La politica di censura e del pensiero unico fa calare gli utenti anche sui social

E’ quasi game over. La continua censura verso chi non si adegua al pensiero unico sta iniziando a fare calare gli utenti anche sui social. Calano anche, per la prima volta, su Facebook.

La casa madre Meta ha diffuso i dati relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno, che indica un calo dei profili attivi quotidianamente (Dau) a 1,929 miliardi, rispetto agli 1,930 miliardi del trimestre precedente. Zuckerberg ha spiegato la frenata con la minore capacità di trattenere l’attenzione degli utenti a causa della “concorrenza”, ma la realtà potrebbe essere diversa, soprattutto in Italia, dove molti si sono disaffezionati ai social per la politica presa sulle campagne vaccinali e sulla comunicazione del Covid.

Meta, la società che controlla Facebook e Instagram, ha chiuso il quarto trimestre del 2021 – il primo da quando ha cambiato nome – con ricavi per 33,67 miliardi di dollari (contro i 28,07 miliardi di un anno prima e i 33,17 miliardi stimati da alcuni analisti) e un utile netto di 10,29 miliardi di dollari (-8%), sotto le attese degli analisti.

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