Era il tempo in cui i vaccini sembravano l’unica soluzione per uscire dal Covid e Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer si scambiano messaggi, che pare abbiano poi portato all’acquisto di milioni di dosi di vaccino. La procedura a molti è apparsa subito poco trasparente e, per questo motivo, si è chiesto un giornalista, che lavora a Bruxelles, ha chiesto di rendere noti i messaggi che si sono scambiati i due.
La commissione europea fa sapere che non li ha conservati, in totale spregio alla democrazia e alla trasparenza, che ha portato gli stati a spendere miliardi.
Il giornalista ha fatto una regolare richiesta di accesso agli atti, che gli era stata negata. Così è si rivolto all’Ombudsman europeo, Emily ÒReilly, che ha chiesto alla Commissione di produrre quei messaggi.
La risposta della Commissione all’Ombudsman: «quando un documento redatto o ricevuto dalla Commissione non contiene informazioni importanti e/o è effimero e/o non ricade nella sfera istituzionale di responsabilità dell’istituzione, non soddisfa i criteri per la registrazione e, pertanto, non viene registrato. Tali documenti effimeri non vengono conservati e, di conseguenza, non sono nelle disponibilità dell’istituzione».
Può interessarti anche: Pfizer ritira i vaccini dall’India dopo la richiesta dello studio di immunogenicità
Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it
Seguici su Telegram https://t.me/presskit