Il testo integrale della denuncia per genocidio presentata contro Israele all’Aia dal Sud Africa

Pubblichiamo il testo in italiano della denuncia per genocidio presentata all’Aia contro Israele dal Sud Africa, tradotta dal team di Avvocati Liberi.

DOMANDA DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

 

Al Cancelliere della Corte internazionale di giustizia, i sottoscritti, debitamente autorizzati dal governo della Repubblica del Sudafrica, dichiarano quanto segue:

 

In conformità con gli articoli 36 (1) e 40 dello Statuto della Corte e con l’articolo 38 del Regolamento della Corte, mi pregio di presentare il presente ricorso che istituisce un procedimento a nome della Repubblica del Sudafrica (“Sudafrica”) contro lo Stato di Israele (“Israele”). Ai sensi dell’articolo 41 dello Statuto, il ricorso include la richiesta che la Corte indichi misure provvisorie per proteggere i diritti qui invocati da una perdita imminente e irreparabile.

 

  1. Introduzione

 

  1. La presente istanza riguarda gli atti minacciati, adottati, condonati, adottati e in corso di adozione da parte del governo e delle forze armate dello Stato di Israele contro il popolo palestinese, un gruppo nazionale, razziale ed etnico distinto, a seguito degli attacchi in Israele del 7 ottobre 2023. Il Sudafrica condanna inequivocabilmente tutte le violazioni del diritto internazionale da parte di tutte le parti, compresi gli attacchi diretti contro civili israeliani e altri cittadini e la presa di ostaggi da parte di Hamas e altri gruppi armati palestinesi. Nessun attacco armato sul territorio di uno Stato, per quanto grave – anche se si tratta di un attacco che coinvolge crimini atroci – può tuttavia fornire una giustificazione o una difesa per le violazioni della Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (“Convenzione sul genocidio” o “Convenzione”),1 sia come questione di diritto che di morale. Gli atti e le omissioni da parte di Israele denunciati dal Sudafrica hanno carattere genocidario perché mirano a distruggere una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese, ossia la parte del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza (“palestinesi di Gaza”). Gli atti in questione includono l’uccisione di palestinesi a Gaza, il causare loro gravi danni fisici e mentali e l’infliggere loro condizioni di vita calcolate per portare alla loro distruzione fisica. Gli atti sono tutti attribuibili a Israele, che non è riuscito a prevenire il genocidio e lo sta commettendo in palese violazione della Convenzione sul genocidio, e che ha anche violato e continua a violare i suoi altri obblighi fondamentali ai sensi della Convenzione sul genocidio, anche non riuscendo a prevenire o punire l’incitamento diretto e pubblico al genocidio da parte di alti funzionari israeliani e altri.

 

  1. Nel preparare il presente ricorso, il Sudafrica ha prestato molta attenzione alle disposizioni della Convenzione sul genocidio,alla sua interpretazione e alla sua applicazione negli anni successivi alla sua entrata in vigore il 12 gennaio 1951, nonché alla giurisprudenza di questa Corte e a quella di altri tribunali internazionali, tra cui il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, il Tribunale penale internazionale per il Ruanda e la Corte penale Il Sudafrica è consapevole del fatto che gli atti di genocidio sono distinti da altre violazioni del diritto internazionale sanzionate o perpetrate dal governo e dall’esercito israeliano a Gaza – tra cui gli attacchi intenzionali contro la popolazione civile, gli oggetti e gli edifici civili dedicati alla religione, all’istruzione, all’arte, alla scienza, i monumenti storici, gli ospedali e i luoghi di raccolta dei malati e dei feriti; la tortura; l’affamamento dei civili come metodo di guerra; e altri crimini di guerra e crimini contro l’umanità – sebbene vi sia spesso una stretta connessione tra tutti questi atti. Il Sudafrica è anche consapevole che gli atti di genocidio fanno inevitabilmente parte di un continuum – come ha detto Raphaël Lemkin, che ha coniato il termine “genocidio

1 Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (adottata il 9 dicembre 1948 ed entrata in vigore il 12 gennaio 1951), 78 UNTS 277.

 

Il termine “genocidio” è stato riconosciuto da lui stesso.2 Per questo motivo è importante collocare gli atti di genocidio nel più ampio contesto della condotta di Israele nei confronti dei palestinesi durante i 75 anni di apartheid, i 56 anni di occupazione belligerante del territorio palestinese e i 16 anni di blocco di Gaza, comprese le gravi e continue violazioni del diritto internazionale ad essi associate, tra cui le gravi violazioni d e l l a Quarta Convenzione di Ginevra,3 e altri crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Tuttavia, quando si fa riferimento in questa Istanza ad atti e omissioni da parte di Israele che possono equivalere ad altre violazioni del diritto internazionale, il Sudafrica sostiene che tali atti e omissioni hanno carattere genocida, in quanto commessi con il necessario intento specifico (dolus specialis) di distruggere i palestinesi di Gaza in quanto parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese.

 

  1. Il Sudafrica è perfettamente consapevole del particolare peso della responsabilità nell’avviare un procedimento contro Israele per violazione della Convenzione sul genocidio. Tuttavia, il Sudafrica è anche perfettamente consapevole d e l proprio obbligo – in quanto Stato parte della Convenzione sul genocidio – di prevenire il genocidio. Gli atti e le omissioni di Israele nei confronti dei palestinesi violano la Convenzione sul genocidio. Questa è l’opinione condivisa da numerosi altri Stati firmatari della Convenzione, tra cui lo stesso Stato di Palestina, che ha chiesto ai “leader mondiali” di “assumersi la responsabilità… di fermare il genocidio contro il nostro popolo”.4 Gli esperti delle Nazioni Unite hanno inoltre ripetutamente lanciato “l’allarme” per oltre 10 settimane: “considerando le dichiarazioni dei leader politici israeliani e dei loro alleati, accompagnate dall’azione militare a Gaza e dall’escalation di arresti e uccisioni in Cisgiordania”, esiste un “rischio di genocidio contro il popolo palestinese”.5 Gli esperti delle Nazioni Unite hanno anche espresso la loro “profonda… preoccupazione” per “l’incapacità del sistema internazionale di mobilitarsi per prevenire il genocidio” contro i palestinesi e hanno invitato la “comunità internazionale” a “fare tutto il possibile per porre immediatamente fine al rischio di genocidio contro il popolo palestinese”.6 Anche il Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale (“CERD”), nell’ambito della sua “procedura di allarme rapido e di azione urgente”, ha invitato “tutti gli Stati parti” della Convenzione sul genocidio a “rispettare pienamente” il loro “obbligo di prevenire… il genocidio”.7 Il presente ricorso del Sudafrica e la sua richiesta di indicazione di misure provvisorie devono essere considerati in tale contesto e alla luce di tali appelli. Essa è presentata sullo sfondo dell’obiettivo di politica estera del Sudafrica per il raggiungimento di una pace duratura tra Israele e lo Stato di Palestina, con due Stati che esistono l’uno accanto all’altro all’interno di confini riconosciuti a livello internazionale, sulla base di quelli esistenti il 4 giugno 1967, prima dello scoppio della guerra arabo-israeliana del 1967, in linea con tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto

 

2 Raphaël Lemkin, Axis Rule in Occupied Europe: Leggi dell’occupazione, analisi del governo, proposte di riparazione

(1944), capitolo IX.

3 Convenzione di Ginevra relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra, 12 agosto 1949, 75 UNTS 287.

4 Discorso di Mahmoud Abbas alla Palestine TV, 18 novembre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=2uRGx02vULg; tradotto da WAFA: “Il presidente Abbas esorta Biden a fermare il genocidio dei palestinesi in corso da parte di Israele”, WAFA (18 novembre 2023), https://english.wafa.ps/Pages/Details/139394.

5 Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (“UN OHCHR”), Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite dichiarano il bombardamento diospedali e scuole come crimini contro l’umanità e chiedono la prevenzione del genocidio (19 ottobre 2023) https://www.ohchr.org/ en/press-releases/2023/10/gaza-un-experts-decry-bombing-hospitals-and-schools-crimes- against-humanity.

6 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite invitano la comunità internazionale a prevenire il genocidio contro il popolopalestinese (16 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-un- experts-call-international-community-prevent- genocide-against.

7 OHCHR delle Nazioni Unite, Striscia di Gaza: Gli Stati sono obbligati a prevenire i crimini contro l’umanità e il genocidio, sottolinea il Comitato delle Nazioni Unite (21 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/gaza-strip- states-are-obliged-prevent-crimes-against– humanity-and-genocide. Nell’ambito della procedura Early Warning and Urgent Action (“EWUA”), il CERD ha una vasta esperienza nella compilazione di indicatori rilevanti per laprevenzione del genocidio;

 

nel 2015 ha pubblicato una Dichiarazione sulla prevenzione del genocidio che ha ricordato questo lavoro nel suo preambolo: cfr. CERD, Declaration on the Prevention of Genocide (CRD/C/66/1) (17 ottobre 2005), https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/HRBodies/CERD/declaration_genocide.doc (corsivo aggiunto).

 

  1. I fatti su cui si basa il Sudafrica nel presente ricorso e che saranno ulteriormente sviluppati in questo procedimento stabiliscono che – in un contesto di apartheid, espulsione, pulizia etnica, annessione, occupazione, discriminazione e continua negazione del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione – Israele, in particolare dal 7 ottobre 2023, non ha impedito il genocidio e non ha perseguito l’incitamento diretto e pubblico al Ancora più gravemente, Israele ha compiuto, sta compiendo e rischia di compiere ulteriori atti di genocidio contro il popolo palestinese di Gaza. Questi atti includono l’uccisione, il causare loro gravi danni mentali e fisici e l’infliggere deliberatamente loro condizioni di vita calcolate per portare alla loro distruzione fisica come gruppo. Leripetute dichiarazioni dei rappresentanti dello Stato israeliano, anche ai massimi livelli, da parte del Presidente, del Primo Ministro e del Ministro della Difesa israeliani, esprimono un intento genocida. Tale intento può essere dedotto anche dalla natura e dalla condotta dell’operazione militare israeliana a Gaza, considerando tra l’altro l’incapacità di Israele di fornire o garantire cibo, acqua, medicine, carburante, ripari e altra assistenza umanitaria essenziale per il popolo palestinese assediato e bloccato, che lo ha spinto sull’orlo della carestia. È anche chiaro dalla natura, dalla portata e dall’estensione degli attacchi militari di Israele su Gaza, che hanno comportato il bombardamento prolungato per oltre 11 settimane di uno dei luoghi più densamente popolati del mondo, costringendo l’evacuazione di 1,9 milioni di persone, ovvero l’85% della popolazione di Gaza, dalle loro case e ammassandole in aree sempre più piccole, senza un riparo adeguato, in cui continuano a d essere attaccate, uccise e danneggiate. Israele ha ucciso più di 21.110 palestinesi, tra cui oltre 7.729 bambini – e altri 7.780 sono dispersi, presumibilmente morti sotto le macerie – e ha ferito oltre 55.243 altri palestinesi, causando loro gravi danni fisici e mentali. Israele ha inoltre devastato vaste aree di Gaza, compresi interi quartieri, e ha danneggiato o distruttopiù di 355.000 case palestinesi, oltre a vasti terreni agricoli, panetterie, scuole, università, aziende, luoghi di culto, cimiteri, siti culturali e archeologici, edifici municipali e giudiziari e infrastrutture critiche, tra cui impianti idrici e igienico-sanitari e reti elettriche, portando avanti un assalto senza sosta al sistema medico e sanitario palestinese. Israele ha ridotto e continua a ridurre Gaza in macerie, uccidendo, danneggiando e distruggendo la sua popolazione e creando condizioni di vita tali da portare alla distruzione fisica del gruppo.

 

  1. Il Sudafrica, consapevole del carattere di jus cogens del divieto di genocidio e del carattere erga omnes ed erga omnes partes degli obblighi dovuti dagli Stati ai sensi della Convenzione sul genocidio, presenta il presente ricorso per accertare la responsabilità di Israele per le violazioni della Convenzione sul genocidio; per ritenerlo pienamente responsabile, ai sensi del diritto internazionale, ditali violazioni; e – cosa più immediata – per ricorrere a questa Corte al fine di garantire l’urgente e più completa protezione possibile ai palestinesi di Gaza, che rimangono a grave e immediato rischio di continui e ulteriori atti di genocidio.

 

  1. Alla luce della straordinaria urgenza della situazione, il Sudafrica chiede un’udienza accelerata per la sua richiesta di indicazione di misure provvisorie. Inoltre, ai sensi dell’articolo 74(4) del Regolamento della Corte, il Sudafrica chiede al Presidente della Corte di proteggere il popolo palestinese di Gaza invitando Israele a cessare immediatamente tutti gli attacchi militari che costituiscono o danno luogo a violazioni della Convenzione sul genocidio in attesa dello svolgimento di tale udienza, in modo da consentire a qualsiasi ordinanza che la Corte possa emettere sulla richiesta di indicazione di misure provvisorie di produrre i suoi effetti appropriati. A tal fine, la Corte dovrebbe ordinare a Israele di cessare di uccidere e di causare gravi danni mentali e fisici aipalestinesi di Gaza, di cessare di infliggere deliberatamente condizioni di vita calcolate per portare alla loro distruzione fisica come gruppo, di prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico al genocidio e di revocare le politiche e le pratiche correlate, anche per quanto riguarda la restrizione degli aiuti e l’emissione di direttive di evacuazione.

 

  1. Consapevole dell’importante ruolo della Corte e dell’esercizio della sua grave responsabilità in circostanze in cui gli atti di genocidio di cui il Sudafrica si lamenta sono avvenuti molto recentemente e sono in corso – e non sono stati altrimenti oggetto di determinazione giudiziaria o di un’indagine dettagliata sui fatti

– L’istanza e la richiesta di misure provvisorie del Sudafrica forniscono un resoconto fattuale più dettagliato di quanto sarebbe altrimenti consueto. Tale resoconto si basa in gran parte su dichiarazioni e rapporti di capi e organismi delle Nazioni Unite e di organizzazioni non governative (“ONG”), nonché su testimonianze oculari da Gaza – comprese quelle di giornalisti palestinesi sul campo – in circostanze in cui Israele continua a limitare l’accesso a Gaza di giornalisti, investigatori e squadre di ricerca internazionali. Tuttavia, né l’istanza né la richiesta di indicazione di misure provvisorie dipendono dall’accertamento da parte della Corte di ogni singolo incidente o reclamo a cui si fa riferimento. In particolare, come chiarisce la giurisprudenza della Corte, “ciò che la Corte è tenuta a fare nella fase di emissione di un’ordinanza sulle misure provvisorie è stabilire se… almeno alcuni degli atti denunciati… possano rientrare nelle disposizioni della Convenzione”.8 Almeno alcuni degli atti denunciati dal Sudafrica possono chiaramente rientrare in tali disposizioni.

 

  1. Giurisdizione della Corte

 

  1. Il Sudafrica e Israele sono entrambi membri delle Nazioni Unite e quindi vincolati dalla Convenzione di Ginevra.

Statuto della Corte, compreso l’articolo 36 (1), che stabilisce che la giurisdizione della Corte “comprende .

. . tutte le questioni specificamente previste…… nei trattati e nelle convenzioni in vigore”.

 

  1. Anche il Sudafrica e Israele sono parti della Convenzione sul genocidio. Israele ha firmato la Convenzione sul genocidio il 17 agosto 1949 e ha depositato il suo strumento di ratifica il 9 marzo 1950, diventando così una parte quando la Convenzione sul genocidio è entrata in vigore il 12 gennaio 1951. Il Sudafrica ha depositato il suo strumento di adesione il 10 dicembre 1998. La Convenzione è diventata applicabile tra le parti i l novantesimo giorno successivo, ai sensi dell’articolo XIII della

 

  1. L’articolo IX della Convenzione sul genocidio prevede:

 

“Le controversie tra le Parti contraenti relative all’interpretazione, all’applicazione o all’adempimento della presenteConvenzione, comprese quelle relative alla responsabilità di uno Stato per genocidio o per uno qualsiasi degli altri atti enumerati nell’articolo III, saranno sottoposte alla Corte internazionale di giustizia su richiesta di una qualsiasi delle parti in causa.”

 

  1. Né il Sudafrica né Israele hanno formulato alcuna riserva all’articolo

 

  1. Il Sudafrica ha ripetutamente e urgentemente espresso le sue preoccupazioni e la sua condanna nei confronti d e g l i atti edelle omissioni di Israele che sono alla base di questa Il Sudafrica e altri Stati parte della Convenzione sul genocidio hanno, in particolare, chiarito che le azioni di Israele a Gaza costituiscono un genocidio contro il popolo palestinese. A titolo di esempio, i Presidenti dell’Algeria,9

 

8 Applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (Gambia c. Myanmar), Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020, I.C.J. Reports 2020, p. 14, par. 30 (di seguito “Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020”). 30 (di seguito “Gambia c. Myanmar,Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020″).

 

9 “Algeria, Turchia discutono della necessità di rendere conto del ‘genocidio’ di Gaza”, Middle East Monitor (21 novembre 2023), h t t p s : / / w w w . mi d d l e e a s t m o n i t o r . c o m / 2 0 2 3 1 1 2 1 – a l g e r i a – p r e s i d e n t – t e b b o u n e – t u r k i y e – p r e s i d en t – e r d o g a n – d i s c u s s –

n e e d – f o r – accountability-over-gaza-genocide/. La Repubblica Democratica Popolare di Algeria ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 31 ottobre 1963.

 

Bolivia,10 Brasile,11 Colombia,12 Cuba,13 Iran,14 Turchia,15 e Venezuela16 hanno definito le azioni di Israele un genocidio, così come il Presidente palestinese.17 Funzionari statali e rappresentanti di Bangladesh,18 Egitto,19 Honduras,20 Iraq,21 Giordania,22 Libia,23Malesia,24 Namibia,25 Pakistan,26 Siria,27

10 Luis Alberto Arce Catacora (Lucho Arce), Presidente Constitucional del Estado Plurinacional de Bolivia, @LuchoXBolivia, Tweet (2:43 am, 16 novembre 2023), https://twitter.com/LuchoXBolivia/status/1724981446001967283. Lo Stato Plurinazionale della Bolivia ha firmato la Convenzione sul genocidio l’11 dicembre 1948 e l’ha ratificata il 14 giugno 2005.

11 “Il Presidente Lula dice che la guerra in Medio Oriente è un genocidio”, AgenciaBrazil (25 ottobre 2023), https://agenciabrasil.ebc.com.br/en/politica/noticia/2023-10/president-lula-says-war-middle-east-genocide. La Repubblica Federativa del Brasile ha firmato la Convenzione sul genocidio l’11 dicembre 1948 e l’ha ratificata il 15 aprile 1952.

12 Gustavo Petro, Presidente de la República de Colombia, @petrogustavo, Tweet (4:00 am, 1 novembre 2023) https://twitter.com/petrogustavo/status/1719565081371935150. La Repubblica di Colombia ha firmato la Convenzione sul genocidio il 12 agosto 1949 e l’ha ratificata il 27 ottobre 1959.

13 Ed Newman, “Diaz-Canel dice che Cuba non accetterà di ignorare il genocidio contro i palestinesi”, Radio Havana Cuba (29 ottobre 2023), https://www.radiohc.cu/en/noticias/nacionales/337800-diaz-canel-says-cuba-will-not-accept-ignoring genocide-against-palestinians. La Repubblica di Cuba ha firmato la Convenzione sul genocidio il 28 dicembre 1949 e l’ha ratificata i l 4 marzo 1953.

14 “Il presidente iraniano condanna il ‘genocidio’ di Gaza nell’incontro con Putin”, NBC News (7 dicembre 2023),

https://www.nbcnews.com/video/iranian-president-condemns-gaza-genocide-in-meeting-with-putin-199670853701. La Repubblica islamica dell’Iran ha firmato laConvenzione sul genocidio l’8 dicembre 1949 e l’ha ratificata il 14 agosto 1956.

15 Recep Tayyip Erdoğan, Presidente della Repubblica di Turchia e Presidente del Partito AK, @RTErdogan, Tweet, (ore 16:30, 18 ottobre 2023),

https://twitter.com/RTErdogan/status/1714665167978369531. La Repubblica di Turchia ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 31 luglio 1950.

16 Nicolás Maduro, Presidente de la República Bolivariana de Venezuela, @NicolasMaduro, Tweet (7:40 pm, 4 novembre 2023) https://twitter.com/NicolasMaduro/status/1720888719568191585. La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 12 luglio 1960.

17 “Il presidente Abbas esorta Biden a fermare il genocidio dei palestinesi in corso da parte di Israele”, WAFA (18 novembre 2023),https://english.wafa.ps/Pages/Details/139394. Lo Stato di Palestina ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 2 aprile 2014. 18 ONU, Copertura delle riunioni e comunicati stampa, Settantottesima sessione, 39th e 40th riunioni, GA/12566, Staggering Loss of Life in Gaza, Follow-on to Temporary Truce Dominate General Assembly Debate on Decades-Long Question of Palestine, GA/12566 (28 novembre 2023), https://press.un.org/en/2023/ga12566.doc.htm. La Repubblica Popolare del Bangladesh ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 5 ottobre 1998.

19 UN News, L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta una risoluzione su Gaza che chiede una “tregua umanitaria” immediata e duratura (26

ottobre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/10/1142847. La Repubblica Araba d’Egitto ha firmato la Convenzione sul Genocidio il 12 dicembre 1948 e l’ha ratificata l’8 febbraio 1952.

20 “Aggiornamenti in diretta | Israele respinge la spinta degli Stati Uniti per una pausa umanitaria, dice che gli ostaggi devono essere rilasciati prima”, AssociatedPress (3 novembre 2023), https://web.archive.org/web/20231117082155/https://thehill.com/ homenews/ap/ap-international/ap-live-updates-israeli-troops-tighten-encirclement-of-gaza-city-as-top-us-diplomat-arrives- in- israel/. La Repubblica dell’Honduras ha firmato la Convenzione sul genocidio il 22 aprile 1949 e l’ha ratificata il 5 marzo

1952.

21 “Israele sottopone i palestinesi ‘al genocidio’, dice Sudani”, Rudaw (6 novembre 2023), https://www.rudaw.net/english/middleeast/06112023. La Repubblicadell’Iraq ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 20 gennaio 1959.

22 “Il ministro degli Esteri giordano dice che Israele mira a ‘svuotare Gaza della sua gente'”, AlJazeera (10 dicembre 2023), https://www.aljazeera.com/news/2023/12/10/jordan-foreign-minister-says-israel-aiming-to-empty-gaza-of-its-people. Il Regno hashemita di Giordania ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 3 aprile 1950.

23 ONU, Copertura delle riunioni e comunicati stampa, 9451st Riunione, SC/15462, Amid Increasingly Direkitarian Situation in Gaza, Secretary-General Tells Security Council Hamas Attacks Cannot Justify Collective Punishment of Palestinian People (24 ottobre 2023), https://press.un.org/en/2023/sc15462.doc.htm. LoStato della Libia ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 16 maggio 1989.

24 Ministero degli Affari Esteri della Malaysia, Malaysia Acknowledges Breakthrough in the United Nations Security Council on

sul conflitto israelo-palestinese (17 novembre 2023), https://www.kln.gov.my/web/guest/-/malaysia-acknowledges breakthrough-in-the-united-nations-security-council-on-the-israeli-palestinian-conflict. La Malaysia ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 20 dicembre 1994.

25 Neville Gertze, Ambasciatore della Namibia presso le Nazioni Unite, Ministero delle Relazioni Internazionali e della Cooperazione – Namibia, Facebook (25 ottobre 2023), https://fb.watch/oTgjaUXQdO/. La Repubblica di Namibia ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 28 novembre 1994.

26 Naveed Butt, “Pakistan terms Gaza siege genocide of Palestinians”, Business Recorder (16 ottobre 2023), https://www.brecorder.com/news/40268277. LaRepubblica islamica del Pakistan ha firmato la Convenzione sul genocidio l’11 dicembre 1948 e vi ha aderito il 12 ottobre 1957.

27 ONU, Copertura delle riunioni e comunicati stampa, Settantottesima sessione 24th e 25th riunioni, GA/SHC/4385, La Terza Commissione mette in luce gli abusi dei diritti umani nei conflitti, sottolineando la necessità di porre fine agli attacchi terroristici, al genocidio, alla presa illegale di ostaggi, allo sfollamento forzato (17 ottobre 2023),

 

https://press.un.org/en/2023/gashc4385.doc.htm. La Repubblica araba siriana ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 25 giugno 1955.

 

e Tunisia,28 hanno fatto riferimento al genocidio o al rischio di genocidio a Gaza; così come hanno fatto capi di Stato e funzionari statali di Paesi non aderenti alla Convenzione sul genocidio, tra cui Qatar29 e Mauritania. 30thParlando a nome del “Gruppo arabo” alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite d e l l ‘ 8 dicembre 2023, prima del voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su un cessate il fuoco, il rappresentante dell’Egitto ha dichiarato che le “vittime civili [a Gaza] mettono a nudo la menzogna che la guerra sia contro un gruppo armato. Piuttosto, si tratta di una punizione collettiva e di un genocidio contro il popolo palestinese […] Citando “l’estesa distruzione di infrastrutture civili e l’obiettivo di membri del personale delle Nazioni Unite”, ha affermato che “lo sfollamento forzato dell’85% della popolazione di Gaza, che vive in condizioni disastrose, rappresenta

uno sforzo per eliminare il popolo palestinese“.31

 

  1. Considerato che il divieto di genocidio ha il carattere di norma perentoria e che gli obblighi previsti dalla Convenzione sono dovuti erga omnes ed erga omnes partes,32 Israele è stato reso pienamente consapevole delle gravi preoccupazioni espresse dalla comunità internazionale, dagli Stati parte della Convenzione sul genocidio e dal Sudafrica in particolare, in merito alla mancata cessazione, prevenzione e punizione del genocidio da parte di Israele. La preoccupazione del Sudafrica è stata espressa, tra l’altro, come segue:

 

  • Il 30 ottobre 2023, il Dipartimento sudafricano per le Relazioni Internazionali e la Cooperazione ha rilasciato una dichiarazione che invita la comunità internazionale a ritenere Israele responsabile delle violazioni del diritto internazionale. Avvertendo che “il crimine di genocidio, purtroppo, incombe” a Gaza, la dichiarazione ha ricordato che “il presidente brasiliano Lula da Silva ha definito gli attacchi a Gaza un genocidio” e che il ministro sudafricano per le Relazioni internazionali e la Cooperazione, Naledi Pandor, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 24 ottobre 2023, aveva anche “ricordato alla comunità internazionale di non rimanere inattiva mentre si sta svolgendo un altro genocidio”.33

 

  • Il 7 novembre, rivolgendosi all’Assemblea nazionale sudafricana, il ministro sudafricano per le Relazioni internazionali ha avvertito che “il crimine di genocidio incombe tristemente sull’ attuale situazione a Gaza”, ricordando che “nel 1994 si è verificato un genocidio nel continente africano, con gran parte del mondo intero che ha assistito al massacro di persone innocenti”, e sottolineando che il Sudafrica non poteva restare a guardare e permettere che ciò accadesse di nuovo.34

 

  • Il 10 novembre 2023, il Direttore Generale del Dipartimento per le Relazioni Internazionali e laCooperazione del Sudafrica (“DIRCO”), ha condotto un’azione  diplomatica formale.

 

28 Nazioni Unite, Copertura delle riunioni e comunicati stampa, 9451st Riunione, SC/15462, Amid Increasingly Direkitarian Situation in Gaza, Secretary-General Tells Security Council Hamas Attacks Cannot Justify Collective Punishment of Palestinian People (24 ottobre 2023), https://press.un.org/en/2023/sc15462.doc.htm.La Repubblica di Tunisia ha aderito alla Convenzione sul genocidio il 29 novembre 1956.

29 “Emiro del Qatar: ‘Questo è un genocidio commesso da Israele'”, Al Jazeera English (5 dicembre 2023),

https://www.youtube.com/watch?v=drOuwKvDt8o.

30 “La Mauritania condanna i crimini efferati di Israele a Gaza”, Agence Mauritanienne d’Information (18 ottobre 2023), https://ami.mr/en/archives/11732.

31 Copertura delle riunioni delle Nazioni Unite, 9498th Meeting, SC/15518 (8 dicembre 2023), https://press.un.org/en/2023/sc15518.doc.htm (corsivo aggiunto).

32 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 17, par. 41.

33 Sudafrica, Dipartimento delle Relazioni Internazionali e della Cooperazione (“DIRCO”), South Africa calls for the International community to hold Israel accountable for breaches of International Law (30 ottobre 2023), https://www.dirco.gov.za/southafrica-calls-for-the-international-community-to-hold-israel-accountable-for-breaches-of- international-law/.

34 Sudafrica, DIRCO, Dichiarazione ministeriale sul conflitto israelo-palestinese in corso da parte di GNM Pandor, ministro per

 

le Relazioni internazionali e la cooperazione, all’Assemblea nazionale del Parlamento (7 novembre 2023)

h t t p s : / / w w w . d i r c o . g o v . z a / m i n i s t e r i a l – s t a t e m e n t – o n – t h e – o n g o i n g – i s r a e l i – pa l e s t i n i a n – c o n f l i c t – b y – d r – g n m – p a n d o r –

m i n i s t e r – f o r –    international-relations-and-cooperation-in-the-national-assembly-house-of-parliament-7-november- 2023/.

 

dell’ambasciatore dello Stato di Israele in Sudafrica, avvisandolo che mentre il Sudafrica “ha condannato gli attacchi ai civili da parte di Hamas” che “dovrebbero essere indagati per crimini di guerra”, “la risposta di Israele è stata illegale” e che ilSudafrica “vuole c h e la Corte penale internazionale indaghi la leadership di Israele” per crimini che includono il genocidio.35

 

  • Il 13 novembre 2023, in occasione di un incontro presso la residenza presidenziale con la leadership del South African Jewish Board of Deputies, durante il quale è stata chiesta, tra l’altro, la riapertura dell’ambasciata sudafricana in Israele, il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha “condannato il genocidio che viene inflitto al popolo palestinese, compresi donne e bambini, attraverso la punizione collettiva e i continui bombardamenti su Gaza”.36

 

  • Il 17 novembre 2023, nel corso di una visita di Stato in Qatar, il Presidente del Sudafrica ha annunciato che il Sudafrica avrebbe deferito la situazione nello Stato di Palestina alla Corte Penale Internazionale, esprimendo la sua avversione per “ciò che sta accadendo in questo momento a Gaza, che si è trasformata in un campo di concentramento dove si sta verificando un genocidio”.37

 

  • Successivamente, il 17 novembre 2023, l’Ambasciata del Sudafrica all’Aia, a nome del Sudafrica, insieme ad altri tre Stati firmatari della Convenzione sul genocidio – Bangladesh, Bolivia e Comore – e a Gibuti, ha segnalato la situazione nello Stato di Palestina all’Ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale, chiedendo che il Procuratore indaghi con forza sui crimini che rientrano nell’ambito giurisdizionale della Corte, compreso il crimine di genocidio, come previsto dall’articolo 6 (a), (b) e (c) dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (“Statuto di Roma”).38

 

  • Il 21 novembre 2023, intervenendo alla riunione straordinaria congiunta dei leader dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e dei leader dei membri invitati dei BRICS sulla situazione in Medio Oriente, convocata per affrontare “una questione di grave preoccupazione globale” in Medio Oriente, il Presidente del Sudafrica ha affermato che “la deliberata negazione di medicine, carburante, cibo e acqua ai residenti di Gaza equivale a un genocidio”.39

 

  • Il 12 dicembre 2023, intervenendo alla Sessione speciale d’emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (10th ) – alla quale Israele era rappresentato – l’ambasciatore sudafricano alle Nazioni Unite ha dichiarato che “gli eventi delle ultime sei settimane a Gaza hanno dimostrato che Israele sta agendo in contrasto con i suoi obblighi in termini di Convenzione sul genocidio”. Ha sottolineato che, “in quanto Stato membro dell’ONU e a causa del doloroso passato del Sudafrica, Israele sta agendo in modo contrario agli obblighi della Convenzione sul genocidio”.

 

 

 

35 Sudafrica, DIRCO, DIRCO si rivolge all’ambasciatore dello Stato di Israele (10 novembre 2023) https://www.dirco.gov.za/dirco-demarches-the-ambassador-of-the-state-of-israel/.

36 Sudafrica, Presidenza, il Presidente Ramaphosa incontra il Consiglio dei deputati ebrei sudafricani (13

novembre 2023), https://www.thepresidency.gov.za/president-ramaphosa-meets-south-african-jewish-board-deputies. 37 Kate Bartlett, “South Africa Refers Israel to The Hague Over Gaza ‘War Crimes'”, VOA News (17 novembre 2023) https://www.voanews.com/a/south-africa-refers-israel-to-the-hague-over-gaza-war-crimes-/7359022.html.

38 Sudafrica, Ambasciata nei Paesi Bassi, Lettera dell’Ambasciata del Sudafrica nei Paesi Bassi al Procuratore d e l l a Corte penale internazionale (17 novembre2023), https://www.icc-cpi.int/sites/default/files/2023-11/ICC-Referral– Palestine-Final-17- November-2023.pdf.

 

39 Sudafrica, Presidenza, Osservazione di apertura del Presidente Cyril Ramaphosa alla Riunione congiunta straordinaria dei leader BRICS e dei leader dei membri BRICS invitati sulla situazione in Medio Oriente (21 novembre 2023),

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p r e s i d e n t – c y r i l – r a m a p h o s a – e x t r a o r d i n a r y – j o i n t – m e e t i n g – b r i c s – l e a d e r s –            and-leaders.

 

esperienza di un sistema di apartheid, questo ci spinge, in quanto Stati membri, a intervenire in in conformità con il diritto internazionale”.40

 

  • Il 21 dicembre 2023, il Sudafrica ha inviato una Nota Verbale all’Ambasciata d’Israele in Sudafrica, in cui ha espresso le proprie preoccupazioni in merito a “rapporti credibili secondo cui atti che soddisfano la soglia del genocidio o crimini correlati, come definiti nella Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la punizione del genocidio, sono stati e possono ancora essere commessi nel contesto del conflitto” a La Nota Verbale ha ricordato che “in quanto Stato parte dellaConvenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, il Sudafrica ha l’obbligo di impedire il verificarsi di un genocidio e pertanto invita Israele, che è anche uno Stato parte d e l l a Convenzione, a cessare immediatamente le ostilità a Gaza e ad astenersi da comportamenti che costituiscano o non impediscano violazioni dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione”. Il Sudafrica, “[a]llizzato dalla retorica dei funzionari israeliani e di altri”, ha anche invitato Israele “a prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico al genocidio”. Ciò è servito a comunicare direttamente a Israele le rivendicazioni del Sudafrica in merito all’adempimento dei propri obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio e alle violazioni da parte di Israele dei propri obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio e dei relativi dettagli.41

 

  1. Israele non ha risposto direttamente alla Nota verbale del Sudafrica inviata il 21 dicembre Tuttavia, Israele hapubblicamente respinto qualsiasi ipotesi di violazione del diritto internazionale nella sua campagna militare a Gaza. In particolare, Israele ha respinto come “oltraggiosa e falsa” l’affermazione che gli attacchi militari di Israele a Gaza soddisfino “la definizione legale di genocidio” e siano finalizzati “non solo alla semplice uccisione di persone innocenti e alla distruzione dei loro mezzi di sostentamento, ma a uno sforzo sistematico per svuotare Gaza della sua popolazione”.42 Israele nega che la sua condotta a Gaza violi i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio, affermando che “l’accusa di genocidio nei confronti di Israele non solo è del tutto infondata di fatto e di diritto, ma è moralmente ripugnante” e “antisemita”.43 Inoltre, Israele ha compiuto e continua a compiere atti e omissioni contro il popolo palestinese a Gaza che s o n o stati definiti genocidi e, con il suo atteggiamento e la sua condotta, ha respinto qualsiasi suggerimento che le sue azioni a Gaza siano limitate dai suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio. Infatti, il 26 dicembre 2023 il Primo Ministro israeliano ha affermato che: “Non ci fermiamo. Stiamo continuando a combattere, e stiamo approfondendo i combattimenti nei prossimi giorni, e questa sarà una lunga battaglia e non è vicina alla fine”.44 Il comportamento di Israele serve quindi a sottolineare il disaccordo tra le parti. Il Sudafrica non ha abbandonato la propria posizione secondo cui è responsabile, in quanto Stato parte della Convenzione sul genocidio, di agire per prevenire il genocidio o il rischio di genocidio a Gaza.

 

  1. Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte, una controversia è “un disaccordo su un punto di diritto o di fatto, un conflitto di opinioni giuridiche o di interessi” tra le parti.45 Tale disaccordo o “positivo

40 UN News, L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite vota a larga maggioranza per un immediato cessate il fuoco umanitario durante una sessione d’emergenza

(video della sessione a 1:13:37) (12 dicembre 2023) https://news.un.org/en/story/2023/12/1144717.

41 Sudafrica, DIRCO, Nota verbale (21 dicembre 2023).

42 “La Giordania dice che Israele mira a espellere i palestinesi da Gaza”, Reuters (10 dicembre 2023), https://www.reuters.com/world/middle-east/jordan-says-israel-aims-expel-palestinians-gaza-2023-12-10/.

43 Ministero degli Affari Esteri israeliano, La guerra contro Hamas: Rispondere alle vostre domande più pressanti (15 dicembre 2023), https://www.idf.il/en/mini-sites/hamas-israel-war-23/all-articles/the-war-against-hamas-answering-your-most-

pressing-questioni/.

44 Dichiarazione del Primo Ministro israeliano al Partito Likud, 25 dicembre 2023: Jeremy Sharon, “Dopo una rara visita a Gaza, Netanyahu dice che la guerra ‘non è vicina alla fine'”, The Times of Israel (25 dicembre 2023), https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/after-gaza-visit-netanyahu-says-war-not-close-to-being-over/.

 

45 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 13, par. 27, che cita Confine terrestre e marittimo tra Camerun e Nigeria (Camerun v. Nigeria), Obiezioni preliminari, Sentenza, Rapporti I.C.J. 1998,

  1. 315, par. 89.

 

L’opposizione alla pretesa di una parte da parte dell’altra non deve necessariamente essere dichiarata expressis verbis… la posizione o l’atteggiamento di una parte può essere stabilito per deduzione, qualunque sia l’opinione professata da tale parte”.46

 

  1. È evidente che esiste una controversia tra Israele e il Sudafrica relativa all’interpretazione e all’applicazione della Convenzione sul genocidio, che riguarda sia l’adempimento da parte del Sudafrica dell’obbligo di prevenire il genocidio, sia l’adempimento da parte di Israele dell’obbligo di non commettere genocidio, di prevenire e punire il genocidio – compreso l’incitamento diretto e pubblico al genocidio – e di risarcire le vittime e offrire assicurazioni e garanzie di non ripetizione. Poiché la richiesta del Sudafrica riguarda i suoi obblighi di Stato parte della Convenzione sul genocidio di agire per prevenire il genocidio – a cui gli atti e le omissioni di Israele danno origine – il Sudafrica è chiaramente legittimato a farlo. Inoltre, dato che “qualsiasi Stato parte della Convenzione sul genocidio, e non solo uno Stato particolarmente colpito, può invocare la responsabilità di un altro Stato parte al fine di accertare il presunto inadempimento dei suoi obblighi erga omnes partes, e di far cessare tale inadempimento”, il Sudafrica ha anche “prima facie la legittimazione” a sottoporre alla Corte la sua controversia con Israele “sulla base di presunte violazioni degli obblighi derivanti dallaConvenzione sul genocidio”.47

 

  1. Pertanto, ai sensi dell’articolo 36 (1) dello Statuto della Corte e dell’articolo IX della Convenzione sul genocidio, la Corte è competente a conoscere le richieste presentate nel presente ricorso dal Sudafrica contro Israele.

 

  • I FATTI

 

A.         Introduzione

 

  1. Dal 7 ottobre 2023, Israele ha intrapreso un’aggressione militare su larga scala, via terra, aria e mare, contro la Striscia di Gaza (“Gaza”), una stretta striscia di terra di circa 365 chilometri quadrati – uno dei luoghi più densamente popolati al mondo.48 Gaza – che ospita circa 2,3 milioni di persone, di cui quasi la metà bambini – è stata sottoposta da Israele a quella che è stata descritta come unadelle “più pesanti campagne di bombardamenti convenzionali” nella storia della guerra moderna.49 Secondo le stime, solo il 29 ottobre 2023 erano state sganciate 6.000 bombe a settimana sulla piccola enclave.50 In poco più di due mesi, gli attacchi militari di Israele hanno “causato più distruzione del rastrellamento di Aleppo in Siria tra il 2012 e il 2016, di Mariupol in Ucraina o, in proporzione, dei bombardamenti alleati sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale”.51 La distruzione operata da Israele è così estrema che “Gaza è ora di un colore diverso”.

 

46 Ibidem.

47 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p.17, par. 41-42.

48 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip – Reported Impact (5 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/sites/default/files/Gaza_casualties_info-graphic_5_Dec_2023%20final.pdf.

49 John Paul Rathbone, “Israel’s Gaza attack ‘one of history’s heaviest conventional bombing campaigns'”, The Irish Times (6 dicembre 2023), https://www.irishtimes.com/world/middle-east/2023/12/06/israels-gaza-attack-one-of-historys-heaviest- conventional-bombing-campaigns/.

50 Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, intervista a UN News, 29 ottobre 2023, https://news.un.org/en/story/2023/10/1142952; si veda anche: Natasha Bertrand e Katie Bo Lillis, “Esclusivo: Nearly half of the Israeli munitions dropped on Gaza are imprecise ‘dumb bombs’, US intelligence assessment finds”, CNN (14 dicembre 2023), https://edition.cnn.com/2023/12/13/politics/intelligence-assessment- dumb-bombs-israel-gaza/index.html; “Why is Israel using so many dumb bombs in Gaza”, The Economist (16 dicembre 2023), https://www.economist.com/interactive/middle-east-and-africa/2023/12/16/why-is-israel-using-so-many- dumb-bombs-in-gaza. 51 Julia Frankel, “La campagna militare di Israele a Gaza è considerata tra le più distruttive della storia, dicono gli esperti”, AP News

(21 December 2023), https://apnews.com/article/israel-gaza-bombs-destruction-death-toll-scope-

 

419488c511f83c85baea22458472a796.

 

dallo spazio. È una consistenza diversa”.52 Come dichiarato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, in una lettera del 6 dicembre 2023 al Presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,53 di cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha preso espressamente “nota” nella Risoluzione ESIO/22 del 12 dicembre 2023 sulla Protezione dei civili e il rispetto degli obblighi legali e umanitari:54

“I civili di tutta Gaza sono in grave pericolo. Dall’inizio dell’operazione militare israeliana, più di 15.000 persone sono state uccise, di cui oltre il 40% erano bambini. Migliaia di altre persone sono rimaste ferite. Più della metà delle case è statadistrutta. Circa l’80% della popolazione, pari a 2,2 milioni di persone, è stata sfollata con la forza in aree sempre più piccole. Più di 1,1 milioni di persone hanno cercato rifugio nelle strutture dell’UNRWA in tutta Gaza, creando condizioni di sovraffollamento, indecorose e antigieniche. Altri non hanno un posto dove ripararsi e si ritrovano per strada. I residuati belliciesplosivi stanno rendendo le aree inabitabili. Non c’è un’efficace protezione dei civili.

Il sistema sanitario di Gaza è al collasso. Gli ospedali si sono trasformati in campi di battaglia. Solo 14 ospedali su 36 sono anche solo parzialmente funzionanti. I due ospedali principali nel sud di Gaza stanno operando con una capacità di posti letto tre volte superiore a quella attuale e stanno esaurendo le forniture di base e il carburante. Stanno anche ospitando migliaia disfollati. In queste condizioni, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane un numero sempre maggiore di persone morirà senza essere curato.

Nessun luogo è sicuro a Gaza.

In mezzo ai continui bombardamenti delle Forze di Difesa Israeliane e senza un riparo o l’essenziale per sopravvivere, mi aspetto che l’ordine pubblico si rompa completamente a breve a causa delle condizioni disperate, rendendo impossibile anche una limitata assistenza umanitaria. Potrebbe verificarsi una situazione ancora peggiore, con malattie epidemiche e un aumento della pressione per lo sfollamento di massa nei Paesi vicini.

Sebbene le consegne di rifornimenti attraverso Rafah continuino, le quantità sono insufficienti e sono diminuite dalla fine della pausa. Semplicemente non siamo in grado di raggiungere i bisognosi all’interno di Gaza. . . Siamo di fronte a un grave rischio di collasso del sistema umanitario. La situazione sta rapidamente degenerando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione. Un tale esito deve essere evitato ad ogni costo”.55

 

  1. Da quando è stata scritta quella lettera, i numeri sono aumentati ancora di più: almeno 21.110 palestinesi di Gaza sono stati uccisi e oltre 55.243 altri palestinesi sono stati feriti, molti in modo grave.

56 Il bilancio delle vittime comprende oltre 7.729 bambini,57 senza contare le 4.700 donne e bambini ancora dispersi epresumibilmente morti sotto le macerie.58 Intere famiglie multigenerazionali sono state completamente spazzate via. Oltre 355.000 case, pari a più del 60% del patrimonio abitativo di Gaza, sono state distrutte.

 

 

52 Ibidem.

53 Segretario generale, Lettera del Segretario generale al Presidente del Consiglio di sicurezza che invoca l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite (6 dicembre2023), https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/sg_letter_of_6_december_gaza.pdf. 54 Risoluzione dell’Assemblea Generale ES-10/22, Protezione dei civili e rispetto degli obblighi legali e umanitari, A/RES/ES- 10/22 (12 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2023/12/N2339709.pdf.

55 Il Segretario generale, Lettera del Segretario generale al Presidente del Consiglio di sicurezza che invoca l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite (6dicembre 2023), https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/sg_letter_of_6_december_gaza.pdf. 56 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78 ; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip

e Israele – impatto riportato| Giorno 82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel reported-impact-day-82 . Le statistiche citate in questa Applicazione sono aggiornate al 27 dicembre 2023. L’UNOCHA raccoglie i dati raccolti localmente.

57 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

58 Società della Mezzaluna Rossa, Palestine Red Crescent Society Response Report As of Saturday, October 7th 2023, 6:00 PM

 

Until Sunday, December 24th 2023, 24:00 AM (24 dicembre 2023), p.1, https://www.palestinercs.org/public/files/image/2023/News/latestresponse23012023/en%20220%202023.pdf.

 

Gaza è stata danneggiata o distrutta.59 1,9 milioni di palestinesi – circa l’85% della popolazione totale – sono stati sfollati internamente.60 Molti sono fuggiti dal nord del territorio verso il sud, su ordine di Israele, per poi essere nuovamente bombardati nel sud e costretti a fuggire ancora una volta verso il sud o il sud-ovest, dove sono ridotti a vivere in tende di fortuna in campi privi di acqua, servizi igienici o altre strutture.61 Israele ha bombardato, bombardato e assediato gli ospedali di Gaza, con solo 13 ospedali su 36 parzialmente funzionanti e nessun ospedale completamente funzionante a nord di Gaza.62 Il sistema sanitario di Gaza è praticamente collassato, con segnalazioni di operazioni, tra cui amputazioni e parti cesarei, effettuate senza anestesia.63 Una percentuale significativa di feriti e malati non può accedere ad alcuna assistenza o a cure adeguate.64 Malattie contagiose ed epidemiche sono diffuse tra la popolazione palestinese sfollata, e gli esperti avvertono del rischio di meningite, colera e altreepidemie.65 L’intera popolazione di Gaza è a rischio imminente di carestia, mentre la percentuale di famiglie colpite da insicurezza alimentare acuta è la più alta mai registrata secondo la Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (“IPC”).66 Gli esperti avvertono che le morti silenziose e lente causate dalla fame e dalla sete rischiano di superare quelle violente già causate dalle bombe e dai missili israeliani.67

 

  1. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha espresso “grave preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e per le sofferenze della popolazione civile palestinese”,68 con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, notando in particolare “l’effetto sproporzionato sui bambini”.69 Nella risoluzione ES10/22 del 12 dicembre 2023, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha inoltre preso espressamente “nota” di una lettera datata 7 dicembre 2023 del Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (“UNRWA”), indirizzata al Presidente dell’Unione Europea.

59 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – Reported Impact | Day 73 (19 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-73.

60 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento Flash #77 (26 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-77.

61 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #60 (5 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-60.

62 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

63 Notizie ONU, Gaza: Türk delle Nazioni Unite chiede un percorso politico per uscire dall'”orrore” (16 novembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/11/1143657; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #32 (7 novembre 2023),https://www.unocha.org/publications/report/occupied-palestinian-territory/hostilities-gaza-strip-and-israel flash-update-32; UN News, Interview: 5.500 donne aGaza partoriranno “in una corsa contro la morte” (7 novembre 2023), https://news.un.org/en/interview/2023/11/1143327.

64 UN News, Gaza doctors ‘terrified’ of deadly disease outbreak as aid teams race to deliver (28 novembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/11/1144032.

65 Organizzazione Mondiale della Sanità (“OMS”), Osservazioni di apertura del Direttore Generale dell’OMS alla Sessione Speciale del Consiglio Esecutivo sullasituazione sanitaria nel territorio palestinese occupato – 10 dicembre 2023 (10 dicembre 2023), h t t p s : / / w w w . w h o . i n t / d i r e c t o r –

g e n e r a l / s p e e c h e s / d e t a i l / w h o – d i r e c t o r – g e n e r a l – s – o p e n i n g –

r e m a r k s – a t – t h e – s p e c i a l – s e s s i o n – o f – t h e –  executive-board-on-the-health-situation-in- the-occupied-palestinian-territory         10-dicembre-2023; UN OCHA, Hostilities in

la Striscia di Gaza e Israele | Aggiornamento Flash #67 (12 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities- gaza-strip- and-israel-flash-update-67.

66 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-77; UN OCHA, Remarks to the media by the Secretary-General (22 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/remarks-media-secretary-general.

67 Intervista a James Elder, portavoce dell’UNICEF, da parte di Channel 4, “Questa è una guerra ai bambini”, dice il portavoce dell’UNICEF James Elder, che è recentemente tornato da Gaza”, Channel 4 (14 dicembre 2023), https://www.channel4.com/news/this-is-a- war-on-children-says-unicef-spokesperson-james-elder-who-recently-returned-from- gaza; “Disease could kill more in Gaza than bombs, WHO says amid Israeli siege”, AlJazeera (28 novembre 2023), https://www.aljazeera.com/news/2023/11/28/disease-could-kill-more-in-gaza-than-bombs-who-says-amid-israeli-siege.

68 Risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/22, Protection of civilians and upholding legal and humanitarian obligations, A/RES/ES-10/22, (12 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2023/12/N2339709.pdf; Risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/21, Protection of civilians and upholding legaland humanitarian obligations, A/RES/ES-10/21, (30 ottobre 2023), https://www.un.org/unispal/document/protection-of-civilians-and-upholding-legal-and-humanitarian-

 

obligations-ga-resolution-a-res-es-10-21/.

69 Risoluzione 2712 del Consiglio di sicurezza, La situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese, S/RES/2712 (15 novembre 2023), https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N23/359/02/PDF/N2335902.pdf?OpenElement.

 

l’Assemblea generale. Nella lettera senza precedenti, il Commissario generale “prevede . . il collasso del mandato [che] ci si aspetta da lui” e chiede “la fine della decimazione di Gaza e del suo popolo“.70

 

B. Sfondo

 

  1. La Striscia di Gaza (“Gaza”)

 

  1. Gaza è una stretta striscia di terra che confina a ovest con il Mar Mediterraneo, a sud con l’Egitto e a nord e a est con Israele. Insieme alla Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, è uno dei due territori costitutivi dei Territori palestinesi occupati (“oPt”) – occupati da Israele nel 1967 – e dello Stato di Palestina, riconosciuto dal Sudafrica il 15 febbraio 1995 e a cui è stato concesso lo status di Stato osservatore non membro alle Nazioni Unite il 29 novembre 2012.71

 

  1. La popolazione di Gaza è composta da circa 2,3 milioni di persone, di cui oltre la metà sono bambini. L’80% dei palestinesi di Gaza è costituito da rifugiati – e dai loro discendenti – provenienti da città e villaggi di quello che oggi è lo Stato di Israele,72 espulsi o costretti a fuggire durante lo sfollamento di massa di oltre 750.000 palestinesi o “Nakba” durante la creazione dello Stato di Israele.73La Nakba e lo sfollamento di massa ad essa associato occupano quindi un posto di rilievo nella storia e nella coscienza dei palestinesi di Gaza, così come per il più ampio popolo palestinese. I palestinesi di Gaza costituiscono una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese: sono una parte importante del gruppo, costituendo la popolazione di uno dei due territori costitutivi dello Stato di Palestina. Sono anche una parte quantitativamente sostanziale della popolazione palestinese dello Stato di Palestina sotto occupazione, che conta circa 5,48 milioni di persone.74

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70 UNRWA, Lettera del Commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini al Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Dennis Francis del 7 dicembre 2023 (7 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/un- unrwa/letter-unrwa- commissioner-general-philippe-lazzarini-un-general-assembly (corsivo aggiunto).

71 Risoluzione 67/19 dell’Assemblea generale, Status della Palestina nelle Nazioni Unite, A/RES/67/19 (28 novembre 2012), https://digitallibrary.un.org/record/739031/files/A_RES_67_19-EN.pdf. 82 Stati avevano riconosciuto lo Stato di Palestina nel 1988, in seguito alla trasmissione diuna dichiarazione sull’istituzione dello Stato di Palestina da parte dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) al Segretario Generale delle Nazioni Unite a nome della Lega Araba (Declaration of State of Palestine – Palestine National Council, Letter dated 18 November 1988 from the Permanent Representative of Jordan to the United Nations addressed to the Secretary-Genera (l8 November 1988), https://www.un.org/unispal/document/auto-insert- 178680/). Lo Stato diPalestina è attualmente riconosciuto da 138 Stati (Permanent Observer Mission of the State of Palestine to the United Nations New York, Diplomatic Relations, http://palestineun.org/about-palestine/diplomatic-relations/).

72 UNRWA, About UNRWA (2012), https://www.unrwa.org/userfiles/2012050753530.pdf, pag. 17.

73 UN OCHA, Right of return of Palestinian refugees must be prioritised over political considerations: Esperti ONU (21 giugno 2023), https://www.ohchr.org/en/statements/2023/06/right-return-palestinian-refugees-must-be-prioritised-over-political.

74 Stato di Palestina – Ufficio centrale di statistica palestinese (“PCBS”), Giornata internazionale della popolazione, 11/07/2023 (10 luglio 2023), https://www.pcbs.gov.ps/post.aspx?lang=en&ItemID=4544#:~:text=Circa%2014,5%20Milioni%20di%20palestinesi

%20in,the%20State%20of%20Palestine%3B%202.

 

 

Mappa della Striscia di Gaza75

 

  1. Gaza comprende cinque governatorati. I governatorati di Gaza Nord e Gaza che costituiscono il “Nord” si estendono dal nord di Wadi Gaza verso il valico di Erez, un passaggio pedonale verso Israele (noto anche come “valico di Beit Hanoun”). Il “Nord” ospita normalmente circa 1,1 milioni di palestinesi,76 molti dei quali concentrati a Gaza City (circa 713.488 abitanti),77 nonché a Beit Lahia e Beit Hanoun, e nei campi profughi di Beach e Jabalia. Qui si trovano il più grande ospedale di Gaza, l’Al Shifa Medical Hospital, e l’ospedale Kamal Adwan. Il Governatorato di Deir al Balah (“l’Area di Mezzo”) conta normalmente 302.507 abitanti,78 principalmente nella città di Deir al Balah, oltre che nei campi profughi di Al Maghazi, An Nuseirat, Al Bureij e Deir al Balah; qui si trova l’unica centrale elettrica di Gaza. I governatorati di Khan Yunis e Rafah (“il Sud”) si trovano sotto il governatorato di Deir al Balah e si estendono fino al valico di Rafah con l’Egitto. I principali centri abitati del Sud sono Khan Yunis e Rafah, oltre ai campi profughi di Khan Yunis e Rafah. Il valico di Karem Shalom (noto anche come “Karem Abu Salem Crossing”) si trova a quattro chilometri aovest di A sud si t r o v a l’ospedale Nasser.79 La popolazione del Sud, prima dell’ottobre 2023, ammontava a

 

 

75 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 73 (19 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-73.

76 UN OCHA, Israele deve revocare l’ordine di evacuazione del nord di Gaza e rispettare il diritto internazionale: Esperto ONU (13 ottobre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/10/israel-must-rescind-evacuation-order-northern- gaza-and– comply-international.

77 Stato di Palestina – Ufficio centrale di statistica palestinese, Stima della popolazione in Palestina a metà anno per governatorato, 1997-2021, https://tinyurl.com/34rb8w38.

78 Ibidem.

79 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #66 (11 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-66.

 

circa 673.844 abitanti.80 L’Area Media e il Sud ospitano attualmente più di 1,2 milioni di sfollati interni in 98 strutture dell’UNRWA,81e decine di migliaia in tende di fortuna nell’area di Al-Mawasi – una città beduina palestinese in una piccola striscia di sabbia per lo più non sviluppata lungo la costa mediterranea di Gaza -82 identificata da Israele alla ripresa delle ostilità nella prima settimana di dicembre 2023 come una presunta “zona sicura”.83 Si ritiene che altri 160.000 palestinesi sfollati rimangano nelle strutture dell’UNRWA nel nord,84 e che altri si siano rifugiati in altre località.

 

  1. Fino al 2005, Gaza – come oggi la Cisgiordania – era occupata dalle forze militari israeliane sul terreno. Tuttavia, nel 2005, Israele si è “sganciato” unilateralmente da Gaza, smantellando le sue basi militari e trasferendo i coloni israeliani dagli insediamenti di Gaza in Israele e nella Cisgiordania occupata.85 Nonostante il “disimpegno”, Israele continua ad esercitare il controllo sullo spazio aereo, sulle acque territoriali, sui passaggi terrestri, sull’acqua, sull’elettricità, sulla sfera elettromagnetica e sulle infrastrutture civili di Gaza,86 e su funzioni governative chiave, come la gestione del registro della popolazione palestinese di Gaza.87 Dato che Israele continua a esercitare un controllo effettivo sul territorio, Gaza è ancora considerata dalla comunità internazionale come un’occupazione belligerante da parte di 88 Il controllo quasi totale esercitato da Israele sull’accesso a Gaza e sulle sue forniture di acqua, carburante, elettricità e cibo è stato dimostrato in modo lampante dal 7 ottobre 2023.

 

  1. L’ingresso e l’uscita da Gaza per via aerea e marittima sono stati vietati dall’inizio degli anni ’90, e Israele ha gestito solo due punti di attraversamento – Erez (pedonale) e Kerem Shalom (merci) – attraverso i quali i palestinesi di Gaza potevano accedere allaC i s g i o r d a n i a , compresa Gerusalemme Est, per affari e commercio,

 

 

 

80 Stato di Palestina – Ufficio centrale di statistica palestinese, Stima della popolazione in Palestina a metà anno per governatorato, 1997-2021, https://tinyurl.com/34rb8w38.

81 UNRWA, UNRWA Situation Report #53 on the Situation in the Gaza Strip and the West Bank, including East Jerusalem (17 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-53-situation-gaza-strip-and-west– bank- including-east-Jerusalem.

82 Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia occidentale (ESCWA), Al-Mawasi area, https://archive.unescwa.org/al- mawasi-area.

83 Israel Defense Forces, “Sulla base della morale e dei valori della nostra istituzione militare, l’Esercito di Difesa di Israele pubblica una

elenco del numero di blocchi per dirigere gli abitanti di Gaza nell’evacuazione delle aree mirate” (1 dicembre 2023), https://tinyurl.com/mtapebm7;”Palestinians displaced to south Gaza’s overcrowded areas living on streets”, AlJazeera (10 dicembre 2023), https://www.aljazeera.com/gallery/2023/12/9/palestinians-displaced-to-south-gazas-overcrowded-areas- living-on-streets.

84 UNRWA, UNRWA Situation Report #56 on the Situation in the Gaza Strip and the West Bank, including East Jerusalem (22 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-56-situation-gaza-strip-and-west– bank- including-east-Jerusalem.

85 Consiglio dei diritti umani, Rapporto della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sui Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e Israele, A/HRC/50/21 (9 maggio 2022), paragrafo 16. 16.

86 GOV.UK, Guidance Overseas business risk: I Territori palestinesi occupati (22 febbraio 2022),

h t t p s : / / w w w . g o v . u k / g o v e r n m e n t / p u b l i c a t i o n s / o v e r s e a s – b u s i n e s s – r i s k – p a l e s t i n i a n –

t e r r i t o r i e s / o v e r s e a s – b u s i n e s s – r i s k – t h e –                               territori- palestinesi occupati, paragrafo 2.5.

87 Consiglio dei diritti umani, Rapporto della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sui Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e Israele, A/HRC/50/21 (9 maggio 2022), paragrafo 16. 16.

88 Si veda, ad esempio, la risoluzione 1860 del Consiglio di sicurezza, S/RES/1860 (2009) (8 gennaio 2009), in cui il Consiglio di sicurezza ha sottolineato che

“che la Striscia di Gaza costituisce parte integrante del territorio occupato nel 1967 e sarà parte dello Stato palestinese”, https://digitallibrary.un.org/record/645525?ln=en#record-files-collapse-header. Recentemente riaffermato nella Risoluzione 77/30 dell’Assemblea Generale, Assistenza al popolo palestinese, A/RES/77/30 (6 dicembre 2022), https://documents-dds-  ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N22/729/08/PDF/N2272908.pdf?OpenElement. Si veda anche Consiglio dei diritti umani, Situazione dei diritti umani in Palestina e negli altri Territori arabi occupati, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territori palestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019),https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2019/06/A.HRC_.40.CPR_.2.pdf. La risoluzione 2720 (2023)

 

del Consiglio di sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, sottolinea che “la Striscia di Gaza costituisce parte integrante del territorio occupato nel 1967” eribadisce “la visione della soluzione dei due Stati, con la Striscia di Gaza come parte dello Stato palestinese”, https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N23/424/87/PDF/N2342487.pdf?OpenElement.

 

assistenza sanitaria e funzioni sociali e familiari.89 Tuttavia, dopo la vittoria elettorale di Hamas nel 2006, seguita da violenze interpalestinesi, Israele ha imposto un severo blocco di Gaza, dichiarando l’intero territorio “territorio ostile”.90 Le restrizioni esistenti sul movimento delle persone sono state notevolmente inasprite e la maggior parte dei palestinesi di Gaza non ha potuto ottenere il permesso di viaggiare, causando una separazione prolungata e indefinita per molte famiglie palestinesi.91 I pochi che avevano i requisiti per viaggiare “non ricevevano necessariamente i permessi e quasi sempre incontravano ritardi e difficoltà nel processo”.92 Tra il 2008 e il 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (“OMS”) ha registrato che 839 palestinesi di Gaza sono morti in attesa di permessi medici per lasciare Gaza per cure mediche urgenti.93 La maggior parte dei permessi riguardava lavoratori a giornata e commercianti agricoli, principalmente per intraprendere lavori poco qualificati in Israele e negli insediamenti israeliani in Cisgiordania.94 Tra il 2007 e il 2010, Israele ha regolato le importazioni di cibo a Gaza in base alle calorie consumate per persona, per limitare i trasferimenti di cibo a un “minimo umanitario”, senza causare fame o malnutrizione.95 In seguito Israele ha applicato un sistema di “doppio uso” alle importazioni a Gaza, limitando fortemente l’ingresso di merci, vietando i beni considerati in grado di avere un doppio uso civile/militare.96

 

  1. L’implementazione parallela da parte di Israele di un’ampia zona cuscinetto all’interno della barriera di confine orientale di Gaza (che si stima limiti l’accesso a circa il 24% di Gaza) ha un grave impatto sull’approvvigionamento alimentare interno, riducendo l’area agricola principale per l’agricoltura.97 Israele ha anche reso la pesca estremamente pericolosa per i palestinesi, che non hanno avuto pieno accesso alla zona di pesca di 20 miglia nautiche prevista dagli accordi di Oslo – accordi provvisori conclusi tra l’OLP eIsraele all’inizio degli anni Il blocco navale – attuato dalle forze israeliane attraverso l’uso della forza, gli arresti e la confisca delle attrezzature da pesca – ha gravemente ridotto il bacino di pesca per i pescatori di Gaza.

 

89 L’Egitto gestisce un terzo valico – il valico di Rafah – tra Gaza e l’Egitto. UNCTAD, Costi economici dell’occupazione israeliana per il popolo palestinese: la Striscia di Gaza sottoposta a chiusura e restrizioni (13 agosto 2020), https://unctad.org/system/files/official-document/a75d310_en_1.pdf, paragrafi. 6, 8.

90 Ministero degli Affari Esteri di Israele, Il Gabinetto di Sicurezza dichiara Gaza territorio ostile (19 settembre 2007),https://www.gov.il/en/Departments/General/security-cabinet-declares-gaza-hostile-territory.

91 Assemblea Generale, Consiglio dei Diritti Umani, Rapporto del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk A/HRC/49/87 (12 agosto 2022),

h t t p s : / / w w w . u n . o r g / u n i s p a l / d o c u m e n t / r e p o r t – o f – t h e –

s p e c i a l – r a p p o r t e u r – o n – t h e – s i t u a t i o n – o f – h u m a n – r i g h t s – i n –

t h e – p a l e s t i n i a n –    territories-occupied-since-1967-report-a-hrc-49-87-advance-unedited-version/, para. 42; Norwegian Refugee Council, Legal Memo: Movement between the West Bank and the Gaza Strip (dicembre 2016), https://www.nrc.no/globalassets/pdf/legalopinions/legal_memo_movement_between_wb_gaza.pdf.

92 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territori palestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019), https://www.un.org/unispal/wp-  content/uploads/2019/06/A.HRC_.40.CPR_.2.pdf, par. 163.

93 Organizzazione mondiale della sanità, Quindici anni di blocco di Gaza e barriere all’accesso alla salute (2022),

https://www.emro.who.int/images/stories/palestine/15_Years_Gaza_Blockade_Factsheet.jpg?ua=1.  94

UNCTAD, Sviluppi nell’economia della Palestina occupata.

Territorio (2023) (11 settembre), TD/B/EX(74)/2, https://unctad.org/system/files/official-document/tdbex74d2_en.pdf, para. 38; UN OCHA, Movement in and out of Gaza: update covering July 2023 (15 agosto 2023), https://www.ochaopt.org/content/movement-and-out-gaza-update-covering-july-2023.

95 Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia occidentale (“ESCWA”), Palestina sotto occupazione III Mapping Israel’s Policies and Practices and their Economic Repercussions in the Occupied Palestinian

Territory, E/ESCWA/CL6.GCP/2021/3 (2022), https://www.un.org/unispal/wp-  content/uploads/2022/07/E.ESCWA_.CL6_.GCP_.2021.3_220722.pdf, pag. 38.

96 Banca Mondiale, Rapporto di monitoraggio economico al Comitato di collegamento ad hoc (30 aprile 2019),

h t t p s : / / d o c u m e n t s 1 . w o r l d b a n k . o r g / c u r a t e d / e n / 9 4 2 4 8 1 5 5 5 3 4 0 1 2 3 4 2 0 / p d f / E c o n o m i c –

M o n i t o r i n g – R e p o r t – t o – t h e – A d – H o c –                           Liaison-Committee.pdf, pag. 4.

97 UNCTAD, Developments in the economy of the Occupied Palestinian Territory (2023) (11 settembre), TD/B/EX(74)/2,

 

https://unctad.org/system/files/official-document/tdbex74d2_en.pdf, par. 36; Assemblea generale, Rapporto preparato dal segretariato della Conferenza delleNazioni Unite sul commercio e lo sviluppo sui costi economici dell’occupazione israeliana per il popolo palestinese: la Striscia di Gaza sottoposta a chiusura e restrizioni, A/75/310 (13 agosto 2020); Assemblea generale, Rapporto del relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal1967, A/71/554 (19 ottobre 2016), https://undocs.org/A/71/554.

 

alle acque inquinate immediatamente al largo della costa, con conseguente sovrasfruttamento della pesca che ha un impatto sulla sostenibilità.98 Già nel 2015, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (“UNCTAD”) aveva avvertito che le misure restrittive imposte da Israele rischiavano di rendere Gaza inabitabile entro il 2020.99 Nel 2020, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967 ha descritto l’impatto del blocco imposto da Israele su Gaza, che l’ha trasformata “da una società a basso reddito con modesti ma crescenti legami di esportazione con l’economia regionale e internazionale a un ghetto impoverito con un’economia decimata e un sistema di servizi sociali al collasso”.100 Nel 2022, ha descritto la situazione come segue:

 

“A Gaza, la strategia apparente di Israele è l’immagazzinamento a tempo indeterminato di una popolazione indesiderata di 2 milioni di palestinesi, che ha confinato in una stretta striscia di terra attraverso un blocco aereo, terrestre e marittimo che dura da 15 anni (con ulteriori restrizioni da parte dell’Egitto al confine meridionale di Gaza). Ban Ki-moon ha definito questa quarantena politica della popolazione una “punizione collettiva”, che costituisce una grave violazione del dirittointernazionale. La Banca Mondiale ha riferito nel 2021 che Gaza ha subito un processo pluridecennale di de-sviluppo e deindustrializzazione, che ha portato a un tasso di disoccupazione del 45% e a un tasso di povertà del 60%, con l’80% della popolazione che dipende da una qualche forma di assistenza internazionale, in parte significativa a causa della chiusura ermetica dell’accesso di Gaza al mondo esterno. La falda acquifera costiera, unica fonte di acqua potabile naturale a Gaza, è diventata inquinata e inadatta al consumo umano a causa della contaminazione da parte dell’acqua di mare e delle acque reflue, facendo aumentare notevolmente i costi dell’acqua per una popolazione già indigente. Gaza dipende fortemente da fonti esterne – Israele ed Egitto – per l’energia elettrica, e i palestinesi vivono con blackout a rotazione che vanno dalle 12 alle 20 ore al giorno, compromettendo gravemente la vita quotidiana e l’economia. L’ingresso e l’esportazione di merci sono strettamente controllati da Israele, che ha strozzato l’economia locale. Il sistema sanitario di Gaza è a terra, con gravi carenze di operatori sanitari, attrezzature terapeutiche inadeguate e scarse forniture di farmaci e medicinali. I palestinesi di Gaza possono raramente viaggiare al di fuori di Gaza, il che rappresenta una negazione del loro diritto fondamentale alla libertà di movimento. Più acutamente, negli ultimi 13 anni hanno sopportato quattro guerre altamente asimmetriche con Israele, con enormi perdite di vite civili e immense distruzioni di proprietà. La sofferenza è stata riconosciuta da Antonio Guterres nel maggio 2021, quando ha dichiarato: “Se c’è un inferno sulla terra, è la vita dei bambini di Gaza””.101

 

  1. Tra il 29 settembre 2000 e il 7 ottobre 2023, circa 7.569 palestinesi,102 compresi 1.699 bambini,103 sono stati uccisi, anche inqueste “quattro guerre altamente asimmetriche”, così come in altri assalti militari minori, con decine di migliaia di altri feriti. Altri 214 palestinesi,

 

 

 

98 UN OCHA, Gaza Strip – The Humanitarian Impact of 15 Years of the Blockade (giugno 2022), https://www.unicef.org/mena/media/18041/file/Factsheet_Gaza_Blockade_2022.pdf; UNCTAD, Developments in the economy of the Occupied Palestinian Territory (2023), TD/B/EX(74)/2 (11 settembre), https://unctad.org/system/files/official-document/tdbex74d2_en.pdf, par. 39.

99 UN News, Global Perspectives and Stories, Gaza potrebbe diventare inabitabile in meno di cinque anni a causa del continuo “de-sviluppo” – rapporto ONU (1 settembre 2015), https://news.un.org/en/story/2015/09/507762.

100 Consiglio per i Diritti Umani, Rapporto del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, A/HRC/44/60 (15 luglio 2020), https://www.ohchr.org/sites/default/files/HRBodies/HRC/RegularSessions/Session44/Documents/A_HRC_44_60.pdf, paragrafo 54. 54.

101 Assemblea Generale, Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/HRC/49/87(12 agosto 2022), https://www.un.org/unispal/document/report-of-the- special-rapporteur- on-the-situation-of-human-rights-in-the-palestinian-territories-occupied-since-1967-report-a-hrc-49-87- advance-unedited- version/, para. 45.

102 B’Tselem, Fatalities All Data, Main Data (6 ottobre 2023), https://statistics.btselem.org/en/all-fatalities/by-date-of-

 

incident?section=overall&tab=overview. (escluse le vittime della Grande Marcia del Ritorno).

103 Ibid.

 

tra cui 46 bambini, sono stati uccisi durante la “Grande Marcia del Ritorno”,104 una protesta pacifica su larga scala lungo la barriera di separazione tra Gaza e Israele, alla quale migliaia di palestinesi hanno partecipato ogni venerdì per oltre 18 mesi, chiedendo la “rimozione del blocco imposto su Gaza e il ritorno dei rifugiati palestinesi” alle loro case e villaggi in Israele.105 Solo in un giorno particolarmente letale, Israele ha ucciso 60 manifestanti palestinesi.106 Come stabilito dalla Commissione d’inchiesta indipendente sulle proteste nei Territori palestinesi occupati (“Commissione”):

 

“Durante queste manifestazioni settimanali, le Forze di sicurezza israeliane (ISF) hanno ucciso e ferito gravemente civili che non partecipavano direttamente alle ostilità né rappresentavano una minaccia imminente per la vita. Tra le persone colpite vi erano bambini, paramedici, giornalisti e persone con disabilità”.107

 

  1. Tra le persone uccise dai soldati israeliani, che sparavano da dietro la barriera di separazione, c’erano tre medici e due giornalisti. Un totale di oltre 36.100 palestinesi, tra cui quasi 8.800 bambini,108 sono stati feriti da Israele, tra cui 4.903 persone che sono state colpite agli arti inferiori, “molti mentre si trovavano a centinaia di metri di distanza dai cecchini, disarmati”.109 156 di loro hanno dovuto subire l’amputazione di almeno un arto,110 e oltre 1.200 hanno richiesto un trattamento specializzato per la ricostruzione degli arti.111 La Commissione ha rilevato che le menomazioni non sono state accidentali: le regole di ingaggio adottate da Israele consentivano ai cecchini di sparare alle gambe dei “principali incitatori”.112 Un soldato israeliano ha ammesso di aver sparato “a 42 ginocchia in un giorno”.113

 

  1. La Commissione ha riscontrato che vi sono ragionevoli motivi per ritenere che i cecchini israeliani abbiano “sparato intenzionalmente” a bambini, sapendo che erano bambini,114 e che abbiano anche “sparato intenzionalmente” a operatori sanitari e giornalisti “nonostante vedessero che erano chiaramente contrassegnati come tali”.115 Ha inoltre riscontrato “ragionevoli motivi per ritenere” che i cecchini israeliani abbiano sparato a manifestanti disabili “intenzionalmente, nonostante avessero disabilità visibili” e nonostante non rappresentassero una minaccia imminente.116

 

104 ONU, La questione della Palestina, due anni dopo: People Injured and Traumatized During the “Great March of Return” are Still Struggling (6 aprile 2020),https://www.un.org/unispal/document/two-years-on-people-injured-and-traumatized-during– the- great-march-of-return-are-still-struggling/.

105 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territoripalestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019), https://undocs.org/A/HRC/40/CRP.2, par. 115.

106 Consiglio dei diritti umani, Rapporto della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sulle proteste nei Territori palestinesi occupati, A/HRC/40/74 (6 marzo 2019), https://undocs.org/A/HRC/40/74, paragrafo. 58.

107 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territoripalestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019), https://undocs.org/A/HRC/40/CRP.2, sintesi.

108 ONU, La questione della Palestina, due anni dopo: People Injured and Traumatized During the “Great March of Return” are Still Struggling (6 aprile 2020), https://www.un.org/unispal/document/two-years-on-people-injured-and-traumatized- during-the-great-march-of-return-are-still-struggling/.

109 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territoripalestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019), https://undocs.org/A/HRC/40/CRP.2, sintesi.

110 ONU La questione della Palestina, due anni dopo: People Injured and Traumatized During the “Great March of Return” are Still Struggling (6 aprile 2020), https://www.un.org/unispal/document/two-years-on-people-injured-and-traumatized-during- the-great-march-of-return-are-still-struggling/.

111 Ibidem.

112 “’42 ginocchia in un giorno’: Israeli Snipers open up about shooting Gaza Protesters”, Haaretz (6 marzo 2020),

h t t p s : / / w w w . h a a r e t z . c o m / i s r a e l – n e w s / 2 0 2 0 – 0 3 – 0 6 / t y – a r t i c l e – m a g a z i n e / . h i g h l i gh t / 4 2 – k n e e s – i n – o n e – d a y – i s r a e l i – s n i p e r s –

o p e n –      up-about-shooting-gaza-protesters/0000017f-f2da-d497-a1ff-f2dab2520000.

113 Ibidem.

114 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della Commissione d’inchiesta internazionale indipendente sulle proteste nei Territoripalestinesi occupati, A/HRC/40/CRP.2 (18 marzo 2019), https://undocs.org/A/HRC/40/CRP.2, paragrafo 519. 519.

 

115 Ibidem, par. 526, 536.

116 Ibidem, par. 537.

 

  1. Altri rapporti di organismi e mandati delle Nazioni Unite hanno ripetutamente rilevato che Israele ha agito in grave violazionedel diritto internazionale nei suoi precedenti attacchi militari contro Gaza. A titolo di esempio:

 

—  Rapporto della Commissione d’inchiesta sui diritti umani istituita in base alla risoluzione S-5/1 della Commissione del 19 ottobre 2000 (16 marzo 2001):117

 

“50. [L’IDF, apparentemente sulla base di necessità militari, ha distrutto abitazioni e

ha distrutto una quantità significativa di terreni agricoli, soprattutto a Gaza, che è già affamata di terra. Le statistiche mostrano che 94 case sono state demolite e 7.024 dunum di terreno agricolo sono stati rasi al suolo a Gaza. I danni alle case private sono stimati in US$

9,5 milioni di dollari e danni ai terreni agricoli per circa 27 milioni di dollari. Le case situate

su questo terreno sono stati distrutti e le famiglie sono state costrette a vivere nelle tende. Anche i pozzi d’acqua n e l l evicinanze erano stati completamente distrutti. La Commissione ha trovato difficile credere che tali distruzioni, generalmente effettuate nel cuore della notte e senza preavviso, fossero giustificate da ragioni di necessità militare. Alla Commissione è sembrato che tale distruzione di proprietà sia stata effettuata in modo intimidatorio, non legato alla sicurezza, irrispettoso del benessere dei civili e ben al di là delle necessità militari. Le prove suggeriscono che la distruzione di proprietà e la demolizione di case sono state replicate altrove in Cisgiordania e a Gaza. I palestinesi, come altri popoli, sono profondamente legati alle loro case e ai loro terreni agricoli. La demolizione delle case e la distruzione degli ulivi e degli agrumi, coltivati dai contadini per molti anni, ha causato incalcolabili sofferenze umane a persone estranee alle attuali violenze

 

  1. La Commissione conclude che l’IDF ha fatto un uso eccessivo della forza a a spese della vita e della proprietà in Palestina”.

 

—  Rapporto della missione d’inchiesta ad alto livello a Beit Hanoun, istituita ai sensi della risoluzione S-3/1 del Consiglio (1° settembre 2008, arcivescovo Desmond Tutu e professoressa Christine Chinkin): 118

 

“72. La missione esprime il proprio cordoglio a tutte le vittime del bombardamento dell’8 novembre 2006 a Beit Hanoun. L’attacco ha tolto vite umane, ha inflitto orribili ferite fisiche e mentali, ha lacerato famiglie, distrutto case, tolto mezzi di sostentamento e traumatizzato la popolazione. Le sue conseguenze hanno aggravato questi mali…

 

  1. In assenza di una spiegazione fondata da parte delle forze armate israeliane (che sono in

possesso esclusivo dei fatti rilevanti), la missione deve concludere che esiste la possibilità che il bombardamento di Beit Hanoun abbia costituito un crimine di guerra secondo la definizione dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. . . .

 

  1. Una vittima del bombardamento di Beit Hanoun è stato lo Stato di diritto. Non ci sono state responsabilità perun atto che ha ucciso 19 persone e ne ha ferite molte di più. . . .

 

 

 

 

 

 

117 Commissione per i diritti umani del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, Rapporto della Commissione

 

d’inchiesta sui diritti umani istituita ai sensi della risoluzione S-5/1 della Commissione del 19 ottobre 2000, E/CN.4/2001/121 (16 marzo 2001),https://undocs.org/E/CN.4/2001/121, paragrafi 50 e 51 (sottolineatura aggiunta). 50 e

51 (corsivo aggiunto).

118 Consiglio per i diritti umani, Rapporto della missione d’inchiesta di alto livello a Beit Hanoun, istituita ai sensi della risoluzione S-3/1 del Consiglio, A/HRC/9/26 (1° settembre 2008), https://undocs.org/A/HRC/9/26, par. 72, 75 e 76.

 

— Rapporto della Missione d’inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto di Gaza, istituita ai sensi della risoluzione S-9/1 del Consiglio dei diritti umani del 12 gennaio 2009 (25 settembre 2009):119

 

“36. La Missione non ha trovato alcuna prova a sostegno delle affermazioni secondo cui l’ospedale

Le strutture sono state utilizzate dalle autorità di Gaza o dai gruppi armati palestinesi per schermare attività militari o che le ambulanze siano state usate per trasportare combattenti o per altri scopi militari. Sulla base delle proprie indagini e delle dichiarazioni dei funzionari delle Nazioni Unite, la Missione esclude che gruppi armati palestinesi abbiano intrapreso attività di combattimento dalle strutture delle Nazioni Unite utilizzate come rifugi durante le operazioni militari. . . .

 

  1. La Missione ha indagato su quattro episodi in cui le forze armate israeliane hanno costretto uomini civili palestinesi, sotto la minaccia delle armi, a partecipare a perquisizioni domiciliari durante le operazioni militari. La Missione conclude che questa pratica equivale all’uso di uomini civili palestinesi per la loro ricerca.

civili come scudi umani ed è quindi proibito dal diritto internazionale umanitario.

. . . Gli uomini palestinesi usati come scudi umani sono stati interrogati sotto minaccia di morte o di lesioni per estorcere informazioni su Hamas, sui combattenti palestinesi e sui tunnel. Ciò costituisce un’ulteriore violazione del diritto umanitario internazionale. . . .

 

  1. Oltre alla privazione arbitraria della libertà e alla violazione dei diritti del giusto processo, i casi dei civili palestinesi detenuti evidenziano un filo conduttore dell’interazione tra soldati israeliani e civili palestinesi, che è emerso chiaramente anche in molti casi discussi in altre parti del rapporto: abusi continui e sistematici, oltraggi alla dignitàpersonale, trattamenti umilianti e degradanti contrari ai principi fondamentali del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani. La Missione conclude che questo trattamento costituisce l’inflizione di una pena collettiva a questi civili ed equivale a misure di intimidazione e terrore. . . .

 

  1. Nel valutare gli attacchi israeliani contro l’edificio del Consiglio Legislativo e la prigione principale, la Missione osserva innanzitutto che Hamas è un’organizzazione con componenti politiche, militari e di assistenza sociale distinte. . . .

 

  1. La Missione respinge l’analisi di attuali ed ex alti funzionari israeliani secondo cui, a causa della presunta natura del governo di Hamas a Gaza, la distinzione tra parti civili e militari dell’infrastruttura governativa non è più rilevante in relazione al conflitto di Israele con Hamas. . . .

 

  1. La Missione ritiene che questa sia un’argomentazione pericolosa che dovrebbe essere respinta con forza in quanto incompatibile con il principio cardinale della distinzione. Il diritto internazionale umanitario vieta gli attacchi contro obiettivi che non contribuiscono efficacemente all’azione militare. Gli attacchi che non sono diretti contro obiettivi militari (o a duplice uso) sono violazioni delle leggi di guerra, indipendentemente da quanto l’attaccante li consideri promettenti da un punto di vista strategico o politico. . . .

 

  1. L’avvertimento di recarsi nei centri urbani è arrivato all’inizio dell’invasione di terra. Secondo la Missione era irragionevole supporre, in quelle circostanze, che i civili avrebbero effettivamente lasciato le loro case. Di conseguenza, la conclusione che, secondo la logica dei soldati a terra, era che coloro che erano rimasti dovevano essere combattenti, era del tutto ingiustificata. . . .

 

119 Consiglio dei diritti umani, Human Rights in Palestine and Other Occupied Arab Territories, Report of the United Nations

 

Fact-Finding Mission on the Gaza Conflict, A/HRC/12/48 (25 settembre 2009), https://undocs.org/A/HRC/12/48, parr. 36, 55, 60, 382, 391-392, 522, 629, 1026-1027, 1214-1215, 1883, 1888-1093, 1905, 1927 e 1929 (corsivo aggiunto).

 

  1. Tenendo conto delle armi utilizzate, e in particolare dell’uso del fosforo bianco all’interno e nei pressi di un ospedale che le forze armate israeliane sapevano non solo essere in grado di gestire decine di feriti e di persone in difficoltà, ma anche di dare rifugio a diverse centinaia di civili, la Missione ritiene, sulla base di tutte le informazioni a sua disposizione, che colpendo direttamente l’ospedale e il deposito delle ambulanze, le forze armate israeliane hanno violato l’articolo 18 della Quarta Convenzione di Ginevra e il diritto internazionale consuetudinario in materia di proporzionalità. . . .

 

  1. La Missione … ha riscontrato che la distruzione sistematica delle industrie alimentari, produttive, dei servizi idrici e delle costruzioni era legata alla politica generale di distruzione sproporzionata di una parte significativa delle infrastrutture di Gaza.

 

  1. Attraverso una definizione troppo ampia di “infrastruttura di supporto”, le forze armate israeliane hanno cercato di costruire un campo di applicazione per le loro attività che, secondo la Missione, è stato progettato per avere inevitabilmente conseguenze disastrose per i non combattenti di Gaza. . . .

 

  1. Le dichiarazioni dei leader politici e militari prima e durante le operazioni militari a Gaza lasciano pochi dubbi sul fatto che la distruzione sproporzionata e la violenza contro i civili fossero parte di una politica deliberata. . . .

 

  1. Secondo il governo israeliano, le operazioni militari a Gaza sono state accuratamente e ampiamente pianificate. Sebbene il governo israeliano abbia cercato di dipingere le sue operazioni come una risposta essenziale agli attacchi missilistici nell’esercizio del suo diritto all’autodifesa, la Missione ritiene che il piano fosse diretto, almeno in parte, a un obiettivo diverso: la popolazione di Gaza nel suo complesso. . . .

 

  1. La Missione riconosce pienamente che le forze armate israeliane, come qualsiasi esercito che tenti di agire entro i parametri del diritto internazionale, devono evitare di correre rischi eccessivi con la vita dei propri soldati, ma non possono nemmeno trasferire tale rischio sulla vita di uomini, donne e bambini civili. I principi fondamentali di distinzione e proporzionalità si applicano sul campo di battaglia, sia esso un’area urbana edificata o un campo aperto.

 

  1. La ripetuta incapacità di distinguere tra combattenti e civili sembra a l l a Missione il risultato di una guida deliberata impartita ai soldati, come descritto da alcuni di loro, e non il risultato di errori occasionali. . . .

 

  1. Dalle prove raccolte dalla Missione è chiaro che la distruzione di impianti di approvvigionamento alimentare, sistemi di sanificazione dell’acqua, fabbriche di cemento e case residenziali è stata il risultato di una politica deliberata e sistematica da parte delle forze armate israeliane. Non è stata condotta perché questi oggetti rappresentavano una minaccia o un’opportunità militare, ma per rendere più difficile il processo quotidiano di vita, e una vita dignitosa, per la popolazione civile. . . .

 

  1. Oltre alla distruzione sistematica della capacità economica della Striscia di Gaza, sembra esserci stato anche un attacco alla dignità della popolazione. Questo si è visto non solo nell’uso di scudi umani e nelle detenzioni illegali, a volte in condizioni inaccettabili, ma anche nel vandalismo delle case quando sono state occupate e nel modo in cui le persone sono state trattate quando sono entrate nelle loro case. I graffiti sui muri, le oscenità e gli slogan spesso razzisti costituivano un’immagine complessiva di umiliazione e disumanizzazione della popolazione palestinese. . . .

 

  1. Le operazioni furono accuratamente pianificate in tutte le loro fasi. Pareri e consulenze legali sono stati forniti durante le fasi di pianificazione e a determinati livelli operativi durante la campagna. Secondo il governo di Israele,non è stato commesso

 

quasi nessun errore.

 

È in queste circostanze che la Missione conclude che ciò che si è verificato in poco più di tre settimane tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 è stato un attacco deliberatamente sproporzionato, progettato per punire, umiliare e terrorizzare una popolazione civile, diminuire radicalmente la sua capacità economica locale sia di lavorare che di provvedere a se stessa, e costringerla a un senso di dipendenza e vulnerabilità sempre maggiore. . . .

 

  1. La Missione ha riscontrato che le forze armate israeliane a Gaza hanno radunato e detenuto grandi gruppi di persone protette dalla Quarta Convenzione di Ginevra. La Missione ritiene che la loro detenzione non possa essere giustificata né come detenzione di “combattenti illegali” né come internamento di civili per ragioni imperative di sicurezza. . . .

 

  1. La Missione ritiene inoltre che le forze armate israeliane abbiano attaccato e distrutto illegalmente e senza necessità militari un certo numero di oggetti e strutture per la produzione o la lavorazione del cibo (compresi mulini, terreni e serre), impianti di acqua potabile, fattorie e animali, in violazione del principio di distinzione. Dai fatti accertati, la Missione ritiene che questa distruzione sia stata effettuata allo scopo di negare il sostentamento alla popolazione civile, in violazione del diritto consuetudinario che si riflette nell’articolo 54 (2) del Primo Protocollo Aggiuntivo. La Missione conclude inoltre che le forze armate israeliane hanno effettuato una distruzione diffusa di case residenziali private, pozzi d’acqua e serbatoi d’acqua in modo illegale e sconsiderato”.

 

— Rapporto della commissione d’inchiesta indipendente istituita ai sensi della risoluzione S-21/1 del Consiglio dei diritti umani (24 giugno 2015):120

 

“44. . . . il gran numero di attacchi mirati contro edifici residenziali e il fatto che tali attacchi siano continuati per tutta l’operazione, anche dopo che il terribile impatto di questi attacchi sui civili e sugli oggetti civili è diventato evidente, sollevano la preoccupazione che gli attacchi possano aver costituito tattiche militari che riflettono una politica più ampia, approvata almeno tacitamente dai responsabili delle decisioni ai più alti livelli del governo di Israele. . .

 

  1. il fatto che le Forze di Difesa israeliane non abbiano modificato il modo in cui

hanno condotto le loro operazioni dopo che gli episodi iniziali di bombardamento avevano provocato un gran numero di morti tra i civili, indica che le loro politiche che regolano l’uso dell’artiglieria in aree densamente popolate potrebbero non essere conformi al diritto internazionale umanitario.

 

  1. La distruzione con l’artiglieria, gli attacchi aerei e i bulldozer potrebbero essere stati adottati come

una tattica di guerra. Alcune distruzioni potrebbero essere il risultato dei legittimi tentativi delle Forze di Difesa israeliane di smantellare i tunnel e di proteggere i propri soldati. La concentrazione delle distruzioni in località vicine alla Linea Verde, in alcune aree pari al 100%, e il modo sistematico in cui queste aree sono state rase al suolo una dopo l’altra, tuttavia, sollevano il dubbio che una distruzione così estesa non sia stata richiesta da un’imperativa necessità militare. Se confermato, ciò costituirebbe una grave violazione dell’articolo 147 della Quarta Convenzione di Ginevra, che è un crimine di guerra. . . .

 

  1. Gli avvisi di evacuazione avevano lo scopo di creare “zone di combattimento sterili”, e le persone

che rimanevano nell’area non sarebbero più stati considerati civili e quindi avrebbero beneficiato della protezione offerta dal loro status di civili. Ad esempio, il capo del Doctrine Desk del Quartier Generale dell’Arma di Fanteria, avrebbe dichiarato: “… In tempo di pace la sicurezza,

 

I soldati si trovano di fronte a una popolazione civile, ma in tempo di guerra la popolazione civile non esiste,

solo un nemico”. . . .

 

120 Consiglio dei diritti umani, Rapporto della commissione d’inchiesta indipendente istituita ai sensi della risoluzione S- 21/1 del Consiglio dei diritti umani,A/HRC/29/52 (24 giugno 2015), https://undocs.org/A/HRC/29/52, par. 26, 37, 44-45,

50-53 e 55-58 (corsivo aggiunto).

 

  1. dedurre che chiunque rimanga in un’area che è stata oggetto di un avvertimento

è un nemico o una persona impegnata in “attività terroristiche”, o dare istruzioni in tal senso, contribuisce a creare un ambiente favorevole agli attacchi contro i civili. I civili che scelgono di non dare ascolto a un avvertimento non perdono la protezione garantita dal loro status. L’unico modo in cui i civili perdono la loro protezione dagli attacchi è partecipando direttamente alle ostilità. Il semplice fatto di lanciare un avvertimento non esime le Forze di DifesaIsraeliane dai loro obblighi legali di proteggere la vita dei civili. .

.

 

  1. Un esame delle azioni delle Forze di Difesa israeliane a Shuja’iya a luglio e a Rafah il 1° agosto indica che la protezione dei soldati israeliani ha influenzato in modo significativo la condotta delle Forze di Difesa israeliane in queste operazioni, a volte prevalendo su qualsiasi preoccupazione di minimizzare le vittime civili. Sebbene la protezione delle forze sia un obiettivo legittimo, la commissione ha la netta impressione che, quando la vita dei soldati era in gioco o c’era il rischio di cattura. . . .

 

  1. La commissione ritiene che la cultura militare creata da queste priorità politiche potrebbe essere stato unfattore che ha contribuito alla decisione di scatenare una massiccia potenza di fuoco a Rafah e Shuja’iya, neltotale disprezzo del suo impatto devastante sulla popolazione Inoltre, l’applicazione di questo protocollonel contesto di un ambiente densamente popolato attraverso l’uso di armi pesanti porta prevedibilmente a violazioni dei principi di distinzione e proporzionalità”.

 

—  Rapporto sui risultati dettagliati della commissione d’inchiesta indipendente istituita ai sensi della risoluzione S-21/1 del Consiglio dei diritti umani del 23 luglio 2014 (24 giugno 2015):121

 

  1. L’enorme numero di proiettili sparati e il lancio di oltre 100 bombe da una tonnellata in un breve periodo di tempo in un’area densamente popolata, insieme all’uso di uno sbarramento di artiglieria, sollevano dubbi sul rispetto delle regole di distinzione, precauzione e proporzionalità da parte dell’IDF. I metodi e i mezzi impiegati dall’IDF non potevano, in un’area così piccola e densamente popolata, essere diretti verso un obiettivo militare specifico e non potevano distinguere adeguatamente tra civili e oggetti civili e obiettivi militari, come richiesto dal diritto internazionale umanitario. Le informazioni disponibili indicano anche che durante l’operazione di Shuja’iya del 19 e 20 luglio l’IDF ha violato il divieto di trattare diversi obiettivi militari individuali distinti in un’area densamente popolata come un unico obiettivo militare. Pertanto, vi sono forti indicazioni che l’operazione di Shuja’iya del 19 e 20 luglio siastata condotta in violazione del divieto di attacchi indiscriminati e possa costituire un crimine di guerra.
  2. L’operazione di Shuja’iya solleva inoltre serie preoccupazioni sul fatto che l’IDF non abbia rispettato l’obbligo di adottare misure precauzionali durante l’attacco. La scelta dei metodi e dei mezzi utilizzati dall’IDF non può essere conciliata con l’obbligo di prestare costante attenzione a risparmiare i civili e gli oggetti civili o, per lo meno, a ridurre al minimo le perdite accidentali di vite civili e i danni agli oggetti civili in un’area densamente popolata. . . .
  3. Le vaste devastazioni compiute dall’IDF a Khuza’a, in particolare la

Il fatto che l’IDF abbia raso al suolo intere aree della città con il fuoco dell’artiglieria, gli attacchi aerei e i bulldozer, indica che l’IDF ha effettuato distruzioni che non erano richieste dalla necessità militare. . . .

  1. L’entità delle distruzioni e le dichiarazioni rilasciate durante l’operazione dal comandante della brigata responsabile dell’operazione di Khuza’a, secondo cui “i palestinesi devono capire che questo non paga”, sono indicative di

 

 

 

121 Consiglio dei diritti umani, Rapporto sui risultati dettagliati della commissione d’inchiesta indipendente istituita ai sensi della risoluzione S-21/1 del Consiglio dei diritti umani, A/HRC/29/CRP.4 (24 giugno 2015), https://undocs.org/A/HRC/29/CRP.4, par. 226, 293-294, 340-342, 348, 418, 576, 671 (corsivo aggiunto).

 

un intento punitivo nell’azione dell’IDF a Khuza’a e può costituire una punizione collettiva. . . .

  1. Le informazioni ricevute dalla commissione indicano che in diversi casi i palestinesi detenuti, per lo più nelle loro case a Khuza’a, sono stati insultati, picchiati, minacciati di morte e altrimenti maltrattati dai soldati dell’IDF. In alcunicasi il trattamento descritto da alcuni testimoni potrebbe equivalere a tortura. . . .
  2. Altri incidenti e presunti modelli di comportamento a Khuza’a sollevano una serie di questioni.

Questi incidenti includono: gli incidenti in cui i civili sono stati colpiti dai soldati dell’IDF, gli attacchi contro le ambulanze e la mancata assistenza medica ai feriti. . .

  1. L’IDF ha sostenuto che l’elevato numero di edifici distrutti durante l’operazione “Protective Edge” è il risultato dell’aver preso di mira le infrastrutture terroristiche e degli intensi combattimenti sul terreno. Tuttavia, le prove raccolte dalla commissione, compresa la valutazione degli episodi di cui sopra, il materiale video e fotografico, le osservazioni dell’UNITAR-UNOSAT e le testimonianze aneddotiche dei soldati dell’IDF, indicano che la vasta scala di distruzione potrebbe essere stata adottata come tattica di guerra. . . .
  2. Oltre al tributo di vite civili, a Gaza si è verificata un’enorme distruzione di proprietà civili: 18 000 unità abitative sono state distrutte in tutto o in parte [ H ]aving una casa ha una dimensione emotiva – è il luogo in cuivengono conservati i ricordi – e spesso molti altri oggetti a cui si riferiscono i ricordi degli abitanti. La distruzione oil grave danneggiamento della propria casa significa essere privati di qualcosa di più di una struttura fisica; ha anche un impatto diretto sull’essenza stessa dell’esistenza
  3. Sorgono interrogativi sul ruolo degli alti ufficiali che hanno stabilito la politica militare in diverse aree esaminate dalla commissione, come ad esempio negli attacchi delle Forze di Difesa israeliane contro edifici residenziali; l’uso di artiglieria e altre armi esplosive con effetti ad ampio raggio in aree densamente popolate; la distruzione di interi quartieri a Gaza; e il ricorso regolare a munizioni vere da parte delle Forze di Difesa israeliane, in particolare in situazioni di controllo della folla, in Cisgiordania. In molti casi, i singoli soldati potrebbero aver seguito una politica militare concordata, ma è possibile che la politica stessa violi le leggi di guerra”.

 

  • Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967 (22 ottobre 2021):122 Il Relatore speciale ha osservato che “purtroppo, la notevole tolleranza della comunità internazionale nei confronti dell’eccezionalismo israeliano nella conduzione dell’occupazione ha permesso alla realpolitik di prevalere sui diritti, al potere di soppiantare la giustizia e all’impunità di scalzare le responsabilità”.

 

  • Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967 (22 dicembre 2020):123 Il Relatore speciale ha rilevato che “le azioni di Israele nei confronti della popolazione protetta di Gaza equivalgono a una punizione collettiva ai sensi del diritto internazionale. I due milioni di palestinesi di Gaza non sono responsabili delle azioni di Hamas e di altri gruppi militanti, eppure hanno subito una parte sostanziale della punizione, intenzionalmente.

 

 

 

122 Assemblea Generale, Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/76/433 (22 ottobre 2021), https://undocs.org/A/76/433, paragrafo 32. 32.

123 Consiglio dei diritti umani, Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/HRC/44/60 (22 dicembre 2020), https://undocs.org/A/HRC/44/60, paragrafo. 60 (corsivo aggiunto).

 

  • Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967 (28 agosto 2023): per quanto riguarda il trattamento dei detenuti palestinesi da parte di Israele, il Relatore speciale ha riscontrato “casi di tortura e di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, tra cui le aggressioni sessuali; l’essere incappucciati e bendati, costretti a stare in piedi per lunghe ore, legati a una sedia in posizioni dolorose, privati del sonno e del cibo, o esposti a musica ad alto volume per lunghe ore; e l’essere puniti con la reclusione in isolamento”.124 Per quanto riguarda i bambini palestinesi, in particolare, il Relatore speciale ha stabilito che “subiscono gravi maltrattamenti” durante gli interrogatori.125

 

  1. Nel 2019, l’allora Procuratore della Corte penale internazionale (“CPI”) ha dichiarato che “vi è una base ragionevole per credere” che l’esercito israeliano abbia commesso “crimini di guerra… nel contesto delle ostilità del 2014 a Gaza”, in 126Recentemente, nell’ottobre 2023, il Procuratore ha confermato che il suo “Ufficio ha un’indagine in corso con giurisdizione sulla Palestina… [e questo include la giurisdizione sugli eventi attuali a Gaza e anche sugli eventi attuali in Cisgiordania”.127 Il Procuratore ha osservato che il “[i]mpugnare [le] forniture di soccorso da parte di Israele… può costituire un crimine che rientra nella giurisdizione della Corte”.128 Ha inoltre dichiarato che il suo Ufficio “esaminerà” tutte le informazioni relative agli attacchi israeliani contro case di abitazione, scuole, ospedali, chiese e moschee, per verificarne la conformità al diritto internazionale umanitario.129 Il Procuratore non ha fornito indicazioni più recenti sullo stato di avanzamento delle indagini relative alla situazione nello Stato di Palestina, anche in risposta alla richiesta del 17 novembre 2023 da parte del Sudafrica e di altri Stati che la CPI indaghi tra l’altro sul crimine di genocidio.130

 

  1. Cisgiordania (compresa Gerusalemme Est)

 

  1. La Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, la parte più grande del territorio palestinese occupato, comprende 5.655 km2 , con una popolazione di 2,9 milioni di palestinesi, è geograficamente separata da Gaza e frammentata da insediamenti israeliani.131

 

 

124 Consiglio dei diritti umani, Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese,A/HRC/53/59 (28 agosto 2023), https://undocs.org/A/HRC/53/59, paragrafo 61. 61. 125 Consiglio dei diritti umani, Rapporto del Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese, A/HRC/53/59 (28 agosto 2023), https://undocs.org/A/HRC/53/59,paragrafo 67. 67. 126 Corte penale internazionale, Situazione in Palestina | Sintesi dei risultati dell’esame preliminare (20 dicembre 2019), https://www.icc-cpi.int/sites/default/files/itemsDocuments/210303-office-of-the-prosecutor-palestine-summary– findings- eng.pdf.

127 Corte penale internazionale, Dichiarazione del Procuratore della CPI Karim A. A. Khan KC dal Cairo sulla situazione nello Stato di Palestina e Israele (30 ottobre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc-cairo situation-state-palestine-and-israel ; International Criminal Court, @IntlCrimCourt (4:08 p.m, October 29, 2023), https://twitter.com/intlcrimcourt/status/1718661091155161172?s=46&t=bZu5nJejRUuojpOH1KVB5Q.

128 Corte penale internazionale, Dichiarazione del Procuratore della CPI Karim A. A. Khan KC dal Cairo sulla situazione nello Stato.

di Palestina e Israele (30 ottobre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc-cairo- situation-state-palestine-and-israel.

129 Ibidem.

130 Sudafrica, Ambasciata nei Paesi Bassi, Lettera dell’Ambasciata sudafricana nei Paesi Bassi al Procuratore d e l l a Corte penale internazionale (17 novembre2023), https://www.icc-cpi.int/sites/default/files/2023-11/ICC-Referral– Palestine-Final-17- November-2023.pdf; il fatto che il Procuratore non abbia ancora completato alcuna indagine o aperto un’azione penale in relazione alla situazione nello Stato di Palestina dal 31 gennaio 2021, né abbia aperto formalmente un’indagine in risposta alla denuncia di genocidio da parte del Sudafrica e di altri, non impedisce alla CIG di esaminare la presente domanda. In particolare, l’indagine della CPI è volta a determinare la responsabilità penale individuale per il crimine di genocidio, in contrasto con lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, mentre la giurisdizione della CIG è quella di determinare le controversie relative alla responsabilità dello Stato per genocidio ai sensi della Convenzione sul genocidio.

131 ONU Palestina, L’occupazione israeliana dei territori palestinesi in fatti e cifre, https://www.un.org/unispal/in-facts-and- figures/.

 

  1. Gli accordi di Oslo hanno diviso le competenze amministrative su tre aree della Cisgiordania (Aree A, B e C – esclusa Gerusalemme Est) tra l’Autorità Palestinese e Israele, la Potenza occupante. L’Area A, che comprende il 18% della Cisgiordania, è dichiarata sotto il pieno controllo amministrativo dell’Autorità Palestinese; l’Area B, che comprende il 22% della Cisgiordania, è sotto il controllo amministrativo dell’Autorità Palestinese e il controllo di sicurezza di Israele; l’Area C, che comprende il 60% della Cisgiordania, è sotto il pieno controllo amministrativo e di sicurezza di Israele.132 Nel 1967, Israele avrebbe annesso al suo territorio la Gerusalemme Est occupata e nel 1980 ha incorporato nella sua Legge fondamentale una disposizione che rivendica Gerusalemme “unita” come capitale di Israele, una mossa censurata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come “nulla e non valida” e da “revocare immediatamente”.133 Dal 1967, Israele ha costruito 279 “insediamenti” per civili israeliani in tutta la Cisgiordania – compresi 14 insediamenti a Gerusalemme Est – appropriandosi di 750.000 dunum (185.329 acri) di terra palestinese.134 Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha ripetutamente dichiarato che la creazione di tali insediamenti da parte di Israele non ha “alcuna validità legale e costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale e un grave ostacolo al raggiungimento della soluzione dei due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”.135 Ciononostante, il numero di coloni israeliani trasferiti in Cisgiordania (compresa Gerusalemme Est) è aumentato drammaticamente, passando dai 247.000 stimati all’epoca degli accordi di Oslo,136 a oltre 700.000 nel 2023.137 Il Procuratore della Corte penale internazionale (“CPI”) ha stabilito che esiste “una ragionevole base per credere” che “membri delle autorità israeliane abbiano commesso crimini di guerra… in relazione, tra l’altro, al trasferimento di civili israeliani in Cisgiordania”.138

 

  1. Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967 ha descritto la situazione in Cisgiordania come segue:

“53. …I palestinesi sono soggetti a un sistema legale duro e arbitrario che non ha nulla da invidiare a quello dei coloni israeliani. Gran parte della Cisgiordania è off-limits per i palestinesi, che subiscono regolarmente restrizioni significative alla loro libertà di movimento attraverso chiusure, blocchi stradali e la necessità di ottenere permessi di viaggio difficili da ottenere.

  1. L’accesso alle risorse naturali del territorio occupato, in particolare all’acqua, è assegnato in modo sproporzionato a Israele e ai coloni. Allo stesso modo, il sistema di pianificazione gestito dalla potenza occupante per lo sviluppo abitativo e commerciale in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, è profondamente discriminatorio a favore della costruzione di insediamenti, imponendo al contempo significative barriere ai palestinesi, tra cui la continua confisca di terreni, la demolizione di case e il diniego di permessi di costruzione. Israele ricorre a pratiche che in alcuni casi possono equivalere al trasferimento forzato di palestinesi, soprattutto di quelli che vivono nelle aree rurali, come mezzo per confiscare terreni dadestinare agli insediamenti, alle aree di addestramento per le armi militari e ad altre zone di

132 Lettera del 27 dicembre 1995 dei rappresentanti permanenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti d’America presso le Nazioni Unite indirizzata al Segretario generale, A/51/889 (5 maggio 1997),

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% 2 0 P S _ 9 5 0 9 2 8 _ I n t e r i m A g r e e m e n t W e s t B a n k G a z a S t r i p % 2 8 O s l o I         I%29.pdf.

133 Risoluzione del Consiglio di sicurezza 478, Territori occupati da Israele, S/RES/478 (20 agosto 1980), https://documents-dds- ny.un.org/doc/RESOLUTION/GEN/NR0/399/71/PDF/NR039971.pdf?OpenElement.

134 Consiglio dei diritti umani, Insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e nel Golan siriano occupato (12 marzo 2023) A/HRC/52/76, https://undocs.org/A/HRC/52/76, paragrafi 5, 8. 5, 8.

135 Si veda ad esempio la risoluzione 446 del Consiglio di sicurezza, Territori occupati da Israele, S/RES/446 (22 marzo 1979), https://digitallibrary.un.org/record/1696?ln=en, para. 1; Risoluzione del Consiglio di sicurezza 2334, La situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese (23 dicembre 2016), https://digitallibrary.un.org/record/853446?ln=en, par. 1.

136 UN ESCWA, Countering economic dependence and de-development in the occupied Palestinian territory (ottobre 2022) https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2023/03/ESCWAREPORT_280223.pdf.

137 Consiglio per i Diritti Umani, gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est, e nella regione di Gerusalemme.

 

Golan siriano occupato (12 marzo 2023), A/HRC/52/76, https://documents-dds-  ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G23/020/49/PDF/G2302049.pdf?OpenElement,para. 5, 8.

138 Corte penale internazionale, Situazione in Palestina | Sintesi dei risultati dell’esame preliminare (20 dicembre 2019), https://www.icc-cpi.int/sites/default/files/itemsDocuments/210303-office-of-the-prosecutor-palestine-summary-.

findings-eng.pdf, para. 4.

 

usi esclusivi della potenza occupante che hanno poco o nulla a che fare con le sue legittime esigenze di sicurezza.

  1. Per quanto riguarda Gerusalemme Est, l’occupazione l’ha sempre più separata dai suoi tradizionali legami nazionali, economici, culturali e familiari con la Cisgiordania a causa del muro, d e l l a crescente cerchia di insediamenti e dei relativi posti di blocco, e del regime discriminatorio dei permessi. È trascurata dalla municipalità in termini di servizi e infrastrutture, l’occupazione ha impoverito la sua economia e i palestinesi hanno solo una piccola superficie su cui costruire abitazioni”.139

 

  1. Il regime istituzionalizzato di leggi, politiche e pratiche discriminatorie applicate da Israele sottopone i palestinesi a ciò che costituisce un regime di apartheid.140 I palestinesi in Cisgiordania sono contenuti dietro un Muro di segregazione, sottoposti a: politiche discriminatorie di zonizzazione e pianificazione del territorio; demolizioni punitive e amministrative di case;141 violente incursioni dell’esercito israeliano nei villaggi, nelle città e nei campi profughi palestinesi, anche nell’Area A;142 violente incursioni israeliane di routine nelle loro case; arresti arbitrari e detenzione amministrativa a tempo indeterminato (internamento senza processo); e un doppio sistema legale in base al quale i palestinesi sono processati secondo la legislazione militare israeliana in tribunali militari israeliani, senza le protezioni di base del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, mentre i coloni israeliani che vivono nello stesso territorio sono soggetti a un regime legale diverso, e processati in tribunali civili israeliani con un pieno processo equo.143

 

  1. I palestinesi in Cisgiordania sono anche soggetti a violenze di routine da parte di soldati israeliani e coloni armati. Prima del 7 ottobre 2023, tra il 1° gennaio e il 6 ottobre 2023, 199 palestinesi sono stati uccisi da soldati o coloni israeliani in Cisgiordania e altri 9.000 sono stati feriti.144 Da

139 Assemblea Generale, Situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, A/72/556, (23 ottobre 2017), https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N17/340/02/PDF/N1734002.pdf?OpenElement, par. 53-55. 140 Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale (“CERD”),Osservazioni conclusive sui rapporti combinati dal diciassettesimo al diciannovesimo di Israele, CERD/C/ISR/CO/17-19 (27 gennaio 2020), https://documents-dds- ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G20/019/68/PDF/G2001968.pdf?OpenElement, para. 23; Assemblea Generale, Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/HRC/49/87 (12 agosto 2022), https://www.un.org/unispal/document/report-of-the-special-rapporteur-on-the-situation-of-human-rights– in-the-palestinian- territories-occupied-since-1967-report-a-hrc-49-87-advance-unedited-version/, para. 52; Amnesty International, Israel’s Apartheid Against Palestinians A Look Into Decades of Oppression and Domination (2022),

h t t p s : / / w w w . a m n e s t y . o r g / e n / l a t e s t / n e w s / 2 0 2 2 / 0 2

/ i s r a e l s – a p a r t h e i d – a g a i n s t – p a l e s t i n i a n s – a – c r u e l – s y s t e m – o f – d o m i n a t i o n – a nd – a –                                                                                                                                     crime-against-humanity/; B’Tselem, A regime of Jewish supremacy from the Jordan River to the Mediterranean Sea: This is apartheid (12 gennaio 2021), https://www.btselem.org/publications/fulltext/202101_this_is_apartheid; e Addameer et al., Israeli Apartheid: Tool of Zionist Settler Colonialism (29 novembre 2022), https://www.alhaq.org/cached_uploads/ download/2022/12/22/israeli-apartheid-web- final-1-page-view-1671712165.pdf. Si veda anche il rapporto di 300 pagine del Consiglio sudafricano per la ricerca sulle scienze umane (“HSRC”) che ha rilevato che i tre pilastri dell’apartheid in Sudafrica sono tutti praticati da Israele nei territori palestinesi occupati: primo, la demarcazione della popolazione sudafricana in gruppi razziali, con diritti, privilegi e servizi superiori concessi a un gruppo; secondo, la segregazione della popolazione in diverse aree geografiche, assegnate per legge a diversi gruppi razziali, e la restrizione del passaggio dei membri di qualsiasi gruppo nell’area assegnata ad altri gruppi; in terzo

luogo, l’imposizione di una matrice di leggi e politiche di “sicurezza” draconiane, impiegate per reprimere qualsiasi opposizione al regime e per rafforzare il sistema di dominazione razziale, prevedendo la detenzione amministrativa, la tortura, la censura, la messa al bando e l’assassinio (HSRC Democracy and Governance Programme, Middle East Project, Occupation, Colonialism, Apartheid?: A re-assessment of Israel’s practices in the occupied Palestinian territories under international law (giugno 2009), http://sro.sussex.ac.uk/id/eprint/43295/1/Occupation_Colonialism_Apartheid-FullStudy_copy.pdf.

141 Assemblea Generale, Consiglio dei Diritti Umani, Rapporto del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/HRC/49/87 (12 agosto 2022), https://documents-dds-  ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G22/448/72/PDF/G2244872.pdf?OpenElement, para. 41, 43.

142 UN OCHA, Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati: Israele ha imposto alla Palestina una realtà di apartheid in un mondo post-apartheid (25 marzo 2022), https://www.ohchr.org/en/press releases/2022/03/special-rapporteur-situation-human-rights-occupied-palestinian-territories.

143 Assemblea generale, Consiglio dei diritti umani, Rapporto del relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Michael Lynk, A/HRC/49/87 (12 agosto 2022), https://documents-dds-  ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G22/448/72/PDF/G2244872.pdf?OpenElement, par. 38, 39, 50.

144 UN OCHA, Dati sulle vittime, https://www.ochaopt.org/data/casualties.

 

A settembre 2023, Save the Children aveva già dichiarato il 2023 l’anno più letale per i bambini palestinesi in Cisgiordania dal 2005, con almeno 38 bambini palestinesi uccisi.145 Dal 7 ottobre 2023, altri 295 palestinesi, tra cui 77 bambini, sono stati uccisi da soldati e coloni israeliani e altri 3.803, tra cui 576 bambini, sono stati feriti, molti in modo grave.146 In totale sono stati uccisi 495 palestinesi in Cisgiordania, rendendolo “l’anno più letale per i palestinesi” dal 2005.147

 

  1. In un’ondata di arresti arbitrari di massa, Israele ha arrestato più di 3.000 palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, anche per post sui social media relativi alla situazione a Gaza.148 Israele ha aumentato in modo significativo il numero di palestinesi detenuti in via amministrativa, senza accusa né processo, portandolo a 2070.149 Migliaia di palestinesi di Gaza che lavoravano in Israele sono stati arrestati e detenuti arbitrariamente e 3.200 sono stati rimpatriati con la forza a Gaza il 3 novembre 2023, durante intensi bombardamenti su larga scala. Sono diffuse le notizie secondo cui i lavoratori palestinesi sono stati maltrattati al momento dell’arresto e sottoposti a violenze fisiche, abusi e umiliazioni.150 Molti detenuti palestinesi adulti e bambini della Cisgiordania, rilasciati in cambio di ostaggi israeliani, riferiscono anche di gravi maltrattamenti, percosse e altre offese alla dignità personale, in particolare dal 7 ottobre 2023, oltre a restrizioni nell’accesso al cibo, all’acqua, alle cure mediche e all’elettricità nella detenzione israeliana.151 In particolare, dal 7 ottobre 2023, sei detenuti palestinesi della Cisgiordania sono morti sotto la custodia israeliana.152 19 guardie carcerarie israeliane sono state interrogate per aver picchiato a morte uno dei prigionieri, Tha’er Abu Asab, nel carcere di 153

 

  1. Dal 7 ottobre 2023, le forze israeliane hanno effettuato attacchi aerei e raid militari nei campi profughi della Cisgiordania, uccidendo molti palestinesi, spianando strade e imponendo gravi restrizioni di movimento.154 Ci sono stati 236 attacchi alla “sanità” – compresi gli ospedali – in Cisgiordania, con le forze israeliane che hanno trattenuto il personale sanitario e le ambulanze e hanno impedito alle ambulanze di

 

145 Save the Children, 2023 marks deadliest year on record for children in the occupied West Bank (18 settembre 2023), https://www.savethechildren.net/news/2023-marks-deadliest-year-record-children-occupied-west-bank.

146 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/document/hostilities-in-the-gaza-strip-and-israel-unocha-flash-update-77/.

147 Ibidem.

148 OHCHR delle Nazioni Unite, Comunicato stampa: Dramatic increase in detention of Palestinians across occupied West Bank (1 dicembre 2023), h t t p s : // r e l i e f w e b . i n t / r e p o r t / o c c u p i e d –

p a l e s t i n i a n – t e r r i t o r y / u n – h u m a n – r i g h t s – o f f i c e – o p t – d r a m a t i c – r i s e – d e t e n t i o n – p a le s t i n i a n s –  across-occupied-west-bank; Tahani Mustafa, “With All Eyes on Gaza, Israel Tightens Its Grip on the West Bank”,

Crisis Group (24 novembre 2023), https://www.crisisgroup.org/middle-east-north-africa/east-mediterranean- mena/israelpalestine/all-eyes-gaza-israel-tightens-its.

149 Amnesty International, “Israele/OPT: casi raccapriccianti di tortura e trattamento degradante di detenuti palestinesi tra un picco di arresti arbitrari”, (8 novembre 2023), https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/11/israel-opt-horrifying- cases- of-torture-and-degrading-treatment-of-palestinian-detainees-amid-spike-in-arbitrary-arrests/.

150 “Gaza workers expelled from Israel accuse Israeli authorities of abuse, including beatings”, CNN (9 novembre 2023), https://edition.cnn.com/2023/11/06/middleeast/gaza-workers-allege-abuse/index.html; Bethan McKernan e Rory Carroll, “Israel deports thousands of stranded Palestinian workers back to Gaza”, The Guardian (3 novembre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/nov/03/israel-deports-thousands-of-stranded-palestinian-workers-back-to-gaza; Gisha, “Israeli cabinet decision to return Gaza workers to the Strip” (3 novembre 2023), https://gisha.org/en/israeli-cabinet- decision- to-return-gaza-workers-to-the-strip/; Amnesty International, “Israel/OPT: Horrifying cases of torture and degrading treatment of Palestinian detainees amid spike in arbitrary arrests” (Israele/OPT: casi raccapriccianti di tortura e trattamento degradante dei detenuti palestinesi tra un picco di arresti arbitrari) (8 novembre 2023),

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o f –     palestinian-detainees-amid-spike-in-arbitrary-arrests/.

151 OHCHR delle Nazioni Unite, Comunicato stampa: Drammatico aumento delle detenzioni di palestinesi nella Cisgiordania occupata (1 dicembre 2023), h t tp s : / / r e l i e f w e b . i n t / r e p o r t / o c c u p i e d –

p a l e s t i n i a n – t e r r i t o r y / u n – h u m a n – r i g h t s – o f f i c e – o p t – d r a m a t i c – r i s e – d e t e n t i o n – p al e s t i n i a n s –                                                                                                          across-occupied-west-bank.

 

152 Ibidem.

153 “Israele indaga sulla morte di prigionieri palestinesi da parte di 19 guardie carcerarie – rapporto”, The Jerusalem Post

(21 dicembre 2023), https://www.jpost.com/israel-news/article-778924.

154 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite invitano la comunità internazionale a prevenire il genocidio contro il popolo palestinese (16 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-un- experts-call-international-community-prevent– genocide-against.

 

l’accesso ai feriti.155 Anche gli attacchi armati dei coloni israeliani contro i palestinesi – apertamente sostenuti dai politici israeliani – hanno subito un’escalation drammatica.156 I coloni – spesso accompagnati da soldati israeliani – hanno ucciso almeno otto palestinesi e ne hanno feriti almeno altri 85, instillando il terrore tra i palestinesi, soprattutto nelle comunità agricole, e danneggiando le proprietà.157 2.186 palestinesi in Cisgiordania, tra cui 1.058 bambini, sono stati sfollati dal 7 ottobre 2023 a causa dell’estrema violenza dei coloni israeliani, oltre alle demolizioni punitive o amministrative delle case effettuate dall’esercito israeliano e ai danni causati alle abitazioni durante le incursioni e le operazioni militari israeliane.158 Nel dicembre 2023, il Procuratore della Corte penale internazionale ha dichiarato che stava “accelerando le indagini” sugli attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania.159

 

  1. Le azioni di Israele in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023 – compreso il sostegno e la mancata prevenzione o punizione dei coloni israeliani per l’incitamento e la violenza contro i palestinesi e le proprietà palestinesi, compreso l’allontanamento delle comunità palestinesi vulnerabili dalle loro terre – sono intrinsecamente collegate alle azioni di Israele a Gaza e forniscono un contesto quanto meno importante alle violazioni israeliane della Convenzione sul genocidio.

 

  1. Gli attentati in Israele del 7 ottobre 2023

 

  1. L’assalto militare di Israele a Gaza e l’intensificazione della campagna militare in Cisgiordania sono stati lanciati in risposta a un attacco in Israele il 7 ottobre 2023 (soprannominato “Operazione Al Aqsa Flood”) da parte di due gruppi armati palestinesi – l’ala militare di Hamas (le “Brigate Izz ad-Din al-Qassam”) e la Jihad islamica palestinese. I gruppi hanno lanciato una grande raffica di razzi verso Israele, hanno violato la barriera israeliana che assedia Gaza e hanno attaccato basi militari israeliane e città civili, oltre a un festival musicale a cui hanno partecipato migliaia di giovani, in circostanze su cui sta indagando il Procuratore d e l l a Corte penale internazionale.160 Il Sudafrica condanna inequivocabilmente l’attacco a civili israeliani e stranieri da parte di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi e la presa di ostaggi del 7 ottobre 2023, come espressamente riportato nella sua Nota verbale a Israele del 21 dicembre 2023.

 

  1. Secondo i dati forniti dalle autorità israeliane, dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi in Israele oltre 200 israeliani e stranieri,tra cui 36 bambini, la maggior parte dei quali il 7 ottobre 2023 stesso.161 Circa 240 civili, tra cui anziani, donne e bambini, sono stati uccisi in Israele.
    • e soldati israeliani sono stati portati come ostaggi a Solo 110 di loro sono stati rilasciati fino ad oggi in cambio di 240 palestinesi – tra cui anziani, donne e bambini – imprigionati o

155 Organizzazione Mondiale della Sanità, oPt Emergency Situation Update Issue 16 (7 dicembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/palestine/oPt_Emergency_Situation_Update_-_DEC7b.pdf. 156 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #72 (18 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-72.

157 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/document/hostilities-in-the-gaza-strip-and-israel-unocha-flash-update-77/.

158 Ibid.

159 Corte penale internazionale, Dichiarazione del Procuratore della CPI Karim A. A. Khan KC da Ramallah sulla situazione nello Stato di Palestina e Israele (6 dicembre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc- ramallah-situation-state-palestine-and-israel.

160 Corte penale internazionale (“CPI”), Dichiarazione del Procuratore della Corte penale internazionale, Karim A.A. Khan KC, sulla situazione nello Stato di Palestina: ricevimento di un rinvio da parte di cinque Stati parte (17 novembre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-prosecutor-international-criminal-court-karim-aa-khan-kc-situation-state-palestine; CPI, Dichiarazione del Procuratore della CPI Karim A.A. Khan KC dal Cairo sulla situazione nello Stato diPalestina e in Israele (30 ottobre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc-cairo-situation-state-palestine-and- israel.

161 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #72 (20 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-72; e l’UNOCHA si basa sulle informazioni fornitegli dalle autorità israeliane.

 

detenuti amministrativamente da Israele.162 57 ostaggi sarebbero stati uccisi nei bombardamenti israeliani su Gaza; è stato confermatoche altri tre ostaggi sono stati uccisi da soldati israeliani a Gaza.163 I razzi continuano a essere lanciati da Gaza verso il territorio israeliano, causando l’evacuazione di decine di migliaia di israeliani, in particolare dalle comunità che confinano con le barriere di sicurezza con Gaza e il Libano.164 Il Procuratore della Corte penale internazionale ha avvertito che la presa di ostaggi “rappresenta una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra” e il sequestro e la detenzione di bambini è una “grave violazione dei principi fondamentali dell’umanità”.165 Le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ES-10/21 e ES-10/22 (2023) condannano gli atti di violenza contro i civili israeliani e chiedono il rilascio di tutti i civili illegalmente tenuti prigionieri.166 Anche la Risoluzione 2712 (2023) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiede “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e da altri gruppi”.167

 

  1. In risposta agli attacchi del 7 ottobre 2023, Israele ha giurato di “schiacciare ed eliminare” Hamas e di “eliminare le forze ostili che si sono infiltrate nel nostro territorio e ripristinare la sicurezza”.168 Il 7 ottobre 2023, il Primo Ministro israeliano ha dichiarato che “l’IDF userà immediatamente tutte le sue forze per distruggere le capacità di Hamas. Li distruggeremo e vendicheremo con forza questo giorno buio che hanno imposto allo Stato di Israele e ai suoi cittadini”.169 Il 9 ottobre 2023, il Primo Ministro ha annunciato che “Israele è in guerra”.170 Sia lui che il Presidente israeliano hanno invocato il “diritto di autodifesa” come giustificazione per le attività militari in corso a Gaza.171 L’escalation delle ostilità tra Israele e Hamas, soprannominata da Israele “guerra delle spade di ferro”, è stata definita dai media e dai commenti occidentali internazionali “guerra Israele-Hamas”.172

 

 

 

162 Ministero degli Affari Esteri di Israele, Dichiarazione del premier Netanyahu (16 dicembre 2023),https://www.gov.il/en/departments/news/statement-by-pm-netanyahu-16- dec-2023.

163 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #33 (8 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-33. UN OCHA, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele | Aggiornamento Flash #70 (15 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel- flash– update-70

164 “Circa 200.000 israeliani sfollati all’interno della guerra di Gaza, tensioni nel nord”, The Times of Israel (22 ottobre 2023), https://www.timesofisrael.com/about-200000-israelis-internally-displaced-amid-ongoing-gaza-war-tensions-in-north/. 165 Corte penale internazionale, “Dichiarazione del Procuratore della CPI Karim A. A. Khan KC dal Cairo sulla situazione nello Stato di Palestina e Israele” (30 ottobre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-khan-kc– cairo-situation- state-palestine-and-israel; Corte penale internazionale “Il Procuratore della CPI, Karim A. A. Khan KC, conclude la prima visita di un Procuratoredella CPI in Israele e nello Stato di Palestina: “Dobbiamo dimostrare che la legge è lì, in prima linea, e che è in grado di proteggere tutti” (3 dicembre 2023), https://www.icc-cpi.int/news/icc-prosecutor-karim-khan-kc– concludes-first- visit-israel-and-state-palestine-icc-prosecutor.

166 Risoluzione dell’Assemblea Generale ES10/21, Protezione dei civili e rispetto degli obblighi legali e umanitari,

A/RES/ES-10/21 (27 ottobre 2023); Risoluzione dell’Assemblea Generale ES-10/22, Protezione dei civili e rispetto degli obblighi legali e umanitari, A/RES/ES-10/22 (12 dicembre 2023).

167 Risoluzione del Consiglio di sicurezza 2712, La situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese, S/RES/2712 (15

Novembre 2023), https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N23/359/02/PDF/N2335902.pdf?OpenElement.

168 Discorso del Primo Ministro di Israele, 11 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=Jb1krYLPLZI; Dichiarazione del Primo Ministro di Israele, 7 ottobre 2023, https://twitter.com/IsraeliPM/status/1710627409634922912.

169 Dichiarazione del Primo Ministro di Israele, 7 ottobre 2023, https://www.gov.il/en/departments/news/event-  statement071023.

170 Dichiarazione del Primo Ministro di Israele, 9 ottobre 2023, https://www.gov.il/en/departments/news/event-  statement091023.

171 Si veda, ad esempio, Primo Ministro di Israele, @IsraeliPM, Tweet (1:49 pm, 6 novembre 2023), https://twitter.com/IsraeliPM/status/1721525305393766829;

Ministero degli Affari Esteri israeliano, Il presidente Herzog incontra il presidente cipriota Nikos Christodoulides (21 ottobre 2023),https://www.gov.il/en/departments/news/president-herzog-meets-with-cypriot-president-nikos-christodoulides-21-oct-2023; Ministero degli Affari Esteri israeliano, Il presidente Herzog incontra il primo ministro britannico Rishi Sunak (19 ottobre 2023, https://www.gov.il/en/departments/news/president-herzog-meets-with-uk-prime-minister-rishi-sunak-19-oct-2023).

172 Ministero degli Affari Esteri, “Spade di ferro: guerra nel sud – attacco di Hamas a Israele”, (18 dicembre 2023),

 

https://www.gov.il/en/departments/news/swords-of-iron-war-in-the-south-7-oct-2023.

 

C.  Atti genocidi commessi contro il popolo palestinese

 

  1. Questa sezione fornisce una panoramica degli atti commessi da Israele che hanno carattere di genocidio, in considerazione della loro natura, portata e contesto. Questi atti sono continui e si svolgono in un contesto di conflitto, in cui Israele impone deliberatamente il blackout delle telecomunicazioni a Gaza e limita l’accesso degli organismi di ricerca dei fatti173 e dei media internazionali.174 Allo stesso tempo, i giornalisti palestinesi vengono uccisi a un ritmo significativamente superiore a quello registrato in qualsiasi conflitto degli ultimi 100 anni. Nei due mesi trascorsi dal 7 ottobre 2023, il numero di giornalisti uccisi ha già superato quello dell’intera Seconda Guerra Mondiale.175 Nel corso del procedimento verranno forniti ulteriori dettagli su questi atti. Tuttavia, le informazioni disponibili stabiliscono che Israele: (1) è impegnato a uccidere i palestinesi di Gaza – compresi i bambini palestinesi – in gran numero; (2) sta causando gravi danni fisici e mentali ai palestinesi di Gaza, compresi i bambini palestinesi; e sta infliggendo loro condizioni di vita volte a portare alla loro distruzione come gruppo. Tali condizioni includono:

(3) l’espulsione dalle case e lo sfollamento di massa, insieme alla distruzione su larga scala di case e aree residenziali; (4) la privazione dell’accesso a cibo e acqua adeguati; (4) la privazione dell’accesso a cure mediche adeguate; (5) la privazione dell’accesso a un riparo, a vestiti, all’igiene e ai servizi igienici adeguati; (6) la distruzione della vita del popolo palestinese a Gaza; e (7) l’imposizione di misurevolte a impedire le nascite dei palestinesi.

 

  1. I capi delle Nazioni Unite e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (“CICR”) – non estranei a situazioni di conflitto – hanno definito ciò che sta accadendo a Gaza una “crisi dell’umanità”.176 “I veterani umanitari che hanno prestato servizio in zone di guerra e disastri in tutto il mondo – persone che hanno visto di tutto – [dicono] di non aver visto nulla di simile a ciò che vedono oggi a Gaza” (Nazioni Unite

 

 

 

 

173 Esiste una pratica di lunga data di Israele che limita l’accesso ai territori palestinesi occupati, oltre ad espellere e/o negare i visti al personale delle Nazioni Unite, ai relatori speciali e alle squadre d’inchiesta, comprese le commissioni d’inchiesta delle Nazioni Unite: si veda, ad esempio, Nazioni Unite, Assemblea generale, Rapporto della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sui territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e Israele, A/78/198 (5settembre 2023), par. 4, . 4, https://documents-dds- ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N23/260/71/PDF/N2326071.pdf?OpenElement; UN OCHA, Bachelet deplora la mancata concessione dei visti da parte di Israele al personale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati (30 agosto 2022), h t t p s: / / w w w . o h c h r . o r g / e n / p r e s s –

r e l e a s e s / 2 0 2 2 / 0 8 / b a c h e l e t – d e p l o r e s – i s r a e l s – f a i l u r e – g r a n t – v i s a s – u n – h u m a n – r ig h t s – s t a f f –   occupied; UN OHCHR, Occupied Palestinian Territory:

Esperto di diritti umani dell’ONU afferma che Israele è intenzionato a procedere a un’ulteriore annessione (12 luglio 2019), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2019/07/occupied-palestinian-territory-un-human-rights-expert-says– israel-bent; Nazioni Unite, Assemblea generale, Rapporto della Commissione indipendente per i diritti umani dell’ONU.

Commissione d’inchiesta indipendente istituita ai sensi della risoluzione del Consiglio dei diritti umani S-21/, A/HRC/29/52 (24 giugno 2015), para. 3, https://www.ohchr.org/en/hr-bodies/hrc/co-i-gaza-conflict/report-co-i-gaza#report.; Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, Rapporto della commissione internazionale indipendente d’inchiesta sulle proteste nei Territori palestinesi occupati, A/HRC/40/74 (27 febbraio 2019), para. 3, https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/HRBodies/HRCouncil/CoIOPT/A_HRC_40_74.pdf; Rebekah Yeager- Malkin, Israel will not renew visa of one UN employee, deny visa for another citing UN response to Hamas attacks”, Jurist (26 dicembre 2023), https://www.jurist.org/news/2023/12/israel-will-not-renew-the-visa-of-one-un-employee-denies-the– visa-of- another/.

174 Finora è stato consentito l’ingresso solo ai corrispondenti incorporati e soggetti alla censura dell’esercito israeliano; si veda, ad es, “Foreign correspondents petition Israel Supreme Court for Gaza access”, Reuters (19 dicembre 2023), https://www.reuters.com/world/middle-east/foreign-correspondents-petition-israel-supreme-court-gaza-access-2023-12-19/. 175 IFJ, Ninety-four journalists killed in 2023, says IFJ (8 dicembre 2023), https://www.ifj.org/media-  centre/news/detail/category/press-releases/article/ninety-four-journalists-killed-in-2023-says-ifj; “How deadly is the Israel- Gaza war for journalists?”, AlJazeera (9 novembre 2023), https://www.aljazeera.com/news/2023/11/9/how-deadly-is-the- israel-gaza-war-for-journalists.

176 Nazioni Unite, Conferenza stampa del Segretario Generale António Guterres presso la sede centrale delle Nazioni Unite (6

 

novembre

2023), https://press.un.org/en/2023/sgsm22021.doc.htm; “Il capo delle Nazioni Unite dice che Gaza ‘crisi dell’umanità’ richiede un cessate il fuoco immediato”, TheTimes of Israel (6 novembre 2023), https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/un-chief- says-gaza-crisis– of-humanity-demands-immediate-ceasefire/.

 

Segretario generale).177 Si tratta di “un fallimento morale” che causa “sofferenze intollerabili” (Presidente del CICR).178 “Si tratta di una situazione apocalittica, perché questi sono i resti di una nazione che viene confinata in una sacca a sud” (Sottosegretario generale per gli Affari umanitari e Coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite).179 Descrivono i palestinesi di Gaza che “vivono in un orrore totale e crescente” mentre “continuano a essere bombardati senza sosta da Israele… subiscono morte, assedio, distruzione e privazione dei bisogni umani più essenziali come cibo, acqua, forniture mediche salvavita e altri beni di prima necessità su scala massiccia”; è “apocalittico” (Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani).180 “Un’intera popolazione è assediata e sotto attacco, le viene negato l’accesso alle cose essenziali per la sopravvivenza, viene bombardata nelle proprie case, nei rifugi, negli ospedali e nei luoghi di culto” (Principali del Comitato permanente inter- agenzie delle Nazioni Unite).181 Gaza è “il luogo più pericoloso al mondo per essere un bambino” (Direttore esecutivo del Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite, UNICEF).182 “È un “inferno vivente”, è “una guerra di tutti i superlativi, tutto è senza precedenti” e “non abbiamo più parole per descrivere ciò che sta accadendo” (Commissario generale dell’UNRWA).183

 

  1. Uccidere i palestinesi a Gaza

 

  1. Secondo il Ministero della Salute palestinese, dall’inizio dell’assalto militare di Israele a Gaza sono stati uccisi oltre 21.110 palestinesi, di cui almeno il 70% sarebbero donne e bambini.184 Si stima che altre 7.780 persone, tra cui almeno 4.700 donne e bambini, siano state uccise da Israele.

177 ONU, Conferenza stampa del Segretario generale António Guterres presso la sede delle Nazioni Unite (22 dicembre 2023), https://press.un.org/en/2023/sgsm22095.doc.htm.

178 CICR, Gaza: Il presidente del CICR chiede la protezione dei civili di fronte al “fallimento morale” (4 dicembre 2023),

h t t p s : / / w w w . i c r c n e w s r o o m . o r g / s t o r y / e n / 2 0 7 5 / g a z a – i c r c –

p r e s i d e n t – c a l l s – f o r – t h e – p r o t e c t i o n – o f – c i v i l i a n s – i n – t h e – f a c e – o f – m o r a l –            fallimento; CICR, Israele e i territori occupati: Il presidente del CICR arriva a Gaza e chiede la protezione dei civili (4 dicembre 2023), https://www.icrc.org/en/document/israel-and-occupied-territories-president-icrc-arrives- gaza.

179 Julian Borger, “‘Apocalyptic’ conditions in southern Gaza blocking aid, top UN official says”, The Guardian (5 dicembre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/dec/05/un-martin-griffiths-idf-campaign-southern-gaza– apocalyptic- conditions; Intervista con il capo dei soccorsi ONU Martin Griffiths alla CNN, 22 novembre 2023, a Christiane Amanpour, @amanpour, Tweet (3:08 pm, 22 novembre 2023), https://twitter.com/amanpour/status/1727343309486542926. 180 OHCHR delle Nazioni Unite, Dichiarazione di apertura dell’Alto Commissario delle NazioniUnite per i diritti umani Volker Türk alla conferenza stampa in vista della Giornata dei diritti umani (6 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/statements-and-speeches/2023/12/opening-statement-un- high-commissioner-human-rights-volker-turk.

181 IASC delle Nazioni Unite, Dichiarazione dei Principali del Comitato permanente inter-agenzie sulla situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati, “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato” (5 novembre 2023),

h t t p s : / / i n t e r a g e n c y s t a n d i n g c o m m i t t e e . o r g / a b o u t – i n t e r – a g e n c y – s t a n d i n g – co m m i t t e e / s t a t e m e n t – p r i n c i p a l s – i n t e r – a g e n c y –  standing-committee-situation-israel-and-occupied-palestinian.

182 UNICEF, Dichiarazione del Direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell sulla ripresa dei combattimenti a Gaza (1

dicembre 2023), https://www.unicef.org.uk/press-releases/statement-by-unicef-executive-director-catherine-russell-on-the- resumption-of-fighting-in-gaza/.

183 UNRWA, Osservazioni del Commissario Generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini al Forum Globale sui Rifugiati (13 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/newsroom/official-statements/statement-unrwa-commissioner-general-philippe- lazzarini-

global-refugee; UNRWA, @UNRWA, Tweet (2:46 pm, 12 dicembre 2023), https://twitter.com/UNRWA/status/1734585541591486755.

184 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82.

Per un elenco delle persone uccise prima del 27 ottobre 2023, si veda: Ministero della Sanità, Palestina, Rapporto dettagliato delle vittime dell’aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza nel periodo (7-26 ottobre 2023) (26 ottobre 2023),

ﺗﻘﺮﯾﺮ-ﻧﮭﺎﺋﻲ-ﺑﺎﺳﻤﺎﺀ-/https://web.archive.org/web/20231026174513/https:/www.moh.gov.ps/portal/wp-content/uploads/2023/10 1-

 

ﺍﻟﺸﺪﺍﺀ.pdf. A causa dei bombardamenti in corso, le Nazioni Unite si basano attualmente sui dati forniti dal Ministero della

Sanità di Gaza. I funzionari delle Nazioni Unite non vedono alcun motivo per dubitare delle cifre, che non sono state gonfiate in passato e che studi recentidimostrano non essere ora gonfiate, si veda ad esempio, Adam Tayor, “More than 20,000 dead in Gaza, a historical human toll”, Washington Post (22 dicembre 2023),

 

https://www.washingtonpost.com/world/2023/12/22/gaza-israel-war-20000-dead/; e Benjamin Q Hunyh, Elizabeth T Chin, Paul B Spiegel, “No evidence of inflated mortality reporting from the Gaza Ministry of Health”, The Lancet (6 dicembre 2023), https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140- 6736(23)02713-7/fulltext. È possibile che ci sia una sottodenuncia, poiché i corpi che non vengono portati in ospedale o all’obitorio non sono inclusi di routine nelnumero delle vittime. In un contesto in cui molti ospedali hanno smesso di

 

bambini, risultano dispersi, presumibilmente morti sotto le macerie degli edifici distrutti – con una morte lenta – o in decomposizione nelle strade dove sono stati uccisi.185 Il blocco da parte di Israele delle importazioni di carburante, la distruzione delle infrastrutture e il blackout delle comunicazioni ostacolano gravemente i tentativi di soccorso. All’8 dicembre 2023, secondo quanto riferito, solo un veicolo di soccorso era operativo in tutta Gaza, e i sopravvissuti sono stati costretti a cercare i superstiti a mani nude.186 Il livello di uccisione da parte di Israele è così esteso che i corpi vengono sepolti in fosse comuni, spesso non identificate.187

 

  1. “Nessun luogo è sicuro a Gaza”, come il Segretario Generale delle Nazioni Unite – e molti altri esperti delle Nazioni Unite – hanno ora chiarito alla comunità internazionale.188 I palestinesi di Gaza sono stati uccisi nelle loro case, nei luoghi in cui cercavano riparo, negli ospedali, nelle scuole dell’UNWRA, nelle chiese, nelle moschee e mentre cercavano di trovare cibo e acqua per le loro famiglie. Sono stati uccisi se non sono riusciti ad evacuare, nei luoghi in cui sono fuggiti e persino mentre cercavano di fuggire lungo le “vie sicure” dichiarate da Israele.189 Si moltiplicano le notizie di esecuzioni sommarie da parte dei soldati israeliani, anche di più membri della stessa famiglia – uomini, donne e 190 Una di queste è l’esecuzione a Gaza City di almeno 11 membri maschi dellafamiglia Annan e dei loro parenti – ragazzi e uomini, che sarebbero stati separati dai soldati israeliani e uccisi di fronte alla loro famiglia – prima che le donne e i bambini venissero attaccati.191 Ci sono anche notizie di persone disarmate – tra cui ostaggi israeliani – che sono state uccise a vista, nonostante non rappresentassero una minaccia, anche mentre sventolavano bandiere bianche.192 Gli attacchi alle case e ai blocchi residenziali palestinesi rappresentano

e, dato che ci sono ripetute segnalazioni di persone che hanno dovuto ricorrere a seppellire i corpi per strada dove li hanno trovati, la sottostima potrebbe essere significativa. Attualmente, circa 7.780 persone risultano disperse, presunte morte, ma non ancora incluse nelle statistiche ufficiali, Zeina Jamaluddine, FrancescoChecchi, Oona M R Campbell, “Excess mortality in Gaza: 7-26, 2023”, The Lancet (26 novembre 2023),https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140- 6736(23)02640-5/fulltext.

185 Società della Mezzaluna Rossa, Palestine Red Crescent Society Response Report As of Saturday, October 7th 2023, 6:00 PM Until Sunday, December 24th 2023, 24:00 AM (24 December 2023), p.1, https://www.palestinercs.org/public/files/image/2023/News/latestresponse23012023/en%20220%202023.pdf.

186 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #63 (8 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-63; e Wafaa Shurafa e Samy Magdy, “Thousands of bodies lie buried in rubble in Gaza. Le famiglie scavano per recuperarli, spesso a mano”,AP (17 novembre 2023), https://apnews.com/article/israel-palestinians-gaza-buried-rubble-airstrikes-89c0e8d0934d573d94d2fbfeba44d933.

187 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #48 (23 novembre 2023),

h t t p s : / / w w w . u n o c h a . o r g / p u b l i c a t i o n s / r e p o r t / o c c u p i e d –

p a l e s t i n i a n – t e r r i t o r y / h o s t i l i t i e s – g a z a – s t r i p – a n d – i s r a e l – f l a s h – u p d a t e – 4 8 –    enarhe.

188 Lettera del Segretario Generale al Presidente del Consiglio di Sicurezza che invoca l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, (6 dicembre 2023), https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/sg_letter_of_6_december_gaza.pdf; UNICEF, A dystopic scene that seemed to stretch on endlessly (novembre 2023), https://www.unicef.org.uk/what-we-do/emergencies/no-safety-for-  children-in- gaza/#:~:text=%E2%80%9CUnless%20those%20conditions%20are%20met,need%20a%20humanitarian%20ceasefire%20 now.%E2%80%9D; ICRC, Israele e i territori occupati: Deescalate now to prevent further human suffering (28ottobre 2023), https://www.icrc.org/en/document/israel-and-occupied-territories-deescalate- now-prevent-further-human– suffering.

189 UN OHCHR, UN Human Rights has “serious fears” about toll on civilians in Gaza (17 ottobre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-briefing-notes/2023/10/un-human-rights-has-grave-fears-about-toll-civilians-gaza; “Gaza civilians afraid to leave home after bombing of ‘safe routes'”, The Guardian (15 ottobre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/oct/14/gaza-civilians-afraid-to-leave-home-after-bombing-of-safe-routes; ICRC, The ICRC urges protection for Gaza civilians evacuating and staying behind (13 novembre 2023), https://blogs.icrc.org/ir/en/2023/11/the-icrc-urges-protection-for-gaza-civilians-evacuating-and-staying-behind/.

190 ONU, The Question of Palestine, Unlawful Killings in Gaza (20 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/document/unlawful-killings-in-gaza-city-ohchr-press-release/. Euro-Med Human Rights Monitor, Euro-Med Monitor invia ai relatori ONU, il rapporto primario del Procuratore della CPI che documenta decine di casi di esecuzione sul campo a Gaza (25 dicembre 2023), https://euromedmonitor.org/en/article/6058.

191 ONU, La questione della Palestina, Uccisioni illegali a Gaza (20 dicembre 2023), https://www.un.org/unispal/document/unlawful-killings-in-gaza-city-ohchr-press-release/.

192 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #70 (15 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-70; “Israeli soldiers kill hostages waving white flag after mistaking them for Hamas fighters”, Financial Times (17 dicembre 2023),

 

https://www.ft.com/content/2e299603-2fed-4855-9694-9801008c48dc.

 

un numero significativo di morti,193 con Israele che avrebbe utilizzato l’intelligenza artificiale (“AI”) per generare fino a 100 obiettivi di bombardamento al giorno.194

 

  1. Israele starebbe sganciando su Gaza bombe “mute” (cioè non guidate),195 e bombe pesanti fino a 900 kg,196 che hanno un raggio letale previsto “fino a 360 metri” e “si prevede che causino gravi lesioni e danni fino a 800 metri dal punto di impatto”.197 Queste armi vengono impiegate in una delle aree più densamente popolate del mondo, dove circa una persona su 100 è stata uccisa. Alcuni attacchi israeliani contro case e campi profughi palestinesi hanno ucciso più di 110 palestinesi.198 Si stima che 1.779 famiglie palestinesi di Gaza abbiano perso più membri della famiglia e che centinaia di famiglie multigenerazionali siano state uccise nella loro interezza, senza che siano rimasti superstiti – madri, padri, figli, fratelli, nonni, zie, cugini – spesso uccisi tutti insieme.199 Al 7 novembre 2023, 312 famiglie palestinesi di Gaza avevano perso più di 10 membri ciascuna.200 Numerose famiglie palestinesi hanno perso più di 70 membri ciascuna.201 Il livello di mortalità delle famiglie palestinesi è tale che i medici di Gaza hanno dovuto coniare un nuovo acronimo: “WCNSF”, che significa “bambino ferito, senza famiglia superstite”.202

 

 

 

 

 

193 OCHA delle Nazioni Unite Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Flash Update #72 (18 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-72.

194 Yuval Abraham, “Una fabbrica di assassini di massa: All’interno dei bombardamenti calcolati di Israele su Gaza”, +972 Magazine (30

novembre 2023), https://www.972mag.com/mass-assassination-factory-israel-calculated-bombing-gaza/; e Harry Davies, Bethan McKernan e Dan Sabbagh,”‘The Gospel’: how Israel uses AI to select bombing targets in Gaza”, The Guardian (1 dicembre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/dec/01/the-gospel-how-israel-uses-ai-to-select-bombing-…

195 Valutazione dell’Office of the Director of National Intelligence, riportata da Natasha Bertrand e Kattie Bo Lillis, “Exclusive:

Quasi la metà delle munizioni israeliane sganciate su Gaza sono ‘bombe mute’ imprecise, secondo una valutazione dell’intelligence statunitense”, CNN (13 dicembre 2023), https://edition.cnn.com/2023/12/13/politics/intelligence- assessment-dumb-bombs-israel- gaza/index.html; e John Paul Rathbone, “Militarybriefing: the Israeli bombs raining on Gaza”, Financial Times (6 dicembre 2023), https://www.ft.com/content/7b407c2e-8149-4d83-be01-72dcae8aee7b.

196 Amnesty International, Israele/OPT: Munizioni di fabbricazione statunitense hanno ucciso 43 civili in due documentati attacchi aerei israeliani a Gaza -nuova indagine (5 dicembre 2023), https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/12/israel- opt-us-made-munitions killed-43-civilians-in-two-documented-israeli-air-strikes-in-gaza-new-investigation/.

197 Action on Armed Violence (AOAV), Armi esplosive ad ampio raggio distruttivo: bombe sganciate in aria (serie Mark 80 e attacchi Paveway) (1 marzo 2016), https://aoav.org.uk/2016/large-destructive-radius-air-dropped-bombs-the- mark-80-series- and-paveway-attachments/; si veda anche: Robin Stein, Haley Willis, Ishaan Jhaveri, Danielle Miller, Aaron Byrd e Natalie Reneau, “A Times Investigation Tracked Israel’s Use of One of Its Most Destructive Bombs in South Gaza”, New York Times (21 dicembre 2023), https://www.nytimes.com/2023/12/21/world/middleeast/israel-gaza-bomb- investigation.html.

198 David Gritten, “Il ministero della Sanità di Gaza dice che gli attacchi israeliani uccidono 110 persone a Jabalia”,

BBC News (18 dicembre 2023), https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67749557.

199 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – impatto riportato – Giorno 78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-78; Amnesty International, Damning evidence of war crimes as Israeli attacks wipe out entire families in Gaza, (20 ottobre 2023),

h t t p s : / / w w w . a m n e s t y . o r g / e n / l a t e s t / n e w s / 2 0 2 3 / 1 0 / d a m n i n g –

e v i d e n c e – o f – w a r – c r i m e s – a s – i s r a e l i – a t t a c k s – w i p e – o u t – e n t i r e – families-in-gaza/; Child Rights Connect, Child Rights Connect deplora le gravi violazioni dei diritti dei bambini in Israele e nei Territori palestinesi occupati (23 ottobre 2023), https://childrightsconnect.org/child-rights-connect-deplores-the- grave- violations-of-children-rights-in-israel-and-the-occupied-palestinian-territory/.

200 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 32 (7 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-32.

201 Si veda ad esempio UNDP, Statement on the killing of UNDP staff member & family in Gaza (22 dicembre 2023), https://www.undp.org/speeches/statement-killing-undp-staff-member-family-gaza; “Palestinian-Americans speak out about family, friends killed in Israel-Hamas war”, ABC Eyewitness News (19 dicembre 2023), https://abc7ny.com/palestinian-  american-gaza-war-victims/14202160/.

202 Save the Children, Children’s Mental Health in Gaza Pushed Beyond Breaking Point After Nearly a Month Of Siege and Bombardment (7 novembre 2023), https://www.savethechildren.org.uk/news/media-centre/press-releases/childrens-mental- health-in-gaza-deteriorates-one-month-on-.

 

  1. Per i bambini palestinesi, in particolare, “la morte è ovunque” e “nessun luogo è sicuro”.203 Ad oggi, a Gaza sono stati uccisiin totale oltre 729 bambini palestinesi – oltre 115 bambini palestinesi vengono uccisi ogni giorno.204 Si stima che solo nelle prime tre settimane a Gaza siano stati uccisi più bambini palestinesi (per un totale di 3.195) del numero totale di bambini uccisi ogni anno nelle zone di conflitto del mondo dal 2019.205 L’entità delle uccisioni di bambini palestinesi a Gaza è tale che i capi delle Nazioni Unite l’hanno descritta come “un cimitero di bambini”.206 In effetti, il tasso senza precedenti di vittime infantili palestinesi ha spinto il portavoce dell’UNICEF a definire gli attacchi di Israele a Gaza una “guerra ai bambini”. Ha spiegato:

 

“La maggior parte delle crisi ha un impatto terribile sui bambini, che sono i più vulnerabili, ma nella maggior parte dei casi il tasso di vittime tra i bambini si aggira intorno al 20%. Questo è il

  1. Per i bambini si tratta di un tasso di mortalità doppio rispetto a quello di molti conflitti che abbiamo visto negli ultimi 15o 20 anni, e purtroppo ciò è dovuto alla densità della popolazione, alla natura indiscriminata e al fatto che non si è parlato di zone sicure con acqua e servizi igienici per i bambini e le bambine. Lo stesso disprezzo per i bambini viene mostrato nei bombardamenti. Ecco perché il 40% delle vittime sono bambini. Ecco perché è una guerra ai bambini”.207

 

  1. Anche medici, giornalisti, insegnanti, accademici e altri professionisti vengono uccisi a ritmi assolutamente senza precedenti. Ad oggi, Israele ha ucciso: oltre 311 medici, infermieri e altri operatori sanitari, compresi medici e autisti di ambulanze uccisi in servizio;208 103 giornalisti, pari a più di uno al giorno,209 e a più del 73% del numero totale di giornalisti e operatori dei media uccisi a livello globale nel 2023;210 40 operatori della protezione civile – responsabili di aiutare a estrarre le vittime dalle macerie – uccisi mentre erano in servizio; e oltre 209 insegnanti e personale educativo.211 Sono stati uccisi anche 144 dipendenti delle Nazioni Unite, il “numero più alto di operatori umanitari uccisi nella storia dell’ONU in così poco t e m p o “.212 È

 

 

 

203 UNICEF, Comunicato stampa: La guerra ai bambini riprende: Geneva Palais briefing note (1 dicembre 2023), https://www.unicef.org/press-releases/war-children-resumes-geneva-palais-briefing-note; James Elder (portavoce UNICEF), “Bearing witness: Nessuna sicurezza per i bambini a Gaza”, UNICEF (15 dicembre 2023), https://www.unicef.org/blog/bearing-witness-no-safety-children-gaza.

204 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 73 (19 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-73; UN, United Nations Türkiye, Gaza crisis: Le agenzie umanitarie avvertono di un “tragico ed evitabile aumento”delle morti di bambini (22 novembre 2023), https://turkiye.un.org/en/253479-gaza-crisis-aid-agencies-warn-%E2%80%98tragic-avoidable-surge%E2%80%99- child-.

205 Save the Children, Comunicato stampa: GAZA: 3.195 bambini uccisi in tre settimane superano il numero annuale di bambini uccisi nelle zone di conflitto dal2019 (29 ottobre 2023), https://www.savethechildren.net/news/gaza-3195-children- killed-three– weeks-surpasses-annual-number-children-killed-conflict-zones.

206 UNICEF, Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambini (31 ottobre 2023), https://www.unicef.org/press-  releases/gaza-has-become-graveyard-thousands-children.

207 Intervista della CNN a James Elder, portavoce dell’UNICEF, “La CNN parla con l’UNICEF della grave situazione a Gaza”, CNN (15 dicembre 2023), https://edition.cnn.com/videos/world/2023/12/15/exp-unicef-gaza-james-elder-live-121402pseg1-  cnni-world.cnn.

208 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82; International Federation of Journalists, Ninety-four journalists killed in 2023, says IFJ (8 dicembre 2023),https://www.ifj.org/media-  centre/news/detail/category/press-releases/article/ninety-four-journalists-killed-in-2023-says-ifj.

209 Ibid.

210 OHCHR delle Nazioni Unite, Uccisioni di giornalisti e dei loro familiari a Gaza – Comunicato stampa dell’OHCHR (14 dicembre 2023),https://www.un.org/unispal/document/killings-of-journalists-and-their-family-members-in-gaza-dec14-2023/. 211 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 78 (27 dicembre 2023), h t t p s : / / r e l i e f w e b . i n t / r e p o r t / o c c u p i e d – p a l es t i n i a n –

t e r r i t o r y / h o s t i l i t i e s – g a z a – s t r i p – a n d – i s r a e l – f l a s h –

u p d a t e – 78#:~:text=Secondo%20il%20Ministero%20dell’Istruzione,gli%20insegnanti%20sono%20stati%20feriti%20a

 

%20Gaza. 212 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 82 (27 dicembre 2023),

https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82; UN News, UN honours 101 staff killed in Gaza conflict (13 novembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/11/1143512.

 

ha stimato che “ci vorranno anni per recuperare i resti delle persone da sotto le macerie” e che “il costoso processo tecnico non porterà all’identificazione di ogni corpo”.213

  1. Oltre a essere uccisi dalle armi israeliane, i palestinesi di Gaza rischiano anche di morire per fame, disidratazione e malattie a causa dell’assedio in corso da parte di Israele, degli aiuti insufficienti che vengono fatti arrivare alla popolazione palestinese e delle estreme difficoltà nel distribuire gli aiuti limitati che possono entrare nel territorio a causa della decimazione delle infrastrutture di Gaza negli attacchi militari di Israele.214

 

  1. Causare gravi danni fisici e mentali ai palestinesi di Gaza

 

  1. Dal 7 ottobre 2023, oltre 55.243 palestinesi sono stati feriti negli attacchi militari israeliani a Gaza, la maggior parte dei quali donne e bambini.215 Ustioni e amputazioni sono le ferite tipiche,216 con una stima di circa 1.000 bambini che hanno perso una o entrambe le gambe.217 Si ha notizia dell’uso di fosforo bianco da parte delle forze israeliane in aree densamente popolate di Gaza: come descritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche piccole quantità di fosforo bianco possono causare ustioni profonde e gravi, penetrando anche attraverso le ossa, e possono riaccendersi dopo il trattamento iniziale.218 Nel nord di Gaza, in particolare, non ci sono ospedali funzionanti, per cui i feriti sono ridotti ad “aspettare di morire”, senza poter ricorrere a interventi chirurgici o a cure mediche che vadano oltre il primo soccorso, morendo di morte lenta e agonizzante a causa delle ferite o delle infezioni che ne 219

 

  1. I livelli estremi di bombardamento e la mancanza di aree sicure stanno anche causando gravi traumi mentali nella popolazionepalestinese di 220 Anche prima dell’ultimo attacco, i palestinesi di Gaza hanno subito gravi traumi da attacchi precedenti: L’80% dei bambini palestinesi ha sperimentato livelli più elevati di disagio emotivo, manifestando pipì a letto (79%) e mutismo reattivo (59%), e impegnandosi in atti di autolesionismo (59%) e pensieri suicidi (55%).221 Undici settimane di bombardamenti incessanti,sfollamenti e perdite avranno necessariamente portato a un ulteriore aumento di queste cifre, in particolare per le decine di migliaia di bambini palestinesi che, secondo le stime, hanno perso almeno un genitore e per quelli che sono gli unici membri superstiti delle loro famiglie.222 Per le famiglie rimaste intatte

213 Bassam Massou e Maggie Fick, “Gaza death toll: why counting the dead has become a daily struggle”, Reuters (21 dicembre 2023), https://www.reuters.com/world/middle-east/fight-keep-counting-dead-gaza-2023-12-21/.

214 UN News, Gaza humanitarian disaster heralds ‘breakdown’ of society (8 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144547; UN News, Gaza:L’accesso degli aiuti al nord è completamente bloccato mentre la guerra si intensifica nel sud (4 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144302.

215 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

216 OMS, L’OMS conduce una missione umanitaria congiunta ad altissimo rischio all’ospedale Al-Shifa di Gaza (18 novembre 2023), h t t p s : / / w ww . w h o . i n t / n e w s / i t e m / 1 8 – 1 1 – 2 0 2 3 – w h o – l e a d s – v e r y – h i g h – r i s k – j o i n t – h u m a n i t ar i a n – m i s s i o n – t o – a l –

s h i f a – h o s p i t a l – i n –      gaza.

217 UN News, “Dieci settimane di inferno” per i bambini di Gaza: UNICEF (19 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144927.

218 Amnesty International, Israel/OPT identifying the Israeli army’s use of white phosphorus in Gaza (13 ottobre 2023), https://amnesty.ca/human-rights-news/israel-opt-identifying-the-israeli-armys-use-of-white-phosphorus-in-gaza/; WHO, White Phosphorus (20 ottobre 2023), https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/white-phosphorus.

219 UN News, UPDATED: Pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza mentre l’ultimo ospedale chiude, in mezzo all’aumento dei livelli di fame “catastrofici” (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017.

220 OMS, Escalation of Violence in Israel and the occupied Palestinian territory (13 novembre 2023), https://apps.who.int/gb/COVID-19/pdf_files/2023/13_11/Item1.pdf; Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, “Nowhere and no- one is safe” in Gaza, WHO chief tells Security Council (10 novembre 2023), https://www.ungeneva.org/en/news-  media/news/2023/11/87337/nowhere-and-no-one-safe-gaza-who-chief-tells-security-council.

221 Save the Children, Trapped: L’impatto di 15 anni di blocco sulla salute mentale dei bambini di Gaza (2022), https://resourcecentre.savethechildren.net/pdf/gaza_blockade_mental_health_palestinian_children_2022.pdf.

222 Save the Children, La salute mentale dei bambini a Gaza spinta oltre il punto di rottura dopo quasi un mese di assedio e Bombardamento (7 novembre 2023), https://www.savethechildren.org.uk/news/media-centre/press-releases/childrens-mental-

 

o parzialmente intatto, “si tratta di fare tutto il possibile affinché il bambino non si renda conto che ha perso il controllo”.223

 

  1. È già noto che “l’esposizione ripetuta al conflitto e alla violenza, compresa la demolizione di abitazioni, combinata con l’assedio di Israele a Gaza dal 2007” è “associata ad alti livelli di disagio psicologico tra i palestinesi”.224 In effetti, nella risoluzione 2712 (2023) il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso la sua “profonda preoccupazione per il fatto che l’interruzione dell’accesso all’istruzione ha un impatto drammatico sui bambini e che il conflitto ha effetti per tutta la vita sulla loro salute fisica ementale”.225 Questa interruzione e il suo “impatto drammatico” sui bambini devono essere considerati, in particolare, nel contesto del numero di studenti ed educatori palestinesi uccisi (rispettivamente 4.037 e 209) e feriti (stimati in 7.259),226 e del numero di scuole palestinesi danneggiate o distrutte (352, ovvero il 74% delle scuole di tutta Gaza).227 I medici valutano che “gli effetti sulla salute di tutti i bambini palestinesi, delle donne, degli uomini, degli anziani, delle persone con disabilità e delle persone con identità emarginate sono immensi”.228 Una coordinatrice dell’emergenza di Medici senza frontiere, intervistata al ritorno da cinque settimane di permanenza a Gaza, ha descritto:

 

“In realtà è anche peggio di quanto sembri. La quantità di sofferenza è qualcosa di… incomparabile. È davvero insopportabile. Sono senza parole quando cerco di pensare al futuro di questi bambini. Sono generazioni di bambini che saranno handicappati, che saranno traumatizzati. Gli stessi bambini del nostro programma di salute mentale ci dicono che preferirebbero morire piuttosto che continuare a vivere a Gaza adesso”.229

 

  1. Parallelamente alla campagna militare, Israele si è impegnato nella disumanizzazione e nel trattamento crudele, disumano e degradante dei membri palestinesi a Gaza. Un gran numero di civili palestinesi, compresi i bambini, sono stati arrestati, bendati, costretti a spogliarsi e a rimanere all’aperto al freddo, prima di essere fatti salire su camion e portati in luoghi sconosciuti.230 I medici e i primi soccorritori, in particolare, sono stati ripetutamente arrestati dalle forze israeliane, e molti sono stati detenuti in isolamento in luoghi sconosciuti.231 I video pubblicati dai media israeliani il giorno di Natale sono apparsi

health-in-gaza-deteriorates-one-month-on-; Maram Humaid, “‘War is stupid and I want it to end’: I bambini palestinesi feriti parlano”, Al Jazeera (15 dicembre 2023), https://www.aljazeera.com/news/2023/12/15/war-is-stupid-and-i-want-it– to-end- injured-palestinian-children-say#:~:text=A%20least%2024%2C000%20children%20hanno,con%20alcuni%20in%20condizioni%20critiche.

223 Portavoce dell’UNICEF, citato in: Nedal Samir Hamdouna, Aseel Mousa e Julian Borger, “La situazione dei ‘WCNSFs’ – bambino ferito, nessuna famiglia superstite”, The Guardian (22 dicembre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/dec/22/the-plight-of-gazas-wcnsfs-wounded-child-no-surviving-family.

224 Alix Faddoul, Geordan Shannon, Khudejha Ashgar, Yamina Boukari, James Smith e Amy Neilson, “The health dimensions of violence in Palestine: acall to prevent genocide” (Le dimensioni sanitarie della violenza in Palestina: un appello per prevenire il genocidio), The Lancet (18 dicembre 2023), https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(23)02751-4/fulltext.

225 Risoluzione 2712 del Consiglio di sicurezza, La situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese, S/RES/2712 (15 novembre 2023), https://undocs.org/S/RES/2712(2023).

226 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

227 Ibidem.

228 Alix Faddoul, Geordan Shannon, Khudejha Ashgar, Yamina Boukari, James Smith e Amy Neilson, “The health dimensions of violence in Palestine: acall to prevent genocide” (Le dimensioni sanitarie della violenza in Palestina: un appello per prevenire il genocidio), The Lancet (18 dicembre 2023), https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(23)02751-4/fulltext.

229 Aya Batrawy, “Un operatore umanitario descrive le sofferenze ‘insopportabili’ dei bambini feriti a Gaza”, NPR (26 dicembre 2023),https://www.npr.org/2023/12/26/1221743518/an-aid-worker-describes-the-unbearable-suffering-of- wounded– children-in-gaza#:~:text=Palestinian%20health%20officials%20say%20in,trying%20to%20care%20for%20children.

230 UN OHCHR, OHCHR is alarmed at Israeli strikes on or in the vicinities of schools and hospitals in the north of Gaza (9 dicembre 2023), https://reliefweb.int/report/occupied-palestinian-territory/un-human-rights-office-ohchr-alarmed-israeli-  strikes-or-vicinities-schools-and-hospitals-north-gaza.

 

231 OMS, L’OMS chiede la protezione dello spazio umanitario a Gaza a seguito di gravi incidenti in una missione ad alto rischio per trasferire pazienti,consegnare forniture sanitarie (12 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/12-12- 2023-who-calls-for-

 

per mostrare centinaia di palestinesi, radunati all’interno dello stadio di calcio Al Yarmouk a Gaza City, “compresi bambini, anziani e persone con disabilità, costretti a spogliarsi fino alla biancheria intima in condizioni degradanti”.232 Molti detenuti palestinesi che sono stati rilasciati riferiscono di essere stati sottoposti a torture e maltrattamenti, tra cui la privazione di cibo, acqua, riparo e accesso ai servizi igienici;233 l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (“OCHA”) riporta “filmati che mostrano lividi e bruciature sui … corpi” dei detenuti.234 Immagini di cadaveri mutilati e bruciati – insieme a video di attacchi armati da parte di soldati israeliani – pubblicizzati come “contenuti esclusivi dalla Striscia di Gaza”, sarebbero stati diffusi in Israele attraverso un canale di social media “Telegram” chiamato “72 Virgins – Uncensored”.235

 

  1. Espulsione di massa dalle case e sfollamento dei palestinesi a Gaza

 

  1. Si stima che più di 1,9 milioni di palestinesi su una popolazione di 2,3 milioni di abitanti di Gaza
    • Circa l’85% della popolazione è stato costretto a lasciare le proprie case.236 Non c’è nessun luogo sicuro dove fuggire, coloro che non possono andarsene o rifiutano di essere sfollati sono stati uccisi o sono a rischio estremo di essere uccisi nelle loro case.

 

  1. Israele sta ripetutamente emettendo “ordini di evacuazione” che richiedono che i civili palestinesi in alcune aree di Gaza lascino le loro case per altre aree. Il primo di questi ordini, emesso il 13 ottobre 2023, richiedeva che 1,1 milioni di palestinesi residenti o comunque presenti nel nord di Gaza, compresa Gaza City, si trasferissero nel sud di Gaza entro un periodo di 24 ore.237 Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha avvertito che la direttiva di evacuazione, che ha un impatto su circa il 36% del territorio di Gaza, è stata adottata in modo da non compromettere la sicurezza della
    • combinato con il completo assedio di Gaza – non era compatibile con il diritto umanitario internazionale.238 L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che “potrebbe equivalere a una condanna a morte” per i pazienti degli ospedali.239 L’evacuazione è stata comunque mantenuta ed è stata riproposta in diverse occasioni, tra cui il 28 ottobre 2023,240 prima dell’annuncio israeliano dioperazioni di terra a Gaza.

protection-of-humanitarian-space-in-gaza-following-serious-incidents-in-high-risk-mission-to-transfer-patients–deliver- health- supplies; “Gaza healthcare workers’taken’ by Israeli forces, says doctor, amid ‘horrendous conditions’ at hospitals”, CNN (13 dicembre 2023), https://edition.cnn.com/2023/12/13/middleeast/gaza-kamal-adwan-hospital-doctors-idf- intl/index.html.

232 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-77; Quds News Network, @QudsNen, Tweet (4:02 pm, 25 dicembre 2023), https://twitter.com/QudsNen/status/1739315746163859606.

233 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #69 (14 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-69; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash– update- 77.

234 Ibidem.

235 Si veda ad esempio Yaniv Kubovich, “Video grafici e incitamento: How the IDF Is Misleading Israelis on Telegram”, Haaretz, (12 dicembre 2023),https://www.haaretz.com/israel-news/security-aviation/2023-12-12/ty-article/.premium/graphic- videos-and-incitement-how-the-idf-is-misleading-israelis-on-telegram/0000018c-5ab5-df2f-adac-febd01c30000.

236 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day #82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82.

237 Forze di Difesa Israeliane, @IDF, Tweet (6:50, 13 ottobre 2023), https://twitter.com/IDF/status/1712707301369434398; UN OHCHR, Israel must rescinde evacuation order for northern Gaza and comply with international law: Esperto ONU (13 ottobre 2023) https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/10/israel-must-rescind-evacuation-order-northern-gaza-and- comply-international.

238 CICR, Israele e i territori occupati: L’ordine di evacuazione di Gaza scatena conseguenze umanitarie catastrofiche (13 ottobre 2023),https://www.icrc.org/en/document/israel-and-occupied-territories-evacuation-order-of-gaza-triggers- conseguenze catastrofiche-umanitarie.

239 OMS, Evacuation orders by Israel to hospitals in northern Gaza are a death sentence for the sick and injured (14 ottobre 2023), https://www.who.int/news/item/14-10-2023-evacuation-orders-by-israel-to-hospitals-in-northern-gaza-are-a– death- sentence-for-the-sick-and-injured.

240 Forze di difesa israeliane, @IDF, Tweet (2:16 pm, 28 ottobre 2023),

 

https://twitter.com/IDF/status/1718240244129059167.

 

Gaza settentrionale, e di nuovo in seguito. Israele ha anche emesso avvisi di evacuazione più specifici, ordinando agli abitanti di alcune zone di Gaza City di evacuare in altre parti.241 Molti di coloro che non vogliono o non possono evacuare vengono poi bombardati nelle loro case.242

 

  1. I palestinesi in fuga dal nord in seguito agli ordini di evacuazione di Israele sono stati invitati a spostarsi verso sud lungo la principale arteria di traffico di Gaza, Salah Al Din Road, in determinati giorni e in determinate ore designate. Tuttavia, sono stati segnalati numerosi casi di bombardamenti lungo le strade e di altre violenze da parte delle forze israeliane contro i civili palestinesi in fase di evacuazione, tra cui trattamenti inumani e degradanti, arresti arbitrari, detenzioni illegali e uccisioni.243 Israele ha anche continuato a bombardare a sud di Wadi Gaza per tutto questo tempo, uccidendo molti palestinesi che erano stati evacuati,244inizialmente spingendo molte famiglie palestinesi a cercare di tornare a nord per rischiare almeno di essere bombardati nei dintorni familiari delle loro case.245 Alcuni di coloro che hanno tentato di tornare a nord durante la pausa temporanea delle ostilità tra Israele e Hamas sono stati colpiti dalle forze israeliane, che hanno ucciso almeno due persone e ne hanno ferite 246

 

  1. Il 1° dicembre 2023 – alla fine della tregua temporanea di otto giorni tra Israele e Hamas
    • Israele ha iniziato a lanciare volantini, esortando i palestinesi a lasciare le aree del sud in cui era stato detto loro di fuggire – un’area che costituisce circa il 30% di Gaza.247 Come ha dichiarato il Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani degli sfollati interni, “Israele ha rinnegato le promesse di sicurezza fatte a coloro che hanno rispettato l’ordine di evacuare il nord di Gaza due mesi Ora sono stati nuovamente sfollati con la forza, insieme alla popolazione di Gaza sud”.248 Israele ha anche pubblicato online una mappa dettagliata che divide la Striscia di Gaza in centinaia di piccole aree.249 La mappa era apparentemente destinata a fornire un avviso degli ordini israeliani di evacuare le singole aree in vista dei previsti attacchi aerei. Tuttavia, come ha osservato l’OCHA, “la pubblicazione non specifica dove le persone dovrebbero evacuare”. Inoltre, dopo mesi di bombardamenti – tra il blackout elettrico imposto da Israele dall’11 ottobre 2023 e i regolari blackout delle telecomunicazioni250 – la maggior parte dei palestinesi di Gaza ha scarso accesso all’elettricità per ricaricare i telefoni o altre apparecchiature.

241 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #57 (2 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-57.

242 Ibidem.

243 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #40 (15 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-40; UN OCHA, Today’s top news: Territori palestinesi occupati, Sud Sudan, Somalia, Ucraina (9 novembre 2023), https://www.unocha.org/news/todays-top-news occupied-palestinian-territory-south-sudan-somalia-ukraine.

244 Si veda ad esempio UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #9 (15 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-9; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #10 (16 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash– update- 10; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #24 (30 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-24; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #25 (31 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash- update-25.

245 Secondo l’UNRWA, circa 30.000 palestinesi sono tornati a nord a causa della mancanza di una zona sicura, cfr. UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #19 (25 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-  gaza-strip-and-israel-flash-update-19.

246 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #53 (28 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-53.

247 OCHA, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 61 (6 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-61.

248 UN OHCHR, Israel working to expel civilian population of Gaza, UN expert warns (22 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/israel-working-expel-civilian-population-gaza-un-expert-warns .

249 IDF, “Sulla base dell’etica e dei valori della nostra istituzione militare, l’IDF pubblica un elenco di numeri di blocco per guidare i residenti di Gaza nell’evacuazione delle aree prese di mira” (1° dicembre 2023), https://www.idf.il/ar/-ﺍﻟﺪﻓﺎﻉ- ﺍﻹﺳﺮﺍﺋﯿﻠﻲ ﺟﯿﺶ-ﺍﻟﺪﻓﺎﻉ-ﺍﻹﺳﺮﺍﺋﯿﻠﻲ/ﺟﯿﺶ/swordsofiron-011223-150/.

250 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #77 (26 dicembre 2023),

 

https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-77.

 

e nessun modo affidabile di accedere alla mappa.251 Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha osservato che “alla popolazione di Gaza viene detto di muoversi come una pallina da flipper umana – rimbalzando tra fette sempre più piccole del sud, senza alcuna delle basi per la sopravvivenza”.252

 

  1. I palestinesi non sono al sicuro, nemmeno in quelle “piccole… schegge”: come continuano a ripetere i capi delle Nazioni Unite. “Nessun luogo è sicuro”,253 , non c’è “nessun posto sicuro dove andare”.254 Il direttore degli Affari dell’UNRWA a Gaza ha affermato che “le persone a Gaza sono persone… non sono pezzi su una scacchiera – molti sono già stati sfollati più volte. L’esercito israeliano ordina semplicemente alle persone di spostarsi in aree dove ci sono attacchi aerei in corso”.255 Questo è creare terrore.256 L’aumento della densità della popolazione a seguito degli “ordini” di evacuazione rende inoltre gli attacchi israeliani sempre più letali. La stessa vigilia di Natale, l’esercito israeliano ha bombardato il campo profughi di Al Maghazi, nell’Area di Mezzo – un’area in cui decine di migliaia di palestinesi erano fuggiti dal Nord – uccidendo circa 86 persone, tra cui molte donne e bambini, e ferendone molte altre.257Un portavoce dell’OHCHR ha dichiarato di essere “gravemente preoccupato” per il fatto che “quest’ultimo intenso bombardamento arriva dopo che le forze israeliane hanno ordinato ai residenti del sud di Wadi Gaza di spostarsi nella Middle Gaza”.258

 

  1. Per molti palestinesi, l’evacuazione forzata dalle loro case è necessariamente permanente. Si stima che Israele abbia danneggiato o distrutto circa 355.000 case palestinesi, pari al 60% dell’intero patrimonio abitativo di Gaza. L’entità della distruzione nel nord di Gaza, in particolare, l’ha resa in gran parte invivibile, mentre la distruzione nel sud ha raggiunto un livello simile. Come ha osservato il Relatore speciale sui diritti umani degli sfollati interni, “le abitazioni e le infrastrutture civili di Gaza sono state rase al suolo, vanificando qualsiasi prospettiva realistica di ritorno a casa per i gazesi sfollati, ripetendo una lunga storia di sfollamento forzato di massa dei palestinesi da parte di Israele”.259 Gli sfollamenti forzati a Gaza sono genocidi, in quanto avvengono in circostanze calcolate per portare alla distruzione fisica dei palestinesi di Gaza.260

 

251 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #56 (1 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-56.

252 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #63 (8 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-63 .

253 UNRWA, Gaza: Colpita una scuola dell’UNRWA che ospitava famiglie sfollate (17 ottobre 2023), https://www.unrwa.org/newsroom/official-statements/gaza-unrwa-school-sheltering-displaced-families-hit

254 Segretario generale delle Nazioni Unite, Dichiarazione attribuibile al portavoce del Segretario generale – sul Medio Oriente (4 dicembre 2023), https://www.un.org/sg/en/content/sg/statement/2023-12-04/statement-attributable-the- spokesperson-for– the-secretary-general-%E2%80%93-the-middle-east%C2%A0C2%A0C2%A0C2%A0.

255 Thomas White, @TomWhiteGaza, Tweet (9:22 AM, 23 dicembre 2023), https://twitter.com/TomWhiteGaza/status/1738475273522205155?ref_src=twsrc%5Etfw.

256 Si veda, ad esempio, Attacchi israeliani su Deir Al Balah il 4 dicembre, che hanno preceduto l’ordine di fuga dei civili verso queste aree, UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #60 (5 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities- gaza-strip-and-israel-flash-update-60; e il 12dicembre 2023 la città di Rafah, dopo l’ordine di evacuazione a Rafah, UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #67 (12 dicembre 2023), dopo che ai civili è stato detto di fuggire in queste aree; Ben van der Merwe, Michelle Inez Simon Olive Enokido-Lineham e Data & Forensics Unit “Israel said Gazans could flee to this neighbourhood – then it was hit”, Sky News (22 dicembre 2023), https://news.sky.com/story/israel-said-gazans-could-flee-to-this-neighbourhood-then-it-was-hit-13034936. ; Ben van der Merwe, Michelle Inez Simon Olive Enokido-Lineham, and Data & Forensics Unit “Israel said Gazans could flee to this neighbourhood – then it was hit”, Sky News (22 dicembre 2023), https://news.sky.com/story/israel-said-gazans-could-flee- to- this-neighbourhood-then-it-was-hit-13034936.

257 OHCHR delle Nazioni Unite, Commento del portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani Seif Magango sui continui bombardamenti in Medio Oriente.

Gaza (26 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/statements/2023/12/comment-un-human-rights-office-spokesperson seif-magango-continued-bombardment.

258 Ibidem.

259 OHCHR delle Nazioni Unite, Israele sta lavorando per espellere la popolazione civile di Gaza, l’esperto delle Nazioni Unite avverte (22 dicembre2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/israel-working-expel- civilian-population-gaza-un-expert-warns . 260 Applicazione dellaConvenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (Croazia v. Serbia), sentenza, I.C.J. Reports 2015, p.71-72, par. 163.

 

  1. Privazione dell’accesso a cibo e acqua adeguati per i palestinesi di

 

  1. Il 9 ottobre 2023, Israele ha dichiarato il “completo assedio” su Gaza, non permettendo l’ingresso nella Striscia di elettricità, cibo, acqua e carburante.261 Sebbene l’assedio sia stato parzialmente alleviato da allora, con l’ingresso di alcuni camion di aiuti dal 21 ottobre 2023, questo rimane del tutto insufficiente e ben al di sotto della media preottobre 2023 di circa 500 camion al giorno.262Inoltre, le importazioni di carburante – autorizzate dal 21 novembre 2023 – sono “ben al di sotto dei requisiti minimi per le operazioni umanitarie essenziali”,263 il che significa che i limitati aiuti umanitari autorizzati non possono essere facilmente spostati a Gaza lontano dai punti di ingresso.264 Come ha valutato il Segretario Generale, il livello di distruzione a Gaza è ora così catastrofico che:

 

“…non esistono più le condizioni per una consegna efficace degli aiuti umanitari…”. Ma anche se fosse consentito l’ingresso a Gaza di un numero sufficiente di rifornimenti, gli intensi bombardamenti e le ostilità, le restrizioni israeliane alla circolazione, la carenza di carburante e le comunicazioni interrotte rendono impossibile alle agenzie delle Nazioni Unite e ai loro partner raggiungere la maggior parte delle persone bisognose”.265

 

  1. Alla luce di ciò, la risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 22 dicembre 2023 è ampiamente destinata ad essere inefficace, nonostante chieda che “le parti in conflitto permettano e facilitino l’ uso di tutte le vie disponibili verso e attraverso l’intera Striscia di Gaza, compresi i valichi di frontiera” e chieda “che il Coordinatore istituisca rapidamente un meccanismodelle Nazioni Unite per accelerare la fornitura di aiuti umanitari”.266 Questo perché la risoluzione annacquata non affronta adeguatamente i “quattro elementi” identificati dal Segretario generale delle Nazioni Unite come necessari per consentire aiuti efficaci, in grado di assistere i palestinesi di Gaza: (1) la sicurezza (“Stiamo fornendo aiuti in una zona di guerra. Gli intensi bombardamenti israeliani e i combattimenti attivi nelle aree urbane densamente popolate di Gaza minacciano la vita dei civili e degli operatori umanitari”); (2) il personale (“L’operazione umanitaria richiede personale che possa vivere e lavorare in sicurezza. 136 dei nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi in 75 giorni – qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia delle Nazioni Unite. . . In queste condizioni spaventose, possono soddisfare solo una frazione dei bisogni”); (3) logistica (“Molti dei nostri veicoli e camion sono stati distrutti o abbandonati dopo la nostra evacuazione forzata e frettolosa dal nord, ma le autorità israeliane non hanno permesso ad altri camion di operare a Gaza. Questo ostacola enormemente l’operazione di aiuto. Consegnare nel nord è estremamente pericoloso a causa del conflitto in corso, degli ordigni inesplosi e delle strade fortemente danneggiate. Ovunque, i frequenti blackout delle comunicazioni rendono praticamente impossibile coordinare la distribuzione degli aiuti e far sapere alla gente come accedervi”); (4) e la ripresa delle attività commerciali (“Gli scaffali sono vuoti, i portafogli sono vuoti, gli stomaci sono vuoti. In tutta Gaza è attiva una sola panetteria. Esorto le autorità israeliane a

261 Dichiarazione di Yoav Gallant, 9 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=1nxvS9VY-t0. Traduzione di Emmanuel Fabian, “Il ministro della Difesaannuncia il ‘completo assedio’ di Gaza: No power, food or fuel”, The Times of Israel (9 ottobre 2023), https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/defense-minister-announces-complete-siege-of-gaza-no– power-food-or- fuel/. L’unica centrale elettrica di Gaza non è più operativa e, secondo quanto riferito, Israele ha minacciato di prendere di mira l’impianto se dovesse riprendere a funzionare: UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #6 (12 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-6.

262 Organizzazione Mondiale della Sanità, Osservazioni del Direttore Generale dell’OMS alla riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – 10 novembre 2023 (10 novembre 2023), https://www.who.int/director- general/speeches/detail/who-director– general-s-remarks-at-the-emergency-meeting-of-the-united-nations-security-council

10-novembre-2023.

263 ONU Palestina, Guerra e crisi sanitaria a Gaza una “ricetta per le epidemie”, avverte l’OMS (21 novembre 2023), https://palestine.un.org/en/253317-war-and-health-crisis-gaza-%E2%80%98recipe-epidemics%E2%80%99-warns-who.

264 MSF, Dentro Gaza: Restare vivi è solo una questione di fortuna (18 dicembre 2023), https://www.msf.org/inside-gaza-staying- vivo-solo-materia-sfortuna.

265 Segretario generale delle Nazioni Unite, People of Gaza “Being Told to Move like Human Pinballs”, but Nowhere Is Safe, Secretary-General Tells Security Council, Pleading for Humanitarian Ceasefire (8 dicembre 2023),

 

https://press.un.org/en/2023/sgsm22076.doc.htm (corsivo aggiunto).

266 Risoluzione 2720 del Consiglio di sicurezza, S/RES/2720, (22 dicembre 2023), https://undocs.org/S/RES/2720(2023).

 

eliminare immediatamente le restrizioni all’attività commerciale. Siamo pronti a incrementare il nostro sostegno in denaro alle famiglie vulnerabili – la forma più efficace di aiuto umanitario. Ma a Gaza c’è ben poco da comprare”).267 Alla luce di questi fattori, il Segretario generale ha consigliato chiaramente di concentrarsi sul numero di camion autorizzati ad entrare a Gaza ogni giorno:

 

“Molte persone misurano l’efficacia dell’operazione umanitaria a Gaza in base al numero di camion della Mezzaluna Rossa egiziana, delle Nazioni Unite e dei nostri partner che possono scaricare gli aiuti attraverso il confine. Questo è un errore. Ilvero problema è che il modo in cui Israele sta conducendo questa offensiva sta creando enormi ostacoli alla distribuzione degli aiuti umanitari all’interno di Gaza“.268

 

  1. È per questo motivo che la risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – che non affronta adeguatamentela situazione sul campo, anche perché non chiede un cessate il fuoco – è stata descritta da un ex alto funzionario dell’UNRWA come “una luce verde per un genocidio continuato”, caratterizzato da “un’ignoranza industriale e totale del diritto umanitario internazionale”.269 Oxfam ha definito “incomprensibile e assolutamente insensibile” la “mancata richiesta di un cessate il fuoco” contenuta nella risoluzione, nonché una “profonda negligenza” da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,270 vista l’estrema gravità della situazione a Gaza.

 

  1. Israele ha spinto la popolazione palestinese di Gaza sull’orlo della carestia, con le agenzie internazionali che avvertono che “il rischio di carestia è reale” (World Food Programme o ‘WFP’) e che sta “aumentando ogni giorno” (IPC).271 La maggior parte della popolazione palestinese a Gaza sta morendo di fame e i livelli di fame aumentano ogni giorno.272 L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che “la fame sta devastando Gaza”.273 Come ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, “cinque persone su cinque tra le più affamate del mondo si trovano a Gaza”,274 con i palestinesi di Gaza che affrontano i più alti livelli di insicurezza alimentare acuta mai classificati dall’IPC.275 Il Commissario generale dell’UNRWA descrive persone “disperate, affamate e terrorizzate”, che ora “fermano i camion degli aiuti, prendono il cibo e lo mangiano subito”.276 L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che “il 93% della popolazione di Gaza sta affrontando livelli di crisi di fame, con cibo insufficiente e alti livelli di malnutrizione”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “almeno 1 famiglia su 4 sta affrontando “condizioni catastrofiche”: sperimenta un’estrema mancanza di cibo”.

 

267 UN OCHA, Osservazioni del Segretario generale ai media (22 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/remarks-media-secretary-general.

268 Ibidem (corsivo aggiunto).

269 “La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ‘dà il via libera al genocidio’: Ex funzionario UNRWA”, Al Jazeera English (22 dicembre 2023), https://www.youtube.com/watch?v=IT0yW6kS3Uo.

270 Oxfam, Oxfam: La mancata richiesta di un cessate il fuoco da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU è “assolutamente insensibile” (19 dicembre 2023),

https://www.oxfam.org/en/press-releases/oxfam-unscs-failure-call-ceasefire-utterly-callous.

271 WFP Media, @WFP_Media, Tweet (10:35 pm, 9 dicembre 2023), https://twitter.com/WFP_Media/status/1733616413636530607; e Integrated Food Security Phase Classification, Gaza Strip: Acute Food Insecurity Situation for 24 November – 7 December 2023 and Projection for 8 December 2023 – 7 February 2024

(21 dicembre 2023), https://www.ipcinfo.org/ipc-country-analysis/details-map/en/c/1156749/?iso3=PSE . 272 Web TV delle Nazioni Unite, Conferenza stampa di Carl Skau (Programma alimentare mondiale), 14 dicembre 2023, https://webtv.un.org/en/asset/k13/k139z8z7t5; e Classificazione integrata delle fasi di sicurezzaalimentare, Striscia di Gaza: Situazione di insicurezza alimentare acuta per il 24 novembre – 7 dicembre 2023 e proiezione per l’8 dicembre 2023 – 7 febbraio 2024 (21 dicembre 2024).

Dicembre 2023), https://www.ipcinfo.org/ipc-country-analysis/details-map/en/c/1156749/?iso3=PSE.

273 OMS, Lethal combination of hunger and disease to lead to more deaths in Gaza (21 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/21-12-2023-lethal-combination-of-hunger-and-disease-to-lead-to-more-deaths-in-gaza. 274 UN OCHA, Remarks to the media by the Secretary-General (22 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/remarks- media-secretary-general.

275 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #75 (21 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-75.

 

276 UNRWA, Osservazioni del Commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini alla conferenza stampa di Ginevra (14 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/newsroom/official-statements/remarks-unrwa-commissioner-general-philippe- lazzarini– geneva-press.

 

cibo e fame e sono ricorsi alla vendita dei loro beni e ad altre misure estreme per permettersi un semplice pasto”. Essi avvertono che “la fame, l’indigenza e la morte sono evidenti”,277 , definendo le azioni di Israele che tagliano a Gaza “l’acqua, il cibo, tutto ciò che ènecessario per qualsiasi tipo di vita” “una campagna crudele”, condotta “contro l’intera popolazione di Gaza“.278 Il loro coordinatore delle squadre mediche di emergenza ha spiegato che “ogni singola persona” con cui parla ha fame: “Ovunque andiamo, la gente ci chiede cibo anche in ospedale, ho girato per il pronto soccorso, qualcuno con una ferita aperta che sanguinava, una frattura aperta, chiedeva cibo. Se questo non è un indicatore della disperazione, non so cosa lo sia”.279 La situazione è tale che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha sentito il bisogno di ammonire che “la disperazione non deve mai essere un mezzo o un risultato della guerra”.280 Oxfam e Human Rights Watch si sono spinti oltre, accusando espressamente Israele di usare la fame “come arma di guerra” contro il popolo palestinese di Gaza.281

 

  1. Le condizioni create dall’assedio sono aggravate dai continui attacchi di Israele su Gaza, compresi i panifici, le strutture idriche e l’ultimo mulino ancora in funzione, e la distruzione di terreni agricoli, coltivazioni, frutteti e serre.282 Al 16 novembre 2023, l’infrastruttura alimentare di Gaza era già considerata “non più funzionale”, data la chiusura di negozi e mercati, la mancanza di generi alimentari essenziali e il prezzo gonfiato degli scarsi alimenti disponibili.283 Il pane è scarso o inesistente,284 con la scarsità di cibo che porta a significativi aumenti dei prezzi, e il prezzo della farina è aumentato del 65% in una 285 Il bestiame che non è stato uccisorischia di morire di fame e i raccolti sono danneggiati o distrutti.286 Molti palestinesi ricorrono al foraggiamento per fame, raccogliendo per strada la farina versata dalle distribuzioni di aiuti o con altre pratiche alimentari non sicure.287

 

 

 

 

 

 

277 OMS, Lethal combination of hunger and disease to lead to more deaths in Gaza (21 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/21-12-2023-lethal-combination-of-hunger-and-disease-to-lead-to-more-deaths-in-gaza. 278 Dichiarazione di Christian Lindmeier (portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità),8 dicembre 2023: Web TV delle Nazioni Unite, Briefing stampa di Ginevra: WHO, FAO, UNHCR, ICRC, 8 dicembre 2023, https://webtv.un.org/en/asset/k1e/k1eez0ym7c (corsivo aggiunto).

279 Notizie ONU, AGGIORNAMENTO: Pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza, mentre l’ultimo ospedale chiude, in un contesto di crescita

livelli di fame “catastrofici” (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017.

280 UN News, Crisi di Gaza: La fame non deve mai essere permessa, dice il capo delle Nazioni Unite per i diritti (22 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145047.

281 Oxfam, Starvation as weapon of war being used against Gaza civilians (25 ottobre 2023), https://www.oxfam.org.uk/media/press-releases/starvation-as-weapon-of-war-being-used-against-gaza-civilians/; e HRW, Israel: Starvation Used as Weapon of War in Gaza (18 dicembre 2023), https://www.hrw.org/news/2023/12/18/israel-  starvation-used-weapon-war-gaza.

282 OCHA, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 35 (10 novembre 2023),

h t t p s : / / w w w . u n o c h a . o r g / p u b l i c a t i o n s / r e p o r t / o c c u p i e d –

p a l e s t i n i a n – t e r r i t o r y / h o s t i l i t i e s – g a z a – s t r i p – a n d – i s r a e l –

f l a s h – u p d a t e – 3 5 –    enarhe; e UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #40 (15 novembre 2023),https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-40; e HRW, Israel: Starvation Used as Weapon of War in Gaza (18 dicembre 2023), https://www.hrw.org/news/2023/12/18/israel-starvation-used-weapon- war– gaza.

283 PAM, Gaza affronta una fame diffusa a causa del collasso dei sistemi alimentari, avverte il PAM (16 novembre 2023), https://www.wfp.org/news/gaza-faces-widespread-hunger-food-systems-collapse- warns-wfp.

284 Ibidem.

285 Azione contro la fame, Azione contro la fame chiede un cessate il fuoco permanente a Gaza (1 dicembre 2023), https://www.actionagainsthunger.org/press-releases/action-against-hunger-calls-for-permanent-ceasefire-in-gaza/. 286 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #51 (26 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-51.

287 WFP, Food Security Update for internally displaced populations in Southern Gaza Strip (14 dicembre 2023), https://docs.wfp.org/api/documents/WFP-0000155014/download/; e “Children collect flour from the ground in Gaza”,

 

Middle East Eye (23 dicembre 2023), https://www.youtube.com/watch?v=_ZYpZ_aU_Ho.

 

  1. Anche l’acqua è gravemente impoverita. Israele continua a tagliare le condutture dell’acqua per il nord di Gaza,288 e l’impianto di desalinizzazione dell’acqua del nord non funziona.289 Dal 15 ottobre 2023, Israele ha iniziato a convogliare una piccola quantità di acqua verso il sud, in parte per “spingere la popolazione civile verso la [parte] meridionale della Striscia”.290 I danni provocati daibombardamenti e dagli attacchi aerei israeliani hanno reso inutilizzabile la maggior parte del sistema idrico.291 Il Programma alimentare mondiale ha riferito che sono disponibili solo da 1,5 a 1,8 litri di acqua pulita per persona al giorno, per tutti gli usi (bere, lavarsi, preparare il cibo, igienizzare e sanificare).292 Questo dato è molto al di sotto della “soglia di emergenza” di 15 litri al giorno per “condizioni di guerra o di carestia”, o della “soglia di sopravvivenza” di 3 litri al giorno.293 Il coordinatore delle squadre mediche di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha descritto la scena dell’ospedale Al Ahli Arab, dove il personale medico stava lottando per far fronte alla “mancanza di cibo, carburante e acqua”, affermando che “ora sembra più un ospizio che un ospedale”. Ma un ospizio implica un livello di assistenza che i medici e gli infermieri non sono in grado di fornire”. È piuttosto insopportabile vedere qualcuno con ingessature su più arti, fissatori esterni su più arti, senza acqua potabile e quasi senza fluidi per via endovenosa”. Ha detto che “i pazienti gridavano per il dolore, ma chiedevano anche che dessimo loro dell’acqua”. Ha esortato che “il momento è adesso. Abbiamo a che fare con persone che muoiono di fame, adulti, bambini, è insopportabile”.294

 

  1. La mancanza d’acqua ha un forte impatto soprattutto sulle donne in allattamento che, anche se svolgono un’attività fisica moderata, hanno bisogno di 7,5 litri d’acqua al giorno da bere, per i servizi igienici e l’igiene, per mantenere in salute se stesse e i loro295 Le giovani madri, impossibilitate ad allattare per la mancanza di un’alimentazione adeguata dovuta alla scarsità di cibo, sono state costrette a usare acqua contaminata per preparare il latte artificiale – quando disponibile – rischiando di far ammalare i bambini più vulnerabili. Parallelamente, l’indisponibilità cronica di latte artificiale sta mettendo a rischio anche la vita dei neonati, che secondo quanto riferito stanno già morendo per cause evitabili a causa dell’assenza di cure mediche, cibo, acqua e servizi igienici adeguati.296 L’impatto della malnutrizione sui bambini più grandi può essere particolarmente grave e duraturo, impedendo loro di raggiungere il loro pieno potenziale in termini di crescita fisica e capacità cognitive,

 

 

 

288 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day #82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82.

289 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #66 (11 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-66.

290 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #9 (15 ottobre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-9; e Amy Spiro, Jacob Magid and Agencies, “Israel says it is restarting water supply to southern Gaza Strip”, The Times ofIsrael (15 ottobre 2023), https://www.timesofisrael.com/israel-says-it-is-restarting-water-supply-to-southern-gaza-strip/.

291 UN News, Barely a drop of safe water to drink in Gaza, UN aid agency warns (20 dicembre 2023),

https://news.un.org/en/story/2023/12/1144972; e Anera, Gaza Ceasefire: A Welcome Pause, But Far From Enough (23 novembre 2023), https://www.anera.org/blog/pause-in-gaza-war-not-enough/.

292 PAM, Valutazione della sicurezza alimentare a Gaza (6 dicembre 2023), https://docs.wfp.org/api/documents/WFP-. 0000154766/download/.

293 UNICEF, Gaza’s Children running out of time: water shortages spark spark alarm disease (21 novembre 2023), https://www.unicef.org/press-releases/gazas-children-running-out-time-water-shortages-spark-disease-alarm; e UNICEF, “Barely a drop to drink”: children in Gaza Strip do not access 90 per cent of their normal water use (20 dicembre 2023), https://www.unicef.org/press-releases/barely-drop-drink-children-gaza-strip-do-not-access-90-cent-their-normalwater-use. 294 Web TV delle Nazioni Unite, Briefing per la stampa di Ginevra: OMS, FAO, UNHCR, CICR, 8 dicembre 2023, https://webtv.un.org/en/asset/k1e/k1eez0ym7c.

295 UNDP, Human Development Report 2006 – Beyond scarcity: power, poverty and the global water crisis (14 dicembre 2012), https://www.undp.org/libya/publications/human-development-report-2006-beyond-scarcity-power-poverty-and- global-water-crisis .

296 CARE International, “70% delle persone uccise a Gaza sono donne e bambini” CARE avverte il Consiglio di sicurezza (15 novembre 2023),https://www.care-international.org/news/70-those-killed-gaza-are-women-and-children-care-warns-un- security-council; Oxfam, Press Release: I bambini muoiono per cause prevenibili nella Gaza assediata – Oxfam (23

 

novembre 2023), https://www.oxfam.org/en/press-releases/babies-dying-preventable-causes-besieged-gaza-oxfam.

 

rendimento scolastico e produttività più avanti nella vita.297 Molti operatori sanitari, inoltre, non hanno cibo e acqua sufficienti percontinuare a lavorare, il che avrà necessariamente un ulteriore impatto sulla salute e sui tassi di mortalità.298

 

  1. Tutto questo accade a una popolazione che era già estremamente vulnerabile a causa delle precedenti azioni di Israele contro Gaza. Israele ha a lungo ostacolato la creazione e la riparazione di impianti idrici e di desalinizzazione a Gaza, tanto che il 95% dell’acqua proveniente dall’unica falda acquifera di Gaza era già inadatta al consumo prima del 7 ottobre 2023.299 Con il suo blocco durato 16 anni, Israele ha avuto un grave impatto anche sull’approvvigionamento idrico.300 I ripetuti attacchi a Gaza e le restrizioni imposte per riparare le infrastrutture degradate delle acque reflue hanno danneggiato il suolo, rendendo difficile l’agricoltura.301 Israele ha anche limitato l’accesso dei palestinesi di Gaza fino al 35% dei terreni agricoli e fino all’85% delle acque di pesca di Gaza.302 Di conseguenza, oltre il 68% delle famiglie (circa 1,3 milioni di persone) era in grave o moderata insicurezza alimentare prima del 7 ottobre 2023, e il 58% della popolazione dipendeva dagli aiuti umanitari.303 685 bambini sotto i cinque anni di età a Gaza soffrivano di “deperimento”, la forma più letale di malnutrizione infantile.304 L’impatto sui bambini palestinesi dell’affamamento forzato di Gaza da parte di Israele sarà necessariamente grave e duraturo.

 

  1. Le recenti notizie di piani israeliani per inondare i tunnel di Gaza con acqua di mare sono estremamente preoccupanti, dato il rischio di ulteriore degrado e collasso delle infrastrutture idriche e fognarie di Gaza e di contaminazione a lungo termine delle falde acquifere e del suolo di Gaza.305 Gli esperti ambientali hanno avvertito che la strategia “rischia di causare una catastrofe ecologica” che lascerebbe Gaza senza acqua potabile, devasterebbe quel poco di agricoltura possibile e “rovinerebbe le condizioni di vita di tutti a Gaza”.306 Il Relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all’acqua avrebbe paragonato

 

 

297 Cluster Nutrizione globale – Stato della Palestina, Appello all’azione immediata: Le morti infantili nella Striscia di Gaza dovute a malattie e malnutrizione possono e devono essere prevenute (3 dicembre 2023),

h t t p s : / / w w w . n u t r i t i o n c l u s t e r . n e t / s i t e s / n u t r i t i o n c l u s t e r . c o m / f i l e s / 2 0 2 3 –     11/SoP%20Nutrtion%20Cluster%20advocacy_final.pdf

298 Web TV delle Nazioni Unite, Briefing per la stampa di Ginevra: OMS, FAO, UNHCR, CICR, 8 dicembre 2023, https://webtv.un.org/en/asset/k1e/k1eez0ym7c.

299 Nazioni Unite, Consiglio dei Diritti Umani, L’allocazione delle risorse idriche nei Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est A/HRC/48/43(15 ottobre 2021), https://undocs.org/A/HRC/48/43; Amnesty, The Occupation of

Water (29 novembre 2017), https://www.amnesty.org/en/latest/campaigns/2017/11/the-occupation-of-water/; EWASH, Israel’s control of water in the OccupiedPalestinian Territories (26 settembre 2012), https://reliefweb.int/report/occupied- palestinian- territory/israels-control-water-occupied-palestinian-territories.

300 Nazioni Unite, Consiglio dei diritti umani, L’allocazione delle risorse idriche nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est A/HRC/48/43 (15 ottobre 2021), https://undocs.org/A/HRC/48/43.

301 FAO, Agricoltura senza terra, pesca senza acqua: Il settore agricolo di Gaza lotta per sopravvivere (25 maggio 2010), https://www.un.org/unispal/document/auto-insert-205890/.

302 ONU Palestina, Analisi del Paese comune delle Nazioni Unite per il Territorio Palestinese Occupato (16 agosto 2022), https://palestine.un.org/sites/default/files/2022-09/United%20Nations%20Common%20Country%20Analysis%20for%20the%20Occupied%20Palestinian%20Territory_16 Agosto_2022.pdf.

303 UN OCHA, Food insecurity in the oPt: 1,3 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza sono insicuri dal punto di vista alimentare (14 dicembre 2018),https://www.ochaopt.org/content/food-insecurity-opt-13-million-palestinians-gaza-strip-are- food-insecure; UN OCHA, Humanitarian Response Plan OPT ( gennaio 2023), https://www.ochaopt.org/sites/default/files/HRP_2023.pdf.

304 Cluster Nutrizione globale – Stato della Palestina, Appello all’azione immediata: Le morti infantili nella Striscia di Gaza dovute a malattie e malnutrizione possono e devono essere prevenute (3 dicembre 2023), https://www.nutritioncluster.net/sites/nutritioncluster.com/ files/2023-11/SoP%20Nutrtion%20Cluster%20advocacy_final.pdf. 305 UN OCHA, Humanitarian Coordinator Lynn Hastings briefing the press in Geneva (13 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/humanitarian-coordinator-lynn-hastings-briefs-press-geneva; Emmanuel Fabian, “IDF trial of flooding Hamas tunnels with sea water proves successful, ToI told”, The Times of Israel (15 dicembre 2023), https://www.timesofisrael.com/idf-trial-of-flooding-hamas-tunnels-with-seawater-proves-successful-toi-told.

 

306 Damien Gayle e Nina Lakhani, “Flooding Hamas tunnels the seawater risks ‘ruining basic life in Gaza’, says expert”, The Guardian (23 dicembre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/dec/23/israel-flooding-hamas-tunnels– seawater- risks-ruining-basic-life-gaza-expert.

 

il piano alla mitica “salatura” romana dei campi di Cartagine per impedire la crescita delle colture e rendere il terreno

territorio inabitabile.307

 

  1. Gli esperti prevedono ora che a Gaza potrebbero morire più palestinesi per fame e malattie che per attacchi aerei,308 . EppureIsraele sta intensificando la sua campagna di bombardamenti, precludendo l’effettiva fornitura di assistenza umanitaria ai palestinesi. È chiaro che Israele, con le sue azioni e le sue politiche a Gaza, sta deliberatamente infliggendo ai palestinesi condizioni di vita calcolate per portarli alla distruzione.309

 

  1. Privazione dell’accesso a un riparo adeguato, ai vestiti, all’igiene e ai servizi igienici per i palestinesi di Gaza.

 

  1. La maggior parte degli 1,9 milioni di palestinesi sfollati a Gaza cerca rifugio nelle strutture dell’UNRWA, che consistono principalmente in scuole e tende.310 Questi luoghi non sono sicuri: a tutt’oggi – e nonostante Israele abbia ricevuto le coordinate di tutte le strutture delle Nazioni Unite – non sono sicuri.311
    • Israele ha ucciso centinaia di uomini, donne e bambini palestinesi che cercavano rifugio nelle strutture dell’UNRWA e ne ha feriti più di mille.312

 

  1. La situazione nei rifugi dell’UNRWA è stata descritta come segue dal Commissario generale dell’UNRWA nella sua lettera del 7 dicembre 2023, di cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha preso atto nella sua risoluzione ES-10/22 del 12 dicembre 2023:

“Oggi, a seguito dell’operazione militare israeliana, quasi 1,2 milioni di civili si rifugiano nei locali dell’UNRWA. L’Agenzia èdiventata la piattaforma principale per l’assistenza umanitaria a oltre 2,2 milioni di persone a Gaza – una piattaforma sull’orlo del collasso.

Ad oggi, l’UNRWA è ancora operativa a Gaza, anche se a malapena. Il nostro personale continua a gestire i centri sanitari, a gestire i rifugi e a sostenere le persone traumatizzate, alcune delle quali arrivano portando con sé i propri figli morti. Distribuiamo ancora cibo, anche se i corridoi e i cortili della nostra sede sono troppo affollati per camminarci. Il nostropersonale porta i propri figli al lavoro per sapere che sono al sicuro o che possono morire insieme. È confermato che più di 130 membri del personale dell’UNRWA sono stati uccisi nei bombardamenti, la maggior parte con le loro famiglie; il numero potrebbe aumentare nel momento in cui leggerete questo articolo. Almeno il 70% del personale UNRWA è sfollato e non ha cibo, acqua e un riparo adeguato. Siamo appesi alla punta delle dita. Se l’UNRWA crolla, crollerà anche l’assistenza umanitaria a Gaza.

La situazione umanitaria è ormai insostenibile. Le condizioni a Gaza erano già terribili quando ho pernottato due settimane fa. Ho assistito a continui bombardamenti esplosivi dal cielo, dalla terra e dal mare e alla massiccia distruzione delle infrastrutture civili.

 

307 Ibidem.

308 Save the Children, Comunicato stampa: I decessi per fame e malattie potrebbero superare quelli causati dalle bombe, mentre le famiglie vengono schiacciate in “zone sicure” mortali, a due mesi dalla crisi di Gaza (9 dicembre 2023), https://www.savethechildren.net/news/deathsstarvation-and-disease-may-top-deaths-bombs-families-squeezed-deadly-safe- zones-two.

309 Ibidem.

310 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – reported impact | Day 82 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-82; UNRWA Situation Report #56 On t h e                 Situation in the Gaza Strip and the West Bank, including East Jerusalem (22 dicembre 2023),

h t t p s : / / w w w . u n r w a . o r g / r e s o u r c e s / r e p o r t s / u n r w a – s i t u a t i o n – r e p o r t – 5 6 – s i t u a t i o n – g a z a – s t r i p -a n d –

w e s t – b a n k – i n c l u d i n g – e a s t –      Jerusalem.

311 UNRWA, Gaza: Colpita la scuola UNRWA che ospita le famiglie sfollate (17 ottobre 2023),

 

https://www.unrwa.org/newsroom/official-statements/gaza-unrwa-school-sheltering-displaced-families-hit.

312 Rapporto sulla situazione dell’UNRWA #56 Sulla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est (22 dicembre 2023),https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-56-situation-gaza- strip-and-west-bank– compresa Gerusalemme Est.

 

Questa settimana, le forze militari israeliane hanno ordinato alle persone di spostarsi più a sud, costringendo la popolazione di Gaza in uno spazio sempre più ristretto. I rifugi sono scioccantemente sovraffollati, con un alto rischio di malattie epidemiche. In questi spazi stracolmi e insalubri, più di 700 persone usano un solo bagno, le donne partoriscono (una media di 25 al giorno) e le persone curano ferite aperte. Decine di migliaia di persone dormono nei cortili e nelle strade. La gente brucia plastica per riscaldarsi. Quasi 90 strutture dell’UNRWA, tra cui le scuole, sono state colpite o impattate dalle munizioni, uccidendo oltre 270 sfollati interni, molti dei quali questa settimana. Nell’intera Gaza, oltre 16.000 persone, due terzi delle quali sono donne e bambini, sono state uccise durante i bombardamenti. Ampie zone di Gaza sono distrutte e inabitabili.

La premessa del mandato dell’UNRWA fornire servizi ai rifugiati palestinesi fino a quando non ci sarà una soluzione politicaè a forte rischio: senza un riparo sicuro e senza aiuti, i civili di Gaza rischiano di morire o saranno costretti a spostarsi in Egitto e oltre. L’allontanamento forzato da Gaza può mettere fine alle prospettive d i soluzione politica che sono intrinseche al mandato dell’UNRWA, con gravi rischi per la pace e la sicurezza regionale. È necessario impedire uno spostamento forzato al di fuori della terra palestinese, che ricorda la Nakba del 1948.

In 35 anni di lavoro in emergenze complesse, non ho mai scritto una lettera del genere -.

prevedendo l’uccisione del mio staff e il crollo del mandato che ci si aspetta da me.313

 

  1. I palestinesi che trovano posto nei rifugi dell’UNRWA sono “i più fortunati”, secondo il Commissario generale dell’UNRWA.314Altri tentano di trovare rifugio nelle case di parenti o sconosciuti, in strutture governative, nei cortili degli ospedali o in campi improvvisati, senza alcun accesso a cibo, acqua o servizi igienici, o semplicemente vivono e dormono per strada, esposti alle intemperie. Nei centri di accoglienza dell’UNRWA ci sono in media 486 persone che usano un solo bagno,315 mentre in altri luoghi dove le persone cercano rifugio spesso non ci sono servizi igienici.316 I palestinesi non sono in grado di mantenere l’igiene personale e le ragazze e le donne mestruate sono particolarmente colpite.317 L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che in media ci sia “solo una doccia ogni 4500 persone”.318 I neonati nei rifugi, secondo quanto riferito, muoiono per cause evitabili a causa dell’assenza di servizi igienici, cibo, acqua e cure mediche adeguate.319

 

  1. Da quando, il 7 dicembre 2023, il Commissario generale dell’UNRWA ha scritto al Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che la situazione umanitaria a Gaza era già “insostenibile”,320 più di un milione di palestinesi hanno continuato a essere costretti dagli “ordini” militari israeliani nel governatorato di Rafah, vicino al confine con l’Egitto. L’area è diventata “l’epicentro dello sfollamento”, con una densità di popolazione stimata “quadruplicata”, che si ritiene ora superiore a quella di Gaza.

313 UNRWA, Lettera del Commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini al Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Dennis Francis (7 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/un-unrwa/letter-unrwa-commissioner- general– philippe-lazzarini-un-general-assembly (corsivo aggiunto).

314 UN News, “Disperati, affamati, terrorizzati”: I gazesi fermano i camion degli aiuti in cerca di cibo (14 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144807.

315 UNRWA, Rapporto sulla situazione dell’UNRWA n. 54 sulla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

(18 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-54-situation-gaza-strip-and-west- bank-including-east-Jerusalem.

316 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 69 (14 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-69 .

317 Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), UNFPA Palestine Situation Report Issue 4 (11 dicembre 2023),https://palestine.unfpa.org/sites/default/files/pub-pdf/unfpa_situation_report_4_december_11.pdf. 318 OMS, Lethal combination of hunger and disease to lead to more deaths in Gaza (21 dicembre 2023),

https://www.who.int/news/item/21-12-2023-lethal-combination-of-hunger-and-disease-to-lead-to-more-deaths-in-gaza. 319 Oxfam, Comunicato stampa: Ibambini muoiono per cause prevenibili nella Gaza assediata – Oxfam (23 novembre 2023), https://www.oxfam.org/en/press-releases/babies-dying-preventable-causes-besieged-gaza-oxfam.

 

320 UNRWA, Lettera del Commissario Generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini al Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Dennis Francis (7 dicembre 2023), https://www.unrwa.org/resources/un-unrwa/letter-unrwa- commissioner-general– philippe-lazzarini-un-general-assembly.

 

12.000 persone per chilometro quadrato.321 L’OCHA avverte che “non c’è più spazio vuoto per le persone per ripararsi, nemmeno nelle strade e in altre aree aperte”.322 Al-Mawasi – una striscia sabbiosa e brulla di circa 14 chilometri quadrati lungo i l Mar Mediterraneo, priva di aiuti, acqua, cibo o servizi igienici – la cosiddetta “zona sicura” in cui Israele ha detto ai palestinesi di Gaza di fuggire, è tutt’altro che sicura. Come ha sottolineato l’UNRWA, “le “zone sicure” dichiarate unilateralmente non sono affatto sicure. Nessun luogo di Gaza è sicuro”.323 Il responsabile delle politiche umanitarie di Save the Children International ha avvertito: “Le persone sono in rifugi sovraffollati in tende di fortuna. Non c’è accesso all’acqua potabile, ci sono strutture igieniche fatiscenti. Abbiamo sentito di bambini che stanno morendo di fame nella cosiddetta ‘zona sicura’ di Al-Mawasi”.324

 

  1. In tutta Gaza si registra una grave carenza di vestiti caldi, lenzuola, coperte e prodotti critici non alimentari; la gente dipende in larga misura da legna e rifiuti recuperati per cucinare e riscaldarsi, aumentando il rischio di malattie 325 C’è anche un’acutacarenza di acqua pulita, che ha gravi ripercussioni non solo sulla capacità di idratarsi, ma anche di lavarsi, pulirsi e cucinare.326L’assedio e i danni alle infrastrutture causati dai bombardamenti continuano a impedire un adeguato trattamento e distribuzione dell’acqua e la gestione delle acque reflue, mentre le inondazioni aumentano esponenzialmente il rischio di diffusione di malattie infettive tra i palestinesi sfollati.327 Il 20 dicembre 2023, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che “Gaza sta già sperimentando un’impennata dei tassi di epidemie di malattie infettive. I casi di diarrea tra i bambini di età inferiore ai 5 anni sono 25 volte superiori a quelli precedenti il conflitto. Queste malattie possono essere letali per i bambini malnutriti, soprattutto in assenza di servizi sanitari funzionanti”.328 Le acque reflue scorrono nelle strade dove vivono i palestinesi, perché non possono più essere gestite.329 “Ovunque si guardi, è congestionato da rifugi di fortuna. Ovunque si vada, la gente è disperata, affamata e terrorizzata”.330 Queste condizioni – deliberatamente inflitte da Israele – sono calcolate per portare alla distruzione d e l gruppo palestinese di Gaza.

 

  1. Privazione di un’adeguata assistenza medica ai palestinesi di

 

 

 

321 UNRWA Situation Report #56 On the Situation in the Gaza Strip and the West Bank, including East Jerusalem (22 dicembre 2023),https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-56-situation-gaza-strip-and-west-bank including-east-Jerusalem; e UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #75 (21 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-75.

322 UN News, Gaza humanitarian disaster heralds ‘breakdown’ of society (8 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144547.

323 Julian Borger e Ruth Michaelson, “IDF instructions on Gaza refuge zones cruel ‘mirage’, say aid agencies”, The Guardian (7 dicembre 2023),https://www.theguardian.com/world/2023/dec/07/idf-israel-gaza-refuge-zones-cruel-mirage– say-aid-agencies

.

324 Ibid.

325 CICR, Israele e i territori occupati: The ICRC urges protection for Gaza civilians evacuating and staying behind (12 novembre 2023),https://www.icrc.org/en/document/israel-and-occupied-territories-icrc-urges-protection-gaza-civilians evacuating-and-staying; e UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #71 (16 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-71 .

326 PAM, Gaza Food Security Assessment (6 dicembre 2023), https://docs.wfp.org/api/documents/WFP-  0000154766/download/.

327 UN News, Barely a drop of safe water to drink in Gaza, UN aid agency warns (20 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144972; e UNOCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #76 (22 dicembre 2023), https://www.unocha.org/publications/report/occupied-palestinian-territory/hostilities-gaza-strip-and– israel- flash-update-76-enarhe.

328 Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, @DrTedros, Tweet (19:05), 20 dicembre 2023), https://twitter.com/DrTedros/status/1737549701728092481.

329 UN News, Gaza: La mancanza di carburante minaccia di bloccare l’intera operazione umanitaria (16 novembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/11/1143672.

330 UN News, Barely a drop of safe water to drink in Gaza, UN aid agency warns (20 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144972.

 

  1. Quasi al di sopra di tutto, l’assalto militare di Israele a Gaza è stato un attacco al sistema sanitario di Gaza, indispensabile per la vita e la sopravvivenza dei palestinesi di Gaza. Israele “ha dichiarato una ‘guerra senza tregua’ al sistema sanitario di Gaza”, come ha osservato il Relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto di ogni individuo al godimento del più alto livello raggiungibile di salute fisica e mentale. In una dichiarazione rilasciata il 7 dicembre 2023, l’esperto delle Nazioni Unite ha osservato che “l’infrastruttura sanitaria nella Striscia di Gaza è stata completamente cancellata” e che “siamo testimoni di una vergognosa guerra agli operatori sanitari”. L’esperta ha avvertito che “ci troviamo nel periodo più buio per il diritto alla salute della nostra vita” e che “siamo scesi in abissi da cui dobbiamo emergere rapidamente”.331

 

  1. In una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 4 dicembre 2023, il presidente internazionale di Medici senza frontiere ha scritto:332

 

Israele ha dimostrato un palese e totale disprezzo per la protezione delle strutture mediche di Gaza. Stiamo assistendo alla trasformazione degli ospedali in obitori e rovine. Queste strutture, che si suppone siano protette, vengono bombardate, colpite da carri armati e cannoni, accerchiate e razziate, uccidendo pazienti e personale medico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha documentato 203 attacchi all’assistenza sanitaria che hanno causato almeno 22 morti e

59 feriti tra gli operatori sanitari in servizio. Il personale medico, compreso il nostro, è completamente esausto e disperato. Hanno dovuto amputare arti a bambini affetti da gravi ustioni senza anestesia o strumenti chirurgici sterilizzati. A causa delle evacuazioni forzate da parte dei soldati israeliani, alcuni medici hanno dovuto abbandonare i pazienti dopo aver affrontato l’inimmaginabile scelta tra la loro vita e quella dei loro pazienti. Non c’è alcuna giustificazione per gli atroci attacchi alla sanità…

Quattro membri del nostro staff di MSF sono stati uccisi; molti altri hanno perso i loro familiari. Numerosi altri colleghi sonostati feriti. Altre organizzazioni umanitarie hanno riferito che decine del loro personale sono stati uccisi…

Il nord di Gaza è stato cancellato dalla mappa. Il sistema sanitario è crollato... La nostra squadra di emergenza a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, ha riferito di un massiccio afflusso di feriti dopo gli intensi bombardamenti. Sabato scorso, 60 morti e 213 feriti sono arrivati al pronto soccorso dell’ospedale Al-Aqsa. Questi attacchi stanno colpendo anche campi profughi sovraffollati e squallidi, dove la gente sopravvive a malapena con gli scarsi aiuti umanitari disponibili. Se le bombe non li colpiscono, le malattie infettive e la fame…

“Abbiamo fatto quello che potevamo. Ricordatevi di noi”. Queste sono le parole che il nostro dottor Mahmoud Abu Nujaila, che nel frattempo è stato ucciso in un attacco ospedaliero, ha scritto su una lavagna dell’ospedale di Gaza normalmente usata per pianificare gli interventi chirurgici. Quando le armi taceranno e la vera portata della devastazione sarà rivelata, il Consiglio e i suoi membri saranno in grado di dire lo stesso?”.

 

  1. Dall’inizio di dicembre 2023, gli attacchi dell’esercito israeliano agli ospedali palestinesi sono aumentati. L’esercito israeliano ha continuato ad attaccare e assediare gli ospedali e i centri sanitari; a privarli dell’elettricità e del carburante necessari per mantenerne il funzionamento e le attrezzature; a impedire loro di ricevere forniture mediche, cibo e acqua; a forzarne l’evacuazione e la chiusura; e di fatto a distruggerli. Il nord di Gaza, senza alcun ospedale funzionante per una settimana, ha ora a disposizione solo quattro ospedali parzialmente funzionanti e gravemente danneggiati.333 Israele ha trasformato gli ospedali palestinesi

 

331 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Un esperto delle Nazioni Unite condanna la “guerra implacabile” contro il sistema sanitario in seguito ai bombardamenti aerei su ospedali e operatori sanitari (7 dicembre 2023) https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/gaza-un-expert-condemns-unrelenting-war– health-system-amid-airstrikes.

332 Medici senza frontiere (“MSF”), Gaza: “Tutto questo deve finire ora”, Lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

(4 dicembre 2023), https://www.msf.org/letter-gaza-un-security-council.

 

333 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #78 (27 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

 

a Gaza da luoghi di cura a “zone di morte”,334 e scene di “bagno di sangue”,335 “morte, devastazione e disperazione”.336 Molti ospedali sono diventati semplici “luoghi dove la gente aspetta di morire”.337 L’Organizzazione Mondiale della Sanità descrive la situazione come “inconcepibile” e “oltre ogni limite”.338

 

  1. A Gaza ci sono stati più di 238 attacchi alla “sanità”, in cui oltre 61 ospedali e altre strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte.339 Solo 13 ospedali su 36 e 18 centri sanitari su 72 sono ancora funzionanti – alcuni a malapena – nonostante il numero spropositato di feriti negli attacchi israeliani.340 L’esercito israeliano ha preso di mira i generatori degli ospedali, i pannelli solari degli ospedali,341 e altre attrezzature salvavita, come le stazioni di ossigeno e i serbatoi d’acqua.342 Ha preso di mira anche le ambulanze, i convogli medici e i primi soccorritori.343 311 operatori sanitari sono stati uccisi (in media quattro al giorno),344 compresi almeno 22 operatori sanitari uccisi in servizio.345 Tra le vittime ci sono alcuni dei medici più esperti e qualificati di Gaza, tra cui il dottor Hani Al Haitham, capo della sezione di emergenza dell’ospedale Al Shifa, ucciso insieme alla moglie, la dottoressa Sameera Ghirafi, e ai loro figli;346 Il dottor Mohammad Dabbour, primario di patologia dell’ospedale Al Shifa, ucciso insieme al figlio e al padre mentre tentava di fuggire da Gaza City;347 Il dottor Medhat Saidam, chirurgo plastico ricostruttivo delle ustioni dell’ospedale Al Shifa, e il dottor Hammam Alloh, nefrologo dell’ospedale Al Shifa, sono stati uccisi in attacchi alle loro case di famiglia.348 Intervistato poco prima della sua morte, il dottor Alloh ha risposto così quando gli è stato chiesto perché non stesse fuggendo dal Nord verso il Sud: “Se me ne andassi chi curerebbe i miei pazienti? Non siamo animali, abbiamo il diritto di ricevere un’assistenza sanitaria adeguata. Pensate che io abbia frequentato la scuola di medicina e i corsi di specializzazione per un totale di 14 anni e che quindi pensi solo alla mia vita e non ai miei pazienti?”.349 La distruzione sistematica degli ospedali palestinesi e l’uccisione di

334 OMS, L’OMS conduce una missione umanitaria congiunta ad altissimo rischio all’ospedale Al-Shifa di Gaza (18 novembre 2023), h t t p s : / / w ww . w h o . i n t / n e w s / i t e m / 1 8 – 1 1 – 2 0 2 3 – w h o – l e a d s – v e r y – h i g h – r i s k – j o i n t – h u m a n i t ar i a n – m i s s i o n – t o – a l –

s h i f a – h o s p i t a l – i n –      gaza.

335 UN News, UN workers delivering aid to Gaza hospital describe ‘bloodbath’ in overflowing emergency department (16 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144877.

336 OMS, WHO appalled by latest attack on Indonesian Hospital in Gaza (20 novembre 2023), https://www.emro.who.int/media/news/who-appalled-by-latest-attack-on-indonesian-hospital-in-gaza.html.

337 Notizie ONU, AGGIORNAMENTO: Pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza, mentre l’ultimo ospedale chiude, in un contesto di crescita

livelli di fame “catastrofici” (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017. 338 UN News, “Dieci settimane diinferno” per i bambini di Gaza: UNICEF (19 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144927.

339 OMS, Aggiornamento della situazione di emergenza negli oPt, numero 17 (14 dicembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/Sitrep_-.

_issue_17_for_review.pdf?ua=1.

340 Ibidem.

341 L’organizzazione Forensic Architecture ha redatto un’analisi dei vari attacchi agli ospedali di Gaza: Forensic Architecture, Destruction of Medical Infrastructure in Gaza (20 dicembre 2023), https://forensic-  architecture.org/investigation/destruction-of-medical-infrastructure-in-gaza.

342 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #37 (12 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-37.

343 MSF, Attacco al convoglio MSF a Gaza: Tutti gli elementi indicano la responsabilità dell’esercito israeliano (1 dicembre 2023),https://www.doctorswithoutborders.org/latest/msf-convoy-attack-gaza-all-elements-point-israeli-army-responsibility ; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #28 (3 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-28.

344 UN OCHA, Hostilities in Gaza Strip and Israel – Reported Impact | Day #70 (15 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-70.

345 OMS, Aggiornamento sulla situazione di emergenza negli Opt, numero 14 (23 novembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/palestine/oPt_Emergency_Situation_Update_-_NOV24.pdf?ua=1.

346 Asmahan Qarjouli, “Israele ‘ha brutalmente ucciso’ il capo del dipartimento di emergenza di Al-Shifa a Gaza”, Doha News

(19 dicembre 2023), https://dohanews.co/israel-brutally-murdered-al-shifa-emergency-dept-chief-in-gaza/.

347 Weronika Strzyżyńska e Harriet Sherwood, “Medici, poeti, famiglie, bambini: vittime della guerra di Israele a Gaza”, The Guardian (23 ottobre 2023), https://www.theguardian.com/world/2023/oct/23/doctors-poets-families-babies-victims-of- israels-war-on-gaza.

 

348 Vanessa Romo, “I medici sono tra i molti morti a Gaza. Queste sono le loro storie”, NPR (16 novembre 2023), https://www.npr.org/2023/11/16/1213307710/gaza-doctors-al-shifa-hospital.

349 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #72 (18 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-72.

 

medici palestinesi specializzati non solo ha un impatto sull’assistenza ai palestinesi di Gaza al momento, ma sta anche minando la prospettiva di un futuro sistema sanitario palestinese a Gaza, distruggendo la sua capacità di ricostruire e di assistere efficacemente la popolazione palestinese di Gaza.

 

  1. Almeno 570 palestinesi sono stati uccisi negli ospedali e nei centri sanitari di Gaza e altri 746 sono stati feriti.350 Tra questi vi sono pazienti e sfollati interni, che hanno cercato invano rifugio all’interno o nelle vicinanze degli ospedali, uccisi da attacchi israeliani o da cecchini.351 Le madri palestinesi sono state uccise negli ospedali di maternità e i bambini palestinesi negli ospedali pediatrici.352Anche coloro che si occupano dei morti e li contano, come Saeed Al Shorbaji, direttore dell’obitorio dell’ospedale Nasser, sono stati uccisi.353 Alcuni sono stati vittime di attacchi israeliani più volte, come Dina Abu Mohsen, 12 anni, intervistata dall’UNICEF dopo aver perso i genitori, due fratelli e una gamba in un attacco israeliano contro la sua casa; è stata poi uccisa lei stessa quando l’esercito israeliano ha bombardato l’ospedale dove era in cura.354

 

  1. Altri palestinesi sono morti come conseguenza diretta del taglio dell’elettricità e del carburante agli ospedali da parte di Israele; tra questi, cinque neonati prematuri e 40 pazienti in terapia intensiva e reni all’ospedale Al Shifa.355 Altri palestinesi sono morti come conseguenza diretta dell’evacuazione forzata degli ospedali da parte di Israele, tra cui almeno quattro bambini dell’ospedale Al Nasr, i cui corpicini sono stati ritrovati settimane dopo – durante un cessate il fuoco temporaneo – in decomposizione nei loro letti d’ospedale.356 I cortili degli ospedali sono stati trasformati in luoghi di fosse comuni:357 all’ospedale Al-Shifa, sono stati gli stessi medici a dover scavare una fossa comune per i corpi in decomposizione di 179 pazienti e altre persone.358 Il 16 dicembre, i bulldozer israeliani hanno scavato e riesumato una fossa comune nell’ospedale assediato di Kamal Adwan, dove erano stati sepolti 26 palestinesi.359 Parlando con la CNN, Hossam Abu Safiya, responsabile dei servizi pediatrici del Kamal Adwan

 

 

 

 

350 OMS, Aggiornamento della situazione di emergenza negli oPt, numero 17 (14 dicembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/Sitrep_-.

_issue_17_for_review.pdf?ua=1.

351 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #38 (13 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-38; e UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #72 (18 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel– flash- update-72.

352 OCHA, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 55 (30 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-55.; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #66 (11 dicembre 2023),https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash- update-66.

353 Bassam Massou e Maggie Fick, “Gaza death toll: why counting the dead has become a daily struggle”, Reuters (21 dicembre 2023), https://www.reuters.com/world/middle-east/fight-keep-counting-dead-gaza-2023-12-21/.

354 UNICEF, @UNICEF, Tweet (10:28 pm, 17 dicembre 2023), https://twitter.com/UNICEF/status/1736876099890565478.

355 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #42 (17 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-42.; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #44 (19 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash– update- 44.

356 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #55 (30 novembre 2023) https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-55; Human Rights Watch (HRW), “Birth and Death Intertwined in Gaza Strip: Maternity Care Facilities Gravely affected by Strikes, Blockade (1 dicembre 2023), https://www.hrw.org/news/2023/12/01/birth-and-death-intertwined-gaza-strip.

357 Si veda, ad esempio, l‘ospedale Al Yaman Al Saeed nel campo profughi di Jabalia: UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #65 (10 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash- update-65. 358 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #40 (15 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-40.

359 Al-Haq, Al Mezan Center for Human Rights, Palestinian Centre for Human Rights (“PCHR”), Palestinian Human Rights

 

Organisations Condemn the Serious Israeli Violations at Kamal Adwan Hospital in Northern Gaza (21 dicembre 2023), https://alhaq.org/advocacy/22388.html.

 

Ospedale, ha dichiarato: “I soldati hanno scavato le tombe questa mattina e hanno trascinato i corpi con i bulldozer, poi li hanno schiacciati con i bulldozer… Non ho mai visto una cosa del genere”.360

 

  1. La risoluzione ES10/21 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 27 ottobre 2023 – che chiede il “rispetto e la protezione… di tutte le strutture civili e umanitarie, compresi gli ospedali e altre strutture mediche… nonché di tutto il personale umanitario e medico”361 – è stata risolutamente ignorata. Medici e operatori sanitari hanno continuato non solo a essere uccisi, ma anche a essere rastrellati e fatti sparire dalle autorità israeliane.362 Tra questi, il direttore generale di Al Shifa e il suo staff, sequestrati e tenuti in isolamento dal 23 novembre 2023.363

 

  1. I feriti di Israele a Gaza sono privati di cure mediche salvavita:364 Il sistema sanitario di Gaza – già paralizzato da anni di blocco e da precedenti attacchi da parte di Israele – non è in grado di far fronte all’entità delle ferite, che ora sono 55.243, tra cui almeno 8.663 bambini.365 Ci sono notizie di pazienti gravemente feriti che camminano per chilometri nel tentativo di trovare L’UNICEF ha evidenziato il caso di un ragazzo del nord “a cui era stata amputata una gamba durante le violenze”, che “aveva trascorso “tre o quattro giorni” cercando di raggiungere il sud, ritardato dai posti di blocco… L’odore [di decomposizione] era chiaro… e quel ragazzo aveva schegge dappertutto. Potenzialmente, era cieco e aveva ustioni sul 50% del corpo”.366 L’OCHA ha identificato il caso di una donna con ferite da schegge nell’addome, che aveva camminato dal nord al sud premendo un asciugamano contro le ferite.367 I palestinesi hanno dovuto evacuare i loro malati, disabili e feriti in una marcia forzata dal Nord al Sud – e poi di nuovo dal Sud in poi – trascinando letti d’ospedale dietro le auto, spingendo sedie a rotelle, sollevandoli su barelle di fortuna o semplicemente portandoli in braccio.368

 

  1. Gli ospedali ancora funzionanti sono descritti come scene di un “film dell’orrore”.369 Le carenze critiche di personale e di forniture, tra cui anestetici, analgesici, farmaci e

 

 

 

 

360 Abeer Salman e Kareem Khadder, “Doctors accuse Israeli troops of desecrating bodies and shooting civilians at hospital Israel says was Hamas ‘command center'”, CNN (23 dicembre 2023),

h t t p s : / / e d i t i o n . c n n . c o m / 2 0 2 3 / 1 2 / 2 3 / m i d d l e e a s t / k a m a l – a d w a n – h o s p i t a l – g az a – i s r a e l – a b u s e – a l l e g a t i o n s – i n t l – cmd/index.html.

361 Risoluzione ES10/21 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Protezione dei civili e rispetto degli obblighi legali e umanitari, A/RES/ES-10/21 (27 ottobre 2023), https://digitallibrary.un.org/record/4025940?ln=en.

362 OMS, WHO calls for protection of humanitarian space in Gaza following serious incidents in high-risk mission to transfer patients, deliver health supplies (12 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/12-12-2023-who-calls-for- protection-of-humanitarian-space-in-gaza-following-serious-incidents-in-high-risk-mission-to-transfer-patients–deliver- health- supplies.

363 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 48 (23 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-48.

364 Notizie ONU, AGGIORNATO: Pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza, mentre l’ultimo ospedale chiude, in un contesto di crescita

livelli di fame “catastrofici” (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017.

365 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel – Reported Impact | Day #70 (15 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-reported-impact-day-70; UN OCHA, Hostilities in t h e Gaza Strip and Israel – reported impact | Day #82 (27 dicembre 2023),https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-  strip-and-israel-reported-impact-day-82 .

366 UN News, Gaza doctors ‘terrified’ of deadly disease outbreak as aid teams race to deliver (28 novembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/11/1144032.

367 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #45 (20 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-45.

368 “Panico per l’evacuazione di al-Shifa a Gaza, l’esercito israeliano nega l’ordine di farlo”, Al Jazeera (18 novembre 2023),

https://www.aljazeera.com/news/2023/11/18/israel-gives-gazas-al-shifa-hospital-one-hour-to-evacuate.

369 Web TV delle Nazioni Unite, UNICEF, OMS, OHCHR, UNHCR – Briefing con la stampa: Rob Holand, Coordinatore dell’emergenza OMS (1 dicembre 2023), https://webtv.un.org/en/asset/k1r/k1ro1d247a (alle 22:15).

 

disinfettanti370 – hanno portato non solo ad amputazioni di arti altrimenti non necessarie,371 ma anche ad amputazioni senza anestesia, spesso effettuate con una torcia elettrica.372 Anche le donne incinte vengono sottoposte a cesarei senza anestesia.373 I pazienti vengono curati su pavimenti sporchi e ricoperti di sangue, con i familiari costretti a stare in piedi con le sacche di soluzione fisiologica, quando questa è disponibile.374 Non ci sono personale e risorse sufficienti per un’adeguata cura delle ferite o del post-operatorio:375 ferite non pulite – spesso infestate da vermi e mosche – si infettano rapidamente, diventano necrotiche o gangrenose.376 I pazienti implorano cibo e acqua.377 Anche il trattamento di base per la gestione del dolore spesso non è disponibile e i pazienti rischiano di morire per patologie curabili.378 Un medico ha raccontato di aver dovuto eseguire interventi senza anestesia:

 

“Sono stata costretta a fare cambi di medicazione su ferite enormi, dolorose e strazianti. C’era una bambina con tutto il corpo coperto di schegge. Aveva nove anni. Ho dovuto cambiare e pulire queste ferite senza anestetici né analgesici. Sono riuscito a trovare del paracetamolo per via endovenosa da darle… suo padre piangeva, io piangevo e la povera bambina urlava…”.379

 

  1. Oltre ai feriti di guerra, ci sono centinaia di migliaia di palestinesi a Gaza che hanno ancora bisogno di cure mediche di routine per condizioni come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari o il diabete.380 Migliaia di palestinesi a Gaza hanno anche bisogno di cure urgenti per malattie renali e cancro, e si stima che 130 neonati prematuri dipendano dalle incubatrici per sopravvivere in qualsiasi momento.381 Molti di loro non possono ricevere assistenza medica. L’UNICEF avverte che “donne, bambini e neonati a Gaza stanno sopportando in modo sproporzionato il peso dell’escalation delle ostilità”.

 

 

370 Jason Burke, “‘We are overwhelmed: southern Gaza’s exhausted doctors forced to leave children die”, The Guardian (24 novembre 2023),https://www.theguardian.com/world/2023/nov/24/we-are-overwhelmed-southern-gazas-exhausted-doctors- forced-to-leave-children-to-die.

371 Claire Gillbody-Dickerson, “Doctors in Gaza forced to amputate limbs because they lack means to treat injuries”, iNews (30 ottobre 2023), https://inews.co.uk/news/world/doctors-gaza-forced-amputate-limbs-hospitals-israel-evacuate-2720777. 372 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #32 (7 novembre 2023), https://www.unocha.org/publications/report/occupied-palestinian-territory/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-32. 373UN News, Intervista: 5.500 donne a Gaza partoriranno “in corsa contro la morte” (7 novembre 2023), https://news.un.org/en/interview/2023/11/1143327.

374 UN News, UN workers delivering aid to Gaza hospital describe ‘bloodbath’ in overflowing emergency department (16 dicembre 2023),https://news.un.org/en/story/2023/12/1144877.; Rajini Vaidyanathan, “WHO says Al-Shifa ‘looked almost like a battlefield hospital'”, BBC (17 dicembre 2023), https://www.bbc.com/news/live/world-middle-east-67732895.

375 UN News, UPDATED: I pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza mentre l’ultimo ospedale chiude, in mezzo a livelli di fame “catastrofici” in aumento (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017.

376 Lilia Sebouai, “‘Corpi graffiati, sanguinanti e pieni di mosche’: le infezioni affliggono gli ospedali di Gaza”, The Telegraph (6 Novembre 2023),

https://www.telegraph.co.uk/global-health/terror-and-security/hospital-infections-gaza-medical-supplies-clean-water/; Dr. Hafez Abukhoussa, “The Horrors I’veSeen Treating Patients at Gaza’s Remaining Hospitals”, Time Magazine (12 dicembre 2023), https://time.com/6358269/horrors-treating-patients-khan-younis-gaza/.

377 Notizie ONU, AGGIORNATO: Pazienti feriti “aspettano di morire” nel nord di Gaza, mentre l’ultimo ospedale chiude, in mezzo a un aumento del numero di vittime.

livelli di fame “catastrofici” (21 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1145017.

378 OMS, WHO deliverers health supplies to Al-Shifa Hospital, appeals for continued access to address urgent needs in north Gaza (17 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/17-12-2023-who-delivers-health-supplies-to-al-shifa-hospital- appeals-for-continued-access-to-address-urgent-needs-in-north-gaza; OMS, WHO Director-General’s remarks at t h e Informal Plenary Meeting of the United Nations General Assembly (17 novembre 2023), https://www.who.int/director-  general/speeches/detail/who-director-general-s-remarks-at-the-informal-plenary-meeting-of-the-united-nations-general- assembly

————- 17-novembre-2023.

379 Intervista al dottor Ghassan Abu-Sittah su Channel 4 News, 27 novembre 2023: “‘Dovevamo fare interventi senza anestesia’, dice il chirurgo di Gaza”, Channel4 (27 novembre 2023), https://www.channel4.com/news/we-were– having-to-do- procedures-without-anaesthetic-says-gaza-war-surgeon.

380 OMS, Aggiornamento della situazione di emergenza negli oPt, numero 16 (7 dicembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/palestine/oPt_Emergency_Situation_Update_-_DEC7b.pdf. 381 Ibidem.

 

nei Territori palestinesi occupati, sia in termini di vittime che di riduzione dell’accesso ai servizi sanitari”.382 Gli anziani e le persone con disabilità non dispongono di farmaci essenziali e sono a maggior rischio di malattie trasmissibili, malnutrizione e morte.383 Anche le donne incinte sono particolarmente vulnerabili.384

 

  1. Gli esperti cominciano ad avvertire che il numero di palestinesi che muoiono a causa delle malattie e della fame potrebbe già superare le morti violente causate dagli assalti dell’esercito israeliano.385 Solo nei rifugi dell’UNRWA sono già stati documentati oltre 360.000 casi di malattie trasmissibili, causate o aggravate dalle condizioni igieniche, dalla fame e dalla mancanza di acqua potabile, e si ritiene che il numero reale sia notevolmente più alto.386 Come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità:

 

“Gaza sta già vivendo un’impennata di malattie infettive. Dalla metà di ottobre sono stati segnalati oltre 100.000 casi di diarrea. La metà di questi sono tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, un numero di casi che è 25 volte superiore a quello riportato prima del conflitto.

Sono stati segnalati oltre 150.000 casi di infezione delle vie respiratorie superiori e numerosi casi di meningite, eruzioni cutanee, scabbia, pidocchi e varicella. Si sospetta anche l’epatite, poiché molte persone presentano i segni rivelatori dell’ittero.

Mentre un corpo sano è in grado di combattere più facilmente queste malattie, un corpo deperito e indebolito

lotterà. La fame indebolisce le difese dell’organismo e apre la porta alle malattie.

La malnutrizione aumenta il rischio che i bambini muoiano a causa di malattie come la diarrea, la polmonite e il morbillo, soprattutto in un contesto in cui non hanno accesso a servizi sanitari salvavita.

Anche se il bambino sopravvive, il deperimento può avere un impatto per tutta la vita, in quanto blocca la crescita e compromette la salute del bambino.

sviluppo cognitivo…

La popolazione di Gaza, che ha già sofferto abbastanza, ora rischia la morte per fame e per malattie che potrebbero essere facilmente curate con un sistema sanitario funzionante. Tutto questo deve finire. Gli aiuti alimentari e di altro tipo devono affluire in quantità molto maggiore. L’OMS ribadisce il suo appello per un immediato cessate il fuoco umanitario”.387

 

  1. Gli esperti valutano che il numero di morti per malattie e fame “potrebbe essere multiplo di quello dei combattimenti e degliattacchi aerei”.388 Israele, attraverso i suoi attacchi incessanti al sistema sanitario palestinese di Gaza, sta deliberatamente infliggendo ai palestinesi di Gaza condizioni di vita calcolate per portarli alla 389 Scrivendo sulla rivista medica britannica The Lancet,un gruppo di medici “mette in evidenza le condizioni di vita dei palestinesi a Gaza, calcolate per portarli alla distruzione”.

 

382 UNICEF, Dichiarazione congiunta di UNICEF, UNDP, UNFPA, PAM e OMS sull’attraversamento dei rifornimenti umanitari a Gaza (4 novembre 2023),https://www.unicef.org.uk/press-releases/joint-statement-by-unicef-undp-unfpa-wfp- and-who-on– humanitarian-supplies-crossing-into-gaza/.

383 HRW, Gaza: Attacchi israeliani, blocco devastante per le persone con disabilità (1 novembre 2023), https://www.hrw.org/news/2023/11/01/gaza-israeli-attacks-blockade-devastating-people-disabilities; UN OHCHR, Occupied Palestinian territory and Israel: Gli esperti delle Nazioni Unite chiedono un cessate il fuocopermanente per proteggere i diritti e il futuro di donne e ragazze (14 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/occupied-palestinian-territory-and-israel-un-experts– call-permanent.

384 Si veda anche la Sezione 8 infra.

385 Si veda ad esempio Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS, @DrTedros, Tweet (6:26 am, 29 novembre 2023), https://twitter.com/DrTedros/status/1729748696890245146; UN News, “Dieci settimane di inferno” per i bambini di Gaza: UNICEF (19 dicembre 2023), https://news.un.org/en/story/2023/12/1144927.

386 UNICEF, State of Palestine Escalation Humanitarian Situation Report Issue No. 10, 7-13 dicembre (14 dicembre 2023), https://www.unicef.org/media/150141/file/SoP-Humanitarian-SitRep-14-December-2023.pdf.; OMS, oPt Emergency Situation

 

Update Issue 16 (7 dicembre 2023), https://www.emro.who.int/images/stories/palestine/oPt_Emergency_Situation_Update_-

_DEC7b.pdf.

387 OMS, Lethal combination of hunger and disease to lead to more deaths in Gaza (21 dicembre 2023), https://www.who.int/news/item/21-12-2023-lethal-combination-of-hunger-and-disease-to-lead-to-more-deaths-in-gaza.

388 Henry Mance, “Il capo degli aiuti ONU Martin Griffiths: ‘la guerra a Gaza non è a metà strada'”, Financial Times (18 dicembre 2023), https://www.ft.com/content/01b592be-47c7-4a20-9bbd-621aa40f7640.

389 Ibidem.

 

dimensioni sanitarie della violenza derivante dall’assedio in corso e dagli attacchi contro i palestinesi”. avvertendo di un “grave rischio di genocidio contro il popolo palestinese”.390

 

  1. Distruzione della vita palestinese a Gaza

 

  1. Il 16 novembre 2023, 15 relatori speciali delle Nazioni Unite e 21 membri di gruppi di lavoro delle Nazioni Unite, avvertendo di un “genocidio in atto” a Gaza, hanno osservato che il livello di distruzione delle “unità abitative, così come degli ospedali, delle scuole, delle moschee, dei panifici, delle condutture dell’acqua, delle reti fognarie e dell’elettricità… minaccia di rendere impossibile la continuazione della vita dei palestinesi a Gaza”.391 Come si legge nella nota, nella sua campagna di bombardamenti contro Gaza Israele ha usato “armi potenti con impatti intrinsecamente indiscriminati, che hanno provocato un colossale numero di vittime e la distruzione di infrastrutture vitali“.392 Israele ha distrutto non solo singole abitazioni, case e interi condomini; ha distrutto intere strade e interi quartieri: Shuja’iyya, un sobborgo di Gaza City, che un tempo ospitava circa 000 palestinesi, appare ora c o m e u n a vasta terra desolata, interamente spianata a perdita d’occhio.393 I negozi, le scuole, il vivace m e r c a t o , le case di famiglia, le cliniche mediche, le strade storiche e la Moschea Ibn Uthman, e tutto ciò che un tempo sosteneva la vita dei palestinesi, è stato danneggiato odistrutto, insieme a molti dei suoi abitanti.394 Altre aree di Gaza sembrano aver subito un livello di distruzione simile, tra cui Beit Hanoun,395 Beit Lahia,396 Gaza Old City,397 Al Rimal,398 e il campo profughi di Nuseirat, nel sud.399

 

  1. In tutta Gaza, Israele ha preso di mira le infrastrutture e le fondamenta della vita palestinese, creando deliberatamente condizioni di vita calcolate per portare alla distruzione fisica del popolo palestinese. Oltre agli attacchi già citati a case, quartieri, ospedali, sistemi idrici, terreni agricoli, panetterie e mulini, Israele ha preso di mira anche le fondamenta della vita civile.

 

 

390 Alix Faddoul, Geordan Shannon, Khudejha Ashgar, Yamina Boukari, James Smith e Amy Neilson, “The health dimensions of violence in Palestine: acall to prevent genocide” (Le dimensioni sanitarie della violenza in Palestina: un appello per prevenire il genocidio), The Lancet (18 dicembre 2023), https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(23)02751-4/fulltext.

391 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite invitano la comunità internazionale a prevenire il genocidio contro il popolo palestinese (16 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-un- experts-call-international-community-prevent– genocide-against.

392 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite invitano la comunità internazionale a prevenire il genocidio contro il popolo palestinese (16 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-un- experts-call-international-community-prevent– genocide-against (corsivo aggiunto).

393 “La documentazione che ha fatto cadere le mascelle dei gazesi: il quartiere di Shuja’iyya è stato completamente spazzato via: Watch”, JDN (20 dicembre2023), https://www.jdn.co.il/video/2103783/; un soldato israeliano riferisce che “il quartiere di Shujaiya è scomparso”: Bazz News, @1717Bazz, Tweet (2:50 pm, 20 dicembre 2023), https://twitter.com/i/web/status/1737485648158748674, (traduzione di Middle East Eye, @MiddleEastEye (8:00am, 21 dicembre 2023),https://twitter.com/MiddleEastEye/status/1737744722649546979).

394 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #74 (20 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-74.

395 UN OCHA, Prima e dopo: immagini satellitari di Gaza che mostrano i danni causati dalle ostilità (9 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/and-after-satellite-images-gaza-showing-damage-caused-hostilities.

396 Dominic Bailey, Erwan Rivault, Daniele Palumbo, “Nearly 100,000 Gaza buildings may be damaged, satellite images show”, BBC News (1 dicembre 2023), https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67565872.

397 UN OCHA, Prima e dopo: immagini satellitari di Gaza che mostrano i danni causati dalle ostilità (9 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/and-after-satellite-images-gaza-showing-damage-caused-hostilities.

398 Al-Haq, Centro Al Mezan per i Diritti Umani, Centro Palestinese per i Diritti Umani, Distruzione di al-Rimal Neighborhood in Gaza City, an Attack on the Economic Existence of a National Group (19 ottobre 2023), https://www.alhaq.org/advocacy/21943.html; “How Israeli Airstrikes Destroyed a Busy Neighbourhoodin Gaza”, The Financial Times (24 ottobre 2023), https://ig.ft.com/gaza-damage/.

399 Dominic Bailey, Erwan Rivault, Daniele Palumbo, “Nearly 100,000 Gaza buildings may be damaged, satellite images show”, BBC News (1 dicembre 2023), https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67565872.

 

sistema giudiziario di Gaza. Israele ha preso di mira il Palazzo di Giustizia,400 – il principale edificio giudiziario palestinese a Gaza – che ospita la Corte Suprema palestinese, la Corte Costituzionale, la Corte d’Appello, il Tribunale di Prima Istanza, il Tribunale Amministrativo e la Corte dei Magistrati, oltre a un archivio di documenti giudiziari e altri file storici. Israele ha anche danneggiato in modo significativo il complesso del Consiglio legislativo palestinese.401 Ha preso di mira l’edificio dell’Archivio centrale di Gaza City, che contiene migliaia di documenti storici e registri nazionali che risalgono a oltre 100 anni fa e che costituiscono un archivio essenziale della storia palestinese, oltre a documenti più moderni sullo sviluppo urbano di Gaza City.402

 

  1. Israele ha lasciato in rovina la principale biblioteca pubblica di Gaza City.403 Ha inoltre danneggiato o distrutto innumerevoli librerie, case editrici, biblioteche,404 e centinaia di strutture educative.405 Israele ha preso di mira tutte e quattro le università di Gaza – compresa l’Università islamica di Gaza, il più antico istituto di istruzione superiore del territorio, che ha formato generazioni di medici e ingegneri, tra gli altri,406 – distruggendo i campus per l’istruzione delle future generazioni di palestinesi di Gaza. Oltre a tanti altri, Israele ha ucciso importanti accademici palestinesi, tra cui: Il professor Sufian Tayeh, presidente dell’Università islamica, fisico pluripremiato e titolare della cattedra UNESCO di astronomia, astrofisica e scienze spaziali in Palestina, morto insieme alla suafamiglia in un attacco aereo; il dottor Ahmed Hamdi Abo Absa, preside del Dipartimento di ingegneria del software dell’Università della Palestina, che sarebbe stato ucciso dai soldati israeliani mentre si allontanava, dopo essere stato rilasciato dopo tre giorni di sparizione forzata; il professor Muhammad Eid Shabir, docente di Immunologia e Virologia ed ex presidente dell’Università islamica di Gaza, e il professor Refaat Alareer, poeta e docente di Letteratura comparata e Scrittura creativa presso l’Università islamica di Gaza, entrambi uccisi da Israele insieme ai loro familiari. Il professor Alareer era cofondatore di “We are Not Numbers”, un progetto giovanile palestinese che cerca di raccontare le storie che si celano dietro i resoconti altrimenti impersonali dei palestinesi – e delle morti palestinesi – nei notiziari.407

 

  1. Israele ha danneggiato e distrutto numerosi centri di apprendimento e cultura palestinesi, tra cui: la Moschea Al Zafar Dmari e il Centro per i Manoscritti e i Documenti Antichi;408 il Centro Culturale Ortodosso; il Museo Culturale Al Qarara; il Centro di Gaza per la Cultura e le Arti; il Centro Culturale Sociale Arabo; la Società Hakawi per la Cultura e le Arti; e il Museo di Rafah – il museo del patrimonio palestinese di Gaza recentemente inaugurato, che ospita centinaia di manufatti culturali e archeologici. Gli attacchi israeliani hanno distrutto la storia antica di Gaza: otto siti sono stati danneggiati o

400 ,Diakonia International Humanitarian Law Centre, 2023 Hostilities And Escalating Violence In The OPT | Account of Events (13 dicembre 2023), https://www.diakonia.se/ihl/news/2023-hostilities-in-gaza-and-israel-factual-account-of- events/.

401 Josh Holder, “Gaza dopo nove settimane di guerra”, The New York Times (12 dicembre 2023), https://www.nytimes.com/interactive/2023/12/12/world/middleeast/gaza-strip-satellite-images-israel-invasion.html.

402 Consiglio Internazionale degli Archivi, Dichiarazione del Consiglio Internazionale degli Archivi sulla distruzione dell’archivio centrale.

Archivi della Municipalità di Gaza (13 dicembre 2023), https://www.ica.org/en/statement-of-the-international-council-on- archives-on-the-destruction-of-the-central-archives-of-the.

403 Mohamad El Chamaa, “I gazesi piangono la perdita delle loro biblioteche: Fari culturali e spazi comuni” The Washington Post (1 dicembre 2023), https://www.washingtonpost.com/world/2023/11/30/gaza-library-palestinian-culture/.

404 Laila Hussein Moustafa, “Opinione: Quando le biblioteche come quella di Gaza vengono distrutte, ciò che si perde è molto più dei libri”, Los

Angeles Times (12 dicembre 2023), https://www.latimes.com/opinion/story/2023-12-12/gaza-library-bombing.

405 UNICEF, UNICEF in the State of Palestine Escalation Humanitarian Situation Report No. 10 (14 dicembre 2023), https://www.unicef.org/media/150141/file/SoP-Humanitarian-SitRep-14-December-2023.pdf.

406 Brendan O’Malley, Wagdy Sawahel, “Israele bombarda l’università di Gaza, sostenendo che sia stata usata dai militari”,

University World News

(12 ottobre 2023), https://www.universityworldnews.com/post.php?story=20231012162739531. 407 Noi non siamo numeri, Tributi a Refaat Alareer, ucciso il 9 dicembre 2023 (18 dicembre 2023), https://wearenotnumbers.org/tributes-to-refaat-alareer-killed-dec-9-2023/.

408 ANSCH, Rapporto sull’impatto della recente guerra del 2023 sul patrimonio culturale della Striscia di Gaza – Palestina

 

(7 novembre 2023) https://www.heritageforpeace.org/wp-content/uploads/2023/11/Report-of-the-effects-of-the-last-war-of-  2023-on-the-cultural-heritage-in-Gaza-Strip-Palestine-english.pdf.

 

distrutte, tra cui l’antico porto di Gaza (noto come “Anthedon Harbour” o “Al Balakhiya”) – il sito archeologico di un cimitero romano di 2.000 anni fa, inserito sia nella lista del patrimonio islamico che nella lista provvisoria del patrimonio mondiale dell’UNESCO.409Israele ha anche distrutto la “Città Vecchia” di Gaza City, comprese le sue case storiche di 146 anni, le moschee, le chiese, i mercati e le scuole. Ha distrutto anche la storia più recente di Gaza, quella dei tempi di speranza, tra cui il Centro culturale Rashad al-Shawa – sede di uno storico incontro tra il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e il presidente palestinese Yasser Arafat 25 anni fa – e un importante polo culturale per i palestinesi di Gaza, con il suo teatro, la biblioteca e lo spazio per eventi.410 Israele sta distruggendo il futuro potenziale accademico e culturale di Gaza: oltre alle 352 scuole palestinesi che ha danneggiato o distrutto,411 ha ucciso 4.037 studenti e 209 insegnanti e personale educativo, oltre agli altri 7.259 studenti e 619 insegnanti che ha ferito.412

 

  1. Israele ha danneggiato o distrutto circa 318 siti religiosi musulmani e cristiani, demolendo i luoghi di culto dei palestinesi da generazioni.413 Tra questi, la Grande Moschea di Omari, originariamente una chiesa bizantina del V secolo, un punto di riferimento iconico della storia, dell’architettura e del patrimonio culturale di Gaza, nonché un luogo di culto per cristiani e musulmani da oltre 1.000 anni.414 I bombardamenti israeliani hanno danneggiato anche la Chiesa di San Porfirio, fondata nel 425 d.C. e ritenuta la terza chiesa più antica del mondo, insieme ad altre due chiese che hanno subito il fuoco diretto di Israele.415 Gli stessi cristiani di Gaza sono stati presi di mira e uccisi da Israele proprio nelle chiese in cui cercavano rifugio.416

 

  1. Oltre a distruggere i monumenti fisici alla storia e al patrimonio dei palestinesi di Gaza, Israele ha cercato di distruggere lo stesso popolo palestinese che forma e crea quel patrimonio: I celebri giornalisti di Gaza, gli insegnanti, gli intellettuali e le figurepubbliche, i medici e le infermiere, i registi, gli scrittori e i cantanti, i direttori e i presidi delle università, i direttori degli ospedali, gli eminenti scienziati, i linguisti, i drammaturghi, i romanzieri, gli artisti e i musicisti. Israele ha ucciso e sta uccidendo narratori e poeti palestinesi, agricoltori e pescatori palestinesi, oltre alle leggende locali di Gaza: il pasticciere Masoud Muhammad al-Qatati, ucciso in un attacco aereo israeliano sulla sua casa il 3 novembre 2023, il cui motto del negozio “lasciate che i poveri mangino” – e la reputazione di regalare il popolare dolcetto palestinese “knafeh” ai clienti indigenti – gli hanno fatto guadagnare il soprannome di”Padre dei poveri”; Elham Farah, 84 anni, appartenente a una delle più antiche famiglie cristiane della Palestina – nota fisarmonicista e insegnante di musica, conosciuta come “Madre Arancione” da generazioni di studenti di musica palestinesi per la sua folta capigliatura rossa,417 – uccisa da un cecchino israeliano fuori dalla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, mentre si trovava in una delle sue

409 UNESCO, Anthedon Harbour (2 aprile 2012), https://whc.unesco.org/en/tentativelists/5719/.

410 “Cancellare la storia: The Destruction of Gaza’s Cultural Heritage by Israel’s War Machine”, LBC International (8 dicembre 2023), https://www.lbcgroup.tv/news/news-bulletin-reports/740070/erasing-history-the-destruction-of-gazas-cultural– heritage- by-israels/en.

411 UNICEF, UNICEF in the State of Palestine Escalation Humanitarian Situation Report No. 10 (14 dicembre 2023), https://www.unicef.org/media/150141/file/SoP-Humanitarian-SitRep-14-December-2023.pdf.

412 OCHA delle Nazioni Unite, Ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele – Aggiornamento flash n. 78 (27 dicembre 2023),

https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-78.

413 Società della Mezzaluna Rossa Palestinese, Rapporto di risposta da sabato 7 ottobre 2023, ore 18:00 a domenica 24 dicembre 2023, ore 24:00 (24 dicembre2023), https://reliefweb.int/report/occupied-palestinian-territory/palestine-red-crescent- society-response-report-saturday-october-7th-2023-600-pm-until-sunday-december-24th-2023-2400-am-enar.

414 “Images show major damage to Gaza’s oldest mosque”, BBC News (8 dicembre 2023), https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67664853.

415 “Le foto mostrano la Chiesa di San Porfirio di Gaza, una delle chiese più antiche del mondo, dopo che il complesso è stato danneggiato dagli attacchi aereiisraeliani”, Business Insider (24 ottobre 2023), https://www.businessinsider.com/israel-gaza- war-church- airstrikes-damage-2023-10.

416 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #72 (18 dicembre 2023), https://www.unocha.org/publications/report/occupied-palestinian-territory/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-72. 417

 

“Elham Farah, 84 anni: fisarmonicista, zia e prima insegnante di musica di Gaza uccisa da un cecchino israeliano”, The New Arab (7 dicembre 2023), https://www.newarab.com/features/gazas-first-music-teacher-elham-farah-killed-sniper.

 

418 e Al-Shaima Saidam, la studentessa con i voti più alti all’esame di maturità in tutta la Palestina, uccisa insieme a molti membri dellasua famiglia in un attacco al campo profughi di Al Nuseirat.419 Così come Israele sta distruggendo la memoria ufficiale e i documenti dei palestinesi di Gaza attraverso la distruzione degli archivi e dei punti di riferimento, sta cancellando le vite personali e le memorieprivate, le storie e i futuri dei palestinesi, bombardando e distruggendo cimiteri,420 distruggendo documenti e fotografie di famiglia, cancellando intere famiglie multigenerazionali,421 e uccidendo, mutilando e traumatizzando una generazione di bambini.422 Come riassume sinteticamente un uomo palestinese in un video dell’UNRWA: “Questi sono tutti i nostri ricordi, le nostre intere vite…”. Ora è tutto sparito; tutto si è trasformato in cenere”.423

 

  1. L’esercito israeliano – erigendo la bandiera israeliana sui rottami di case, città e paesi palestinesi devastati, compresa la stessa Piazza della Palestina di Gaza City,424 e spronato dagli appelli provenienti dall’interno del governo israeliano e dall’esterno a “spianare Gaza” e a ristabilire insediamenti israeliani sulle macerie delle case palestinesi,425 – sta distruggendo il tessuto stesso e le basi della vita palestinese a Gaza. Israele sta quindi deliberatamente infliggendo al gruppo palestinese di Gaza condizioni di vita calcolate per portarlo alla distruzione.

 

  1. Imporre misure volte a prevenire le nascite palestinesi

 

  1. Come già detto, le azioni di Israele stanno colpendo in modo particolarmente grave le donne e i bambini palestinesi di Gaza: si stima che il 70% delle persone uccise siano donne e bambini. Si stima che ogni ora a Gaza vengano uccise due madri. Si stima che solo all’11 dicembre 2023 siano stati uccisi oltre 7.729 bambini,426 e almeno altre 4.700 donne e bambini risultano dispersi,

 

 

 

 

 

 

418 Nadda Osman, “Guerra israelo-palestinese: L’anziano insegnante di musica cristiano ucciso dai soldati israeliani a Gaza”, Middle East Eye (14 novembre 2023), https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-christian-music-teacher- killed-gaza.

419 Nader Durgham, “Guerra israelo-palestinese: Il principale studente palestinese ucciso dagli attacchi aerei israeliani”, Middle East Eye (17 ottobre 2023), https://www.middleeasteye.net/news/israel-palestine-war-top-high-school-student- killed.

420 “Damage to Gaza War Cemetery shows challenge of caring for monuments in conflict zones”, Canadian Press (10 novembre 2023), https://www.cp24.com/news/damage-to-gaza-war-cemetery-shows-challenge-of-caring-for-monuments-in– conflict- zones-1.6639255; Christoph Koettl, Christian Triebert, “Satellite Imagery and Video Shows Some Gazan Cemeteries Razed by Israeli Forces”, The New York Times (14 dicembre 2023),https://www.nytimes.com/2023/12/14/world/middleeast/gaza- cemeteries-damage-israel.html.

421 Mahmoud Mushtaha, “Una seconda Nakba: Gli attacchi israeliani stanno cancellando intere famiglie dal registro civile di Gaza”, The New Arab (31 ottobre 2023), https://www.newarab.com/features/gaza-entire-families-being-wiped-out-civil- registry.

422 OCHA delle Nazioni Unite, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #74 (20 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-74; UNICEF, Emergency Response Children Trapped In Gaza Conflict Face Generational Trauma (1 novembre 2023),https://www.unicefusa.org/stories/childrentrapped- gaza-conflict-face-generational-trauma.

423 Citato in UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #70 (15 dicembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-70.

424 “Israeli flag raised in symbolic Palestine Square in Gaza City, video shows”, CNN (8 dicembre 2023),

h t t p s : / / e d i t i o n . c n n . c o m / m i d d l e e a s t / l i v e – n e w s / i s r a e l – h a m a s – w a r – g a z a – n e w s – 1 2 – 0 8 –23/h_7516b0f4b4970e9a01bffb26f1bb4739.

425 “Il ministro di estrema destra invita Israele a ‘occupare completamente’ Gaza e a ristabilire gli insediamenti”, The Times of Israel (15 dicembre 2023), https://www.timesofisrael.com/far-right-minister-calls-for-israel-to-fully-occupy-gaza- reestablish-settlements/.

426 UNICEF, Dichiarazione congiunta di UNICEF, UNDP, UNFPA, PAM e OMS sui rifornimenti umanitari che attraversano Gaza (4 novembre 2023), https://www.unicef.org.uk/press-releases/joint-statement-by-unicef-undp-unfpa-wfp-and-who-on humanitarian-supplies-crossing-into-gaza/; UN Women, Facts and figures: Donne e ragazze durante la guerra a Gaza (22

 

dicembre 2023), https://www.unwomen.org/en/news-stories/feature-story/2023/10/facts-and-figures-women-and-girls– during- the-war-in-gaza.

 

che si ritiene siano sepolte sotto le macerie.427 Ci sono numerose testimonianze oculari di donne incinte uccise dai soldati israeliani, anche mentre cercavano di accedere all’assistenza sanitaria.428

 

  1. Anche le donne incinte e i bambini, compresi i neonati, sono particolarmente colpiti dallo sfollamento, dalla mancanza di accesso al cibo e all’acqua, al riparo, ai vestiti, all’igiene e ai servizi igienici e dalla mancanza di accesso ai servizi sanitari. Questi effetti sono gravi e significativi. Si stima che circa 5.500 delle 52.000 donne palestinesi incinte che partoriscono ogni mese a Gaza lo facciano in condizioni non sicure, spesso senza acqua potabile e tanto meno assistenza medica, “nei rifugi, nelle loro case, nelle strade in mezzo alle macerie o in strutture sanitarie sovraccariche, dove le condizioni igieniche stanno peggiorando e il rischio di infezioni ecomplicazioni mediche è in aumento”.429 Quando riescono a raggiungere un ospedale funzionante, le donne incinte devono sottoporsi aparti cesarei senza 430

 

  1. Data la mancanza di accesso a forniture mediche critiche, compreso il sangue, i medici sono costretti a eseguire isterectomie normalmente non necessarie su giovani donne nel tentativo di salvare le loro vite, lasciandole incapaci di avere altri figli.431 In effetti, il Ministro della Sanità dello Stato di Palestina, dott.ssa May al-Kaileh, conferma che l’unica opzione per le donne palestinesi di Gaza che “perdono sangue” dopo il parto è quella di sottoporsi a un’isterectomia per salvare le loro vite.432 La mancanza di farmaci disponibili, come l’iniezione anti-D – somministrata alle donne Rhesus negative alla nascita di un bambino Rhesus positivo – incide seriamente anche sulla possibilità di future gravidanze sane per le donne colpite.

 

  1. Secondo quanto riferito, le nascite premature sono aumentate del 25-30 per cento, poiché le donne incinte, stressate e traumatizzate, devono affrontare una miriade di sfide, tra cui essere costrette a percorrere lunghe distanze a piedi in cerca di sicurezza, tentare di sfuggire alle bombe ed essere ammassate in rifugi in condizioni spesso squallide. In particolare nel nord di Gaza, i casi di distacco della placenta – una grave condizione che si verifica nelle donne incinte durante il parto, potenzialmente pericolosa per la vita della madre e del bambino – sono più che raddoppiati.433

 

  1. Un numero sempre crescente di bambini palestinesi a Gaza starebbe morendo per cause del tutto prevenibili, causate dalle azioni di Israele: i neonati fino a tre mesi muoiono di diarrea, ipotermia e altre cause prevenibili. Senza attrezzature essenziali e supporto medico, i bambini prematuri e sottopeso hanno poche o nessuna possibilità di sopravvivere.434 Neonato palestinese

 

427 Società della Mezzaluna Rossa, Palestine Red Crescent Society Response Report As of Saturday, October 7th 2023, 6:00 PM Until Sunday, December 24th 2023, 24:00 AM (24 December 2023), p.1, https://www.palestinercs.org/public/files/image/2023/News/latestresponse23012023/en%20220%202023.pdf..

2023), dicembre (23 Jazeera Al “,ﻣﺸﺎﮪﺪ”ﺟﺒﺎﻟﯿﺎ ﺑﻤﺨﯿﻢ ﺍﻟﺰﻋﺘﺮ ﺗﻞ ﻓﻲ ﻭﺍﻟﺪﻣﺎﺭ ﺍﻟﺤﺼﺎﺭ 428

https://www.aljazeera.ﻣﺸﺎﮪﺪ-ﺍﻟﺤﺼﺎﺭ-ﻭﺍﻟﺪﻣﺎﺭ-ﻓﻲ-ﺗﻞ-ﺍﻟﺰﻋﺘﺮ/net/videos/2023/12/23 ; “Israeli forces ‘kill pregnant women in Gaza, run

over bodies with bulldozers’: report” The New Arab (23 dicembre 2023), https://www.newarab.com/news/israeli-army- shot- pregnant-women-ran-over-bodies-report.

429 OMS, Women and newborns bearing the brunt of the conflict in Gaza, UN agencies warn (3 novembre 2023),

h t t p s : / / w w w . w h o . i n t / n e w s / i t e m / 0 3 – 1 1 – 2 0 2 3 – w o m e n – a n d – n e w b o r n s – b e a r i n g -t h e – b r u n t – o f – t h e – c o n f l i c t – i n – g a z a – u n – a g e n c i e s –            avvertire.

430 Notizie ONU, Intervista: 5.500 donne a Gaza partoriranno “in una corsa contro la morte” (7 novembre 2023), https://news.un.org/en/interview/2023/11/1143327.

431 Juzoor per la salute e lo sviluppo sociale, Le devastazioni della guerra: impatto su madri e neonati a Gaza (11 novembre 2023), https://www.juzoor.org/cached_uploads/download/2023/11/11/maternal-health-report-final-1699726911.pdf.;

ﺍﻟﻒ Al Jazeera Arabic (30 ottobre 2023), ﺍﻣﺮﺃ ﺣﺎﻣﻞ ﻓﻲ ﻏﺰﺓ ﯾﻮﺍﺟﮭﻦ ﻣﺼﯿﺮﺍ ﻣﺠﮭﻮﻻ -ﺗﺮﻭﻯ . “50 “,

https://www.aljazeera.net/women/2023/10/30/ﺃﻟﻮﻝ-ﻣﺮﺓ-ﺗﻔﺎﺻﯿﻞ-ﻣﺮﻋﺒﺔ-ﻋﻦ-ﻭﺍﻗﻊ-50-ﺃﻟﻒ

432 Intervista con la dott.ssa Mai Al-Kaileh (Ministro della Sanità palestinese) su Al Arabiya, 27 dicembre 2023,

 

https://www.instagram.com/reel/C1W2QFCvmM8/?igsh=Ynk1NjRzdndnaHM5.

433 Oxfam, Babies dying from preventable causes in besieged Gaza – Oxfam (24 novembre 2023), https://reliefweb.int/report/occupied-palestinian-territory/babies-dying-preventable-causes-besieged-gaza-oxfam. 434 Ibid.

 

I neonati sono morti a causa della mancanza di carburante per alimentare i generatori degli ospedali;435 altri sono stati trovati in decomposizione nelle loro culle d’ospedale, mentre il personale medico che si prendeva cura di loro era stato costretto da Israele ad evacuare.436

 

  1. Il 3 novembre 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che “si prevede un aumento dei decessi eterni a causa della mancanza di accesso a cure adeguate”, con conseguenze letali sulla salute riproduttiva, tra cui un aumento degli aborti spontanei indotti dallo stress, dei nati morti e dei parti prematuri.437 L’impatto sarà necessariamente di lunga durata e grave per i palestinesi di Gaza come gruppo. Entro il 22 novembre 2023 la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, le sue cause e conseguenze, ha espressamente avvertito che:

 

“La violenza riproduttiva inflitta da Israele alle donne, ai neonati, ai lattanti e ai bambini palestinesi potrebbe essere qualificata come… atti di genocidio ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione sulla prevenzione del genocidio… compresa “l’imposizione di misure volte a prevenire le nascite all’interno di un gruppo”. Ha sottolineato che “gli Stati devono prevenire e punire tali atti in conformità con le loro responsabilità ai sensi della Convenzione sul genocidio”. 438

 

D.   Espressioni di intenti genocidi nei confronti del popolo palestinese da parte di funzionari

dello Stato israeliano e di altri soggetti

 

  1. Le prove dell’intento specifico (“dolus specialis”) dei funzionari dello Stato israeliano di commettere e continuare a commettere atti di genocidio o di non impedirli sono state significative e palesi dall’ottobre 2023. Queste dichiarazioni di intenti – se combinate con il livello di uccisioni, mutilazioni, sfollamenti e distruzioni sul terreno, insieme all’assedio – dimostrano un genocidio in atto e continuo. Esse includono le dichiarazioni dei seguenti individui in posizioni di massima responsabilità:

 

  • Primo Ministro di Israele: Il 7 ottobre 2023, in un discorso televisivo dell’Ufficio Stampa del Governo, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha promesso di “operare con forza ovunque”.439 Il 13 ottobre 2023 ha confermato che “stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti…”.440 Il 15 ottobre 2023, quando gli attacchi aerei israeliani avevano già ucciso più di 2.670 palestinesi, tra cui 724 bambini,441 il Primo Ministro ha dichiarato che i soldati israeliani “comprendono la portata della missione” e sono pronti “a sconfiggere i mostri assetati di sangue che

 

 

435 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #44 (19 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-44; UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #48 (23 novembre 2023), https://www.ochaopt.org/content/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash– update- 48.

436 “Neonati abbandonati trovati in decomposizione nell’ospedale di Gaza settimane dopo l’evacuazione”, NBC News (2 dicembre 2023), https://www.nbcnews.com/news/world/abandoned-babies-found-decomposing-gaza-hospital-evacuated- rcna127533.

437 OMS, Women and newborns bearing the brunt of the conflict in Gaza, UN agencies warn (3 novembre 2023),

h t t p s : / / w w w . w h o . i n t / n e w s / i t e m / 0 3 – 1 1 – 2 0 2 3 – w o m e n – a n d – n e w b o r n s – b e a r i n g -t h e – b r u n t – o f – t h e – c o n f l i c t – i n – g a z a – u n – a g e n c i e s –            warn.

438 Comunicato stampa delle Nazioni Unite, Women bearing the brunt of Israel-Gaza conflict: Esperto ONU (20 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/women-bearing-brunt-israel-gaza-conflict-un-expert (corsivo

aggiunto). 439 Primo Ministro di Israele, @IsraeliPM, Tweet (10:31 pm, 7 ottobre 2023), https://twitter.com/IsraeliPM/status/1710769906373775373.

440 Discorso del Primo Ministro di Israele, (13 ottobre 2023), https://www.youtube.com/watch?v=T4HXaZ20M6Q. Traduzione in “‘Only the beginning’says Netanyahu as Israel makes first raids into Gaza”, Reuters (13 ottobre 2023), https://www.reuters.com/world/middle-east/now-is-time-war-says-israels-military-chief-2023-10-12/.

 

441 UNICEF, Documento sui bisogni immediati nello Stato di Palestina (ottobre – dicembre 2023) (17 ottobre 2023), h t t p s : / / r e l i e f w e b. i n t / r e p o r t / o c c u p i e d – p a l e s t i n i a n –

t e r r i t o r y / i m m e d i a t e – n e e d s – d o c u m e n t – s t a t e – p a l e s t i n e –

o c t o b e r – d e c e m b e r –    2023. (Totale alle 17:45 del 15 ottobre 2023; bambini alle 12:00 del 14 ottobre 2023).

 

si sono sollevati contro [Israele] per distruggerci”.442 Il 16 ottobre 2023, in un discorso formale alla Knesset israeliana, ha descritto la situazione come “una lotta tra i figli della luce e i figli delle tenebre, tra l’umanità e la legge della giungla”,443 un tema disumanizzante per

che ha restituito in varie occasioni, tra cui: il 3 novembre 2023, in una lettera a Israele

soldati e ufficiali pubblicati anche sulla piattaforma “X” (ex Twitter); la lettera affermava che: “Questa è la guerra tra i figli della luce e i figli delle tenebre. Non abbandoneremo la nostra missione finché la luce non vincerà le tenebre – il bene sconfiggerà il male estremo che minaccia noi e il mondo intero”.444 Anche il Primo Ministro israeliano è tornato sul tema nelsuo “messaggio di Natale”, affermando che: “stiamo affrontando dei mostri, mostri che hanno ucciso dei bambini davanti ai loro genitori…”. Questa non è solo una battaglia di Israele contro questi barbari, è una battaglia di civiltà contro la barbarie”.445Il 28 ottobre 2023, mentre le forze israeliane preparavano l’invasione di terra di Gaza, il Primo Ministro ha invocato la storiabiblica della distruzione totale di Amalek da parte degli israeliti, affermando: “Dovete ricordare ciò che Amalek vi ha fatto, dice la nostra Sacra Bibbia. E noi lo ricordiamo”.446 Il Primo Ministro ha fatto nuovamente riferimento ad Amalek nella lettera inviata il 3 novembre 2023 ai soldati e agli ufficiali israeliani.447 Il passo biblico in questione recita come segue: “Ora andate, attaccate Amalek e proscrivete tutto ciò che gli appartiene. Non risparmiate nessuno, ma uccidete uomini e donne, neonati e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”.448

 

  • Presidente di Israele: Il 12 ottobre 2023, il presidente Isaac Herzog ha chiarito che Israele non fa distinzione tra militanti e civili a Gaza, dichiarando in una conferenza stampa ai media stranieri – in relazione ai palestinesi di Gaza, oltre un milione dei quali sono bambini: “È un’intera nazione ad essere responsabile. Non è vera questa retorica sui civili non consapevoli e non Non è assolutamente vero. e noi combatteremo finché non avremo spezzato la

loro spina dorsale”.449 Il 15 ottobre 2023, facendo eco alle parole del Primo Ministro Netanyahu, il Presidente ha dichiarato ai media stranieri che “sradicheremo il male affinché ci sia il bene per l’intera regione e per il mondo”.450 Il Presidente israeliano è uno dei tanti israeliani che hanno scritto “messaggi” a mano sulle bombe da sganciare su Gaza.451

 

  • Ministro della Difesa israeliano: Il 9 ottobre 2023, il ministro della Difesa Yoav Gallant, in un “aggiornamento della situazione” dell’esercito israeliano, ha comunicato che Israele stava “imponendo un assedio totale su Niente elettricità,niente cibo, niente acqua, niente carburante. Tutto è chiuso. Stiamo combattendo contro animali umani e

 

442 Ufficio del Primo Ministro di Israele, Il premier Netanyahu chiede ai ministri di alzarsi per un momento di silenzio

(15 ottobre 2023), https://www.gov.il/en/departments/news/spoke-start151023 (corsivo aggiunto).

443 Ministero degli Affari Esteri di Israele, Comunicato stampa: Estratto dal discorso del Primo Ministro Netanyahu all’apertura dei lavori del Congresso invernale.

Assemblea dei 25th Seconda sessione della Knesset, 16 ottobre 2023, https://www.gov.il/en/departments/news/excerpt-from-pm- netanyahu-s-remarks-at-the-opening-of-the-knesset-s-winter-assembly-16-oct-2023.

444 Ufficio del Primo Ministro in ebraico, @IsraeliPM_heb (11:44, 3 novembre 2023), https://twitter.com/IsraeliPM_heb/status/1720406469055500583.

445 Ministero degli Affari Esteri di Israele, Messaggio di Natale del premier Netanyahu, 24 dicembre 2023, https://www.gov.il/en/departments/news/christmas-message-from-pm-netanyahu-24-dec-2023.

446 Discorso del Primo Ministro di Israele, 28 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=lIPkoDk6isc. Traduzione in, “Guerra Israele-Hamas: ‘Combatteremo e vinceremo’, dice Benjamin Netanyahu”, Sky News (28 ottobre 2023), https://news.sky.com/video/israel-hamas-war-we-will-fight-and-we-will-win-says-benjamin-netanyahu-12995212.

447 Ufficio del Primo Ministro in ebraico, @IsraeliPM_heb, Tweet (ore 11:43 del 3 novembre 2023), https://twitter.com/IsraeliPM_heb/status/1720406463972004198.

448 Sefaria, I Samuele 15:1-34, JPS, 1985, https://www.sefaria.org/I_Samuel.15.1-34?lang=bi.

449 Rageh Omaar, “Il presidente israeliano Isaac Herzog dice che i gazani avrebbero potuto sollevarsi per combattere il ‘male’ di Hamas”, ITV News (13 ottobre 2023), https://www.itv.com/news/2023-10-13/israeli-president-says-gazans- could-have-risen-up-to-fight-hamas. 450 Presidente dello Stato diIsraele, @Isaac_Herzog, Tweet (ore 22.00, 15 ottobre 2023), https://twitter.com/Isaac_Herzog/status/1713661051986678189.

 

451 Presidente dello Stato di Israele, @Isaac_Herzog, Tweet (ore 17:16, 25 dicembre 2023), https://twitter.com/Isaac_Herzog/status/173933430267074594.

 

stiamo agendo di conseguenza”.452 Ha inoltre informato le truppe al confine con Gaza di aver “sciolto tutti i vincoli”,453affermando in termini che: “Gaza non tornerà com’era prima. Elimineremo tutto. Se non ci vorrà un giorno, ci vorrà una settimana. Ci vorranno settimane o addirittura mesi, raggiungeremo tutti i luoghi”.454 Ha inoltre annunciato che Israele si sta muovendo verso “una risposta su larga scala” e che ha “rimosso ogni restrizione” alle forze israeliane.455

 

  • Ministro israeliano della Sicurezza nazionale: Il 10 novembre 2023, Itamar Ben-Gvir ha chiarito la posizione del governo in un discorso televisivo, dichiarando: “Per essere chiari, quando diciamo che Hamas deve essere distrutto, significaanche coloro che festeggiano, coloro che sostengono e coloro che distribuiscono caramelle: sono tutti terroristi e devono essere distrutti”.456

 

  • Ministro israeliano dell’Energia e delle Infrastrutture: “Tweettando” il 13 ottobre 2023, Israel Katz ha dichiarato: “A tutta la popolazione civile di Gaza è stato ordinato di andarsene immediatamente. Vinceremo noi. Non riceveranno una goccia d’acqua o una sola batteria finché non lasceranno il mondo”.457 Il 12 ottobre 2023 ha “twittato”: “Aiuti umanitari a Gaza? Nessun interruttore elettrico sarà acceso, nessun idrante sarà aperto e nessun camion di carburante entrerà finché i rapiti israeliani non saranno tornati a casa. Umanitarismo per umanitarismo. E nessuno ci predicherà la moralità”.458

 

  • Ministro delle Finanze israeliano: L’8 ottobre 2023, Bezalel Smotrich ha dichiarato in una riunione del gabinetto israeliano che “dobbiamo sferrare un colpo che non si vedeva da 50 anni e distruggere Gaza”.459

 

  • Ministro israeliano del Patrimonio: Il 1° novembre 2023, Amichai Eliyahu ha scritto su Facebook: “Il nord della Striscia di Gaza, più bello che mai. Tutto è saltato in aria e appiattito, semplicemente un piacere per gli occhi… Dobbiamo parlare del giorno dopo. Nella mia mente, consegneremo lotti a tutti coloro che hanno combattuto per Gaza nel corso degli anni e a coloro che sono stati sfrattati da Gush Katif” [un ex insediamento israeliano].460 In seguito si è schierato contro gli aiuti umanitari in quanto “noi

 

452 Dichiarazione di Yoav Gallant, 9 ottobre 2023, 9 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=1nxvS9VY-t0. Traduzione in Emanuel Fabian, “Il ministro della Difesa annuncia il ‘completo assedio’ di Gaza: Niente energia, cibo o carburante”, The Times of Israel (9 ottobre 2023),https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/defense-minister-announces- complete-siege-of- gaza-no-power-food-or-fuel/.

453 Filmografia: Ariel Harmoni, Ministero della Difesa, Kipa News, 10 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=l9wx7e4u-xM. Traduzione in Emanuel Fabian, “Gallant: Israele passa all’offesa totale, Gaza non tornerà mai com’era”, The Times of Israel (10 ottobre 2023),https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/gallant- israel-moving-to-full-offense-gaza-will-never-return-to-what-it-was/. 454 Filmografia: Ariel Harmoni, Ministero della Difesa, Kipa News, 10 ottobre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=l9wx7e4u-xM. Traduzione in “Israeli Defense Minister Warns Hamas ‘Will Regret’ Deadly Attacks”, Bloomberg (10 ottobre 2023), https://www.youtube.com/watch?v=vtjHcnNB0E8.

455 Bill Hutchinson, “Bombardata dagli attacchi aerei israeliani, le condizioni a Gaza diventano sempre più terribili mentre manca

la corrente elettrica”, ABC News (12

ottobre 2023), https://abcnews.go.com/International/bombarded-israeli-airstrikes-conditions-gaza-grow-dire-  power/story?id=103899193#:~:text=Gli%20attacchi%20aerei%20sono%20stati%20lanciati%20da,sono%20stati%20colpiti% 20a%20Gaza. 456 Intervista con Itamar Ben-Gvir su Canale 12, 11 novembre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=2yRl-cc-D3w [dalle 10:30 in poi]. Tradotto da Quds News Network, @QudsNen, Tweet (7:28 pm, 12 novembre 2023), https://twitter.com/QudsNen/status/1723784790682358189.

457 Israel Katz, Ministro dell’Energia e delle Infrastrutture, Membro del Gabinetto politico-sicuro, Membro della Knesset, @Israel_katz, Tweet (o r e 18:01, 13 ottobre 2023) https://twitter.com/Israel_katz/status/1712876230762967222.

458 Israel Katz, Ministro dell’Energia e delle Infrastrutture, Membro del Gabinetto politico-sicuro, Membro della Knesset, @Israel_katz, Tweet (7:34 am, 12ottobre 2023) https://twitter.com/Israel_katz/status/1712356130377113904. Traduzione in “First Thing: no power, water or fuel for Gaza until hostages are freed, Israel says”, The Guardian (12 ottobre 2023),

 

https://www.theguardian.com/us-news/2023/oct/12/first-thing-no-power-water-fuel-gaza-until-hostages-freed-israel-says. 459 “Rapendo oltre 100 persone a Gaza,Hamas ha messo Netanyahu in difficoltà politica”, The Times of Israel (8 ottobre 2023), https://www.timesofisrael.com/by-abducting-over-100-people-into-gaza-hamas-has-put-netanyahu-in-a-political– bind/.

460 Amichai Eliyahu, post su Facebook (1° novembre 2023), https://www.facebook.com/eliyau.a/videos/148918588283326/.

 

non consegnerebbe ai nazisti gli aiuti umanitari” e “non esistono civili non coinvolti a Gaza”.461 Ha anche ipotizzato un attacco nucleare contro la Striscia di Gaza.462

 

  • Ministro dell’Agricoltura israeliano: L’11 novembre 2023, Avi Dichter ha ricordato in un’intervista televisiva la Nakba del 1948, in cui oltre l’80% della popolazione palestinese del nuovo Stato israeliano fu costretta ad abbandonare o a fuggire dalle proprie case, affermando che “ora stiamo effettivamente preparando la Nakba di Gaza”.463

 

  • Vicepresidente della Knesset e membro del Comitato per gli affari esteri e la sicurezza: Il 7 ottobre 2023, Nissim Vaturi ha “twittato” che: “[n]oi tutti abbiamo un obiettivo comune: cancellare la Striscia di Gaza dalla faccia della terra. Coloro che non sono in grado di farlo saranno sostituiti”.464

 

  1. Dichiarazioni simili sono state fatte da ufficiali, consiglieri e portavoce dell’esercito israeliano e da altre persone che hanno avuto a che fare con le truppe israeliane dispiegate a Gaza:

 

  • Coordinatore delle attività governative nei territori (“COGAT”) dell’esercito israeliano: Il 9 ottobre 2023, in una dichiarazione video indirizzata ad Hamas e ai residenti di Gaza, pubblicata dal canale ufficiale del COGAT, il Maggiore Generale Ghassan Alian ha avvertito: “Hamas è diventato ISIS e i cittadini di Gaza festeggiano invece di essere inorriditi. Gli animali umani vengono trattati di conseguenza. Israele ha imposto un blocco totale su Gaza, niente elettricità, niente acqua, solo danni. Volevate l’inferno, avrete l’inferno”.465

 

  • Generale maggiore riservista dell’esercito israeliano, ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano e consigliere del ministro della Difesa:466 Il 7 ottobre 2023, Giora Eiland, descrivendo l’ordine israeliano di tagliare l’acqua e l’elettricità a Gaza, ha scritto in un giornale online: “Questo è ciò che Israele ha iniziato a fare: abbiamo tagliato la fornitura di energia, acqua e diesel alla Striscia… Ma non è sufficiente. Per rendere efficace l’assedio, dobbiamo impedire ad altri di fornireassistenza a ..”. . . Bisogna dire alla popolazione che ha due possibilità: restare e morire di fame, oppure andarsene. Se l’Egitto e gli altri Paesi preferiscono che queste persone muoiano a Gaza, questo

 

 

 

461 Gili Cohen, Dov Gil-Har, Itay Blumenthal, Sulieman Masvidan, “Il ministro Amichai Eliyahu: Bomba atomica su Gaza? È una delle possibilità”, Kan (5 novembre 2023), https://www.kan.org.il/content/kan-news/politic/596470/.

Traduzione in “Ministro di estrema destra: Nuking Gaza is an option, population should ‘go to Ireland or deserts'”, The Times of Israel (5 novembre 2023),https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/far-right-minister-nuking-gaza-is-an- option– population-should-go-to-ireland-or-deserts/.

462 Ibidem. Il commento radiofonico è stato criticato dal Primo Ministro. Primo Ministro di Israele, @IsraeliPM, Tweet (8:05 am, 5 novembre 2023),https://twitter.com/IsraeliPM/status/1721076229518823826. L’Ufficio del Primo Ministro ha annunciato che il deputato è stato sospeso dalle riunioni di governofino a nuovo avviso, anche se, secondo quanto riferito, ha votato in una riunione più tardi nel corso della giornata. “Netanyahu ha ‘sospeso’ il ministro che non ha lanciato una bomba atomica su Gaza – anche se non c’è una tale opzione nei regolamenti del governo”, Yedioth Ahronoth (5 novembre 2023), https://www.ynet.co.il/news/article/ rjdl5ebm6).

463 Intervista con Avi Dichter su Canale 12. Hanno Hauenstein, @hahauenstein, Tweet (8:42 pm, 11 novembre 2023), https://twitter.com/hahauenstein/status/1723441134221869453.

464 Nissim Vaturi, vicepresidente della Knesset. Membro del Comitato per gli Affari Esteri e la Sicurezza, @nissimv, Tweet (5:33 pm, 7 ottobre 2023)https://twitter.com/nissimv/status/1710694866009596169. Traduzione in “Dichiarazione pubblica: Scholars Warn of Potential Genocide in Gaza”, Opinio Juris (18 ottobre 2023), https://opiniojuris.org/2023/10/18/public-statement-scholars-warn-of-potential-genocide-in-gaza/.

465 Discorso video di Ghassan Alian, 10 ottobre 2023, https://www.youtube.com/shorts/5a0EWv-o7mE.

466 “Ex funzionari della sicurezza e consigliere strategico: il ‘gabinetto’ creato da Gallant per se stesso”, Yedioth Ahronoth

(26 ottobre 2023), https://www.ynet.co.il/news/article/r1zlcnoga.

 

è una loro scelta”.467 Lo stesso giorno ha affermato su un quotidiano nazionale che “quando si è in guerra con un altro Paese non gli si dà da mangiare, non gli si fornisce elettricità o gas o acqua o altro…”. Un Paese può essere attaccato in modo moltopiù ampio, per portarlo sull’orlo della disfunzione. Questo è il risultato necessario degli eventi” a Gaza.468 Ha ripetutamente affermato i vantaggi per Israele derivanti dalla creazione di una crisi umanitaria a Gaza, affermando che “Israele non ha alcun interesse a che la Striscia di Gaza venga riabilitata e questo è un punto importante che deve essere chiarito agli americani”,469e che “se vogliamo vedere gli ostaggi vivi, l’unico modo è creare una grave crisi umanitaria a Gaza“.470 Ha indicato che l’acqua dovrebbe essere presa di mira, osservando che l’acqua a Gaza “proviene da pozzi con acqua salata non adatta al consumo. Hanno impianti di trattamento dell’acqua, Israele dovrebbe colpire quegli impianti. Quando il mondo intero dirà chesiamo impazziti e che questo è un disastro umanitario, noi diremo che non è un fine, è un mezzo”.471 In un’intervista radiofonica al Times del 12 ottobre 2023, ha ribadito che l’esercito dovrebbe:

 

“[Creare] una pressione così grande su Gaza, che Gaza diventerà un’area in cui la gente non potrà vivere. La gente non potrà vivere finché Hamas non sarà distrutto, il che significa che Israele non solo smetterà di fornire energia, gasolio, acqua, cibo… come ha fatto negli ultimi vent’anni… ma dovrà impedire ogni possibile assistenza da parte di altri, e creare a Gaza una situazione così terribile e insopportabile, che può durare settimane e mesi”.472

 

Giora Eiland ha ripetutamente ricevuto una piattaforma mediatica per chiedere di rendere Gaza inabitabile, dichiarando che “lo Stato di Israele non ha altra scelta che rendere Gaza un luogo temporaneamente o permanentemente impossibile da abitare”.473 In un’intervista del 6 novembre 2023, ha suggerito che “se c’è l’intenzione di un’azione militare a Shifa [ospedale], che penso sia ineluttabile, spero che il capo della CIA abbia una spiegazione del perché sia necessario, e perché gli Stati Uniti debbano in ultima analisi appoggiare anche un’operazione come questa, anche se dopo ci sono migliaia di corpi di civili nelle strade“.474 Inoltre ha proposto che “Israele deve creare una crisi umanitaria a Gaza, costringendo decine di migliaia o addirittura centinaia di migliaia di persone a cercare rifugio in Egitto o nel Golfo…”. Gaza diventerà un luogo dove nessun essere umano può esistere“.475 Facendo eco alle parole del presidente Herzog, ha ripetutamente sottolineato che non ci dovrebbe essere alcuna distinzione tra i combattenti di Hamas e i civili palestinesi, dicendo:

 

 

 

467 Giora Eiland, “Una nuova svolta nella storia dello Stato di Israele. La maggior parte delle persone non lo capisce”, Fathom (7 ottobre 2023), https://fathomjournal.org/opinion-a-new-turning-point-in-the-history-of-the-state-of-israel-most-people-dont-  understand-that/ (corsivo aggiunto).

468 Giora Eiland, “Lo Stato di Gaza ha iniziato una guerra contro Israele – e dovrebbe essere combattuta di conseguenza”, Mako

(7 ottobre 2023), https://www.mako.co.il/news-columns/2023_q4/Article-fcf787ad0ba0b81027.htm (corsivo aggiunto). 469 Intervista a Giora Eiland su KannNews, 17 novembre 2023. Kann News, @kann_news, Tweet (6:42 pm, 17 novembre 2023), https://twitter.com/kann_news/status/1725585143333622129(corsivo aggiunto).

470 Ariel Whitman, “Giora Eiland delinea un piano per riportare in vita gli ostaggi”, Globes (8 ottobre 2023), https://en.globes.co.il/en/article-giora-eiland-outlines-plan-to-get-hostages-back-alive-1001459631 (corsivo aggiunto). 471 “Come rispondere al massacro di centinaia di persone?”, Yedioth Ahronoth (stampa) (9 ottobre 2023), https://drive.google.com/file/d/1l5Ow2T0Na20BcoL2yautiobij8ldNsVK/view.

472 Come Israele intende “distruggere Hamas” | Maggiore generale Giora Eiland, 12 ottobre 2023,

https://www.youtube.com/watch?v=CRHz0dZwF2A.

473 Giora Eiland, “Questa non è una vendetta. O noi o loro”, Yedioth Ahronoth (10 ottobre 2023), https://www.ynet.co.il/yedioth/article/yokra13625377 (corsivo aggiunto).

474 “Ex-top general: IDF op against Hamas at Shifa Hospital inescapable; US must back it”, The Times of Israel (6 novembre 2023),https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/ex-top-general-idf-op-against-hamas-at-shifa-hospital inescapable-us-must-back-it/ (enfasi aggiunta).

475 Giora Eiland, “È tempo di strappare il cerotto di Hamas”, Yedioth Ahronoth (12 ottobre 2023),

 

https://www.ynetnews.com/article/sju3uabba (corsivo aggiunto).

 

Chi sono le “povere” donne di Gaza? Sono tutte madri, sorelle o mogli di assassini di Hamas. Da un lato, fanno parte dell’infrastruttura che sostiene l’organizzazione e, dall’altro, se sperimentano un disastro umanitario, si può presumere che alcuni dei combattenti di Hamas e i comandanti più giovani cominceranno a capire che la guerra è inutile”. . . La comunità internazionale ci avverte di un disastro umanitario a Gaza e di gravi epidemie. Non dobbiamo sottrarci a questo, per quanto difficile possa essere. Dopo tutto, gravi epidemie nel sud della Striscia di Gaza avvicineranno lavittoria    È

proprio il suo collasso civile che avvicinerà la fine della guerra. Quando gli alti esponenti israeliani dicono nei media “o noi o loro”, dovremmo chiarire la questione di chi siano “loro”. ‘Loro’ non sono solo i combattenti di Hamas con learmi, ma anche tutti i funzionari ‘civili’, compresi gli amministratori degli ospedali e delle scuole, e anche l’intera popolazione di Gaza che ha sostenuto con entusiasmo Hamas e ha applaudito le sue atrocità il 7 ottobre”.476

 

  • Discorso motivazionale del riservista dell’esercito israeliano: L’11 ottobre 2023, il riservista dell’esercito israeliano Ezra Yachin, 95 anni, veterano del massacro di Deir Yassin durante la Nakba del 1948, che sarebbe stato richiamato in servizio come riservista per “risollevare il morale” delle truppe israeliane in vista dell’invasione di terra, è stato trasmesso sui social media incitando gli altri soldati al genocidio come segue, mentre veniva portato in giro in un veicolo dell’esercito israeliano, vestito con la tuta dell’esercito israeliano:

“Siate trionfanti, finiteli e non lasciate indietro nessuno. Cancellate il loro ricordo. Cancellate loro, le loro famiglie, le loro madri e i loro figli. Questi animali non possono più vivere

. . . Ogni ebreo con un’arma dovrebbe uscire e ucciderli. Se avete un vicino arabo, non aspettate, andate a casa sua e sparategli. . . Vogliamo invadere, non come prima, vogliamo entrare e distruggere ciò che è davanti a noi, e distruggere le case, poi distruggere quella dopo. Con tutte le nostre forze, distruzione completa, entrare e distruggere. Come potetevedere, saremo testimoni di cose che non abbiamo mai sognato. Lasciamo che ci sgancino sopra le bombe e le cancellino”.477

 

  • Capo del Gruppo Operazioni Aeree dell’esercito israeliano: Il 28 ottobre 2023, il tenente colonnello Gilad Kinan ha descritto l’aeronautica militare come un’unità che “lavora insieme a tutti i corpi dell’IDF quando l’obiettivo è chiaro: distruggere tutto ciò che è stato toccato dalla mano di Hamas”.478

 

  • Comandante del Battaglione 2908th dell’esercito israeliano: In un video pubblicato online il 21 dicembre 2023, Yair Ben David ha affermato che l’esercito israeliano è “entrato a Beit Hanoun e vi ha fatto come Shimon e Levi a Nablus” e che “tutta Gaza dovrebbe assomigliare a Beit Hanoun”, riferendosi alla città nel nord di Gaza che è stata interamente devastata dall’esercito israeliano..479 Il passo biblico in questione recita: “Il terzo giorno, mentre erano in preda al dolore, Simeone

 

 

476 Giora Eiland, “Non lasciamoci intimidire dal mondo”, Yedioth Ahronoth (stampa) (19 novembre 2023), in Bezalel Smotrich, Ministro delle Finanze, Presidente del Partito Sionista Religioso, @bezalelsm, Tweet (o r e 11:20, 19 novembre 2023), https://twitter.com/bezalelsm/status/1726198721946480911. Traduzione diTalula Sha, Tweet (19 novembre 2023), https://twitter.com/TalulaSha/status/1726267178201362438 (corsivo aggiunto).

477 Bazz News, @1717Bazz, Tweet (19:39, 11 ottobre 2023),

https://twitter.com/1717Bazz/status/1712176168823107986. Traduzione di Middle East Eye, @MiddleEastEye, Tweet (8:48 pm, 13 ottobre 2023), https://twitter.com/MiddleEastEye/status/1712918166437806294 (corsivo aggiunto).

478 Israel Defense Forces, @idfonline, Tweet (6:23 am, 28 ottobre 2023), https://twitter.com/idfonline/status/1718136442805686351.Traduzione informale, corsivo aggiunto. 479 Yair Ben David, comandante del 2908° battaglione, dichiarazione del 20 dicembre 2023,

https://www.youtube.com/watch?v=NK8ZnGKspeI. Traduzione in “Guerra a Gaza: Israeli commander vows to flatten ‘entire’

 

Gaza Strip”, Middle East Eye (21 dicembre 2023), https://www.middleeasteye.net/news/war-gaza-israeli-commander-vows- flatten-entire-gaza-strip.

 

e Levi, due figli di Giacobbe, fratelli di Dina, presero ciascuno la propria spada, entrarono nella città indisturbati e uccisero tutti i maschi”.480

 

  1. Le dichiarazioni di cui sopra da parte di decisori e ufficiali militari israeliani indicano di per sé un chiaro intento di distruggerei palestinesi di Gaza come gruppo “in quanto tale”. Costituiscono inoltre un chiaro incitamento diretto e pubblico al genocidio, che è rimasto incontrollato e impunito. La chiara deduzione dalle azioni dell’esercito israeliano sul campo – compreso il gran numero di civili uccisi e feriti, e la scala di sfollamento, distruzione e devastazione operata a Gaza – è che quelle dichiarazioni e direttive genocide sono state attuate contro il popolo palestinese. Questa è anche la chiara e necessaria deduzione da trarre dalle prove emergenti dai soldati dell’esercito israeliano in servizio a Gaza, compresi quelli di stanza sul posto:

 

  • Colonnello dell’esercito israeliano, vice capo del COGAT: in un video girato a Beit Lahia – una delle aree di Gaza chesembra aver subito livelli di distruzione particolarmente gravi

– e trasmesso dalla televisione israeliana il 4 novembre 2023, il colonnello Yogev Bar-Sheshet ha dichiarato: “[chi] torna qui, se ci torna dopo, troverà terra bruciata. Niente case, niente agricoltura, niente di niente. Non hanno futuro”; un altrocolonnello dell’esercito registrato n e l l o stesso video, il colonnello Erez Eshel (Riserva), ha commentato che: “La vendetta è un grande valore. C’è vendetta per quello che ci hanno fatto… Questo posto sarà una terra incolta. Non potranno vivere qui”.481

 

  • Soldati dell’esercito israeliano: Soldati israeliani in uniforme sono stati filmati il 5 dicembre 2023 mentre ballavano, cantavano e cantavano “Che il loro villaggio bruci, che Gaza sia cancellata”;482 e, due giorni dopo, in un’occasione separata all’interno di Gaza il 7 dicembre 2023, mentre ballavano, cantavano e cantavano “conosciamo il nostro motto: non ci sono civili non coinvolti” e “per cancellare il seme di Amalek“.483

 

  1. In particolare, il secondo video dei soldati che cantano che a Gaza “non ci sono cittadini non coinvolti” e che “cancelleranno ilseme di Amalek” è stato girato il 7 dicembre A quella data,

17.177 palestinesi di Gaza erano stati uccisi – si stima che il 70% di loro fossero donne e bambini. Il 7-8 dicembre 2023 è stato particolarmente devastante per i palestinesi, con 350 persone uccise nell’arco di 24 ore – circa un palestinese di Gaza ucciso ogni quattro minuti.484

 

  1. Questa retorica genocida dei funzionari governativi e militari è diffusa e comune anche tra i membri della Knesset israeliana non appartenenti al gabinetto (“MK”), che hanno ripetutamente chiamato

 

 

 

 

 

 

480 Genesi 34:25 (NJPS 1985), https://www.sefaria.org/Genesis.34.25?lang=bi&with=all&lang2=en (corsivo aggiunto).

481 Segmento di Canale 14, 4 novembre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=fqEj3DzadiM: ” Documentazione speciale dal cuore di Gaza: ecco come le nostre forze combattono in territorio nemico”, Now 14 (5 novembre 2023), https://www.now14.co.il/תיעוד-מיוחד-מלב-עזה-כך-כוחותינו-נלחמים/.

482 Video di Kobi Peretz con i soldati, 17 novembre 2023, https://www.youtube.com/watch?v=xcH2o4c5KZY (corsivo aggiunto).

483 Yinon Magal, @YinonMagal, Tweet (6:44 am, 7 dicembre 2023) https://twitter.com/YinonMagal/status/1732652279461757102. Traduzione di Middle EastEye, @MiddleEastEye, Tweet (1:30 pm, 8 dicembre 2023) https://twitter.com/MiddleEastEye/status/1733116719668113618 (enfasi aggiunta).

484 UN OCHA, Hostilities in the Gaza Strip and Israel | Flash Update #62 (7 dicembre 2023), https://www.unocha.org/

 

publications/report/occupied-palestinian-territory/hostilities-gaza-strip-and-israel-flash-update-62-enar.

 

che Gaza venga “spazzata via”,485 “appiattita”,486 “erosa”,487 e “[c]rush[e] . . su tutti i suoi abitanti”.488 I parlamentari hanno pubblicamente deplorato chiunque “si senta dispiaciuto” per i gazesi “non coinvolti”, affermando ripetutamente che “non ci sono non coinvolti”,489 che “non ci sono innocenti a Gaza”,490 che “gli assassini delle donne e dei bambini non dovrebbero essere separati dai cittadini di Gaza”,491 che “i bambini di Gaza se la sono cercata da soli”,492 e che “ci dovrebbe essere una sola condanna per tutti lì – la morte”.493 I parlamentari hanno affermato che “non dobbiamo dimenticare che anche i ‘cittadini innocenti’ – le persone crudeli e mostruose di Gaza hanno preso parte attiva … non c’è posto per alcun gesto umanitario – la memoria di Amalek deve essere protestata”,494 e che “senza la fame e la sete tra la popolazione di Gaza, non saremo in grado di reclutare collaboratori”.495 I parlamentari hanno anche chiesto di bombardare “senza pietà” “dall’aria”,496 invocando l’uso di armi nucleari (“del giorno del giudizio”),497 e una “Nakba che oscurerà la Nakba del 48”.498

 

  1. Una simile retorica genocidaria è comune anche nella società civile israeliana, con messaggi genocidari trasmessi di routine – senza censure o sanzioni – dai media israeliani. I media chiedono che Gaza sia “cancellata”,499 trasformata in un “mattatoio”,500 che “Hamas non deve essere eliminato” ma piuttosto “Gaza deve essere rasa al suolo”,501 sulla ripetuta affermazione che “non ci sono .. Non c’è nessun innocente…”.

 

 

485 Revital Gottlieb, @TallyGotliv, Tweet (ore 17:10, 29 ottobre 2023), https://twitter.com/TallyGotliv/status/1718676748542296207.

486 Intervista a Katrin “Keti” Shitrit-Peretz su Now 14, 1 novembre 2023: Now 14, @Now14Israel, Tweet (9:50 pm,

1 novembre 2023), https://twitter.com/Now14Israel/status/1719834297832526215; Revital Gottlieb, @TallyGotliv, Tweet (10:41 am, 10 ottobre 2023), https://twitter.com/TallyGotliv/status/1711678420235534705.

487 Galit Atbaryan, @GalitDistel, Tweet (12:13 pm, 1 novembre 2023), https://twitter.com/galitdistel/status/1719689095230730656.

488 Eliyahu Revivo, @revivoeliyahu, Tweet (2:46 pm, 1 novembre 2023), https://twitter.com/revivoeliyahu/status/1719727722459508915.

489 Revital Gottlieb, @TallyGotliv, Tweet (3:46 pm, 7 dicembre 2023), https://twitter.com/TallyGotliv/status/1732788632430186872.

490 Avigdor Lieberman, @AvigdorLiberman, Tweet (6:45 pm, 30 novembre 2023), https://twitter.com/avigdorliberman/status/1730297081959530685 (corsivo aggiunto).

491 Intervista a Katrin “Keti” Shitrit-Peretz su Now 14, 1 novembre 2023: Now 14, @Now14Israel, Tweet (9:50 pm,

1 novembre 2023), https://twitter.com/Now14Israel/status/1719834297832526215 (corsivo aggiunto).

492 Meirav Ben-Ari, Sessione della Knesset, 16 ottobre 2023, https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=3497251110531404 [2:29:57] (corsivo aggiunto). Traduzione di Jonathan Ofir, “Israeli Politician Says ‘Children of Gaza Have Brought This Upon Themselves'”, Truthout (18 ottobre 2023),https://truthout.org/articles/israeli-politician-says-children-of-gaza-have-brought-this-upon-themselves/. 493 “MK Yitzhak Kroizer: “La Striscia di Gaza dovrebbe essere cancellata dalla mappa”, Galey Israel (5 novembre 2023) https://www.gly.co.il/item?id=30587.

Traduzione in “Fire Israel’s Far Right”, Haaretz (6 novembre 2023), https://www.haaretz.com/opinion/editorial/2023-11 06/ty-article/.premium/fire-israels-far-right/0000018b-a11c-dc0b-a1cb-e5de69890000.

494 Boaz Bismuth, @BismuthBoaz, Tweet (8:02 am, 16 ottobre 2023) https://twitter.com/BismuthBoaz/status/1713812686784311358.

495 Dichiarazione di Revital Gottlieb alla Knesset, 23 ottobre 2023: Canale della Knesset, @KnessetT, Tweet (ore 18.10, ottobre). 23, 2023), https://twitter.com/KnessetT/status/1716502486331113922.

496 Revital Gottlieb, @TallyGotliv, Tweet (7:39 am, 13 dicembre 2023), https://twitter.com/TallyGotliv/status/1734840416522948800.

497 Revital Gottlieb, @TallyGotliv, Tweet (ore 17:59, 9 ottobre 2023) https://twitter.com/TallyGotliv/status/1711426284322996613.

498 Ariel Kallner, @ArielKallner, Tweet (10:29 pm, 7 ottobre 2023), https://twitter.com/ArielKallner/status/1710769363119141268. Tradotto nel New Arab:”‘Erase Gaza’: How genocidal rhetoric became normalised in Israel”, The New Arab (30 novembre 2023), https://www.newarab.com/analysis/erase-gazahow-genocidal-rhetoric-normalised-israel e traduzione informale.

499 Intervista a Eyal Golan su Now 14, 15 ottobre 2023: Now 14, @Now14Israel, Tweet (ore 13:24, 15 ottobre 2023), https://twitter.com/Now14Israel/status/1713531211300167928.

500 David Mizrahy Verthaim, @dverthaim, Tweet (4:52 pm, 7 ottobre 2023), https://twitter.com/dverthaim/status/1710684531114602891.

501 Moshe Feiglin, @moshefeiglin, Tweet (6:16 am, 12 ottobre 2023), https://twitter.com/moshefeiglin/status/1712336429982846977.

 

popolazione. Ci sono 2,5 milioni di terroristi”.502 Un funzionario locale, secondo quanto riferito, ha chiesto che Gaza sia “desolata e distrutta” come il museo di Auschwitz, “dimostrando la follia delle persone che vivevano lì”.503 Ex deputati hanno chiesto un livello didistruzione simile a quello di Dresda e Hiroshima,504 affermando che sarebbe “immorale” per l’esercito israeliano non mostrarsi “vendicativo e crudele”.505 In un’intervista a un telegiornale israeliano, un ex deputato ha chiesto l’uccisione di tutti i palestinesi di Gaza dicendo:

 

“Vi dico che a Gaza, senza eccezioni, sono tutti terroristi, figli di cani. Devono essere sterminati, tutti uccisi. Spianeremo Gaza, li ridurremo in polvere e l’esercito ripulirà l’area. Poi inizieremo a costruire nuove aree, per noi, soprattutto per la nostra sicurezza”.506

 

  1. Queste dichiarazioni di esponenti di spicco della società israeliana – tra cui ex parlamentari e conduttori di telegiornali – costituiscono un chiaro incitamento diretto e pubblico al genocidio, che è rimasto incontrollato e impunito dalle autorità israeliane. Il fatto che tale sentimento sembri essere così diffuso e mainstream nella società israeliana è particolarmente preoccupante, in circostanze in cui i soldati in servizio a Gaza sono in gran parte riservisti, provenienti dalla società civile e da essa

 

E.  Riconoscimento dell’intento genocida di Israele nei confronti dei palestinesi.

 

  1. Come sopra esposto, numerosi Stati hanno giustamente riconosciuto che le dichiarazioni di Israele in relazione a Gaza dimostrano un intento genocida. Questa valutazione è condivisa da un numero significativo di esperti delle Nazioni Unite che hanno ripetutamente avvertito, almeno dalla metà di ottobre 2023, che il popolo palestinese è a grave rischio di genocidio da parte di A titolo di esempio:

 

  • Il 19 ottobre 2023, nove relatori speciali delle Nazioni Unite hanno lanciato “l’allarme”, avvertendo che “è in corso una campagna di Israele che si traduce in crimini contro l’umanità a Gaza. Considerando le dichiarazioni dei leader politici israeliani e dei loro alleati, accompagnate dall’azione militare a Gaza e dall’escalation di arresti e uccisioni in Cisgiordania, c’è anche un rischio di genocidio contro il popolo palestinese“. 507

 

  • Il 27 ottobre 2023, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale hasottolineato di essere “fortemente preoccupato per il forte aumento del razzismo”.

502 Intervista a Eliyahu Yossain su Now 14 Israel, 29 ottobre 2023: Now 14, @Now14Israel, Tweet (9:32 pm, 29 ottobre 2023), https://twitter.com/Now14Israel/status/1718742747455053922. Tradotto da Ahmed Eldin, Instagram Post (30 ottobre 2023) https://www.instagram.com/reel/CzB77tJrjtW/.

503 “Israele dovrebbe far assomigliare Gaza ad Auschwitz – capo del consiglio”, Jerusalem Post (17 dicembre 2023), https://www.jpost.com/israel-hamas-war/article-778367.

504 Intervista a Moshe Feiglin su Aljazeera, 25 ottobre 2023, https://www.aljazeeramubasher.net/news/politics/2023/10/25/505.ﻋﻀﻮ-ﻛﻨﯿﺴﺖ-ﺳﺎﺑﻖ-ﯾﺪﻋﻮ-ﻟﺘﻜﺮﺍﺭ-ﺳﯿﻨﺎﺭﯾﻮ Galit Distel Atbaryan, @GalitDistel, Tweet (12:13 pm, 1 novembre 2023), https://twitter.com/galitdistel/status/1719689095230730656.

506 “Ex membro della Knesset israeliana chiede la completa distruzione di Gaza”, Middle East Eye (25 dicembre 2023), https://www.middleeasteye.net/live-blog/live-blog-update/former-israeli-knesset-member-calls-complete-destruction-gaza. 507 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite condannano il bombardamento di ospedali e scuole come crimini contro l’umanità e chiedono di prevenire il genocidio (19 ottobre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/10/gaza-un-experts-decry-bombing-hospitals– and-schools-crimes-against-humanity (corsivo aggiunto). La dichiarazione è stata rilasciata da PedroArrojo Agudo, Relatore speciale sui diritti umani all’acqua potabile e ai servizi igienici; Francesca Albanese, Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967; Reem Alsalem, Relatore speciale sulla violenza contro le donne e le ragazze; Paula Gaviria Betancur, Relatore speciale sui diritti umani degli sfollati interni; Michael Fakhri, Relatore speciale sul diritto all’alimentazione; Tlaleng Mofokeng, Relatore speciale sul diritto di ogni individuo al godimento del più alto livello raggiungibile di salute fisica e mentale; Balakrishnan Rajagopal,

 

Relatore speciale sul diritto ad un alloggio adeguato; Farida Shaheed, Relatore speciale sul diritto all’istruzione; Ashwini K.P., Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relativa intolleranza.

 

discorsi di odio e disumanizzazione rivolti ai palestinesi dal 7 ottobre, in particolare su Internet e sui social media, anche da parte di alti funzionari, politici, membri del Parlamento e personaggi pubblici, in particolare la dichiarazione del 9 ottobre del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in cui si è riferito ai palestinesi come ‘animali umani’, un linguaggio che potrebbe incitare ad azioni di genocidio“.508

 

  • Il 28 ottobre 2023, il direttore dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani di New York (“OHCHR”) si è dimesso, dopo aver scritto una dichiarazione di dimissioni, ampiamente riportata, che descriveva la situazione a Gaza come un “caso di genocidio da manuale“.509

 

  • Il 2 novembre 2023, otto relatori speciali hanno avvertito che “rimangono convinti che il popolo palestinese sia a grave rischio di genocidio“. Gli esperti hanno affermato che “il momento di agire è adesso”, sottolineando che “anche gli alleati di Israele hanno la loro responsabilità e devono agire ora per prevenire il suo disastroso corso d’azione”.510

 

  • Il 16 novembre 2023, 15 relatori speciali delle Nazioni Unite e 21 membri di gruppi di lavoro delle Nazioni Unite hanno ammonito che “le gravi violazioni commesse da Israele contro i palestinesi dopo il 7 ottobre, in particolare a Gaza, indicano un genocidio in atto“. La dichiarazione sottolinea “le prove di un crescente incitamento al genocidio, l’intento manifesto di “distruggere il popolo palestinese sotto occupazione”, gli appelli ad alta voce per una “seconda Nakba” a Gaza e nel resto dei territori palestinesi occupati, e l’uso di armi potenti con impatti intrinsecamente indiscriminati, che hanno provocato un colossale numero di morti e la distruzione di infrastrutture che sostengono la vita”. Gli esperti hanno espresso “profonda… preoccupazione… per… l’incapacità del sistema internazionale di mobilitarsi per prevenire il genocidio“, avvertendo che “la mancata attuazione urgente di un cessate il fuoco rischia di far precipitare la situazione verso un genocidio condotto con mezzi e metodi di guerra del XXI secolo“; hanno invitato “la comunità internazionale, compresi non solo gli Stati ma anche gli attori non statali” a “fare tutto il possibile per porre immediatamente fine al rischio di genocidio contro il popolo palestinese“.511

508 CERD, Dichiarazione 5 (2023) Israele e Stato di Palestina (27 ottobre 2023),

h t t p s : / / t b i n t e r n e t . o h c h r . o r g / _ l a y o u t s / 1 5 / t r e a t y b o d y e x t e r n a l / D o w n lo a d . a s p x ? s y m b o l n o = I N T % 2 FCERD%2FSWA%2F9904 (corsivo aggiunto).

509 Lettera di Craig Mokhiber a Volker Türk, Alto Commissario per i diritti umani (28 ottobre 2023), https://s3.documentcloud.org/documents/24103463/craig-mokhiber-resignation-letter.pdf (corsivo aggiunto).

510 UN OHCHR, Gaza is ‘running out of time’ UN experts warn, demanding a ceasefire to prevent genocide (2 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-running-out-time-un-experts-warn-demanding-ceasefire prevent-genocide (enfasi aggiunta). La dichiarazione è stata rilasciata dai suddetti relatori speciali su acqua potabile, Territori palestinesi, violenza contro donne e ragazze, sfollati interni, alimentazione, salute fisica e mentale e razzismo, nonché daIrene Khan, relatrice speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione.

511 OHCHR delle Nazioni Unite, Gaza: Gli esperti delle Nazioni Unite invitano la comunità internazionale a prevenire il genocidio contro il popolo palestinese (16novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/gaza-un-experts- call-international-community-prevent– genocide-against (enfasi aggiunta). La dichiarazione è stata rilasciata dai suddetti relatori speciali sui Territori palestinesi, sull’acqua potabile, sull’istruzione, su un alloggio adeguato, sul razzismo, sugli sfollati interni, sulla libertà di opinione e di espressione, sulla violenza contro le donne e le ragazze, nonché da Margaret Satterthwaite, relatrice speciale sull’indipendenza dei giudici e degli avvocati, da Surya Deva, relatrice speciale sul diritto allo sviluppo, da Olivier De Schutter, relatore speciale sulla povertàestrema e i diritti umani, e da Siobhán Mullally, relatrice speciale sulla tratta di persone, in particolare di donne e bambini; Mary Lawlor, Relatore speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani; Ben Saul, Relatore speciale sulla promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo; Tomoya Obokata, Relatore speciale sulle forme contemporanee di schiavitù, comprese le cause e le conseguenze; Livingstone Sewanyana, Esperto indipendente sulla promozione di un ordine internazionale democratico ed equo; Claudia Mahler, Esperto indipendente sul godimento di tutti i diritti umani da parte delle persone anziane; Barbara G. Reynolds (presidente), Bina D’Costa, Dominique Day, Catherine Namakula, Gruppo di lavoro di esperti sulle persone di origineafricana; Dorothy Estrada Tanck (presidente), Claudia Flores, Ivana Krstić, Haina Lu e Laura Nyirinkindi, Gruppo di lavoro sulla discriminazione contro le persone di origine africana.

 

  • Il 20 novembre 2023, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, le sue cause e le sue conseguenze, ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte che “dal 7 ottobre, l’assalto alla dignità e ai diritti delle donne palestinesi ha assunto nuove e terrificanti dimensioni, dato che migliaia di persone sono diventate vittime dicrimini di guerra, crimini contro l’umanità e di un genocidio in corso“. Il Relatore speciale “ha espresso allarme per la retorica genocida e disumanizzante sul popolo palestinese, compresi donne e bambini, da parte di alti funzionari del governo israeliano e personaggi pubblici che li definiscono “figli delle tenebre””. Il relatore speciale ha fatto riferimento alla descrizione dei palestinesi come “animali umani” e agli appelli per una “seconda Nakba” da parte dei funzionari israeliani, avvertendo che “tali dichiarazioni rendono assolutamente e coerentemente chiara l’intenzione del governo israeliano di distruggere il popolo palestinese, in tutto o in parte“.512

 

  • L’8 dicembre 2023, prima del voto della risoluzione sul cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su cui gli Stati Uniti d’America hanno posto il veto, 22 relatori speciali delle Nazioni Unite e 28 membri dei gruppi di lavoro delle Nazioni Unite hanno ribadito la loro precedente dichiarazione di “messa in guardia contro la commissione di genocidi“.513

 

  • Il 21 dicembre 2023, il Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale, agendo nell’ambito della sua “procedura di allarme rapido e di azione urgente”, ha ribadito la sua precedente dichiarazione e ha messo in guardia da “discorsi di odio e disumanizzazione rivolti ai palestinesi, sollevando gravi preoccupazioni per quanto riguarda l’obbligo di Israele e degli altri Stati parti di prevenire … il genocidio“. Il Comitato ha invitato “tutti gli Stati parte a rispettare pienamente i loro obblighi internazionali, in particolare quelli derivanti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e a cooperare per porre fine alle violazioni in atto e per prevenire il genocidio”. Il Comitato ha fatto riferimento in modo dettagliato alla situazione in corso a Gaza, affermando tra l’altro di essere “gravemente preoccupato per i discorsi di odio razzista, l’incitamento alla violenza e alle azioni genocide, così come per la retorica disumanizzante rivolta ai palestinesi da quando il governo di Gaza è stato eletto a presidente.

 

Carlos Salazar Couto (presidente-relatore), Sorcha MacLeod, Jovana Jezdimirovic Ranito, Chris M. A. Kwaja, Ravindran Daniel, Gruppo di lavoro sull’uso dei mercenari; Damilola Olawuyi (presidente), Robert McCorquodale (vicepresidente), Elżbieta Karska, Fernanda Hopenhaym e Pichamon Yeophantong, Gruppo dilavoro sulla questione dei diritti umani e delle imprese transnazionali e altre imprese commerciali.

512 UN OHCHR, Women bearing the brunt of Israel-Gaza conflict: Esperto ONU (20 novembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/11/women-bearing-brunt-israel-gaza-conflict-un-expert (corsivo aggiunto). 513 UN OHCHR, UN experts urge States to unite for peace and push for ceasefire in Gaza (8 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/un-experts-urge-states-unite-peace-and-push-ceasefire-gaza (corsivo aggiunto). La dichiarazione è stata fatta dai suddetti relatori speciali sull’acqua potabile; i Territori palestinesi;

violenza contro le donne e le ragazze; sfollati interni; sviluppo; povertà estrema; alimentazione; libertà di opinione e di espressione; difensori dei diritti umani; salute fisica e mentale; traffico di persone; forme contemporanee di schiavitù; alloggi adeguati; indipendenza dei giudici e degli avvocati; lotta al terrorismo; istruzione; razzismo; nonché David Boyd, Relatore speciale sulla questione degli obblighi dei diritti umani relativi al godimento di un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile; Beatriz Miranda Galarza, Relatore speciale sull’eliminazione della discriminazione nei confronti delle persone affette da lebbra e dei loro familiari; Clément Nyaletsossi Voule, Relatore speciale sui diritti alla libertà di riunione pacifica e di associazione; Francisco Cali Tzay, Relatore speciale sui diritti dei popoli indigeni; e Alexandra Xanthaki, Relatore speciale nel campo dei diritti culturali; nonché dai suddetti membri del gruppo di lavoro sulle persone di origine africana, sulla discriminazione contro le donne e le ragazze, sull’uso dei mercenari, sui diritti umani e sulle imprese transnazionali e altre imprese commerciali, e da Aua Baldé (presidente-relatore), Gabriella Citroni (vicepresidente), Angkhana Neelapaijit, Grażyna Baranowska, Ana Lorena Delgadillo Perez, del gruppo di lavoro sulle sparizioni forzate o involontarie, nonché dal suddetto esperto indipendente sul godimento di tutti i diritti umani da parte delle persone anziane; Cecilia Bailliet, Esperto indipendente sui diritti umani e la solidarietà internazionale; Graeme Reid, Esperto indipendente sulla protezione dalla violenza e dalla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere; e Attiya Waris, Esperto indipendente sugli effetti del debito estero e di altri

 

obblighi finanziari internazionali degli Stati sul pieno godimento di tutti i diritti umani, in particolare dei diritti economici, sociali e culturali.

 

7 ottobre 2023 da alti funzionari governativi israeliani, membri del Parlamento, politici e personaggi pubblici”.514

 

  1. L’Organizzazione della Cooperazione Islamica ha ripetutamente condannato le azioni militari di Israele a Gaza come “genocidio”,515 come il gruppo arabo alle Nazioni Unite.516 La Federazione Internazionale per i Diritti Umani ha chiesto la fine del “genocidio”, mentre la Commissione Internazionale dei Giuristi ha invitato gli Stati terzi “a prendere tutte le misure ragionevoli in loropotere per prevenire il genocidio a Gaza”.517 Anche le organizzazioni non governative palestinesi hanno condannato con forza il genocidio, chiedendo alla Corte penale internazionale di indagare sul 518 Il 14 novembre 2023, il Consiglio delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani ha pubblicato una nota informativa dettagliata in cui si chiede allo Stato di Palestina e agli Stati terzi di intervenire adottando misure concrete e azioni legali per prevenire il genocidio a Gaza. Il rapporto avverte che “ci sono stati avvertimenti significativi da parte di esperti indipendenti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, così come azioni intraprese da Stati terzi, tra cui la rimozione delle loro missioni diplomatiche da Israele, alcune in risposta alle dichiarazioni e agli attidi genocidio israeliani in corso. Insieme, questi avvertimenti e azioni statali hanno messo la comunità internazionale degli Stati sull’avviso che esiste un rischio molto reale che il genocidio sia o possa essere commesso contro i palestinesi di Gaza”.519

 

  1. Le rivendicazioni del Sudafrica

 

  1. Sulla base di quanto sopra, nonché delle ulteriori prove che saranno presentate nel corso del presente procedimento, il Sudafrica ritiene che la condotta di Israele – attraverso i suoi organi statali, gli agenti statali e altre persone ed entità che agiscono su sua istruzione o sotto la sua direzione, controllo o influenza – nei confronti dei palestinesi di Gaza, costituisca una violazione dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio, compresi gli articoli I, III, IV, V e VI, in combinato disposto con l’articolo II. Tali violazioni della Convenzione sul genocidio includono, ma non sono limitate a:

514 UN OCHA, Striscia di Gaza: Gli Stati sono obbligati a prevenire i crimini contro l’umanità e il genocidio, sottolinea il Comitato delle Nazioni Unite (21 dicembre 2023), https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/12/gaza-strip-states-are- obliged-prevent-crimes-against– humanity-and-genocide (corsivo aggiunto). Nell’ambito della procedura Early Warning and Urgent Action (“EWUA”), il C E R D ha una vasta esperienza nella compilazione di indicatori rilevanti per laprevenzione del genocidio; nel 2015 ha pubblicato una Dichiarazione sulla prevenzione del genocidio che ha ricordato questo lavoro nel suo preambolo: cfr. CERD, Declaration on the Prevention of Genocide (CRD/C/66/1) (17 ottobre 2005), https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/HRBodies/CERD/declaration_genocide.doc.

515 Si veda, ad esempio, Organizzazione della Cooperazione Islamica (“OIC”), Comunicato finale della riunione straordinaria e aperta dell’OIC.

del Comitato Esecutivo dell’OIC a livello di Ministri degli Esteri sulla brutale aggressione militare israeliana contro il popolo palestinese (18 ottobre 2023), https://www.oic-oci.org/topic/?t_id=39767&t_ref=26705&lan=en; OIC, OIC Condemns the Massacre Committed by the Israeli Occupation in Jabalia Camp (1 novembre 2023), https://www.oic-  oci.org/topic/?t_id=39849&ref=26728&lan=en; OIC, OIC condanna fermamente l’incursione nell’ospedale Al-Shifa di Gaza City e la continua aggressione israeliana contro il popolo palestinese (15 novembre 2023), https://www.oic-  oci.org/topic/?t_id=39936&ref=26759&lan=it; OIC, OIC condanna fermamente i successivi massacri commessi dall’occupazione israeliana contro il popolo palestinese (18 novembre 2023), https://www.oic-  oci.org/topic/?t_id=39945&ref=26762&lan=it.

516 Copertura delle riunioni delle Nazioni Unite, 9498th Riunione, SC/15518 (8 dicembre 2023), https://press.un.org/en/2023/sc15518.doc.htm.

517 Fédération Internationale pour les Droits Humains (“FIDH”), Resolution on Israel’s unfolding crime of genocide and other crimes in Gaza and against the Palestinian People (12 dicembre 2023),

h t t p s : / / w w w . f i d h . o r g / I M G / p d f / f i d h _ r e s o l u t i o n _ o n _ i s r a e l _ s _ u n f o l d i n g _ c r i m e _ of _ g e n o c i d e _ a n d _ o t h e r _ c r i m e s _ i n _ g a z a _ a n d _        against_the_palestinian_people.pdf; International Commission ofJurists, Gaza/Palestine: States have a Duty to Prevent Genocide (17 novembre 2023), https://www.icj.org/gaza-occupied-palestinian-territory-states-have-a-duty-to-prevent- genocide/.

518 Al Haq, Al Mezan Center e PCHR, Palestinian Human Rights Organisations call on ICC to issue arrest warrants against Israeli leaders for genocide and incitement to genocide (9 novembre 2023), https://www.alhaq.org/advocacy/22138.html.

 

519 Consiglio delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani, PHROC invita lo Stato della Palestina e gli Stati terzi a intervenire prendendo misure concrete e azioni legali per prevenire il genocidio a Gaza (14 novembre 2023),

h t t p s : / / w w w . a l h a q . o r g / c a c h e d _ u p l o a d s / d o w n l o a d / 2 0 2 3 / 1 1 / 1 5 / b r i e f i n g – n o t e – ge n o c i d e – t h i r d – s t a t e – r e s p o n s i b i l i t y – 1 4 – november-2023-1700041879.pdf .

 

 

  • non riuscendo a prevenire il genocidio in violazione dell’articolo I;

 

  • commettere un genocidio in violazione dell’articolo III (a);

 

  • cospirazione per commettere genocidio in violazione dell’articolo III (b);

 

  • incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio in violazione dell’articolo III (c);

 

  • tentare di commettere un genocidio in violazione dell’articolo III (d);

 

  • complicità nel genocidio in violazione dell’articolo III (e);

 

  • non punendo il genocidio, la cospirazione per commettere genocidio, l’incitamento diretto e pubblico al genocidio, il tentato genocidio e la complicità nel genocidio, in violazione degli articoli I, III, IV e VI;

 

  • non avendo emanato la legislazione necessaria per dare effetto alle disposizioni della Convenzione sul genocidio e per prevedere sanzioni efficaci per le persone colpevoli di genocidio, cospirazione per commettere genocidio, incitamento al genocidio, tentato genocidio e complicità in genocidio, in violazione dell’articolo V; e

 

  • non consentendo e/o ostacolando direttamente o indirettamente le indagini da parte di organismi internazionali competenti o missioni di accertamento dei fatti sugli atti di genocidio commessi contro i palestinesi di Gaza, compresi i palestinesi trasferiti da agenti o forze dello Stato israeliano in Israele, come obbligo necessario e corollario ai sensi degli articoli I, III, IV, V e VI.

 

  1. Il soccorso richiesto

 

  1. Riservandosi il diritto di rivedere, integrare o modificare la presente istanza, e fatta salva la presentazione alla Corte delle prove e delle argomentazioni giuridiche pertinenti, il Sudafrica chiede rispettosamente alla Corte di giudicare e dichiarare:

 

  • che la Repubblica del Sudafrica e lo Stato di Israele hanno il dovere di agire in conformità con i loro obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione d e l crimine di genocidio, in relazione ai membri del gruppo palestinese, per adottare tutte le misure ragionevoli in loro potere per prevenire il genocidio; e

 

  • che lo Stato di Israele:

 

  • ha violato e continua a violare i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio, in particolare gli obblighi previsti dall’articolo I, in combinato disposto con l’articolo II, e dagli articoli III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V e VI;

 

  • deve cessare immediatamente qualsiasi atto e misura in violazione di tali obblighi, compresi gli atti o le misureche potrebbero uccidere o continuare a uccidere i palestinesi, o causare o continuare a causare gravi danni fisici o mentali ai palestinesi o infliggere deliberatamente al loro gruppo, o continuare a infliggere al loro gruppo, un’altra persona.

 

gruppo, condizioni di vita calcolate per portare alla sua distruzione fisica in tutto o in parte, e rispettare pienamente gli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio, in particolare gli obblighi previsti dagli articoli I, III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V e VI;

 

  • deve garantire che le persone che commettono genocidio, che cospirano per commettere genocidio, che incitano direttamente e pubblicamente al genocidio, che tentano di commettere genocidio e che sono complici di genocidio, contrariamente agli articoli I, III (a), III (b), III (c), III (d) e III (e), siano punite da un tribunale nazionale o internazionale competente, come previsto dagli articoli I, IV, V e VI;

 

  • a tal fine e in adempimento degli obblighi derivanti dagli articoli I, IV, V e VI, deve raccogliere e conservare leprove e garantire, consentire e/o non inibire direttamente o indirettamente la raccolta e la conservazione delle prove degli atti di genocidio commessi contro i palestinesi di Gaza, compresi i membri del gruppo sfollati da Gaza;

 

  • deve adempiere agli obblighi di riparazione nell’interesse delle vittime palestinesi, tra cui, ma non solo, consentire il ritorno sicuro e dignitoso dei palestinesi sfollati con la forza e/o rapiti alle loro case, il rispetto dei loro pieni diritti umani e la protezione da ulteriori discriminazioni, persecuzioni e altri atti correlati, e provvedere alla ricostruzione di ciò che ha distrutto a Gaza, coerentemente con l’obbligo di prevenire il genocidio ai sensi dell’articolo I; e

 

  • deve offrire assicurazioni e garanzie di non ripetizione delle violazioni della Convenzione sul genocidio, in particolare gli obblighi previsti dagli articoli I, III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V e VI.

 

  1. Richiesta di misure provvisorie

 

  1. In conformità all’articolo 41 dello Statuto della Corte e agli articoli 73, 74 e 75 del Regolamento della Corte, il Sudafrica chiedealla Corte di indicare misure Alla luce della natura dei diritti in questione, nonché del danno continuo, estremo e irreparabile subito dai palestinesi di Gaza, il Sudafrica chiede che la Corte affronti questa richiesta con estrema urgenza.

 

  1. Questa Applicazione descrive una campagna militare eccezionalmente brutale da parte di Israele a Gaza, che è estesa e in corso e che Israele intende intensificare ulteriormente.520

 

  1. Israele ha commesso e omesso di prevenire o punire atti e misure che sono genocidi, costituendo flagranti violazioni degli obblighi di Israele ai sensi degli articoli I, III (a), III (b), III (c), III (d), III (e), IV, V e VI della Convenzione sul genocidio. Come ulteriormente evidenziato nei materiali esposti nel ricorso, gli atti di genocidio in questione, in violazione degli articoli II (a), II (b), II (c) e II (d), in particolare, che prendono collettivamente di mira i palestinesi di Gaza includono, tra l’altro:

 

  • uccidendo i palestinesi di Gaza, tra cui un’ampia percentuale di donne e bambini – che si stima rappresentino circa il 70% delle oltre 21.110 vittime – alcuni dei quali sembrano essere stati giustiziati sommariamente;

 

520 Dichiarazione del Primo Ministro israeliano al Partito Likud, 25 dicembre 2023: Jeremy Sharon, “Dopo una rara visita a Gaza, Netanyahu dice che la guerra ‘non è vicina alla fine'”, The Times of Israel (25 dicembre 2023),

 

https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/after-gaza-visit-netanyahu-says-war-not-close-to-being-over/.

 

  • causando gravi danni mentali e fisici ai palestinesi di Gaza, anche attraverso menomazioni, traumi psicologici e trattamenti inumani e degradanti;

 

  • causando l’evacuazione forzata e lo sfollamento di circa l’85% dei palestinesi di Gaza, compresi i bambini, gli anziani e gli infermi, i malati e i feriti
    • oltre a causare la distruzione su larga scala di case, villaggi, campi profughi, città e intere aree palestinesi a Gaza, precludendo il ritorno di una parte significativa del popolo palestinese alle proprie case;

 

  • causando fame, disidratazione e inedia diffusa ai palestinesi assediati a Gaza, attraverso l’impedimento di una sufficiente assistenza umanitaria, l’interruzione di acqua, cibo, carburante ed elettricità e la distruzione di panifici, mulini, terreni agricoli e altri metodi di produzione e sostentamento;

 

  • non fornendo e limitando la fornitura di un riparo adeguato, di vestiti, di igiene o di servizi igienici ai palestinesi di Gaza, compresi gli 1,9 milioni di sfollati interni, costretti dalle azioni di Israele a vivere in pericolose situazioni di squallore, oltre a prendere di mira e distruggere di routine i luoghi di riparo e a uccidere e ferire coloro che vi si rifugiano, compresi donne, bambini, disabili e anziani;

 

  • non avendo provveduto o non avendo garantito il soddisfacimento delle esigenze mediche dei palestinesi di Gaza,comprese le esigenze mediche create da altri atti di genocidio che hanno causato gravi danni fisici, tra cui l’attacco diretto agli ospedali palestinesi, alle ambulanze e ad altre strutture sanitarie di Gaza, l’uccisione di dottori, medici e infermieri palestinesi, compresi i medici più qualificati di Gaza, e la distruzione e la messa fuori uso del sistema medico di Gaza; e

 

  • distruggere la vita palestinese a Gaza, attraverso la distruzione di università, scuole, tribunali, edifici pubblici, archivi pubblici, negozi, biblioteche, chiese, moschee, strade, infrastrutture, servizi pubblici e altre strutture necessarie al sostentamento della vita dei palestinesi di Gaza come gruppo, oltre all’uccisione di interi gruppi familiari – cancellare intere storie orali a Gaza
    • e l’uccisione di membri importanti e distinti della società.

 

  • Imporre misure volte a impedire le nascite palestinesi a Gaza, attraverso la violenza riproduttiva inflitta alle donne, ai neonati, ai lattanti e ai bambini palestinesi.

 

  1. Le misure provvisorie sono necessarie in questo caso per proteggere da ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese ai sensi della Convenzione sul genocidio, che continuano ad essere violati impunemente. Il Sudafrica chiede che la Corte indichi misure provvisorie per proteggere e preservare tali diritti e i propri diritti ai sensi della Convenzione, e per prevenire qualsiasi aggravamento o estensione della controversia, in attesa della determinazione del merito delle questioni sollevate dal ricorso.

 

  1. Il Sudafrica osserva che vi sono altre questioni correlate che non coinvolgono direttamente gli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio e che pertanto non rientrano propriamente nella giurisdizione della Corte in questo caso, tra cui la restituzione urgente degli ostaggi israeliani e di altri ostaggi. Il Sudafrica ritiene che le misure provvisorie richieste siano comunque coerenti e in grado di contribuire all’avanzamento e alla risoluzione di tali questioni.

 

A. Circostanze impellenti richiedono l’indicazione di misure provvisorie

 

  1. Come sopra descritto, contrariamente all’articolo I della Convenzione, Israele ha perpetrato e sta perpetrando atti di genocidio identificati nell’articolo II. Israele, i suoi funzionari e/o agenti, hanno agito con l’intento di distruggere i palestinesi di Gaza, parte di un gruppo protetto dalla Convenzione sul genocidio. Le circostanze imperative sono descritte in dettaglio nel ricorso e comprendono che:

 

  • Nessun luogo è sicuro a
  • Israele sta sganciando bombe “mute” e bombe che pesano fino a 2.000 libbre (900 kg) su una

dei luoghi più densamente popolati del mondo.

  • I palestinesi di Gaza vengono uccisi al ritmo di circa una persona ogni sei
  • Almeno 21.110 palestinesi sono stati uccisi finora a Gaza, mentre si stima che altri 7.780 siano dispersi, presumibilmente morti sotto le macerie.
  • Si stima che al 12 dicembre 2023 fossero già stati uccisi 7.729 bambini palestinesi; almeno altri 4.700 bambini e donne risultano dispersi, presumibilmente morti sotto le macerie, portando l’UNICEF a descrivere gli attacchi militari di Israele come una “guerra contro i bambini”.
  • Centinaia di palestinesi a Gaza vengono feriti ogni giorno, molti dei quali con lesioni che cambiano la vita e la mettono in pericolo.
  • Gli ospedali assediati e bombardati non sono più in grado di curare i malati e i feriti; solo 13

dei 36 ospedali di Gaza sono ancora funzionanti.

  • 1,9 milioni di palestinesi di Gaza – circa l’85% della popolazione – sono stati sfollati con la forza dalle loro case.
  • I palestinesi di Gaza sono costretti in aree sempre più piccole, senza un riparo sufficiente, dove continuano a essere bombardati da Israele.
  • Israele continua a impedire una sufficiente assistenza umanitaria ai palestinesi di Gaza, impedendo anche un sufficiente accesso a cibo, acqua, riparo, medicine e assistenza medica.
  • I palestinesi vulnerabili, compresi i malati e gli infermi, i bambini e le madri in attesa, sono particolarmente a rischio.
  • Le malattie infettive si stanno diffondendo
  • Gli esperti internazionali avvertono di un’imminente carestia di

 

  1. Israele ha anche omesso di prevenire o punire: genocidio, cospirazione per commettere genocidio, incitamento diretto e pubblico al genocidio, tentato genocidio e complicità nel genocidio, in contrasto con gli articoli III e IV della Convenzione sul genocidio.

 

  1. Israele nega di aver commesso illeciti in relazione alle sue attività militari a Gaza e resiste a tutti gli appelli del Sudafrica e della più ampia comunità internazionale per prevenire e cessare la commissione di un genocidio. Invece di cessare le violazioni della Convenzione sul genocidio, di prevenirle e di punire i loro autori, Israele ha continuato, intensificato e minacciato di intensificare ulteriormente la sua campagna militare. Sta anche distruggendo le prove delle sue malefatte: la demolizione e lo sgombero di massa di vaste aree di Gaza e l’impedimento del ritorno alle loro case dei palestinesi sfollati all’interno del Paese sollevano serie preoccupazioni riguardo alla distruzione delle prove e al loro effetto sulle future indagini sui crimini, compresi i crimini più gravi secondo il diritto internazionale. L’uccisione da parte di Israele di un gran numero di giornalisti e operatori dei media palestinesi a Gaza – almeno 82 fino ad oggi, spesso insieme a più membri delle loro famiglie – insieme agli attacchi alla rete di telecomunicazioni di Gaza, sono

 

ostacolare l’esame delle azioni di Israele contro i palestinesi di Gaza.521 Così come il continuo rifiuto da parte di Israele di consentire l’accesso a Gaza agli investigatori e ai giornalisti stranieri, ad eccezione di un numero limitato di giornalisti a cui è stato permesso di unirsi all’esercito israeliano, soggetto a restrizioni e alla censura dei loro resoconti. Le ONG palestinesi e i difensori dei diritti umani, a loro volta a rischio di attacchi da parte dell’esercito israeliano, non sono in grado di documentare in tempo reale i continui atti di genocidio e le altre violazioni del diritto internazionale commesse da Israele.

 

  1. La giurisdizione prima facie della Corte

 

  1. La Corte ha il potere di indicare misure provvisorie “se le disposizioni invocate dal ricorrente sembrano prima facie offrire una base su cui potrebbe essere fondata la sua giurisdizione, ma non deve accertarsi in modo definitivo di essere competente per quanto riguarda il merito della causa”.522

 

  1. Come sopra esposto, la giurisdizione della Corte si fonda sull’articolo 36, paragrafo 1, dello Statuto della Corte e sull’articolo IX della Convenzione sul genocidio. L’articolo IX della Convenzione sul genocidio prevede:

 

“Le controversie tra le Parti contraenti relative all’interpretazione, all’applicazione o all’adempimento della presente Convenzione, comprese quelle relative alla responsabilità di uno Stato per genocidio o per uno qualsiasi degli altri atti enumerati nell’articolo III, saranno sottoposte alla Corte internazionale di giustizia su richiesta di una qualsiasi delle parti in causa.”

 

  1. Il Sudafrica e Israele sono entrambi Stati membri delle Nazioni Unite e parti della Convenzione sul genocidio. Entrambi hanno accettato la giurisdizione della Corte ai sensi dell’articolo IX della Convenzione sul genocidio senza alcuna riserva. Di conseguenza, sono vincolati da essa.

 

  1. Affinché la Corte possa stabilire se sia prima facie competente ad indicare misure provvisorie, le questioni contestate devono essere prima facie “suscettibili di rientrare nelle disposizioni della [Convenzione]”, in modo tale che “la controversia sia competente ratione materiae ad essere esaminata dalla Corte”.523 La giurisprudenza della Corte stabilisce che una controversia è “un disaccordo su una questione di diritto o di fatto, un conflitto di opinioni giuridiche o di interessi” tra le parti.524 Affinché esista una controversia, “deve essere dimostrato che la pretesa di una parte è positivamente contrastata dall’altra”.525 Le due parti devono “avere opinioni chiaramente opposte riguardo alla questione dell’adempimento o del mancato adempimento di determinati obblighi internazionali”.526L’esistenza di una controversia è “una questione che deve essere oggettivamente determinata dalla Corte; si tratta di una questione di sostanza, e non di una questione di forma o

 

521 Amnesty, Israele/OPT: Civili a Gaza a rischio senza precedenti mentre Israele impone il black-out delle comunicazioni durante i bombardamenti e l’espansione degli attacchi di terra (27 ottobre 2023), https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/10/israel-opt- civili-in-gaza-at-unprecedented-risk-as-israel-imposes- communication-black-out-during-bombardment-and-expanding- ground-attacks/.

522 Gambia c. Myanmar, Provvedimenti provvisori, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 9, par. 16; e Accuse di genocidio ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (Ucraina c. Federazione Russa), Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, I.C.J. Reports 2020, p. 10-11, par. 24 (di seguito “Ucraina c.

Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022“).

523 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 1, par. 20, che cita le Immunità e i Diritti dell’Uomo.

Procedimento penale (Guinea Equatoriale c. Francia), Misure provvisorie, ordinanza del 7 dicembre 2016, I.C.J. Reports 2016 (II), p. 1159, par. 47.

524 Ucraina c. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 11, par. 28, che cita Mavrommatis Concessioni della Palestina, Sentenza n. 2, 1924, P.C.I.J., Serie A, n. 2, p. 11.

525 Ibidem, citando l’Africa Sud-Occidentale (Etiopia contro Sudafrica; Liberia contro Sudafrica), Obiezioni Preliminari, Sentenza,

I.C.J. Reports 1962, p. 328.

 

526 Ibidem, p.11-12, par. 28, citando le presunte violazioni dei diritti sovrani e degli spazi marittimi nel Mar dei Caraibi (Nicaragua v. Colombia), Obiezioni preliminari, Sentenza, I.C.J. Reports 2016 (I), p. 26, par. 50.

 

procedura”.527 Ai fini della decisione sull’esistenza di una controversia tra le Parti al momento della presentazione della Domanda, la Corte “prende in considerazione in particolare tutte le dichiarazioni o i documenti scambiati tra le Parti, nonché gli scambi effettuati inambito multilaterale. Nel fare ciò, presta particolare attenzione all’autore della dichiarazione o del documento, al destinatario previsto o effettivo e al loro contenuto”.528

 

  1. Ai fini dell’indicazione di misure provvisorie, la Corte non è tenuta ad accertare se si sia verificata una violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Convenzione sul genocidio.529 È importante notare che, come affermato in precedenza dalla Corte, “una tale constatazione, che dipenderebbe in particolare dalla valutazione dell’esistenza di un intento di distruggere, in tutto o in parte, il gruppo … [dei palestinesi] in quanto tale, potrebbe essere fatta dalla Corte solo nella fase dell’esame del merito del presente caso“.530Invece, “ciò che la Corte è tenuta a fare nella fase di emissione di un’ordinanza sulle misure provvisorie è stabilire se gli atti denunciati… possano rientrare nelle disposizioni della Convenzione sul genocidio“.531 La Corte non deve stabilire che tutti gli atti denunciati possano rientrare nelle disposizioni della Convenzione. È sufficiente che “almeno alcuni degli atti denunciati… possano rientrare nelle disposizioni della Convenzione”.532

 

  1. Almeno alcuni degli atti denunciati dal Sudafrica sono chiaramente “suscettibili di rientrare nelle disposizioni della Convenzione”. Sono stati considerati tali da rientrare nelle disposizioni della Convenzione da numerosi Stati e da esperti e organismi delle Nazioni Unite, tra cui il Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale.533 In particolare, sono chiaramente in grado di rientrare nelle disposizioni dell’articolo II (a), II (b), II (c) e II (d) della Convenzione, in quanto costituiscono: (1) l’uccisione di palestinesi a Gaza, (2) il loro grave danno fisico o mentale, (3) l’inflizione deliberata di condizioni di vita calcolate per portare alla distruzione dei palestinesi a Gaza e (4) l’imposizione di misure volte a prevenire le nascite all’interno del gruppo. In relazione al punto II (c), la Corte ha precedentemente spiegato che questo include “metodi di distruzione fisica, diversi dall’uccisione, con cui l’autore mira in ultima analisi alla morte dei membri del gruppo”.534 Citando la giurisprudenza dei tribunali internazionali, la Corte ha affermato che “tali metodi di distruzione includono in particolare la privazione di cibo, cure mediche, riparo o vestiario, così come la mancanza di igiene, l’espulsione sistematica dalle case o l’esaurimento come risultato di un lavoro eccessivo o di uno sforzo fisico”.535Questi tribunali internazionali hanno anche identificato i seguenti metodi di distruzione: “sottoporre il gruppo a una dieta di sussistenza; non fornire cure mediche adeguate… e in generale creare circostanze che portino a una morte lenta, come la mancanza di cibo, acqua, riparo, vestiti e servizi igienici adeguati”.536 Questa Corte ha anche stabilito che lo spostamento forzato di massa puòessere considerato un atto di genocidio.537 I materiali su cui si basa

 

527 Ibidem, p.13-14, par. 35, citando Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 12, par. 26.

528 Ibidem, pp. 220-221, para. 35, citando The Gambia v. Myanmar, Provisional Measures, ordinanza del 23 gennaio 2020,

  1. 12, par. 26.

529 Ibidem, p. 15, par. 43.

530 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 14, par. 30. 30.

531 Ibidem, p. 14, par. 30 (corsivo aggiunto); si veda anche Ucraina v. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 15, para. 43.

532 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 14, par. 30 (corsivo aggiunto).

533 Si veda la Sezione III. Fatti, E. Riconoscimento dell’intento genocida di Israele contro i palestinesi di Gaza, supra.

534 Applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (Croazia c. Serbia), Sentenza, I.C.J. Reports 2015, p. 70, para. 161.

535 Ibidem, citando ICTY, Trial Chamber II, Prosecutor v. Brđanin, Case No. IT-99-36-T, Judgment (1 settembre 2004), para. 691 e Procuratore v. Stakić, Caso n. IT-97-24-T, Sentenza (31 luglio 2003), par. 517-518.

536 ICTY, Camera d’Appello, Procuratore contro Zdravko Tolimir, Caso n. IT-05-88/2-A, Sentenza (8 aprile 2015), p. 327, par. 740.

537 Applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (Bosnia-Erzegovina c. Serbia e Montenegro), Sentenza, I.C.J. Reports 2007, p. 123, para. 190 (“Bosnia v. Serbia, Sentenza”).

 

Questa applicazione costituisce una chiara prova della creazione da parte di Israele di circostanze chiaramente in grado di costituire tali metodi di distruzione.

 

  1. Le prove relative all’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio da parte di funzionari dello Stato israeliano, politici e altri – come sopra esposto – e la mancata punizione dei responsabili da parte di Israele, sono anch’esse chiaramente in grado di rientrare nelle disposizioni degli articoli III e IV della Convenzione.

 

  1. “I suddetti elementi” servono a “stabilire prima facie l’esistenza di una controversia tra le Parti relativa all’interpretazione, all’applicazione o all’adempimento della Convenzione sul genocidio”.538 La controversia riguarda le violazioni da parte di Israele degli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio, tra cui la mancata prevenzione e la perpetrazione del genocidio, e gli obblighi del Sudafrica, previsti dalla Convenzione sul genocidio, di prevenire il genocidio, anche adottando misure per influenzare efficacemente le azioni delle persone che potrebbero commettere un genocidio.539 La Corte ha descritto la natura di questa controversia come segue: “Gli obblighi di prevenzione di uno Stato e il corrispondente dovere di agire sorgono nel momento in cui lo Stato viene a conoscenza, o avrebbe dovuto normalmente venire a conoscenza, dell’esistenza di un grave rischio di genocidio. Da quel momento in poi, se loStato ha a disposizione mezzi in grado di avere un effetto deterrente su coloro che sono sospettati di preparare un genocidio o che sono ragionevolmente sospettati di avere un intento specifico (dolus specialis), ha il dovere di fare uso di questi mezzi secondo le circostanze”.540

 

  1. Di conseguenza, la Corte è chiaramente competente, prima facie, a indicare misure provvisorie nel caso in questione.

 

C.  I diritti di cui si chiede la tutela, il loro carattere plausibile e il legame tra tali diritti e le misure richieste

 

  1. La Corte ha “il potere di indicare, se ritiene che le circostanze lo richiedano, le misure provvisorie che dovrebbero essere adottate per preservare i rispettivi diritti di una delle parti”, ai sensi dell’articolo 41 dello Statuto della Corte. Il potere della Corte di indicare misure provvisorie “ha per oggetto la salvaguardia dei rispettivi diritti rivendicati dalle parti in una causa, in attesa della decisione della Corte sul merito”.541 Ne consegue che “la Corte deve preoccuparsi di preservare con tali misure i diritti che possono essere successivamente riconosciuti da essa come appartenenti all’una o all’altra parte”.542 In questa fase del procedimento, tuttavia, la Corte non è chiamata a stabilire in via definitiva se i diritti che il Sudafrica cerca di tutelare esistono; deve solo decidere se è convinta che i diritti rivendicati dal Sudafrica nel merito, e per i quali chiede protezione, siano “almeno plausibili”.543

cioè “fondati su una possibile interpretazione” della Convenzione.544 Tali diritti sono chiaramente plausibili, considerando tra l’altro le dichiarazioni degli esperti e degli organi delle Nazioni Unite che affermano che vi è un’interpretazione possibile della Convenzione.

538 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 14, par. 31. 31.

539 Bosnia v. Serbia, Sentenza, p. 221, par. 430.

540 Ibidem, p. 43, par. 431.

541 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 18, para. 43; e Ucraina v. Federazione Russa, Provvedimenti provvisori, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 223, par. 50. 50.

542 Ibidem.

543 Il Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 18, par. 43; e Applicazione della Convenzione internazionale sull’eliminazionedi tutte le forme di discriminazione razziale (Qatar v. Emirati Arabi Uniti), Misure provvisorie, ordinanza del 23 luglio 2018, I.C.J. Reports 2018, p. 422, para. 43(di seguito “Qatar v. United Arab Emirates, Provisional Measures, Order of 23 July 2018.

544 Questioni relative all’obbligo di perseguire o estradare (Belgio c. Senegal), Provvedimenti provvisori, Ordinanza del 28 maggio 2009, I.C.J. Reports 2009, p. 152, par. 60 (corsivo aggiunto).

 

rischio reale di genocidio – rischio che fa sorgere l’obbligo di prevenire il genocidio, ai sensi dell’articolo I della Convenzione, che è vincolante sia per Israele che per il Sudafrica. Da questo rischio scaturisce l’obbligo di prevenire il genocidio, ai sensi dell’articolo I della Convenzione, vincolante sia per Israele che per il Sudafrica, e l’obbligo di non commettere genocidi e di punire coloro che incitano direttamente e pubblicamente al genocidio.545

 

  1. Affinché la Corte indichi una o più misure provvisorie, deve anche esistere un legame tra i diritti di cui si chiede la tutela e la misura provvisoria richiesta.546 Tale legame esiste chiaramente tra i diritti rivendicati dal Sudafrica e le misure provvisorie richieste, che sono direttamente collegate ai diritti oggetto della controversia.

 

  1. In relazione alla natura dei diritti rivendicati dal Sudafrica ai sensi della Convenzione sul genocidio, come recentemente ricordato dalla Corte:

 

“In una convenzione di questo tipo gli Stati contraenti non hanno interessi propri, ma solo un interesse comune, cioè la realizzazione di quegli alti scopi che sono la ragion d’essere della convenzione. Di conseguenza, in una convenzione di questo tipo non si può parlare di vantaggi o svantaggi individuali per gli Stati, né di mantenimento di un perfetto equilibrio contrattuale tra diritti e doveri. Gli alti ideali che hanno ispirato la Convenzione costituiscono, in virtù della volontà comune delle parti, il fondamento e la misura di tutte le sue disposizioni”.547

 

  1. In considerazione dei loro “valori condivisi”, tutti gli Stati parti della Convenzione sul genocidio hanno quindi “un interesse comune a garantire che gli atti di genocidio siano prevenuti e che, se si verificano, i loro autori non godano dell’impunità”.548 Come stabilito dalla Corte, “questo interesse comune implica che gli obblighi in questione sono dovuti da ogni Stato parte a tutti gli altri Stati parti della Convenzione”.549 Di conseguenza, le disposizioni pertinenti della Convenzione sul genocidio generano “obblighi [che] possono essere definiti come ‘obblighi erga omnes partes‘, nel senso che ogni Stato parte ha interesse a rispettarli in ogni caso”.550 Di conseguenza, come recentemente confermato dalla Corte:

 

“Ne consegue che qualsiasi Stato parte della Convenzione sul genocidio, e non solo uno Stato particolarmente colpito, può invocare la responsabilità di un altro Stato parte al fine di accertare il presunto inadempimento dei suoi obblighi erga omnes partes, e di far cessare tale inadempimento”.551

 

  1. In virtù di questo interesse comune, il Sudafrica intende proteggere con urgenza i diritti dei palestinesi di Gaza, in quanto membri di un gruppo protetto ai sensi della Convenzione, compreso il loro diritto di esistere come gruppo e il loro diritto di essere protetti da atti di genocidio e dal rischio di genocidio, dalla cospirazione per commettere genocidio, dall’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio, dal tentativo di genocidio e dalla complicità nel genocidio. Il Sudafrica cerca anche di proteggere i diritti erga omnes partes che ha in base alla Convenzione sul genocidio e gli obblighi erga omnes che ha per prevenire il genocidio, che rispecchiano gli obblighi erga omnes della Convenzione con i quali è autorizzato a chiedere

545 Bosnia v. Serbia, Sentenza, pp. 113-114, par. 165-169.

546 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 18, para. 44, citando Qatar v. Emirati Arabi Uniti, Misure provvisorie, ordinanza del 23 luglio 2018, p. 422, para. 44.

547 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 17, par. 41, citando il parere consultivo sulle

riserve alla Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, parere consultivo del 28 maggio 1951,

I.C.J. Reports 1951, p. 23 (di seguito “parere consultivo del 28 maggio 1951”).

548 Ibidem.

549 Ibidem.

550 Ibidem, applicando mutatis mutandis le Questioni relative all’obbligo di perseguire o estradare (Belgio c. Senegal), Sentenza, I.C.J. Reports 2012, p. 449, par. 68.

 

551 Ibidem.

 

di Israele, compresi gli obblighi di non commettere genocidio, di prevenire il genocidio e di punire il genocidio, compresi gli atti di genocidio, la cospirazione per commettere genocidio, l’incitamento diretto e pubblico al genocidio, il tentativo di genocidio e la complicità nel genocidio contro i palestinesi. La Corte ha precedentemente riconosciuto “il carattere universale sia della condanna del genocidio sia della cooperazione necessaria “per liberare l’umanità da tale odioso flagello””.552

 

  1. Ai fini dell’indicazione di misure provvisorie, la Corte non ha bisogno di stabilire in modo definitivo che i palestinesi sono a rischio di genocidio, che sono sottoposti ad atti di genocidio o che Israele sta violando in altro modo i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio. Piuttosto, è sufficiente che l’obbligo del Sudafrica di agire per prevenire il genocidio, o il diritto del Sudafrica di cercare di ottenere il rispetto da parte di Israele dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione di non commettere genocidio, e di prevenire e punire il genocidio e i relativi atti proibiti ai sensi della Convenzione, sia “plausibile”.553 Allo stesso modo, non è necessario che la Corte, prima di concedere le misure provvisorie, verifichi se l’esistenza di un intento genocida sia l’unica deduzione da trarre dal materiale in suo possesso, in quanto tale requisito equivarrebbe a una determinazione nel merito da parte della Corte. In particolare, il fatto che gli atti di genocidio si verifichino – e non vengano impediti o puniti – nel corso di un conflitto armato o in asserita risposta a un attacco da parte di un gruppo armato, non ha alcuna rilevanza sul fatto che i diritti rivendicati dal Sudafrica ai sensi della Convenzione sul genocidio siano “almeno plausibili”.554 Allo stesso modo, l’assenza di un precedente accertamento di genocidio da parte di un tribunale o di un’autorità giudiziaria non impedisce a questa Corte di esaminare un’istanza ai sensi della Convenzione sul genocidio, tanto meno di richiedere l’indicazione di misure 555

 

  1. I fatti e le circostanze descritti nel presente ricorso e nella richiesta di misure provvisorie stabiliscono che gli atti denunciati – che Israele ha commesso e sta commettendo – possono essere definiti quantomeno plausibilmente “genocidi”. Il dolus specialis richiesto può essere dedotto non solo dalla condotta di Israele contro i palestinesi di Gaza, ma anche da chiare e ripetute dichiarazioni disumanizzanti di funzionari governativi e militari israeliani nei loro confronti. In effetti, sono state così caratterizzate da numerosi capi di Stato e altri funzionari e rappresentanti statali, nonché d a un gran numero di esperti delle Nazioni Unite e da varie organizzazioni e istituzioni esperte in materia di diritti umani che hanno ripetutamente avvertito che le azioni di Israele equivalgono o rischiano il genocidio del popolo palestinese.556 Di conseguenza, i diritti invocati dal Sudafrica nella sua richiesta di indicazione di misure provvisorie sono quantomeno “plausibili”. Infatti, la loro tutela coincide con l’oggetto e gli scopi stessi della Convenzione sul genocidio.

 

D.  Rischio di pregiudizio irreparabile e urgenza

 

  1. La Corte “ha il potere di indicare misure provvisorie quando potrebbe verificarsi un pregiudizio irreparabile”.

causati a diritti che sono oggetto di un procedimento giudiziario o quando la presunta inosservanza di tale

 

 

552 Parere consultivo del 28 maggio 1951, pag. 23.

553 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 18, par. 43. 43.

554 Ibidem.

555 Si veda Bosnia v. Serbia, Sentenza, p. 120, par. 182: “La responsabilità dello Stato può sorgere ai sensi della Convenzione per genocidio e complicità, senza che un individuo sia condannato per il crimine o per uno associato”. Come spiegato dalla Corte: “Qualsiasi altra interpretazione potrebbe comportare l’impossibilità di ricorrere alla Convenzione in alcune circostanze facilmente immaginabili: un genocidio è stato presumibilmente commesso all’interno di uno Stato dai suoi leader, ma questi non sono stati portati in giudizio perché, ad esempio, hanno ancora il controllo dei poteri dello Stato, compresa la polizia, le procure e i tribunali, e non c’è un tribunale penale internazionale in grado di esercitare la giurisdizione sui presunti crimini”: ibidem, pp. 119-120, para. 182.

 

556 Si veda la sezione III. Fatti, E. Riconoscimento dell’intento genocida di Israele contro i palestinesi di Gaza, supra.

 

diritti può comportare conseguenze irreparabili”.557 In particolare, la Corte ha il potere di indicare misure provvisorie “se vi è urgenza, nel senso che vi è un rischio reale e imminente che venga arrecato un pregiudizio irreparabile prima che la Corte emetta la sua decisione definitiva”.558 Come la Corte ha recentemente confermato, “la condizione di urgenza è soddisfatta quando gli atti suscettibili di causare un pregiudizio irreparabile possono ‘verificarsi in qualsiasi momento’ prima che la Corte prenda una decisione definitiva sulla causa”.559

 

  1. Ai fini della sua decisione su una richiesta di indicazione di misure provvisorie in un caso che coinvolge accuse di violazioni della Convenzione sul genocidio, “la Corte non è chiamata … a stabilire l’esistenza di violazioni della Convenzione sul genocidio, ma a determinare se le circostanze richiedano l’indicazione di misure provvisorie per la protezione dei diritti previsti da questo strumento”,560 come “ritenuto plausibile”.561 Come affermato dalla Corte, ciò non richiede di “fare accertamenti definitivi di fatto o diimputabilità”, e “il diritto di ciascuna Parte di … presentare argomenti in merito al merito, deve rimanere impregiudicato dalla decisione della Corte” sulla richiesta di indicazione di misure 562

 

  1. Nel valutare se la condizione di urgenza è soddisfatta in casi che riguardano accuse di genocidio nel corso di un conflitto in corso, la Corte di solito considera se la popolazione a rischio è particolarmente vulnerabile e la fragilità della situazione generale, compresa la probabilità e il rischio del ripetersi del danno. La Corte considera una popolazione civile “estremamente vulnerabile” quando le operazioni militari hanno “provocato numerosi morti e feriti tra i civili” e “causato danni materiali significativi, compresa ladistruzione di edifici e infrastrutture”, e quando “i colpi sono continui e stanno creando condizioni di vita sempre più difficili per la popolazione civile”.563 Nell’indicare le misure provvisorie, la Corte ha considerato la mancanza di accesso da parte di molti individui ai “generi alimentari più elementari, all’acqua potabile, all’elettricità, ai medicinali essenziali o al riscaldamento”,564 e i tentativi di un “numero molto elevato di persone … di fuggire dalle città più colpite in condizioni di estrema insicurezza”.565 La Corte ha anche considerato i seguenti fattori, sollevati da una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, come materialmente rilevanti nel valutare se la condizione di urgenza è soddisfatta nei casi che coinvolgono accuse di genocidio: “attacchi a strutture civili come residenze, scuole e ospedali, e di vittime civili, tra cui donne, anziani, disabili e bambini”; la “portata” delle operazioni militari, compreso il confronto con altri conflitti, il “deterioramento della situazione umanitaria” in un territorio e il “numero crescente di sfollati interni e rifugiati che necessitano di assistenza umanitaria”.566 Allo stesso modo, la Corte ha tenuto conto delle conclusioni di una missione d’inchiesta, considerando fattori quali “la sistematica privazione dei diritti umani”, “le narrazioni e la retorica disumanizzanti”, “la pianificazione metodica, la “pianificazione di massa”, la “pianificazione di massa” e la “pianificazione di massa”.

 

557 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 24, para. 64; e Ucraina v. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 226, para. 65, entrambe citando le presunte violazioni del Trattato di amicizia, relazioni economiche e diritti consolari del 1955 (Repubblica islamica dell’Iran c. Stati Uniti d’America), Misure provvisorie, ordinanza del 3 ottobre 2018, I.C.J. Reports 2018, p. 645, para. 77.

558 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 24, para. 65; si veda anche Ucraina v. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 226, para. 66.

559 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 24, par. 65; e Ucraina c. Russia, Misure

provvisorie. 65; e Ucraina c. Russia

Federazione, Provvedimenti provvisori, ordinanza del 16 marzo 2022, pagg. 226-227, par. 66.

560 Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, pagg. 24-25, par. 66.

561 Ucraina c. Federazione Russa, Provvedimenti provvisori, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 227, par. 67.

562 Bosnia v. Serbia, Provisional Measures, ordinanza dell’8 aprile 1993, I.C.J. Reports 1993, p. 22, para. 44.

563 Ucraina c. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, p. 228, par. 75. 75.

564 Ibidem.

565 Ibidem; si veda anche Gambia c. Myanmar, Misure provvisorie, ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 27, para. 71; e

Richiesta di interpretazione della sentenza del 15 giugno 1962 nel caso relativo al Tempio di Preah Vihear (Cambogia c.

 

Thailandia), Misure provvisorie, Ordinanza del 18 luglio 2011, I.C.J. Reports 2011, p. 550, par. 53.

566 Ucraina c. Federazione Russa, Misure provvisorie, Ordinanza del 16 marzo 2022, pp. 228-229, par. 76.

 

uccisioni”, “sfollamento di massa”, “paura di massa”, “livelli schiaccianti di brutalità, combinati con l a distruzione fisica della casa della popolazione presa di mira, in ogni senso e a ogni livello”.567

 

  1. In particolare, come ha sottolineato la Corte, gli Stati firmatari della Convenzione sul genocidio hanno “espressamente confermato la loro volontà di considerare il genocidio come un crimine di diritto internazionale che devono prevenire e punire indipendentemente dal contesto “di pace” o “di guerra” in cui avviene”.568 Di conseguenza, uno Stato rimane vincolato dagli obblighi che gli spettano in quanto Stato parte della Convenzione sul genocidio, indipendentemente “dal fatto che possa essere in corso … un conflitto tra gruppi armati e … militari”.569 Tale contesto “non impedisce alla Corte di valutare l’esistenza di un rischio reale e imminente di pregiudizio irreparabile ai diritti tutelati dalla Convenzione”.570

 

  1. In caso di violazioni passate, la Corte ha ritenuto appropriate le misure provvisorie quando non è “inconcepibile” che possano ripetersi.571 La Corte ha anche ordinato misure provvisorie in circostanze “instabili e che potevano cambiare rapidamente”, con “tensioni continue e l ‘assenza di una soluzione globale del conflitto” che rendevano il gruppo colpito ancora vulnerabile.572 Di conseguenza, qualsiasi cessate il fuoco concordato o qualsiasi altro atto da parte di Israele che possa essere percepito come in grado di migliorare le circostanze per i palestinesi nel breve periodo non avrebbe un effetto risolutivo e non inciderebbe né sul merito né sull’urgenza delle argomentazioni del Sudafrica.

 

  1. Esiste un chiaro rischio di pregiudizio irreparabile per i diritti dei palestinesi e per i diritti del Sudafrica ai sensi della Convenzione sul genocidio. L’estrema urgenza della situazione è evidente: I palestinesi hanno subito e stanno subendo danni irreparabili a causa degli atti di genocidio compiuti da Israele in violazione dell’articolo II della Convenzione sul genocidio e delle altre violazioni della Convenzione da parte di Israele, tra cui la mancata prevenzione o punizione dell’incitamento diretto e pubblico al genocidio. Se queste violazioni della Convenzione sul genocidio dovessero rimanere incontrollate, c’è non solo il rischio, ma la certezza di ulteriori perdite significative e irreparabili di vite e proprietà, di gravi lesioni e di una crisi umanitaria sempre più profonda. Anche l’opportunità di raccogliere e conservare prove per la fase di merito del procedimento sarebbe seriamente compromessa, se non del tutto persa.

 

  1. Alla data della presente domanda, si stima che a Gaza siano stati uccisi 21.110 palestinesi, tra cui almeno 7.729 bambini. 55.243 palestinesi sono stati feriti, tra cui almeno 8.663 bambini, di cui oltre

1.000 amputati, disabili a vita. Circa il 70% delle persone uccise sarebbero donne e bambini. Un bambino palestinese a Gaza è stato ucciso circa ogni 15 minuti da quando Israele ha iniziato l’azione militare a Gaza il 7 ottobre 2023. Altre migliaia sono dispersi sotto le macerie. 61 ospedali e strutture sanitarie di Gaza sono stati danneggiati o distrutti; molti sono stati posti sotto assedio o sono stati sottoposti a evacuazione forzata, e solo 13 ospedali sono ancora parzialmente funzionanti, appesantiti dal sovraffollamento di massa. 311 operatori sanitari sono stati uccisi, molti mentre lavoravano, il che significa che molti dei feriti, compresi i bambini gravemente feriti, non possono accedere all’assistenza sanitaria. Si stima che 5.500 donne siano costrette a partorire in luoghi non sicuri.

 

567 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 22, par. 55.

568 Ibidem, pp. 27-28, para. 74, citando l’Applicazione della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (Bosnia-Erzegovina v. Jugoslavia), Obiezioni preliminari, Sentenza, Rapporti I.C.J. 1996, p. 615, para. 31.

569 Ibidem, p. 27, par. 74. Il conflitto in questione in quel caso era un conflitto armato interno.

570 Ibidem, p. 28, par. 74.

571 Immunità e procedimenti penali (Guinea Equatoriale c. Francia), Misure provvisorie, ordinanza del 7 dicembre 2016,

I.C.J. Reports 2016, p. 1169, par. 89.

572 Cfr. Applicazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (Georgia c. Federazione Russa), Misureprovvisorie, ordinanza del 15 ottobre 2008, Rapporti I.C.J. 2008, p. 396, par. 143.

 

condizioni ogni mese. I bambini muoiono per cause prevenibili: oltre alle malattie e alla malnutrizione, i neonati prematuri sono morti a causa della mancanza di carburante per alimentare i generatori degli ospedali; altri sono stati trovati in decomposizione nelle loro culle d’ospedale, perché il personale medico è stato costretto ad evacuare. Oltre il 60% delle abitazioni di Gaza è stato danneggiato o distrutto. Vaste aree di Gaza sono state distrutte, compresi interi villaggi, campi profughi, paesi e città che sono stati o sonodeliberatamente resi inabitabili. Israele ha reso impossibile una risposta umanitaria con continui bombardamenti, anche sulle vie di fuga. 1,9 milioni di persone, quasi l’85% della popolazione, sono sfollate, compresi anziani, feriti e disabili, che vivono in tende di fortuna, senza servizi igienici e acqua adeguati, nelle scuole delle Nazioni Unite e presso parenti. L’intera popolazione sta rischiando di morire di fame: il 93% della popolazione di Gaza sta affrontando livelli di fame da crisi, e più di uno su quattro sta affrontando “condizioni catastrofiche” – con la morte imminente. In questo contesto, il primo ministro israeliano ha affermato il 25 dicembre 2023: “Non ci fermiamo, continuiamo a combattere e stiamo approfondendo i combattimenti nei prossimi giorni, e questa sarà una lunga battaglia e non è vicina alla fine”.573 Le circostanze non potrebbero essere più urgenti.

 

  1. I 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, tra cui oltre un milione di bambini, sono estremamente vulnerabili. La loro esistenza è gravemente minacciata. Hanno urgente e grave bisogno della protezione della Corte. Ogni giorno che passa, gli attacchi militari di Israele continuano a causare ulteriori perdite significative di vite umane e di proprietà, e vengono commesse gravi violazioni dei diritti umani. Non c’è dubbio che i requisiti per l’indicazione di misure provvisorie siano soddisfatti in questo caso.

 

E.  Misure provvisorie richieste

 

  1. Sulla base dei fatti sopra esposti, il Sudafrica, in quanto Stato parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, chiede rispettosamente alla Corte, come questione di estrema urgenza, in attesa che la Corte si pronunci sul caso nel merito, di indicare le seguenti misure provvisorie in relazione al popolo palestinese come gruppo protetto dalla Convenzione sul genocidio. Tali misure sono direttamente collegate ai diritti che costituiscono l’oggetto della controversia tra Sudafrica e Israele:

 

  • Lo Stato di Israele deve sospendere immediatamente le sue operazioni militari a Gaza e contro Gaza.

 

  • Lo Stato di Israele garantirà che qualsiasi unità armata militare o irregolare che possa essere diretta, sostenuta o influenzata dallo stesso, nonché qualsiasi organizzazione e persona che possa essere soggetta al suo controllo, alla sua direzione o alla sua influenza, non compia alcuna azione a favore delle operazioni militari di cui al punto (1).

 

  • La Repubblica del Sudafrica e lo Stato di Israele, in conformità con i loro obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, in relazione al popolo palestinese, prenderanno tutte le misure ragionevoli in loro potere per prevenire il

 

  • Lo Stato d’Israele, in conformità con i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, in relazione al popolo palestinese in quanto

573 Dichiarazione del Primo Ministro israeliano al Partito Likud, 25 dicembre 2023: Jeremy Sharon, “After rare visit to Gaza, Netanyahu says war ‘not close to being over'”, The Times of Israel (25 dicembre 2023), https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/after-gaza-visit-netanyahu-says-war-not-close-to-being-over/ (corsivo

 

aggiunto).

 

gruppo protetto dalla Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, desistere dal commettere qualsiasi atto che rientri nel campo di applicazione dell’articolo II della Convenzione, in particolare:

  • uccidendo i membri del gruppo;
  • causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo;
  • infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita tali da provocarne la distruzione fisica totale o parziale; e
  • imporre misure volte a prevenire le nascite all’interno del

 

  • Lo Stato di Israele, ai sensi del punto (4)(c) di cui sopra, in relazione ai palestinesi, dovrà desistere e adottare tutte le misure in suo potere, compresa la revoca dei relativi ordini, delle restrizioni e/o dei divieti per prevenire:
    • l’espulsione e il trasferimento forzato dalle loro case;
    • la privazione di:
      • accesso a cibo e acqua adeguati;
      • l’accesso all’assistenza umanitaria, compreso l’accesso a combustibile, riparo, vestiti, igiene e servizi igienici adeguati;
      • forniture e assistenza medica; e
    • la distruzione della vita palestinese a

 

  • Lo Stato di Israele dovrà, in relazione ai palestinesi, garantire che le sue forze armate, così come le unità armate irregolari o gli individui che possono essere diretti, sostenuti o altrimenti influenzati da esso e le organizzazioni e le personeche possono essere soggette al suo controllo, direzione o influenza, non commettano gli atti descritti ai punti (4) e (5) di cui sopra, o si impegnino nell’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio, nella cospirazione per commettere genocidio, nel tentativo di commettere genocidio o nella complicità in genocidio, e, nel caso in cui si impegnino in tali atti, che vengano prese misure per la loro punizione ai sensi degli articoli I, II, III e IV della Convenzione sulla prevenzione e lapunizione del crimine di genocidio.

 

  • Lo Stato di Israele adotterà misure efficaci per prevenire la distruzione e garantire la conservazione delle prove relative alle accuse di atti che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo II della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio; a tal fine, lo Stato di Israele non agirà per negare o limitare in altro modo l’accesso a Gaza da parte di missioni di accertamento dei fatti, mandati internazionali e altri organismi per contribuire a garantire la conservazione di tali prove.

 

  • Lo Stato di Israele presenterà alla Corte una relazione su tutte le misure adottate per dare esecuzione alla presente ordinanza entro una settimana dalla data della stessa e, in seguito, a intervalli regolari come la Corte ordinerà, fino a quando la Corte non avrà emesso una decisione definitiva sul caso.

 

  • Lo Stato di Israele si asterrà da qualsiasi azione e farà in modo che non venga intrapresa alcuna azione che possa aggravare o estendere la controversia davanti alla Corte o renderne più difficile la risoluzione.

 

  1. Le misure provvisorie richieste sono direttamente collegate ai diritti oggetto della controversia.574 In particolare, leprime sei misure provvisorie sono state richieste per garantire

 

574 Gambia v. Myanmar, Misure provvisorie, Ordinanza del 23 gennaio 2020, p. 18, par. 44.

 

Il rispetto da parte di Israele degli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio di non commettere genocidio, di preveniree punire il genocidio, nonché di sostenere e riaffermare i diritti e gli obblighi del Sudafrica di prevenire il genocidio e di proteggere i palestinesi di Gaza dalla distruzione. Le ultime tre misure provvisorie richieste ai’e mirano a proteggere l’integrità del procedimento davanti alla Corte e il diritto del Sudafrica di vedere giudicato equamente il suo reclamo, anche garantendo la conservazione delle prove.

  1. Il Sudafrica chiede rispettosamente che questa richiesta di misure provvisorie sia presa in considerazione con urgenza,alla prima occasione possibile, compresa la fissazione di un’udienza di persona o a distanza tramite collegamento video nella settimana del 1° gennaio 2024.

  1. Il Sudafrica si riserva il diritto di richiedere ulteriori misure provvisorie per evitare danni irreparabili ai diritti inquestione nel presente caso, e/o per prevenire un ulteriore aggravamento della controversia tra le Parti, qualora si rendessero necessarie, nel corso del presente procedimento.

VII. RISERVA DI DIRITTI

 

  1. Il Sudafrica si riserva il diritto di rivedere, integrare o modificare i termini della presente domanda, nonché le motivazioni addotte.

VII I. NOMINA DELL’AGENTE

 

  1. Il Sudafrica ha designato come proprio agente Sua Eccellenza l’Ambasciatore Vusimuzi Philemon Madonsela, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica del Sudafrica presso il Regno dei Paesi Bassi.

  1. Ai sensi dell’articolo 40, paragrafo 1, del Regolamento della Corte, tutte le comunicazioni relative a questa causa devono essere inviate a:

Ambasciata della Repubblica del Sudafrica 40 Wassenaarseweg

2596 CJ

L’Aia Paesi Bassi

  1. Ho l’onore di assicurare alla Corte la mia più alta stima e

L’Aia,

(SigneJ)

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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