Alessandro Orsini ha lanciato l’allarme all’inizio di bombardamenti su Gaza di ottobre, e mai la sua analisi è stata, purtroppo confermata, anche dai fatti di ieri a Bruxelles, dove un uomo, Abdesalem Lassoued, ha ucciso due cittadini svedesi. L’uomo era già noto ai servizi segreti.
“Il crollo di Hamas rilancerebbe l’ISIS e Al-Qaeda che si proporrebbero come alternative ad Hamas. L’ISIS e Al-Qaeda non hanno mai attecchito veramente in Palestina e in Israele, ma le cose potrebbero cambiare. Questa è la prima riflessione che invito a fare”, spiega Alessandro Orsini nel suo ultimo intervento video.
“In questo momento ci sono molti fascinorosi in Italia che dicono che Netanyahu deve cingere da serio Gaza, raderla al suolo, cosa che non possiamo escludere avvenga.
Il mio ragionamento è che cerchiamo di comprendere anche quale sia l’interesse nazionale dell’Italia in questa partita.
Tutta questa violenza, tutta la violenza che Netanyahu eserciterà contro i civili, ricordiamo che Netanyahu già in queste ore sta massacrando centinaia di civili palestinesi, decine di bambini palestinesi, lo sappiamo anche dalle fonti Reuters, tutta questa violenza di Stato, questa violenza spaventosa contro Gaza chiaramente non porrà fine al terrorismo islamico, semplicemente lo rilancerà.
Si tratta di comprendere in che forme, perché il terrorismo islamico è sorretto principalmente dal sentimento dell’odio, da un insieme di sentimenti e di emozioni e quindi tutta la violenza che Netanyahu riverserà contro Gaza in qualche modo gli si riverserà contro e non soltanto contro Netanyahu, ma più in generale anche contro noi europei, contro noi occidentali, che abbiamo sempre sostenuto Netanyahu in tutto quello che ha fatto, quindi ci tengo a precisarlo, l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Nato, tutto il blocco occidentale ha aiutato Netanyahu a uccidere quei bambini, quei bambini in Palestina vengono uccisi, quel bimbo di due anni e mezzo in Palestina è stato ucciso anche grazie agli Stati Uniti, all’Unione Europea e al blocco occidentale che ha sempre coperto Netanyahu.
Netanyahu dovrebbe essere colpito con le sanzioni da parte degli Stati Uniti, dell’Unione Europea, sanzioni durissime e la Corte Penale internazionale dovrebbe spiccare un mandato di cattura, un mandato d’arresto contro Netanyahu per i suoi crimini contro l’umanità, ma questo non è mai avvenuto perché noi abbiamo sempre protetto Netanyahu, quindi noi siamo pienamente corresponsabili, l’Occidente e il blocco occidentale sono pienamente corresponsabili dell’uccisione di tutti questi bambini palestinesi per mano della polizia di Netanyahu.
Ci tengo anche a precisare che Israele non è Netanyahu. Io ho perso il conto dei miei amici israeliani ed ebrei che considerano Netanyahu un dittatore feroce, un dittatore spietato e ho perso il conto dei miei amici ebrei e israeliani che solidarizzano con la popolazione palestinese oppressa da Netanyahu, tanto è vero che esistono anche ONG israeliane che difendono i diritti dei palestinesi. Io ho dedicato la mia vita a combattere contro l’antisemitismo e contro qualunque forma di razzismo, ma ripeto, una cosa è Israele, un paese pieno di persone meravigliose, altra cosa è la dittatura di Netanyahu.
Molti dicono in questo momento che Gaza deve essere rasa al suolo, è assolutamente legittimo che Netanyahu riversi una quantità spropositata di violenza su Gaza, io dico ma quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia di un’azione di questo tipo?
Quindi in primo luogo c’è un problema del rilancio di Al-Qaeda e l’ISIS che secondo me avverrà ugualmente anche se Hamas non dovesse essere sconfitta, il semplice fatto che Netanyahu stia riversando così tante bombe sui palestinesi a Gaza, ma non soltanto a Gaza, anche in Cisgiordania, inevitabilmente causerà una recrudescenza dei processi di radicalizzazione verso il terrorismo islamico.
Secondo punto, la degradazione di Hamas, con l’aiuto degli Stati Uniti, rilancierebbe quasi certamente la radicalizzazione verso il terrorismo islamico in Europa, non soltanto in Medio Oriente, in un contesto di flussi migratori incontrollati dall’Africa, dove le organizzazioni jihadiste sono temibili.
Quindi io dico attenzione, perché questa quantità spaventosa di violenza che Netanyahu sta esercitando ed eserciterà contro i civili palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, causerà il rilancio di Al-Qaeda e dell’ISIS, non soltanto in Medio Oriente, non soltanto nel nel principale teatro di conflitto, ma rischia di trasformare anche le città europee, anche l’Italia, in un nuovo luogo di scontro, perché se si dovesse verificare come è prevedibile una crescita dei processi di radicalizzazione verso il terrorismo islamico nelle nostre città, chiaramente siamo tutti in pericolo.
L’approssimarsi di Netanyahu a una vittoria completa su Hamas aumenterebbe le probabilità di un intervento di Hezbollah in favore di Hamas con l’esplosione del Libano, dove opera un contingente italiano, Operazione Leonte, la cui consistenza massima annuale autorizzata è di 1.256 militari, 374 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei.
Lo scontro tra Israele e Hezbollah in Libano investirebbe i soldati italiani. Attenzione, e questo è un passaggio importante.
Zbollah non deve essere sottovalutato, perché ha migliaia e migliaia di razzi, di missili che potrebbero mettere in grandissima difficoltà Israele. Noi già nel 2006 calcolavamo che Zbollah avesse circa 1500 missili, oggi noi siamo che ne abbia moltissimi di più.
E se questa organizzazione dal Libano, chiaramente legata all’Iran, dovesse colpire Israele a nord, l’esercito israeliano si troverebbe in grande difficoltà, ma non soltanto l’esercito israeliano, tutta Israele. Quindi io inviterei anche nel caso di questo scontro tra Netanyahu e Hamas, l’assedio di Gaza, a non sottovalutare gli avversari, cosa che ne abbiamo già fatto con la Russia in Ucraina in maniera rovinosa, perché non è affatto vero quelli che molti credono, cioè che Israele sia onnipotente.
Israele ha sicuramente uno degli eserciti migliori del mondo, è possibile addirittura che l’esercito israeliano sia il migliore del mondo, un esercito ovviamente con riferimento alle piccole dimensioni di Israele, è un esercito equipaggiatissimo, tecnologicamente molto avanzato, con un’aviazione straordinaria, soldati addestratissimi e così via, ma attenzione a non sottovalutare i pericoli per Israele che sono enormi”.
Qui trovate il video completo: https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=qwGZK6Y-LyU&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fwww.sabinopaciolla.com%2F&feature=emb_imp_woyt
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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