Tribunale di Osnabrück: con l’obbligo vaccinale violato il diritto fondamentale all’integrità fisica e quello della libertà di professione, il giudice mette in discussione “l’indipendenza del processo decisionale ufficiale” della corte costituzionale che aveva avvallato l’obbligo

In Germania la giurisprudenza ristabilisce i diritti fondamentali. Il tribunale di Osnabrück ha sollevato la questione della costituzionalità dell’obbligo vaccinale per il personale infermieristico sospeso perché non vaccinato.

L’obbligo di vaccinazione per il personale infermieristico ai sensi del § 20a IfSG nella versione del 18 marzo 2022 ha violato il diritto fondamentale all’integrità fisica (art. 2 cpv. 2 frase 1 Legge fondamentale (GG) )) nonché quello della libertà di professione (art. 12 cpv. 1 GG).

La corte costituzionale tedesca, il BVerfG, con decisione del 27 aprile 2022, aveva già dichiarato legale l’obbligo di vaccinazione infermieristica (rif. 1 BvR 2649/21). Tuttavia, “l’indipendenza del processo decisionale ufficiale” viene ora messa in discussione, spiega il giudice del tribunale di Osnabrück.

La questione è stata sollevata dopo che un’assistente infermieristica che non poteva più svolgere il suo lavoro a causa dell’obbligo di vaccinazione, ha fatto causa. Il 7 novembre 2022 il distretto di Osnabrück le ha vietato di entrare in ospedale e di continuare a lavorarvi sulla base dell’allora IfSG. La donna non aveva presentato alcuna prova di essere stata vaccinata contro il Corona o di essere guarita, né alcun certificato attestante che non poteva essere vaccinata. Questo divieto è stato ora revocato dal tribunale amministrativo.

La Camera è giunta alla sua decisione dopo aver analizzato i protocolli dell’equivalente del nostro Cts e dopo aver ascoltato il presidente della RKI Lars Schaade come testimone all’udienza di Osnabrück. Nel 2022 il capo dell’autorità federale superiore, sottoposta alla vigilanza della BMG, era a capo della squadra di crisi Corona. Questi protocolli, secondo il giudice,  suggeriscono che l’indipendenza del processo decisionale normativo potrebbe essere stata compromessa.

La 3a Sezione del Tribunale amministrativo con i suoi tre giudici togati e due giudici onorari è stata la prima corte in Germania ad utilizzare i protocolli RKI pubblicati dall’Istituto Robert Koch nonché i protocolli RKI trapelati, che erano stati completamente oscurati.

“Nella misura in cui la giustificazione della legge mostra la protezione delle persone vulnerabili dall’infezione da parte del personale non vaccinato come motivo principale per l’introduzione di obblighi di vaccinazione legati alle strutture e alle aziende,” questa valutazione, che si basa sulle raccomandazioni dell’RKI, si riflette nei protocolli dell’RKI “scioccati”, ha affermato la corte. In altre parole: l’RKI non ha sempre aggiornato la BMG, per cui le misure dell’IfSG non sempre corrispondevano allo stato della scienza più attuale. Nel frattempo nel 2022 l’obbligo vaccinale “è diventato incostituzionale”.

Nella sentenza la Corte spiega anche che l’RKI avrebbe dovuto informare di propria iniziativa il Ministero federale della sanità sulle nuove scoperte della scienza e della ricerca.

Secondo la motivazione della legge dell’epoca (Legge sulla protezione dalle infezioni), la protezione delle persone vulnerabili dalle infezioni da parte del personale non vaccinato era il motivo principale per l’introduzione di obblighi di vaccinazione legati alle strutture e alle aziende.

Secondo la Corte questa valutazione, che si basa sulle raccomandazioni dell’Istituto Robert Koch, è ora scossa dai protocolli RKI pubblicati. Agli occhi della corte, il governo federale non aveva adempiuto al proprio dovere di monitorare gli standard.

È quindi necessario sottoporre nuovamente l’ordinanza Corona allora alla Corte costituzionale federale con un nuovo esame di costituzionalità.

“La Camera sottoporrà ora il procedimento alla Corte costituzionale federale e le chiederà se l’articolo 20a della legge sulla protezione dalle infezioni (IfSG, nella versione del 18 marzo 2022) con l’articolo 2 capoverso 2 frase 1 e l’articolo 12 capoverso 1 GG fosse compatibile”. Ora spetta alla Corte costituzionale federale decidere se la legge del 18 marzo 2022 sulla protezione dalle infezioni sia compatibile con la Legge fondamentale. Bisognerà vedere come deciderà.

Fonte: 1, 2, 3

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Nel frattempo in Italia

Qui le sentenze della corte costituzionale sull’obbligo vaccinale per il Covid, che dichiarano costituzionale l’obbligo, inammissibile solo se si lavora da remoto per i sanitari e nullo per i militari.

1- Obbligo vaccinale per i sanitari non irragionevole né sproporzionato per la Corte Costituzionale

2- Per la Corte Costituzionale il tampone non può sostituire la vaccinazione per il personale sanitario

3- Pubblicata la sentenza sull’obbligo vaccinale: perché è inammissibile se si lavora da remoto

4 – La sentenza della Corte, contraria alle precedenti, che dichiara illegittimo l’obbligo vaccinale per i militari: La sentenza della Corte Costituzionale che toglie l’obbligo vaccinale alle forze dell’ordine

5- Sentenza della Corte Costituzionale 20 luglio 2023: La corte costituzionale insiste sull’obbligo vaccinale. Irricevibile il ricorso di uno psicologo che lavorava a distanza

6 – Sentenza della Corte Costituzionale 27 luglio 2023 – Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale dei guariti: “valutazione tecnica sulla scorta dei suggerimenti che la scienza specialistica può dare in un determinato momento storico”

7 – Sentenza della Corte Costituzionale 5 ottobre 2023 – Obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori: “scelta non irragionevole nè sproporzionata”, la Corte Costituzionale. Irricevibile il ricorso

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