Il Sud Africa chiede di fermare le operazioni che hanno portato la fame a Gaza alla Corte Internazionale dell’Aia

“I bambini palestinesi stanno morendo di fame come diretta conseguenza degli atti deliberati e delle omissioni di Israele – in violazione della Convenzione sul Genocidio e dell’ordine della corte”, ha spiegato il team legale sudafricano.

l Sudafrica ha presentato una petizione alla Corte internazionale di giustizia affinché emetta ordini di emergenza volti a fermare le operazioni militari israeliane a Gaza che stanno causando una carestia nella Striscia. L’ICJ ha emesso una sentenza preliminare secondo cui Israele sta plausibilmente conducendo un genocidio a Gaza.
Mercoledì, Pretoria ha accusato Tel Aviv di aver affamato intenzionalmente i bambini nella sua istanza alla corte.

La petizione di Pretoria alla corte aggiungeva: “La situazione allora ‘pericolosa’ è ora così terrificante da essere indicibile”.
Numerose organizzazioni internazionali per i diritti hanno condannato Israele per aver bloccato le spedizioni di aiuti a Gaza e affermano che questa politica sta causando carestia. Secondo i funzionari sanitari di Gaza, 20 palestinesi sono già morti di fame, anche se la cifra è probabilmente sottostimata.
Oltre a bloccare le spedizioni di aiuti a Gaza, le forze israeliane hanno attaccato i convogli che portavano cibo ai palestinesi. La settimana scorsa, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sui palestinesi mentre un convoglio umanitario arrivava nel nord di Gaza per la prima volta in una settimana. Nel massacro morirono oltre 100 persone.
A dicembre, il Sudafrica ha sporto denuncia alla Corte internazionale di giustizia sostenendo che le forze israeliane stanno commettendo un genocidio a Gaza su indicazione del governo di Tel Aviv. La corte ha emesso una sentenza preliminare secondo cui le accuse contro Tel Aviv erano plausibili.
Inoltre, la corte ha ordinato a Israele di fermare le operazioni militari a Gaza che mettono in pericolo i civili e di consentire l’ingresso di maggiori aiuti nella Striscia. Tel Aviv, insieme a Washington, ha respinto gli ordini della corte. Israele ha ulteriormente frenato le spedizioni di aiuti a Gaza dopo la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia.
Il mese scorso, Pretoria ha presentato una petizione alla Corte Internazionale di Giustizia per ordinare a Tel Aviv di non attaccare Rafah, una città che ospita 1,5 milioni di palestinesi. La corte ha rifiutato di emettere un’ordinanza, spiegando che la sentenza originaria avrebbe coperto un attacco israeliano alla città.

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