Gaza: 15mila bambini morti "Ma che mondo è, che Paese è? Dobbiamo semplicemente vergognarci", Giovanni Frajese • PRESSKIT

“C’è un conflitto che stanno andando avanti tra Palestina e Israele che ha portato alla morte di più di 15.000 bambini”, denuncia Giovanni Frajese

“Leggevo oggi che ci sono dei bambini che stanno morendo di fame e di sete.

Ma che mondo è e che paese siamo anche noi che non diciamo niente quando ci sono dei bambini che muoiono di fame e di sete, mentre ci preoccupiamo di guardare Sanremo, chi canta, chi non canta o quello che è?

Io penso che dobbiamo semplicemente vergognarci perché quello che sta accadendo tutto intorno a noi è di una gravità immensa e al posto di rincoglionirci con spettacoli di dubbio gusto, sarebbe il caso che la gente inizi a capire che siamo noi ad essere attanagliati a 360 gradi, i nostri figli, dalla storia dei vaccini alla storia dell’ideologia gender, alla possibilità della guerra, all’economia green: follia, speriamo che almeno tra di noi si possa in qualche maniera accorgere quanto meno di che cosa sta succedendo.

L’informazione che riceviamo, oramai lo sappiamo, è una narrazione che viene da una cabina di regia. Serve a farci avere determinate idee, serve a farci credere che la realtà delle cose sia quella che viene raccontata. Nell’epoca della post verità, la verità non importa veramente più a nessuno, l’importante è quello che viene in qualche maniera ripetuto in maniera ossessiva.

In realtà diventa anche facile per chi si sveglia a comprendere quindi quello che assolutamente non è vero, basta seguire quello che viene ripetuto in maniera incessante come un mantra e già si sa che fondamentalmente la verità è da tutt’altra parte.

Detto questo, mentre ci sono questi venti possibili di guerra che non sembrano spaventare il nostro esecutivo, anzi in qualche maniera sembrano essere pronti ad accoglierli, tant’è vero che dobbiamo prepararci e ribadisco credo che sia quanto di più lontano dalla sanità mentale, ma tanto in questi anni abbiamo visto una deriva talmente folle che francamente non mi aspetterei niente di meglio in qualche maniera”.

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