Green pass o tessera sanitaria elettronica: “è la stessa cosa, se non è zuppa è pan bagnato”, avv. Fusillo

“Il Governo ha detto sì alla tessera sanitaria elettronica, quella sì, quella ci piace molto, è la stessa cosa, cioè se non è zuppa è pan bagnato, chiama la tessera sanitaria, chiamalo marchio verde, chiamalo certificato verde, come ti pare a te, ma è sempre lo stesso”, denuncia l’avv. Fusillo.

“In più questo decreto mette in campo definitivamente il famoso IT wallet che per ora è facoltativo, però già stanno cominciando a dire ma è tanto comodo, è tanto bello che ci metti la patente, ci metti la tessera sanitaria il progetto di metterci la nuova valuta digitale che dovrebbe far partire la banca centrale europea, quindi evidentemente questo decreto è un altro tassello nella costruzione della prigione digitale all’interno della quale si vogliono credere. Poi quando vedono che l’opinione pubblica si lamenta tanto, allora fanno una mezza marcia indietro, ma non credo alla sincerità delle dichiarazioni del Ministro e del Governo, adesso vediamo quello che succederà in sede di conversione, ma sicuramente c’è poco da fidarsi di questa gente.

La versione ufficiale (sul green pass in gazzetta ufficiale) è che viene presentato questo decreto al Consiglio dei Ministri, evidentemente nessuno l’ha letto perché altrimenti se ne sarebbero accorti. Poi, come dici tu giustamente, sapevano tutto e avevano cercato di fare una specie di colpo di mano, pensando che comunque il testo è lungo, bisogna leggerlo, magari nessuno lo guarda.

Mi sembra un’idea un po’ infantile perché queste cose vengono pubblicate in gazzetta ufficiale, tutti quanti le leggono, tutti le vedono, il decreto poi, come dicevi tu giustamente, contiene una serie di altri elementi altamente preoccupanti come l’It-wallet all’interno del quale vogliono mettere la patente digitale, la tessera sanitaria, certo che l’hanno fatta talmente sporca che è veramente incredibile.

Quanto è vero poi che loro non hanno intenzione di aderire a questo strumento è tutta un’altra questione, nel senso che dalle dichiarazioni ufficiali che sono state fatte per ora dall’Italia, l’Italia ha tutta l’intenzione di seguire in pieno la strategia dell’OMS che prevede proprio questo, l’OMS e l’Unione Europea qualche mese fa hanno fatto un accordo di condivisione della piattaforma tecnologica del marchio verde. L’Italia ha detto che va bene tutto, che quello che ha detto l’Unione Europea sull’OMS va più che bene, non c’è nessuna modifica in vista per quanto riguarda i nuovi provvedimenti dell’OMS, quindi questo improvviso pentimento del ministro che dice no, no, ma noi non la vogliamo questa cosa, lasciami dubitare che sia vero”.

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