I guai giudiziari di Ursula von der Leyen alla vigilia delle elezioni europee

Lo scandalo “Pfizergate” è in corso dall’inizio del 2022, quando è stato rivelato che la von der Leyen aveva negoziato privatamente un accordo farmaceutico del valore stimato di 35 miliardi di euro – una cifra ufficiale non è mai stata pubblicata – tramite SMS con l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla. Successivamente, ha affermato di aver cancellato tutti i messaggi per “motivi di sicurezza”.

Il tribunale di Liegi ha rinviato al 6 dicembre il caso riguardante la denuncia penale presentata da un cittadino belga nell’aprile 2023 alla procura di Liegi contro la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per “usurpazione di funzioni e titoli”, “distruzione di documenti pubblici” e “appropriazione illegale di interessi e corruzione”. La denunciante ritiene che la signora von der Leyen abbia preso il posto del governo belga nella negoziazione di questi vaccini, la sospetta di aver ottenuto vantaggi nella negoziazione e la accusa di aver cancellato il suddetto SMS scambiato con l’amministratore delegato di Pfizer. In questa vicenda si sono costituite parti civili tra cui Polonia e Ungheria e il politico francese di estrema destra Florian Philippot.

Nel frattempo Ursula von der Leyen è oggetto di un’indagine della giustizia tedesca. Un pubblico ministero sta esaminando le accuse di corruzione nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sempre per l’acquisto di vaccini. Sono stati sollevati seri dubbi sul conflitto di interessi quando è stato rivelato che suo marito, Heiko von der Leyen, era il capo della società biotecnologica statunitense Orgenesis, che aveva collaborato con Pfizer per aiutarla a sviluppare e testare la componente mRNA del suo vaccino, che ha chiamato in causa mettere in dubbio la sua neutralità in questo settore. L’indagine tedesca è arrivata solo dopo l’insistenza del consulente aziendale e imprenditore Michael Immel che, insieme ad altri, aveva presentato una denuncia penale contro il capo della Commissione europea nel maggio 2023. Tuttavia, questa denuncia è stata inizialmente respinta dalla procura di Mönchengladbach. Il signor Immel ha cercato di far annullare questa decisione dalla procura di Düsseldorf, che si è pronunciata a suo favore. Successivamente le autorità di Mönchengladbach sono state invitate a svolgere un’indagine.

La signora von der Leyen non è il suo primo scandalo. Nel marzo 2016, è sopravvissuta a un’indagine formale della Scuola di Medicina di Hannover, in seguito alla rivelazione che oltre il 40% delle pagine della sua tesi di dottorato contenevano casi di plagio.

Fonte: 1, 2

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