“Se Julian Assange venisse stradato negli Stati Uniti. Si troverebbe in un sistema di detenzione utilizzato nel carcere ADX (Administrative Maximum Facility) e in altri simili che applica delle misure amministrative speciali: una persona trascorre 23 ore in una cella e un’ora al giorno in un’altra cella identica a quella iniziale”, spiega Sara Chessa, autrice di un libro reportage su Julian Assange.
“Il detenuto può trovarsi a trascorrere del tempo in catene, ma soprattutto secondo la testimonianza di un’avvocata che abbiamo ascoltato. Lei ci parlava di un suo cliente che venne arrestato più di dieci anni fa, c’era stata una promessa da parte degli Stati Uniti secondo la quale il suo cliente avrebbe ricevuto tutta l’assistenza medica necessaria e invece durante il processo questa avvocata ci disse che il suo cliente in quel momento era lì da dieci anni senza avambracci, senza protesi adeguate per poter curare la propria persona, anche per potersi lavare, senza assistenza medica per il diabete.
Qui trovate il libro di Sara Chessa:
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