Pochi morti per vaccino: per Aifa chiunque fosse portatore di altre malattie non era morto per causa dei sieri sperimentali

La denuncia arriva dal Dott. Paolo Bellavite. “Parliamo dei decessi e dei concetti si applicano anche le altre malattie da vaccino. I morti segnalati a AIFA alla fine del secondo anno di iniezioni sono stati 971, già un numero enormemente superiore a tutti quelli che sono mai stati segnalati sugli altri vaccini, e certamente sono anche molto sottostimati per i motivi che abbiamo detto.

Tra questi le valutazioni di AIFA hanno portato alla fine a considerare come correlati solo il 3,6% del totale, quindi 29 persone su 910.

Il motivo, come hanno fatto a cancellare il 94 e il 96% delle correlazioni, è scritto qui, le valutazioni suggeriscono l’assenza di correlazione, quindi l’assenza di responsabilità nella maggior parte di questi, in quanto si tratta di soggetti con patologie intercorrenti o pregresse con fragilità cliniche, quali malattie cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, autoimmuni, neurodegenerative, respiratorie, renali, epatiche, pancreatiche, del sistema linfopoietico e della coagulazione.

In pratica, la massima parte delle malattie esistenti nella popolazione italiana. Chiunque fosse morto dopo il vaccino e fosse portatore di altre malattie, secondo Aifa non era morto per causa del vaccino, ma delle malattie che aveva prima.

Ma questo è un errore concettuale estremamente grave, perché trascura ogni possibilità che il vaccino sia un fattore scatenante della morte nelle persone fragili.

Per capire come sia stato fatto questo cosiddetto errore, vediamo il metodo di AIFA. Si utilizza un algoritmo specifico costituito e validato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i fischi dopo, che tiene conto della relazione temporale tra vaccinazione e evento, della presenza di prove a favore, possibili spiegazioni alternative dell’associazione, evidenzi, letterature, ecc. Fissiamo queste parole in particolare, possibili spiegazioni alternative.

Il cosiddetto algoritmo, qui citato, dell’OMS è questo qua. Ovviamente non abbiamo tempo di parlare di tutto, è un percorso a tappe, superate le quali, dopo aver risposto a tutte le domande, si arrivano a conclusione.

Per brevità vi cito il punto primo, che è il più critico. La prima domanda è c’è una forte evidenza per altre cause? Se ci sono altre cause, il vaccino sarebbe scagionato. Qui già un bel trucco che ha messo l’OMS nel suo sistema. È una domanda tagliola e anche malfatta perché non considera le interazioni tra più cause che di solito ci sono. Ci sarebbe molto da discutere e l’ho fatto in un apposito articolo scientifico, ma assumiamo che questo metodo sia valido.

Vediamo cosa dice OMS e come AIFA trucca le carte, perché noi abbiamo denunciato alla magistratura questi errori, che anche se fossero stati fatti a fin di bene, sono comunque dei falsi, dei falsi ideologici.

Ecco come AIFA stravolge le analisi della causalità. La prima domanda dell’algoritmo è questa. Is there strong evidence for other causes? Significa c’è una forte, strong evidenza per altre cause. La evidenza deve essere forte, cioè una prova, in inglese evidence vuol dire prova, e bisogna che la documentazione clinica confermi, c’è scritto sotto, conferma che sia proprio quella la causa, quest’altra causa, sia quella la causa della morte, chiaro?

Invece nella formulazione di Alpha la forte evidenza diventa possibile spiegazione alternativa. Chiaramente se uno cerca una spiegazione alternativa, tutte le malattie sono possibili cause di morte. Se uno vuole dire che è stata l’altra causa di qualunque malattia, anche il diabete, se vogliamo, la malattia di Alzheimer, qualunque cosa, qualunque malattia può diventare causa alternativa di morte, cancellando la responsabilità del vaccino. Così i vaccini sono diventati sicuri”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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Per non dimenticare: La lettera in cui l’Ema conferma che i vaccini non servono per la prevenzione del contagio tradotta in italiano

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