La rivelazione a Fuori dal Coro. “L’allora direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, blocca la richiesta delle autopsie. L’Aifa l’agenzia del farmaco, le istituzioni sanitarie hanno l’obbligo di verificare se una persona è morta a causa del vaccino”, denuncia Mario Giordano
“E’ il 18 marzo marzo 2021 all’Agenzia Italiana del Farmaco vengono preparati i documenti per chiedere 5 autopsie: richiesta urgente alle procure”, scrivono, “degli esiti delle autopsie relative ai decessi post vaccino Astra Zeneca”, spiega Marianna Canè
“…Eppure qualcosa va storto, perché le richieste non saranno mai inviate.
Lo dimostra un altro documento interno datato 18 agosto 2021. Sono passati 5 mesi dalle richieste delle autopsie e a un funzionario Aifa viene un dubbio: “Ricordo male o le richieste alle procure non sono mai partite perché il DG, (direttore generale) non ha voluto??”
Ed ecco la risposta: “Ricordi bene aveva preparato tutte le lettere ma poi sono state bloccate”
Le richieste alle procure sono state bloccate dal direttore generale, Nicola Magrini, l’uomo di Speranza, ma perché? Aifa è obbligata per legge ad esaminare questi dati e la stessa Agenzia a dirlo nella richiesta alla procura: “Tra i compiti attributi all’Aifa dalla legge, la scrivente amministrazione, svolge anche quello di farmacovigilanza”, infatti proprio per questo gli esiti delle autopsie: “risultano indispensabili ai fini di una corretta valutazione del nesso di causalità tra la reazione avversa segnalata ed il vaccino sopraindicato”
“Perché allora il direttore generale non spedisce questa richiesta? Perché rinuncia a dati indispensabili? Perché rinuncia alla corretta valutazione del nesso di causalità tra la reazione avversa segnalata ed il vaccino? E se non avesse rinunciato quante vite si potevano salvare?”
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