“Gli Stati Uniti stanno abusando del proprio sistema legale per perseguitare, perseguire e intimidire tutti voi”, ha detto Stella Assange fuori dalle stanze dove si sta decidendo della sorte di suo marito, Julian Assange, che rischia l’estradizione negli Stati Uniti per tradimento, per aver rivelato i crimini dell’America in Afganstan e non solo.
“Ciò che è in gioco è la capacità di pubblicare la verità e denunciare i crimini quando vengono commessi dagli Stati. L’esito dell’udienza di oggi chiarirà la portata dell’insabbiamento. L’unico giusto… Non dovrei nemmeno parlare di equità in questa fase, L’unico giusto… Non dovrei nemmeno parlare di equità in questa fase, perché il paese che sta cercando di estradarlo ha complottato per assassinarlo”, ha continuato
Ha ringraziato coloro che vengono a sostenere suo marito e ha chiesto loro di continuare a farlo.
L‘avvocato di Julian Assange Jennifer Robinson hanno invitato i manifestanti a continuare a sostenere il rilascio di Assange.
Nel frattempo fuori dall’Alta Corte di Londra, dalle ambasciate inglesi nel mondo folle di persone si sono radunate per sostenere la libertà di Julian Assange. “Il giornalismo non è un crimine”
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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