Le suore di Madre Teresa di Calcutta restano a Gaza per i disabili che curano, bombardata una scuola cattolica

“Eravamo in chiesa a pregare con i bambini quando abbiamo sentito un enorme fragore in prossimità del portone di ingresso della parrocchia. Non ci sono danni e feriti anche perché le bombe sono cadute a circa 300 metri da noi. Il fumo e la polvere sembravano dire che avessero danneggiato il nostro ingresso. Grazie a Dio non è così”, denunciano le suore di Madre Teresa di Calcutta dopo l’esplosione avvenuta vicino alla loro sede. (qui trovate la loro testimonianza: https://it.churchpop.com/video-bombe-cadono-vicino-alla-parrocchia-di-gaza-mentre-si-prega-il-rosario/). Nel frattempo oggi è stata bombardata la scuola cattolica delle Suore del Rosario, del patriarcato latino di Gerusalemme, nella zona di Tel al-Hawa danneggiando il grande cortile esterno e arrecando danni alle strutture circostanti”: a dare al Sir la notizia è suor Nabila Saleh, preside della scuola che aveva 1.250 alunni, in larga maggioranza musulmani. “Poco fa i tre giovani che erano nella scuola a guardia per evitare saccheggi mi hanno avvisata del bombardamento”, spiega la religiosa attualmente sfollata nella parrocchia della Sacra Famiglia. “Sono ancora in corso i bombardamenti ed è impossibile andare a vedere i danni subiti”.

Le suore di madre Teresa di Calcutta hanno deciso di non andarsene da Gaza per continuare ad accudire i bambini disabili che stanno servendo. Sono rimaste in tre. Altre religiose sono rimaste a servire la loro comunità.

Le suore di madre Teresa di Calcutta “non hanno evacuato e hanno scelto di rimanere con i loro 30 bambini disabili e 30 adulti malati e poveri che servono nella loro missione”, si legge nella richiesta di preghiera scritta da una consorella. “Se partono, non c’è nessuno che possa prendersi cura di loro”.

“Sono serene e tranquille, ma anche incredibilmente gioiose! Hanno preso la decisione di stare con i loro figli malati e poveri e di non lasciarli soli in questo momento terribile, confidando che il Signore sarà la loro forza e il loro rifugio. Preghiamo per loro e per la pace!”.

Le suore di Madre Teresa di Calcutta sono arrivate a Gaza nel febbraio 1973, servono i poveri, i malati, i senza tetto, gli handicappati da oltre 50 anni. …E restano lì anche sotto i bombardamenti. La fede, ma sopratutto l’esempio con i fatti, le rendono delle donne importanti, non agli occhi dei politici, certo, ma di tutte le persone che vogliono il bene, la pace, indipendente dalle opinioni, dalla religione di appartenenza, sono un esempio di umanità a cui ispirarsi.

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