La Procura europea accoglie la denuncia penale contro Ursula von der Leyen

Dopo due mesi e mezzo, la Procura europea (EPPO) ha deciso di accogliere la denuncia penale presentata a Liegi contro il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ne dà notizia il quotidiano belga Le Vif.

Nella denuncia di un cittadino belga contro Ursula si parla si “usurpazione di funzioni e titolo”, “distruzione di atti pubblici” e “appropriazione indebita di interessi e corruzione”. È stato depositato il 5 aprile nelle mani del giudice istruttore Frédéric Frenay da Frédéric Baldan, lobbista professionista di 35 anni di Huy, attivo nelle relazioni commerciali tra Ue e Cina.

“L’obiettivo di Frédéric Baldan? Ottenere, per vie legali, i famosi SMS scambiati nel 2021 tra Ursula von der Leyen e Albert Bourla, il grande capo di Pfizer. Secondo il New York Times, von der Leyen e Bourla avrebbero negoziato tra loro – mentre il primo non aveva alcun mandato per farlo – il più grande contratto mai firmato dalla Commissione europea: 35 miliardi di euro per 1,8 miliardi di dosi di vaccini Covid-19. Un contratto firmato nel maggio 2021 tra la Commissione e l’azienda farmaceutica. Secondo le informazioni trapelate, i vaccini costano inizialmente 15,50 euro a dose, prima di essere aumentati a 19,50 euro, secondo il Financial Times. Senza mandato, il presidente della Commissione avrebbe peraltro negoziato male con Pfizer a danno degli Stati membri dell’Ue, e quindi dei contribuenti europei di cui Frédéric Baldan si pone, in un certo modo, come rappresentante?”, si chiede Le Vif.

“L’EPPO può confermare di aver registrato la denuncia a cui si fa riferimento e di essere in contatto con le autorità giudiziarie belghe interessate”, reagisce Paula Telo Alves, addetta stampa presso la Procura europea. “Non possiamo fornire ulteriori informazioni in questa fase. Ogni volta che potremo parlare delle nostre indagini, lo faremo in modo proattivo”, aggiunge. Quindi silenzio radio. Come alla procura di Liegi dove è appena stato confermato che il giudice istruttore Frenay è ancora attualmente a capo del fascicolo. Sotto la supervisione dell’EPPO quindi, invece che della Procura di Liegi.
Accreditamento sospeso

“Da questa inchiesta europea non è filtrato nulla. Non si sa se si tratti di un’istruttoria o se sia stata posta sotto inchiesta. Non è inoltre chiaro se la denuncia di Frédéric Baldan sia stata allegata o meno a questo fascicolo. Le nostre domande all’EPPO sono rimaste tutte inascoltate.
D’altra parte, all’inizio di luglio, la società di lobbying di Frédéric Baldan, CEBiz, è stata misteriosamente sospesa dal registro europeo dei lobbisti, nonostante il suo accreditamento fosse stato rinnovato ad aprile. Il lobbista, che non ha più accesso diretto al Parlamento europeo per svolgere il suo lavoro, ha presentato diversi ricorsi contro questa sorprendente decisione”, conclude Le Vif.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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