“La legge è entrata in conflitto con i diritti fondamentali, di salvaguardare la propria sopravvivenza”, Avv. Di Lorenzo alla Corte Costituzionale

“E’ una questione di prospettiva. Quella della Corte è per composizione, per conformazione, anche per consuetudine, è la prospettiva della legge dello Stato e lo è diventato in questi due anni fino al punto di entrare in conflitto con i diritti, i diritti fondamentali, che la legge dello Stato dovrebbe servire: quel diritto che appartiene a ciascuno di poter salvaguardare la propria sopravvivenza, tutelare la propria salute, la propria identità psicofisica, la propria dignità”, così l’Avv. Angelo Di Lorenzo all’udienza del 4 aprile alla Corte Costituzionale nell’ultima udienza sull’obbligo vaccinale dello scorso 4 aprile.

“Si tratta di diritti che vanno parlassi a quell’altro diritto: alla possibilità di accedere a un giudice, ad un sistema processuale per la tutela dei diritti fondamentali.

Ecco perché intervenire in questo giudizio costituzionale consentirebbe alla mia patrocinata e anche agli altri intervenienti di favorire la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dinanzi a un giudice che può per convenienza funzionale e capacità eliminare dall’ordinamento una norma che ha inciso gravemente sui diritti della  mia interveniente e l’ha costretta a sottoporsi, o meglio, a scegliere di sottoporsi o meno a un trattamento che è inumano e degradante. Perché proprio nel momento in cui si parla di scelta, e di scelta è la corte che ne ha parlato in termini di onere, in termini di responsabilità, in termini anche di rilascio del consenso, e allora questa scelta? Si compendia o nella scelta di mettere a rischio la propria vita, la propria salute, anche a un livello putativo, o, altrimenti, essere allontanati dal lavoro, dall’istruzione, perdere la retribuzione, perdere anche l’approvvigionamento dei mezzi minimi di sussistenza e con questi la propria dignità.

Qui vengono coinvolti diritti e situazioni soggettive, che trascendono ciascuno di voi, trascendono la Corte, perché afferiscono a qualcosa di superiore e universalmente riconosciuto, a un patrimonio indifettibile della persona in quanto essere umano e che nessun giudice dovrebbe rifiutarsi, non di riconoscere una tutela, ma quantomeno di riconoscerlo”.

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Qui le sentenze della corte costituzionale sull’obbligo vaccinale per il Covid, che dichiarano costituzionale l’obbligo, inammissibile solo se si lavora da remoto per i sanitari e nullo per i militari.

1- Obbligo vaccinale per i sanitari non irragionevole né sproporzionato per la Corte Costituzionale

2- Per la Corte Costituzionale il tampone non può sostituire la vaccinazione per il personale sanitario

3- Pubblicata la sentenza sull’obbligo vaccinale: perché è inammissibile se si lavora da remoto

4 – La sentenza della Corte, contraria alle precedenti, che dichiara illegittimo l’obbligo vaccinale per i militari: La sentenza della Corte Costituzionale che toglie l’obbligo vaccinale alle forze dell’ordine

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Udienza Corte Costituzionale 4 aprile 2023: L’Avv. Sinagra alla Corte Costituzionale: “Quale scienza avete seguito voi? Adesso i nodi vengono al pettine con l’inchiesta di Bergamo…”

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