L’idea del cambiamento climatico è inconfutabile, da qualche parte cambia, così ci impongono di tutto

Secondo Jonah Goldberg, l’editore fondatore di National Review Online, “La bellezza del riscaldamento globale è che tocca tutto ciò che facciamo: cosa mangiamo, cosa indossiamo, dove andiamo. La nostra “impronta di carbonio” è la misura dell’uomo”, scrive Tyler Durden su Zero Hedge..

Quando la temperatura aumenta, sentiamo: “Wow, questa è una chiara prova del cambiamento climatico”. Ma quando il clima si raffredda rapidamente, sentiamo: “Wow, questa è un’altra prova del cambiamento climatico”

Non c’è da stupirsi che il movimento ambientalista abbia dovuto cambiare il nome da “riscaldamento globale” a “cambiamento climatico”.

In altre parole, l’idea di “cambiamento climatico” è sostanzialmente inconfutabile perché, da qualche parte, in qualche modo, il clima cambia sempre. E qualsiasi teoria che non sia confutabile non è scientifica; è religione.

Il governo si presenta come un eroe contro la crisi climatica.

Naturalmente, gli oligarchi globali potrebbero tentare di fabbricare una “crisi climatica” per vendere la loro soluzione, vale a dire il grande governo”.

“Io vorrei che voi andasse a ricordare che cosa è successo a quel favoloso club di Roma che si riunì nel 74 proprio a Roma e disse che stava finendo il petrolio, che la nostra civiltà era finita”, spiega Nicola Porro nella sua Zuppa quotidiana.

“Loro furono poco furbi perché loro fecero delle previsioni di cambiare il nostro stile di vita perché sarebbe finita la materia prima. Tanto erano sicuri che finiva quella materia prima che ancora stiamo qua a bruciarla e usarla nelle nostre auto. Ma il punto fondamentale è che loro avevano sbagliato perché qui non ci dicono che finiscono le materie prime, non ci dicono più come ci dicevano negli anni 70 che finiscono le materie prime perché non stanno finendo.

Ma che cosa ci raccontano? Ci raccontano che finisce il mondo e quello è più difficile da verificare. (…) noi sappiamo che è questa l’era dell’ebollizione”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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Per non dimenticare: “Ridurre la popolazione contribuirebbe a mitigare il riscaldamento globale”, titola Le Monde

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