Vaccini: l'avv. Antonietta Veneziano denuncia il reato di somministrazione di medicinali guasti • PRESSKIT

“Vi parlo un po’ di quello che sono le nostre denunce, i nostri lavori e quali sono le reati che andiamo a denunciare. Perché i reati, commessi in questa campagna vaccinale, sono molteplici, afferiscono a diversi titoli del codice penale e alcuni sono veramente molto gravi. Ci sono una serie di reati, come potete vedere, che sono reati contro l’incolumità pubblica e la salute pubblica. Ci sono una serie di reati che sono stati commessi contro la persona….”, spiega l’avv. Antonietta Veneziano al convegno Lo Squarcio del Velo

Il primo reato che abbiamo attenzionato alle autorità giudiziarie con le nostre denunce è il commercio alla Somministrazione di Medicinali guasti.

Questa norma punisce chiunque attraverso il commercio alla Somministrazione di Medicina dei Guasti provochi un danno alla salute pubblica. Si tratta di evitare che la popolazione possa subire la somministrazione di farmaci non solo sono potenzialmente dannosi ma anche totalmente inefficaci, come nel caso del vaccino Covid.

Perché abbiamo valutato questo errore sussistente? Perché esistono una serie di indizi che diventano prove, quindi una serie di elementi che dimostrano che questo relato è stato perfettamente integrato. Il primo sono le dichiarazioni della stessa azienda produttrice, Pfizer, che ha messo un ero sul bianco come non erano mai stati condotti studi sulla non tossicità.

Quindi la stessa parte ha pubblicamente confessato che l’insufficienza dei risultati pubblici sia un intervento di sicurezza ma è anche in termini di efficacia. Di fronte al Parlamento europeo il 10 ottobre 2022 una rappresentate Pfizer, rispondendo all’interrogazione di un parlamentare europeo affermarenon avevano studiato la possibilità che il farmaco prevenisse la trasmissione del virus, perché avevano dovuto procedere alla velocità di la scienza. Quindi la stessa Casa Farmaceutica ci dice che non avevano scudi sufficienti, nessuno di sicurezza e nessuno di efficacia dell’anticina.

Un forte aiuto in questo senso ci è poi arrivato dagli studi del professor Gabriele Segalla, un ricercatore indipendente biochimico che ci ha fornito un preziosissimo apporto, non solo a livello tecnico-scientifico, ma anche a livello criminologico. Il dottore Segalla ha infatti evidenziato, la possibilità della sussistenza del dolo, cioè della conoscenza che la stessa casa produttrice del vaccino, la Pfizer, e conseguentemente le autorità regolatrici del fanno, quindi Ema e Aifa, avevano conoscenza che questo prodotto era un prodotto dannoso, quindi un medicinale imperfetto.

Segnala che esisteva un brevetto che era successo a novembre del 2019 alla Rintec, che conteneva alcune indicazioni tecniche sulla sicurezza di un preparato destinato all’immunoterapia, quindi alla vaccinazione. Queste indicazioni non sono state rispettate dalla casa produttrice, ma è stato fatto esattamente il contrario, cioè sono state associati dei componenti chimici, che per ammissione dello stesso brevetto erano fortemente il sospettato di instabilità.

Quindi questo conclama che le autorità, prima le case farmaceutiche e poi le autorità che hanno poi concesso le autorizzazioni al commercio, sapevano o dovevano essere quantomeno conoscenti del fatto che questo farmaco era fortemente instabile.

Ma non solo, se c’è arrivata un’altra cosa che dimostrazione: durante la campagna vicinale, esattamente il 18 ottobre 2021, l’EMA annuncia che la Pfizer ha modificato il suo prodotto, quindi ha approvato una formulazione per un termine di uso che è più stabile. E il fine di questo progetto è proprio per migliorare la stabilità. Quindi è automaticamente una conferma del fatto che sapevano che il farmaco di prima era fortemente instabile.

La cosa gravissima è che dopo l’approvazione di questa nuova formulazione che si contraddistingue dalla fiala con tappo grigio, la vecchia preparazione, quella con il tappo viola, che era sospettata di instabilità e quindi altamente pericolosa, è rimasta sorprendentemente in commercio

Di questo fatto noi abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica, nella nostra denuncia, di ottenere il sequestro del legale del farmaco per farlo analizzare e per accettare che quello che dice la comunità scientifica è vero. Siamo in fase di indagini, le indagini preliminari purtroppo sono coperte da segreto e durano molto tempo, che possono arrivare in quattro mesi. Quindi stanno lavorando, ci auguriamo che stiano lavorando.

Qui trovate l’intervento integrale dell’avvocato Veneziano al convegno Lo Squarcio del Velo: https://www.youtube.com/watch?v=-2TaL2TkqwA