“Ho l’impressione che alla fine purtroppo rimarrà alla faccia delle scelte democratiche”, si esprime così l’avv. Renate Holzeisen sulle scelte del governo per quanto riguarda Green Pass e adesione al nuovo trattato pandemico dell’Oms. “E’ tutto show, tutto teatro quello che sta succedendo perché il regolamento del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea che è entrato in vigore a novembre dell’anno scorso ed è stato votato da tutti gli europarlamentari che fanno parte dei partiti che attualmente compongono il governo. E anche da buona parte di quelli che si dicono opposizione in realtà, unica eccezione Francesca di Donato. Sono questi i fatti.
Loro escono con le promesse soltanto dopo che uno scopre in realtà che hanno già infilato in decreto legge, in quel caso nell’articolo 43, l’intenzione, la decisione di continuare con questa piattaforma, con il finanziamento che è necessario per il Green Pass. Loro vanno avanti, non illudervi, vanno avanti fino a quando la popolazione, la maggioranza, non scende in piazza e dice basta, basta, basta, non vi crediamo più neanche, mezzo virgola.
In più abbiamo nel frattempo visto anche il nuovo piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico che è entrato in vigore a novembre dell’anno scorso ed è stato fatto sotto la regia del nuovo ministro della “non salute”, come io lo definisco, e dove trovate che appunto si esprime in modo benevolo rispetto ai piani di arrivare alla delibera di questo contratto pandemico delle modifiche del regolamento Sanitario Internazionale. …ma non solo.
C’è proprio l’istruzione data a tutti, perché ormai si usano soltanto le espressioni inglesi, dagli stakeholder, di tutti quelli che sono coinvolti nella comunicazione che hanno un ruolo, naturalmente in prima linea ai media ma poi a tutti i rappresentanti politici istituzionali, viene detto guardate la nostra preoccupazione deve essere quella di lottare contro le cosiddette disinformazioni e fake news.
E’ proprio questo che vuole l’OMS, è proprio questo che vogliono coloro che negli ultimi quattro anni ci hanno imposto delle misure organizzando una manipolazione senza precedenti dal punto di vista mediatico istituzionale dell’opinione pubblica ed è quello che il nuovo ministro alla salute e dunque il governo continua a voler fare questi sono i fatti, non le parole.
Opposizione, chi rimane? Noi non abbiamo l’europarlamentare italiana che ha votato contro l’onorevole Francesca Donato, che era uscita dal partito dopo che la Lega ha votato per il Green Pass nel 2021, per il Green Pass a livello unionale. Lei è uscita e ha rettificato il suo voto, il suo voto divenuto definitivamente contrario al Green Pass perché lei non sottostava a questo diktat di partito. È uscita e è l’unica che ha votato anche l’anno scorso contro questa implementazione ex ante di questi concetti che ci portano ad un totalitarismo”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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