Israele ha fatto esplodere i cerca persone in Libano. “Indistinguibile dal terrorismo”, Edward Snowden. Ci sono 11 morti e 4mila feriti

Israele ha fatto esplodere i cerca-persone di migliaia di miliziani di Hezbollah in Libano. Al momento si contano 11 morti e 4000 feriti, di cui 200 in condizioni critiche. È rimasto ferito anche l’ambasciatore iraniano in Libano, per la seconda volta.

“Quello che Israele ha appena fatto è sconsiderato in ogni senso. Hanno fatto esplodere un numero incalcolabile di persone che stavano guidando (auto fuori controllo), facendo la spesa (i tuoi figli nel passeggino, proprio dietro di lui alla cassa), ecc. È indistinguibile dal terrorismo”, ha twittato Edward Snowden (Fonte).

“Se fossero stati gli iPhone a uscire dalla fabbrica con esplosivi all’interno, i media avrebbero capito molto più velocemente che terribile precedente è stato creato oggi. Niente può giustificarlo. È un crimine. Un crimine. E tutto il mondo è meno sicuro per questo”, ha continuato.

“Mentre arrivano informazioni sui cercapersone esplosi in Libano, sembra ora più probabile che non si tratti di esplosivi impiantati, né di un hackeraggio. Perché? Troppi feriti gravi e costanti. Se fossero state batterie surriscaldate a esplodere, ci sarebbero stati molti più piccoli incendi e mancate accensioni”.

“Il comportamento di Israele si palesa ormai senza più veli, senza alcun tentativo di simulazione, come quello di uno stato canaglia, uno stato terrorista impunito che può commettere atti di terrorismo in altri paesi, in questo caso in Libano, senza che nessuno faccia la minima obiezione. Siamo sempre noi qui, nelle profondità del Web, a protestare, a farci sentire, ad agitarci, sembrando quasi fanatici o esaltati, mentre dall’altra parte non accade nulla. Nulla, mentre si verificano fatti colossali di estrema gravità”, ha commentato Giorgio Bianchi (fonte).

“Un attacco terroristico con 11 morti e quasi 4000 feriti in uno stato sovrano come il Libano, e nessuno dice niente.

Quello di ieri è stato un atto terroristico su larga scala. Oggi, ora, cosa dovrebbero fare i rappresentanti di quel paese?

Abbassarsi, accettare, chinare la testa? Ovviamente ci si aspetta una reazione. Si cerca proprio quella: la reazione. Si sta provocando una risposta. Vedremo, nel corso degli eventi, che ci sono due schieramenti: uno schieramento della guerra e uno della pace, uno che vuole il caos e la destabilizzazione e uno che cerca di calmare gli animi e rimettere i pezzi a posto. Ogni volta che uno schieramento, in questo caso quello della pace, fa una mossa, lo schieramento della guerra ne fa subito un’altra verso l’escalation.

Come definire questo? Questa barbarie è la quintessenza del terrorismo, è terrorismo di Israele, e il suo scopo è innescare un effetto domino in Medio Oriente. Capite perché è importante occuparsi di ciò che sta accadendo in quell’area? Non è superfluo, non sono sciocchezze né fatti lontani; ci riguarda molto più di quanto non ci riguardi l’Ucraina, ve lo garantisco, molto di più, perché se partirà un effetto domino, partirà da quell’area. Loro li chiamano omicidi mirati, ma è propaganda: non sono omicidi mirati, è terrorismo, e il suo scopo è provocare”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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