“Sono medico e l’OMS è stato sempre per me l’organo supremo di riferimento…fino alla pandemia” Roy De Vita “l comportamenti e le decisioni dell’OMS mi hanno costretto a metterne in discussione ruolo, valore, capacità e valenza”

“Sono medico e l’OMS è stato sempre per me l’organo supremo di riferimento, in automatico. Questo sino alla pandemia, però, momento in cui il comportamento e le decisioni dell’OMS mi hanno costretto a metterne in discussione ruolo, valore, capacità e valenza”, attacca il dott. Roy De Vita nel suo nuovo video su Facebook.

..E cerco di spiegarvi perché.

Andiamo a fare un po’ di pulci all’OMS e partiamo dal direttore generale. Cominciamo vuol dire che Tedros Ghebreyesus non è un medico, ha conseguito una laurea triennale in Biologia e ha un PhD in Filosofia. Allora, perdonatevi, ma a mio avviso ci sono alcuni altri ruoli dirigenziali che dovrebbero essere sempre a pannaggio di tecnici. Uno di questi riguarda la sanità.

Quindi medico dovrebbe essere sempre il ministro della sanità di qualsiasi paese, medico a maggior ragione il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il suo curriculum ci dice poi che è stato ministro della sanità etiopo dal 2005 al 2012, non apprezzato nemmeno a casa sua, è stato criticatissimo per aver tenuto nascosto ben tre epidemie di colera scoppiate in Etiopia 2006, 2009, 2011.

Ha però, saggiamente per lui, coltivato ottime amicizie, Bill Gates, Clinton, la Cina e proprio grazie a queste amicizie, soprattutto a quella con i cinesi, ha ottenuto il massimo ruolo dell’OMS.

Questo spiega benissimo perché sin da subito nella pandemia da Covid ha sempre tessuto le lodi del comportamento delle autorità cinesi, applaudendoli udite udite per la loro trasparenza. Cina, che già nelle fasi inizialissime della pandemia aveva nascosto tre cose fondamentali al mondo. La scoperta del virus, e sorvoliamo sulla sua provenienza, il primo decesso da coronavirus, la sequenza genetica del virus da uomo a uomo. Ma per Tedros Ghebreyesus incredibilmente la scena era da lodare.

Ricordiamo ancora che nella riunione straordinaria convocata a Ginevra il 22 gennaio del 2020, invece che dichiarare la pandemia, Ghebreyesus sminui la portata dell’infezione relegandola ad un fenomeno circoscritto.

Il giorno seguente, Wuhan, una città di 11 milioni di persone, non esattamente quindi un paesino di provincia, andò in lockdown, come tutti ricorderete.

Ora, se veramente in quel momento il direttore generale dell’OMS e non il custode del mio stabile di quella decisione non ne sapeva niente, è molto grave. Se invece la conosceva e non lo ha detto, è gravissimo. Quindi, Gebreyesus è un signore totalmente inadatto a dirigere un’istituzione che a sua volta non è idonea al ruolo di garante della salute mondiale.

Mi fermo qui, ma potrei andare avanti per ore sulle inciampi di Gebreyesus e su quelle riguardanti le raccomandazioni dell’OMS consigliate e sconsigliate durante la pandemia”.