Gaza: "il silenzio è violenza. Se dopo che decine di migliaia di innocenti sono stati assassinati, rimani in silenzio, sei complice di un genocidio. Vergognati!", Lucille Cornelis

“Se, dopo che decine di migliaia di innocenti sono stati assassinati, rimani in silenzio, sei complice di un genocidio. Vergognati!” ha gridato dal palco Lucille Cornelis, portavoce di DiEM25 nei Paesi Bassi, durante la protesta “Stop the Genocide!” in piazza Dam ad Amsterdam, lo scorso 17 agosto 2024. La protesta è stata organizzata dalla Comunità palestinese dei Paesi Bassi.

“È con i bambini, le madri, gli innocenti, gli affamati e i morenti che dobbiamo schierarci. Non dobbiamo smettere di parlare per loro. Non dobbiamo fermare la nostra resistenza. Mi chiamo Lucille Cornelis, sono la portavoce nazionale di DiEM25 nei Paesi Bassi, un movimento paneuropeo che si impegna a porre fine al genocidio e all’occupazione della Palestina che dura da 76 anni.

Sono nata in Sudafrica, una nazione che si è liberata dall’apartheid e che porta ancora le profonde cicatrici emotive ed economiche dei suoi oppressori. Saluti dal Sudafrica e dai suoi rivoluzionari e attivisti. Noi sudafricani conosciamo fin troppo bene l’immagine del ragazzo con la pietra in mano di fronte a un carro armato. Sono qui per ravvivare la speranza di fronte alle avversità. Nell’anno in cui sono nata, la polizia sudafricana ha assassinato a sangue freddo 200 bambini perché quei bambini si rifiutavano di essere educati nella lingua dell’oppressore. L’immagine di Hector Peterson, portato in braccio dal suo amico dopo essere stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia, risuona ancora nella mente di milioni di persone in tutto il mondo. Stamattina ho letto un post di un sudafricano che condannava il genocidio e parlava delle nostre priorità in questo momento. Sono orgogliosa della mia nazione, il Sudafrica. Era un piccolo attore nella lotta, ma ha partecipato comunque.

E ora voglio incitare coloro che tacciono di fronte al genocidio. Un piccolo uomo è entrato nella lotta sapendo che avrebbe dovuto affrontare le potenze colonialiste, ma lo ha fatto comunque per il bene dell’umanità. Perché siamo qui? Per il bene dell’umanità. Continuiamo a lottare per il bene dell’umanità. Non ci fermeremo per il bene dell’umanità. Sono orgogliosa che una piccola nazione sulla punta dell’Africa sia stata disposta a venire all’Aia per ritenere responsabili coloro che sono complici di genocidio e omicidio di bambini per ciò che hanno fatto. E devo dire che abbiamo avuto un enorme successo perché, sebbene Israele abbia ignorato la situazione, la Corte internazionale di giustizia ha emesso una sentenza a favore di un cessate il fuoco.

Sono qui oggi per sfidare coloro che rimangono ai margini e non si impegnano. C’è una causa: il silenzio è violenza.

Il 12 aprile di quest’anno, uno dei nostri fondatori di DiEM25, Yanis Varoufakis, ha partecipato a una conferenza sulla Palestina in Germania. Due ore dopo l’inizio del congresso, la polizia tedesca lo ha interrotto e gli ha impedito di continuare. In seguito, Yanis è stato bandito dalla Germania e persino dal partecipare a qualsiasi evento tedesco online. Hanno fatto lo stesso con il dottor Ghassan Abusita e, allo stesso tempo, hanno deportato il dottor Abusita, impedendogli persino di mettere piede qui. Di cosa hanno paura? Hanno paura delle nostre voci.

Tutto quello che volevano fare era riunirsi e parlare. Voglio dirvi oggi che affrontiamo un nemico comune. Era lo stesso nemico che ha portato le navi sulle coste della Palestina. È lo stesso nemico che vende bombe. È lo stesso nemico che massacra i nostri studenti quando scendono in piazza per protestare. È lo stesso nemico che è andato nelle terre dei nativi e ha assassinato e annientato milioni di persone.

È lo stesso nemico che ci priva di una buona assistenza sanitaria e ci fa pagare tasse che vengono usate per bombardare i bambini. Ma voglio dire che non hanno fatto i conti con una cosa: il potere del popolo. Non si aspettavano che giovani e vecchi marciassero per le strade e protestassero insieme. Non si aspettavano che persone di tutte le nazioni e di tutte le fedi si unissero. Sono la vera unità e solidarietà che faranno crollare il mostro. Abbiamo un messaggio per gli Stati Uniti e tutti i suoi alleati: l’ascesa sta arrivando. Il popolo unito non sarà mai sconfitto. Il popolo unito non sarà mai sconfitto. Dobbiamo continuare a resistere, e più ci spingete, più resisteremo. Oggi ci saranno forse mille persone in piazza, ma arriverà il giorno in cui milioni e milioni si uniranno alla protesta perché sono persone proprio come noi, e le persone comuni in tutto il mondo ne sono colpite. Dobbiamo concentrare tutti gli sforzi.

Altri articoli interessanti

Palestina: “quello che stanno facendo gli israeliani è duraturo” …e ora attaccano la Cisgiordania con politiche aggressive di colonizzazione. La denuncia di Giorgio Bianchi

Palestina: “l’unica soluzione possibile sarebbe un solo Stato plurinazionale, laico, democratico per tutti i suoi cittadini: musulmani, ebrei, drusi, cristiani, beduini”, Moni Ovadia

Le vittime di Gaza non hanno un volto, un nome, sono un numero: 17mila bambini, 41mila persone uccise. La denuncia di Giorgio Bianchi

Gaza sfollamenti continui dei palestinesi: “Il nostro destino è morire”, ha detto una donna in fuga. “Non c’è un posto dove andare. Non c’è un posto sicuro”.

Gaza: solo l’11% ora è dei palestinesi, il restante 89% è sotto il controllo di Israele, l’operazione ha comportato 186mila morti

Gaza: tregua voluta dall’Unicef per vaccinare, peccato che il farmaco utilizzato sia già stato rifiutato dall’Occidente perché può causare gravi problemi, tra cui la polio, da cui dovrebbe proteggere i piccoli