Passaporto Oms: si rischia che senza vaccini non ci possa muovere da un Paese all'altro, Giuseppe Tritto • PRESSKIT

Il professor Giuseppe Tritto, medico, microchirurgo, ricercatore di fama internazionale, lancia l’allarme sul passaporto vaccinale lanciato dall’OMS. “Questa approvazione che cosa prevede? Che l’OMS metterà fuori dopo la fine di novembre la lista dei vaccini obbligatori per tutti, dai bambini agli anziani. Quindi, e non ci si potrà muovere da un Paese europeo all’altro senza aver ottemperato a questa agenda. Dato che non abbiamo la lista dei vaccini, saranno messi tutti i vaccini come i SARS, come gli altri, il sinciziale, altri vaccini nuovi che non sono stati mai sperimentati realmente su larga scala sugli esseri umani, quindi con un rischio incredibile sulla mobilità delle popolazioni in Europa, nell’area Schengen, ma anche verso i paesi terzi che non approveranno questo documento zero. Ci sono già molti paesi del BRICS che si sono opposti e addirittura la Russia ha minacciato di uscire dall’OMS, ma non solo la Russia. Anche gli Stati Uniti hanno presentato degli aimentamenti e hanno detto che non c’è nessuna ragione che l’OMS possa controllare quello che succede negli Stati Uniti, anche se sono stati i promotori di questa agenda.

Il vero problema è che l’OMS ha proposto due riforme fondamentali. La prima è quella dell’International Health Treaty, che è quello che obbliga, con delle clausole di binding, come si dice, di obbligo, dei Paesi ad accettare l’agenda dei vaccini, della vaccinazione qualunque sa sia prodotta dalla direzione dell’OMS e implementarla nei paesi che hanno sottoscritto e non fanno obiezioni al trattato. Quindi l’implementazione e la trasformazione del Green Pass sanitario in Europa, specificamente, in un pass mondiale sanitario che riguarda le vaccinazioni. L’Europa, la Commissione europea, ha già detto che è d’accordo con l’OMS e quindi seguirà queste indicazioni, ancora una volta senza chiedere un parere consultativo ai Paesi membri, né tanto meno al Parlamento europeo. Ma i Paesi devono approvare, perché siamo nell’ambito a livello di protezione dei diritti umani della Carta fondamentale delle Nazioni Unite.

Questa è una prima riforma, allora se si vuol fare qualcosa in Italia con le istituzioni italiane di qualunque tipo o anche private, bisogna intervenire prima della fine di novembre per fare delle opposizioni che siano consistenti dal punto di vista giuridico. Secondo aspetto è la riforma globale dell’OMS, perché l’OMS per ora ha dei fondi di investimento privati che superano quelli pubblici, la direzione dell’OMS ha chiesto di aumentare il budget dei paesi, ma che comunque rimarrà insufficiente rispetto a quelli privati. E anche questo è una aberrazione, ricordiamoci l’OMS è una semplice agenzia, una delle quattordici agenzie delle Nazioni Unite, per poter cambiare la sua missione, il suo statuto, da agenzia per la sanità pubblica, ha un’agenzia per biosecurity, biosafety and cyber security, sono i tre pillar, eccetera, la sua missione cambia.

Io focalizzerei solo su un argomento che è fondamentale perché entro fine novembre dovrebbe essere approvato il documento zero della riforma dell’OMS e del pass sanitario mondiale riguardante le vaccinazioni. Dato che questa data è una data finale, nel senso che tutti i paesi che hanno firmato questa bozza, questo documento zero, se non si oppongono o non chiedono altre modifiche, devono implementare quello che è stato descritto nel programma, che vuol dire che diventa esecutivo per tutti i Paesi che hanno firmato il progetto, diventa esecutivo nei Paesi indipendentemente dalla volontà politica locale delle istituzioni Allora, bisogna spiegare che già i rappresentanti del governo italiano all’OMS sono stati estremamente attivi a creare tutta l’agenda delle riunioni, l’ambasciatore italiano presso l’OMS, per creare tutta l’agenda delle riunioni progressive per andare di pari passo fino al documento finale. Quindi non si può dire che le istituzioni non sappiano quello che è successo all’OMS a Ginevra.

Ci vuole l’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’OMS non può essere autonoma perché è un’agenzia delle Nazioni Unite. C’è un terzo aspetto che la gente probabilmente non sa, c’è un cambio adesso di tutti i direttori dell’OMS. Allora a questo punto noi chiediamo come Accademia Mondiale di Tecnologie Biomediche, abbiamo chiesto che si rifondi l’OMS come un’agenzia per la protezione della salute delle popolazioni, che è molto diverso da quello dei sistemi sanitari dei Paesi, che è un cambiamento radicale ma che va nella linea proprio che le Nazioni Unite devono rappresentare non solo i governi ma anche i popoli come previsto dallo Statuto fondamentale delle Nazioni Unite.

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