La Marcia delle Libertà è arrivata a Firenze «per denunciare l’infamità nazista del Green Pass»

Tappa dopo tappa, la «Marcia delle Libertà» del presidente emerito di Sezione della Corte di Cassazione, Paolo Sceusa, ha attraversato gli Appennini ed è approdata a Firenze dove oggi, alle ore 14, in piazza Santissima Annunziata, è andata in scena una lezione “libera ed aperta di diritto e di arte”, sulla scorta di quanto già avvenuto a Bologna, e mentre in tutta Italia proseguono a centinaia le marce a supporto del fiume principale guidato da Paolo Sceusa e che si riconoscono perché i partecipanti indossano i colori del sole e della libertà: il giallo e l’arancione.

Come è noto (perché gormai la sanno praticamente tutti, anche se i media maggiori oscurano la notizia) l’ex magistrato ha organizzato la Marcia delle Libertà per risvegliare le coscienze «contro il greenpass e contro gli obblighi vaccinali, che a mio avviso sono illegittimi», va ripetendo ormai da mesi. Sin dall’agosto dello scorso anno, quando aveva lanciato il pubblico appello «Ne cives ad arma ruant» (Affinché i cittadini non vengano alle armi), esprimendo la necessità di evitare, attraverso l’attività legislativa, che la convivenza civile sia minacciata dal ricorso alla violenza da parte dei cittadini.

E all’indomani delle nuove restrizioni, una nuova iniziativa pacifica di Paolo Sceusa, sotto forma di messaggio telefonico, che in tanti stanno emulando: «Buongiorno. Questo è un mio messaggio seriale che sto mandando a tutti i miei contatti. Abbi quindi pazienza se sei già su posizioni contrarie al neonazismo in corso. Caro amico/a volevo solo informarti, al fine di renderti eventualmente corresponsabile, che da ieri 1 febbraio 2022 chi, come me, non è greenpassato da vaccino, (terza dose) non può accedere ad alcun negozio che non sia di alimentari, a nessuna banca, a nessun mezzo pubblico di trasporto, a nessun ufficio pubblico, a nessun luogo di ristorazione o di pernottamento; a nessun luogo di cultura, nè di sport. Questo affinchè un domani tu non possa dire “non sapevo… non credevo che… non avevo capito che…”. Questo affinché tu abbia la possibilità di vedere che si tratta di apartheid, in modo che, comunque tu la pensi sui vaccini, tu possa schierarti da subito, in modo chiaro e manifesto, contro questa infamità nazista. Un caro saluto».

Per restare aggiornati sulla marcia basta seguire Paolo Sceusa sul suo canale Telegram o su quello della Marcia. Invece, per coordinarsi con i vari gruppi che si muovono in tutta Italia, ci sono i canali Telegram divisi per regione.

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