Si chiama dolo eventuale. Lo denunciano gli avvocati di Ali, Avvocati Liberi. In pratica secondo il normale uso delle statistiche in medicina, se un evento avverso atteso è inferiore alle stime previste la possibilità che ci sia correlazione è scarsa. Così se si gonfiano i dati delle previsioni si può dire, sempre secondo la scienza, che non c’è correlazione. Peccato che le se premesse da cui si parte sono errate lo sono anche le conclusioni.
Ecco cosa è successo
“Alle pagine 25 e 26 del Rapporto di sorveglianza n.5 del 27.5.21 AIFA calcolava quanti morti si attendeva successivamente alla vaccinazione anticovid”, spiegano gli avvocati di Ali, Avvocati Liberi.
“Sono definite “morti attese” quelle frutto dell’analisi osservato/atteso relative ad un sospetto evento avverso, temporalmente correlato a un farmaco o ad un vaccino: in altri termini, si confronta il numero di morti “osservati” dopo la somministrazione, con il numero di morti che ci si “attende” nella popolazione, indipendentemente dall’utilizzo del farmaco o vaccino.
Questo tipo di analisi sarebbe importante per capire la potenziale associazione statistica fra un medicinale e un evento.
In sintesi, quando si “osserva” un numero di morti dopo la somministrazione di un medicinale inferiore al numero di morti “attesi”, l’associazione fra il medicinale e l’evento sarebbe improbabile mentre, al contrario, quando la somministrazione di un medicinale determina un numero di morti superiore a quelli che ci si aspetterebbe indipendentemente da esso, l’associazione sarebbe plausibile.
Dunque AIFA per sottolineare la “forza” statistica della correlazione temporale fra un evento e la somministrazione di un medicinale senza fornire informazioni dirette sul nesso di causalità, ha stimato un numero di morti elevatissimo per poi osservare un numero di morti bassissimo
Nella foto le tabelle con le stime di Aifa, tratte dal Rapporto di sorveglianza n.5 del 27.5.21
Lasciando stare le falsità e le manipolazioni dei dati della farmacovigilanza recentemente emerse, resta il fatto che
AIFA ha stimato 52.655 dopo la vaccinazione, di cui:
2.034nella fascia 30-69 anni
+
13.511 nella fascia 70 dopo la PRIMA settimana dalla prima dose
+
4.069 nella fascia 30-69 anni
+
27.022 nella fascia 70+ dopo la SECONDA settimana dalla prima dose
+
650 nella fascia 30-69 anni
+ 10.127 nella fascia 70+ dopo la PRIMA settimana dalla seconda dose
+
1329 nella fascia 30-69 anni
+ 20.255 nella fascia 70+, dopo la SECONDA settimana dalla seconda dose
=
morti attese 52.665
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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