Il paragrafo 25 dello Statuto del Partito Nazional Socialista di Hitler contiene il principio che la collettività prevale sull’individuo, lo stesso introdotto dalla Corte Costituzionale, la denuncia dell’avv. Fusillo

“Il ruolo della Corte Costituzionale è stato deleterio purtroppo perché la Corte Costituzionale ha letteralmente buttato a mare il principio comunque individualistico che derivava con tanti dubbi e con tante incertezze ma che comunque derivava dalla Costituzione italiana che contiene un elenco di diritti fondamentali, primo fra tutti quello della libertà individuale garantito dall’articolo 13 che comunque dava la prevalenza all’individuo sulla collettività, chiamiamola così”, denuncia l’avv. Fusillo.

“E anche l’articolo 2 che spesso viene citato a sproposito parla comunque di doveri di solidarietà sociale, politica ed economica, non si estendeva mai a un livello di solidarietà corporale, che è quella che ha introdotto la Corte Costituzionale.

Oltretutto il principio che è stato introdotto soprattutto dalle tre sentenze dell’inizio del 2023, la 14, la 15 e la 16, cioè che è consentito sacrificare l’individuo nell’ottica del bene comune, dell’interesse generale, chiamiamolo come vogliamo, è un principio pericolosissimo che ci riporta indietro alle più orribili dittature, perché il principio che la collettività prevale sull’individuo era scritto, tanto per citare qualcuno, nel paragrafo 25 dello Statuto del Partito Nazional Socialista di Hitler, era un principio abbastanza evidente dei bolshevichi sovietici.

Cioè tutte le volte che l’interesse collettivo prevale sui diritti individuali parliamo generalmente di dittature e di dittature abbastanza sanguinarie.

Questo purtroppo è quello che ha fatto la Corte Costituzionale con queste sciagurate sentenze che oltretutto hanno negato, nonostante gli sforzi in contrario, una giurisprudenza più che trentennale sul tema delle vaccinazioni obbligatorie, che pure era una giurisprudenza che dava adito a molte critiche, perché in realtà è l’articolo 32 che è uno dei più grossi pasticci della nostra Costituzione, perché prevede la possibilità che si sia assoggettabili a dei trattamenti sanitari obbligatori che è contrario a uno stato che voglia essere un stato di diritto, un paese civile ed è contrario comunque a delle norme internazionali che sono venute molto dopo la Costituzione e che dicono esattamente il contrario”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Qui le sentenze della corte costituzionale sull’obbligo vaccinale per il Covid, che dichiarano costituzionale l’obbligo, inammissibile solo se si lavora da remoto per i sanitari e nullo per i militari.

1- Obbligo vaccinale per i sanitari non irragionevole né sproporzionato per la Corte Costituzionale

2- Per la Corte Costituzionale il tampone non può sostituire la vaccinazione per il personale sanitario

3- Pubblicata la sentenza sull’obbligo vaccinale: perché è inammissibile se si lavora da remoto

4 – La sentenza della Corte, contraria alle precedenti, che dichiara illegittimo l’obbligo vaccinale per i militari: La sentenza della Corte Costituzionale che toglie l’obbligo vaccinale alle forze dell’ordine

5- Sentenza della Corte Costituzionale 20 luglio 2023: La corte costituzionale insiste sull’obbligo vaccinale. Irricevibile il ricorso di uno psicologo che lavorava a distanza

6 – Sentenza della Corte Costituzionale 27 luglio 2023 – Corte Costituzionale sull’obbligo vaccinale dei guariti: “valutazione tecnica sulla scorta dei suggerimenti che la scienza specialistica può dare in un determinato momento storico”

7 – Sentenza della Corte Costituzionale 5 ottobre 2023 – Obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori: “scelta non irragionevole nè sproporzionata”, la Corte Costituzionale. Irricevibile il ricorso

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