostra. In tal modo, violi anche i tuoi doveri generali di Direttore generale dell’OMS di garantire che l’Organizzazione e il suo Segretariato agiscano in conformità con le norme del diritto internazionale.

La nostra Agenzia desidera concludere questa lettera invitando Lei, in qualità di Direttore Generale dell’OMS e Capo del Segretariato dell’OMS, a non presentare un progetto di risoluzione sugli emendamenti dell’RSI alla 77a AMS. Ciò costituirebbe una violazione intenzionale dell’art. 55, par. 2 RSI e può attrarre responsabilità istituzionali e individuali ai sensi del progetto di articoli sulla responsabilità delle organizzazioni internazionali e di qualsiasi altro meccanismo disponibile. Pertanto, vi esortiamo a emettere immediatamente un comando chiaro al WGIHR e ad avvisare il pubblico che gli emendamenti IHR non possono essere adottati alla 77a WHA.

Cordiali saluti, dottor S. Behrendt

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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