“Alfred Burla e Ursula von der Leyen hanno sempre tenuto nascosto il prezzo dei vaccini; ad oggi, infatti, non si sa effettivamente quanto sia costato un singolo vaccino”, denuncia Marianna Canè, parlando del suo ultimo libro inchiesta Effetto Avverso. “Tant’è che, a un certo punto, quando si voleva ampliare la lotta tra chi voleva vaccinarsi e chi no, si diceva che il vaccino non costava nulla, che era gratis, che non costava nulla andare a vaccinarsi, quindi era un atto di solidarietà. Invece, se ci si ammalava, si andava ad appesantire il sistema sanitario. Si sosteneva, quindi, che chi non si vaccinava andava a togliere soldi dalle casse dello Stato, mentre chi si vaccinava no, perché il vaccino era gratuito. Una gigantesca menzogna che io smaschererò in uno dei capitoli del mio libro. Si tratta proprio della bugia “andrà tutto bene”, perché alla fine non è vero che è andato tutto bene.
In uno dei capitoli trovo un documento in cui è riportato il prezzo del vaccino, che risulta essere più basso rispetto a quanto pagato in precedenza. L’Unione Europea chiede all’Italia se servono delle dosi al costo di 260 milioni di euro. La seconda opzione, quella massima, prevede 20 milioni di dosi di vaccino per un costo di 26 euro ciascuna. Quindi rendiamoci conto dei numeri di cui stiamo parlando. Il vaccino Moderna, tra l’altro, non era nemmeno quello più somministrato all’epoca: nel mese di aprile 2022, quando ormai non si vaccinava quasi più nessuno, il prezzo era addirittura di 26 euro a dose. È un prezzo esorbitante, considerando che una stima fatta nel 2022 dall’Osservatorio dell’Università Cattolica, dal professor Cottarelli, stimava il costo del vaccino in eccesso a 22 euro a fiala. Qui, invece, nero su bianco, in questo documento è scritto che l’Italia l’ha pagato 26 euro a fiala, ad aprile 2022.
Quindi non si può dire che i vaccini erano gratuiti e che chi non si vaccinava andava ad appesantire le casse dello Stato, perché con 520 milioni di euro chissà quante altre cose si sarebbero potute fare. Magari si sarebbe potuto risolvere, o quantomeno alleviare, il problema delle liste d’attesa, dato che adesso sembra impossibile fare una TAC, un’ecografia o qualsiasi esame in un ospedale, perché mancano medici, infermieri e turni di lavoro. Con 520 milioni di euro, forse, qualcosa in più si sarebbe potuto fare ad aprile 2022, quando tutti quei vaccini, o almeno un buon 80%, sono stati buttati via, insieme ai soldi degli italiani. Queste sono le bugie che sono state raccontate. Anzi, dirò di più: chi si è vaccinato e poi è stato danneggiato ora pesa doppiamente sulle casse dello Stato”.
Qui e qui trovare il libro Effetto Avverso di Marianna Canè
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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