Contro la censura tutti uniti nella federazione Fieco per difendere i migliaia di piccoli creatori di contenuti

“Il tiranno oggi si manifesta controllando le reti, il tiranno in realtà la libertà di pensiero te la concede fino a quando non diventi scomodo, perché lui sa perfettamente che ti sorveglia attraverso il possesso delle reti che resta nella sua mano. Quindi la libertà di pensiero deve essere coniugata alla libera circolazione in rete, non la libera circolazione al bar”, spiega Glauco Benigni. “Abbiamo creato Fieco, per tutelare i centinaia, migliaia di piccoli creatori di contenuti. In questo momento storico hanno un problema: spendono, spendono e non incassano e questo non è giusto. Come Fieco vogliamo conferire un’identità collettiva e una visibilità, poi essere strumento di difesa e di attacco, stiamo cercando anche di fare degli accordi con delle associazioni di avvocati a questo scopo. Vogliamo costruire una rete e la rete, perché se noi riusciamo a costruire un network interno riusciamo anche a costruire un’economia tra di noi e soprattutto contrastare la censura che oramai c’è a tre volti, la censura multinazionale, la censura dell’Unione Europea e la censura locale italiana che vedrete che prima o poi si manifesterà.

Nel secolo scorso la libertà di pensiero si coniugava grazie alla tipografia. Chi aveva una tipografia ti consentiva di esprimerti, scriverli. E la tipografia era di un amico. Oggi le tipografie sono tutte del soggetto antagonista. Le grandi tipografie dobbiamo consolidare un diritto a restarci alle nostre condizioni o perlomeno negoziare il massimo vantaggio.