“Unisce gli Stati Uniti ed Israele la gestione dei popoli loro vicini e sgraditi perchè non disponibili ad essere sudditi: la limitazione del loro spazio entro un perimetro limitato”, commenta la ripresa del conflitto in Palestina l’avv. Mauro Sandri.
“Lo sterminio di decine di milioni di nativi è stato attuato dagli yankee non invadendoli con una guerra totale di conquista territoriale,ma limitandone progressivamente con una sequenza di trattati di pace, ogni volta poi violati,gli spazi di agibilità. Ad ogni violazione faceva seguito uno sterminio e la conquista di altro territorio: quella che con incredibile manipolazione viene definita la leggendaria nuova frontiera. Oggi le riserve indiane sono sparute come la presenza ormai residuale dei nativi addirittura utilizzata dai carnefici come volano per un business folcloristico.
Analogamente Israele ha ottenuto dapprima che i Palestinesi fossero rinchiusi in un territorio limitato salvo iniziare subito la sua erosione con insediamenti “spontanei” di coloni : la loro nuova frontiera. I rapporti di forza determineranno gli esiti futuri del conflitto appena iniziato vale a dire se vi sarà la riproduzione del copione già visto negli Stati Uniti o se il finale sarà diverso. Certamente deve essere diverso”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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