Botta e risposta tra Ursula von der Leyen e Stella Assange sul caso dell’attivista Alexei Navalny, morto nelle prigioni russe dopo essere stato condannato a 19 anni di carcere.
Ursula von der Leyen scrive su X: “Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny.
Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo.
Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime.
Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all’autocrazia.”
Subito Stella Assange risponde: “Le tue parole suonano vuote quando rimani in silenzio sulla persecuzione politica del giornalista Julian Assange, che rischia 175 anni per aver pubblicato prove dei crimini di guerra statunitensi.
Navalny era un prigioniero politico, ma lo è anche Julian Assange. La CIA ha complottato per uccidere mio marito sotto la precedente amministrazione Trump. Non puoi aiutare Navalny, ma potresti salvare Assange.
La tutela della libertà e della sicurezza inizia a casa propria”.
E al primo ministro inglese scrive, Rishi Sunak: “Se fossi sincero, libereresti Assange”, ha dichiarato la moglie di Julian Assange, criticando le reazioni dell’Occidente alla morte di Alexei Navalny definendole ” non sincere ” e ” vuote “.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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