Censura sui social: “c’è qualcosa che non va”, si toglie tutto non solo la parte incriminata che non viene neppure indicata

“C’è qualcosa che non va”, nella censura attuata dall’Unione Europa sui social, La denuncia arriva da Silver Nervuti.

“Vedete, se in un mio video viene rilevato un brano musicale coperto da copyright, mi viene segnalato esattamente da che minuto a che minuto è stato rilevato e mi vengono proposte delle alternative, cioè se cancellare quella traccia audio o se cambiare l’audio con un altro offerto dalla stessa piattaforma. Ma il video rimane online.

Nel caso che invece in un video, magari di mezz’ora, venga riscontrata anche una sola frase che viola le regole della community, il video viene totalmente censurato senza dirti il motivo o quale sia la parte incriminata. Puoi fare ricorso, ma nella maggior parte dei casi ti viene rifiutato e di nuovo senza alcun motivo. Ah sì, il motivo è che non hai rispettato le regole della community. E allora pensi, ok, è giusto che tu rispetti le regole della community, ma dovrebbe essere giusto che anche il social rispetti la vita e la libertà dell’utente che fa parte della community. L’utente vuole sapere quale sia la regola infranta, perché con l’andare del tempo è diventato normale censurare senza dare spiegazioni.

Un po’ come se domattina iniziassero ad arrivarti a casa delle multe che devi pagare ma senza sapere quale sia l’infrazione commessa. Vi sembrerebbe normale? No? E invece è proprio quello che sta accadendo.

E allora mi sono detto, ma se nel mio video di mezz’ora, che mi è costato anche tempo e fatica per realizzarlo, in mezzo alla folla c’è uno che dice una cosa offensiva e non me ne accorgo. Per quale motivo il social non mi dice quale sia la parte che ritiene censurabile e non mi offre le stesse alternative di tagliare quella parte o di azzerare l’audio di quella parte, mantenendo però il resto del video? Anche per il brano musicale spesso non ce ne accorgiamo, ma l’algoritmo invece che è più attento ha rilevato la canzone che poteva essere di sottofondo nella sala dove si svolge un evento. Mentre invece se mi dice semplicemente che ho violato le regole della community, forse sarebbe il caso di ricordargli che la community sono anch’io e io non ritengo che quella frase sia offensiva. Se al contrario vedi che non ti fornisce nessun motivo, non puoi fare ulteriore ricorso e tanti altri contenuti di parere opposto invece non subiscono nessuna punizione.

Allora c’è più di una cosa che non va, c’è qualcosa di veramente grave che sta accadendo.

Ed è curioso pensare che mentre in TV la censura è stata tolta, su internet la rete libera invece è stata messa e intensificata.

Qualcosa che non ha precedenti nella storia e che ha raggiunto un potere tale da non trovare più ostacoli sul suo cammino. Questo può veicolare, anzi, sta già veicolando, milioni di pensieri, miliardi di opinioni verso una sola narrazione e una sola verità.

Io auguro a questi signori che ritengono il potere di non avere mai rendere conto di quello che stanno facendo. Quindi, cari false checkers, odiatori seriali, militari, politici e sanitari, corrotti dal denaro imperante e dalla stupidità dilagante. Io davvero vi auguro che tutto questo non finisca mai, perché se un giorno il mondo tornasse normale, il banco degli imputati per voi sarebbe talmente grande che dovremmo giudicarvi tutti in smart working”.

Qui trovare il video integrale: https://www.youtube.com/watch?v=xuOssz5FufE

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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