Gaza: il Nicaragua accusa di complicità in genocidio Germania, Canada, Regno Unito e Paesi Bassi per aver fornito armi e mezzi ad Israele

Lunedì il governo nicaraguense ha avviato un procedimento per portare Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Canada davanti alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) per la loro complicità nel genocidio contro il popolo palestinese a Gaza fornendo all’occupazione israeliana armi e mezzi. per compiere l’orrendo atto.

In un comunicato stampa, il regime sandinista ha riferito di aver notificato ai suddetti paesi la sua decisione di ritenerli responsabili ai sensi del diritto internazionale per flagranti violazioni delle convenzioni internazionali. A questo proposito, il Nicaragua invoca la Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, il diritto umanitario internazionale e il diritto consuetudinario, compresa la legge sull’occupazione nei territori palestinesi occupati, in particolare nella Striscia di Gaza.

Nella comunicazione, il regime sottolinea che il 26 gennaio la Corte internazionale di giustizia ha concluso “che almeno alcuni dei diritti rivendicati dal Sudafrica e per i quali chiede protezione sono plausibili. Questo è il caso del diritto dei palestinesi di Gaza ad essere protetti dagli atti di genocidio e dai relativi atti proibiti identificati nell’Articolo III”.

“Sebbene l’Ordine della Corte sulle misure provvisorie non sia una sentenza nel merito, tuttavia, sulla base delle prove disponibili al pubblico, la Corte ha ritenuto plausibile che la Convenzione sul genocidio sia stata e sia tuttora violata da Israele”, si legge nel documento.

Il Nicaragua ha emesso un memorandum in cui invita Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Canada a smettere di sostenere l’occupazione israeliana e di fornirle armi.

Nella sua nota verbale, il Nicaragua ha esortato i quattro stati a cessare immediatamente la fornitura di armi, munizioni e tecnologie a “Israele” perché potrebbe utilizzarle per facilitare o commettere violazioni della Convenzione sul genocidio a Gaza.

Il memorandum sottolinea che i paesi che sostengono “Israele” sono obbligati a interrompere le forniture “dal momento in cui lo Stato si rende conto dell’esistenza di un serio rischio di commettere un genocidio”.

Ciò è stato ottenuto, aggiunge il memorandum, da quando “la Corte internazionale di giustizia ha emesso, il 26 gennaio, una sentenza pregiudiziale in cui ha ritenuto ragionevole che la Convenzione sul genocidio fosse stata violata da Israele a Gaza”.

La corte ha riconosciuto il diritto dei palestinesi di Gaza ad essere protetti da atti di genocidio, aggiungendo che i palestinesi sono un gruppo protetto ai sensi della Convenzione sul genocidio.

La Corte ha ordinato a “Israele” di adottare tutte le misure per prevenire atti di genocidio a Gaza, garantire che le sue forze non commettano genocidi e adottare misure per migliorare la situazione umanitaria.

“Israele” è tenuto a presentare un rapporto alla corte entro un mese, descrivendo in dettaglio le sue azioni per conformarsi all’ordine. Inoltre, deve attuare misure per prevenire e punire l’incitamento diretto al genocidio nel contesto della guerra a Gaza.

Fonte 1 – Fonte 2

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