Missili ipersonici contro obiettivi militari in Israele. L'Iran colpisce lo spazio più difeso del pianeta di notte, dopo gli attacchi terroristici subiti e l'invasione del Libano. L'analisi di Scott Ritter

“Gli iraniani hanno lanciato un numero significativo di missili, la maggior parte dei quali sembra aver colpito il suolo. Se abbiano colpito o meno i bersagli previsti è ignoto finché gli iraniani non ci diranno quali erano i loro obiettivi e quale sia la loro valutazione dei danni in battaglia. Immagino che, se questi missili avessero raggiunto i loro obiettivi, Israele non sarebbe stato rapido a confermarlo, perché l’ultima cosa che vuoi fare quando ricevi missili è confermare la loro precisione,” denuncia Scott Ritter.

“Sembra, tuttavia, che un numero significativo di missili fosse diretto verso la base aerea di Vatim, fuori Beersheba. Questa è una delle basi aeree più importanti di Israele. Qui sono stanziati i caccia F-35, insieme all’Air Force One di Netanyahu e altre risorse aeree critiche. Il video di questo attacco mostra quelli che sembrano essere missili ipersonici, che arrivano in quantità significativa e colpiscono qualcosa a terra. Alcuni potrebbero essere stati intercettati, ma non tutti. Questo sembra far parte della strategia iraniana di attacchi di saturazione.

Se si osserva la quantità di missili lanciati, hanno semplicemente sopraffatto i sistemi di difesa aerea di Israele. Gli iraniani sembrano anche aver utilizzato missili più sofisticati, TATU, per eliminare i missili terra-aria Arrow 2 e Arrow 3 o i sistemi di difesa antimissile.

Ad aprile, quando ne abbiamo parlato, ho detto che gli iraniani avevano iniziato con armamenti vecchi, principalmente per esaurire le difese israeliane. Poi hanno lanciato una dozzina di missili più avanzati, e tutti hanno colpito i loro obiettivi. All’epoca dissi che l’Iran stava facendo sapere che, alla prossima occasione, avrebbe utilizzato solo i missili migliori. Ebbene, questa è stata quella volta, e Israele è apparso completamente indifeso. Possono abbattere il 10% dei missili in arrivo, ma la realtà è che l’Iran ha saturato lo scudo di difesa missilistico di Israele.

E non è stato solo Israele a essere coinvolto: gli Stati Uniti, con la loro Marina e i sistemi THAAD, erano lì a sostenere Israele. Anche la Giordania si è vantata di aver abbattuto uno o due missili. Ma, fondamentalmente, lo scudo missilistico più denso e sofisticato del mondo è stato esposto come completamente inefficace, il che è un segnale preoccupante per Israele, che sta parlando di rappresaglie. Se Israele dovesse reagire in modo significativo, l’Iran ha già ricaricato tutti i 180 lanciatori coinvolti nel primo attacco e ne ha altri pronti.

In questo momento, l’Iran sta puntando una pistola carica contro gli Stati Uniti, facendo sapere che se si dovessero coinvolgere in un’azione offensiva contro Israele, la base aerea di Al-Hadid in Qatar verrebbe distrutta, così come è successo a Vatim. Non ci sarebbe difesa. Lo stesso accadrebbe alla base aerea di Al-Asad in Iraq e alla base navale americana in Bahrein, sede della Quinta Flotta.

I missili ipersonici stanno arrivando a una velocità tale che nessun sistema radar moderno può configurare una soluzione di intercettazione efficace. Gli israeliani hanno cercato di reagire, ma sembra che i missili ipersonici iraniani siano riusciti a passare attraverso le difese israeliane senza essere nemmeno rilevati dalle sirene.

Israele dispone dei missili Jericho II e Jericho III, che possono trasportare sia testate nucleari che convenzionali. Si crede che il Jericho III possa raggiungere velocità simili a quelle di un missile ipersonico, ma la differenza è che si tratta di un missile balistico, la cui velocità è generata dalla sua traiettoria. Un missile ipersonico, invece, viaggia su una traiettoria non balistica e con la propria potenza, colpendo il suolo a velocità elevate.

Il sistema Iron Dome israeliano, di cui si vantano da generazioni, è effettivamente inutile contro questi tipi di missili. L’Iron Dome è stato progettato per difendersi da attacchi di razzi a corto raggio, come quelli di Hamas o Hezbollah, ma non da missili balistici o ipersonici. Per questo ci sono sistemi come l’Arrow 2, l’Arrow 3 e il Patriot, che, tuttavia, non sono stati sufficientemente efficaci.

Israele ha missili capaci di raggiungere l’Iran, ma non progettati per eseguire attacchi di saturazione come quelli iraniani. Inoltre, è possibile che i sistemi di difesa aerea russi S-400, che l’Iran ha presumibilmente ricevuto dalla Russia, possano intercettare un missile balistico Jericho.

Non penso che ci sia nulla di cui gli iraniani abbiano bisogno o vogliano dalla Russia in termini di capacità di armi offensive. Hanno dimostrato di avere una significativa capacità di attacco che ha colpito con successo lo spazio più pesantemente difeso del pianeta, che è Israele.

Se gli iraniani volessero, potrebbero programmare questo attacco in modo diverso. Lo hanno programmato di notte, quando le strutture sono vuote, quando gli israeliani hanno avuto abbastanza tempo per evacuare e mettere le persone nei rifugi antiaerei. Se gli iraniani volessero attirare Israele, ad esempio con una dottrina di tipo Da’wah, simile a quella che Israele sta applicando contro il Libano in questo momento, ossia la punizione collettiva della popolazione libanese per i crimini di Hezbollah, avrebbero potuto agire diversamente.

Sono stati uccisi più di mille libanesi innocenti. Ho amici lì che sono terrorizzati da quello che sta succedendo. Sono civili, non hanno nulla a che fare con Hezbollah, nulla a che fare con niente, stanno solo vivendo le loro vite, e tuttavia le loro vite sono a rischio a causa delle azioni irresponsabili di Israele.

Se l’Iran avesse replicato l’approccio israeliano e applicato una punizione collettiva, avrebbe potuto facilmente uccidere diverse migliaia di israeliani. Ma ha scelto di non farlo. Ha scelto di colpire solo obiettivi militari e lo ha fatto in un momento in cui Israele sarebbe stato in grado di evacuare le persone. Quindi, questo non è stato un attacco volto a causare una catastrofe immediata, ma piuttosto a inviare un messaggio molto chiaro: la prossima volta, non sarete così fortunati.

Un’altra cosa che hanno fatto, e che dovrebbe risuonare tra gli israeliani, riguarda la base aerea di Vatim, che pare sia stata colpita molte volte. Ogni pilota israeliano che decolla per colpire l’Iran, nel retro della sua mente, deve chiedersi se ci sarà o meno una base aerea ad attenderlo quando tornerà a casa. Quello che l’Iran ha fatto lì, e quella è la base aerea più pesantemente sorvegliata, dove si trovano i beni più preziosi, potrebbe essere replicato in ogni singola base aerea in Israele.

Il tempo di volo degli aerei israeliani va dai cinque ai 15 minuti, e l’aeronautica israeliana impiega molto più tempo a rispondere. Quando gli iraniani scopriranno che l’aeronautica israeliana è stata lanciata contro di loro, lo scopriranno anche i russi, e riceveranno l’allerta precoce. Potrebbero letteralmente saturare queste basi aeree, e non ci sarebbero più aeroporti in Israele in cui questi aerei possano tornare”.

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