I manifestanti hanno bloccato gli ingressi al sito della BAE Systems a Rochester, Kent, intorno alle 07:00 di questa mattina.
Affermano che la fabbrica fornisce componenti per aerei militari utilizzati per bombardare Gaza. In una dichiarazione, gli attivisti hanno affermato che l’industria britannica – che include il sito bloccato – “fornisce il 15% dei componenti degli aerei da combattimento stealth F35 che sono attualmente utilizzati nel bombardamento di Gaza”.
Il blocco è stato organizzato come parte di una Giornata internazionale di azione per la Palestina. I manifestanti chiedono “la fine della complicità del governo britannico nei crimini di guerra commessi in Palestina”, che include la fine delle vendite di armi a Israele e il sostegno a un cessate il fuoco immediato.
Alexandra, insegnante e membro della Nation Education Union, intervista dalla BBC ha spiegato perché si è unita al blocco.
“Come insegnante, vedere bombardare 185 scuole e altri istituti scolastici di Gaza è assolutamente straziante.”
Ha aggiunto: “Siamo qui oggi per smantellare la macchina da guerra israeliana e prendere posizione contro la complicità del nostro governo e invitiamo i lavoratori di tutto il Regno Unito a intraprendere azioni simili nei loro luoghi di lavoro e nelle loro comunità”.
Harriet, un medico del pronto soccorso, ha affermato alla BCC che il blocco mirava ad allontanare i lavoratori e impedire che le consegne entrassero e uscissero dalla fabbrica. Ha detto: “Sono qui perché sono una persona. Sono qui anche perché sono un medico e abbiamo visto centinaia di personale medico ucciso a Gaza, alcuni ancora sotto le macerie”
Jeanine Hourani, del Movimento giovanile palestinese e dell’University College Union, ha affermato che la manifestazione fa parte di un “movimento globale e transnazionale” che mira a porre fine al commercio di armi verso Israele.
Ha detto: “Siamo qui come lavoratori britannici per dire inequivocabilmente che non accettiamo l’uso di manodopera britannica nei crimini di guerra che vengono attualmente perpetrati in Palestina”.
Un portavoce della BAE Systems ha detto di essere “inorridito” dalla situazione in Israele e Gaza e dal “impatto devastante che sta avendo sui civili”.
“Rispettiamo il diritto di tutti di protestare pacificamente. Operiamo secondo la regolamentazione più severa e rispettiamo pienamente tutti i controlli applicabili sulle esportazioni della difesa, che sono soggetti a valutazione continua.”
Tradotto da: https://www.bbc.com/news/uk-england-kent-67378052
Qui trovate un piccolo video della manifestazione: https://www.youtube.com/watch?v=jRIgk2VGKLA&t=15s
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