“La brigata Givadi ha effettuato l’operazione scollegando l’Egitto dalla strada Salah al-Din. I giornalisti palestinesi riferiscono che tutte le consegne di aiuti sono state interrotte, nessuno a Gaza è più in grado di viaggiare poiché il Valico era l’unico punto di passaggio tra l’Egitto e Gaza, fonte Middle East Eye. Vale a dire, di fatto gli israeliani hanno preso il controllo totale della striscia di Gazae hanno sigillato la popolazione civile all’interno di una sorta di tonnara, perché non vi è altro termine per definire”, denuncia Giorgio Bianchi.
“Gli hanno detto andate lì, sfollatevi verso quella zona, li hanno concentrati in quella zona che è diventata un vero e proprio campo di concentramento, una vera e propria tonnara e ora anche quel luogo non è più sicuro ed anche lì è iniziata la mattanza.
L’imminente battaglia a Rafah comporterà una serie di massacri, ma non salverà gli ostaggi di Israele né distruggerà Hamas.
Le forze armate israeliano hanno ora il controllo dell’intero asse Filadelfia o corridoio di Filadelfia lungo il confine egiziano a Gaza.
Si tratta di una violazione dell’accordo di pace egiziano-israeliano del 1979, noto anche come Accordi di Camp David.In base all’accordo, a Israele non è consentito stazionare alcuna divisione nella zona D, che consiste in una stretta striscia di terra lungo l’intero confine egiziano, compresa Rafah.
In completo sfregio del diritto internazionale a Israele è concesso tutto, a licenza di fare operazioni di pulizia etnica, a licenza di massacrare i civili, a licenza di violare accordi internazionali senza che nessuno abbia nulla da eccepire.
Non sono mai arrivate sanzioni, sostanzialmente nulla, vale a dire hanno fatto cose importanti ma le sanzioni sono assolutamente sproporzionale, nessuna azione concreta internazionale di fronte al massacro, di fronte al genocidio.
In Ucraina ci sono due eserciti che si scontrano. In Palestina c’è uno degli eserciti più armati e più forti al mondo che combatte contro civili inermi, contro donne, bambini e uomini completamente disarmati. Ci sono bombe che cadono al ridosso delle tendopoli, bombe che cadono vicino alle famiglie, vicino ai civili, vicino ai bambini, gente che ricorda è stata sfollata dal resto di Gaza, concentrata lì e oggi che neanche lì è più al sicuro. A me fa impressione vedere padri che portano in braccio i bambini per portarli via, donne che portano per mano i bambini lontani dalle fatti inauditi, cioè questo è il genocidio più teletrasmesso, più visibile, più riconoscibile.
Per Repubblica Israele avrebbe avviato l’evacuazione di Rafah. Noi abbiamo cancellato la scritta evacuazione perché il termine più esatto è pulizia etnica, questo è il termine. Questa è un’operazione di pulizia etnica in mondo visione con il consenso di tutto il cosiddetto occidente allargato.
“Penso che saremmo dovuti andare a Rafah già ieri. Bisogna entrare e uccidere, uccidere e uccidere. Dobbiamo uccidere di prima che loro uccidano noi”. A pronunciare questa frase tre giorni fa nel talk show Ophira e Levinson Channel 12 è stato Shimon Boker, vice sindaco di Bershiba e vice presidente The World Liquid, il braccio internazionale del partito di Netanyahu. Il tema della trasmissione era l’opzione del negoziato sui ostaggi contrasto a quella dell’invasione di Rafah, quindi un esponente politico molto importante del di Netanyahu cosa dice? Bisogna entrare e uccidere, bisogna uccidere e uccidere è quello che stanno esattamente facendo”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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