In Germania è stata lanciata una petizione contro la “coercizione digitale”

Parte la petizione contro la coercizione digitale in Germania. “Chiediamo al Bundestag di includere nella Legge fondamentale il diritto alla vita senza coercizione digitale”, spiegano gli organizzatori.

“L’articolo 3 tratta del divieto di svantaggio e discriminazione. Questo articolo dovrebbe essere integrato dal divieto di discriminare nei servizi di base le persone che non utilizzano un determinato dispositivo o piattaforma digitale.

In sempre più posti siamo costretti a effettuare il login, a registrarci online o a scaricare un’app – rivelando così i nostri dati personali. E questo per poter usufruire dei servizi che fanno parte dell’assistenza di base!

Non deve succedere che l’esercizio dei diritti fondamentali, la partecipazione alla vita sociale e l’uso delle infrastrutture pubbliche (treno, ufficio postale, assistenza medica) dipendano dal fatto di avere Internet, di portare con sé uno smartphone o di installare una determinata app.

La coercizione digitale significa uno svantaggio tangibile e persino la completa esclusione dai servizi. Ciò non colpisce solo le persone anziane, povere o malate che non possono utilizzare la relativa tecnologia. Ma colpisce anche le persone esperte di tecnologia che sanno come muoversi e non vogliono inviare costantemente dati comportamentali in tutto il mondo o installare nuove app in modo casuale sui loro dispositivi.

Dobbiamo intervenire adesso e garantire i nostri diritti fondamentali. Il tempo è essenziale perché sempre più servizi analogici che prima erano a nostra disposizione vengono aboliti. Anche se ci piace usare noi stessi la tecnologia, dovremmo comunque lavorare per garantire che ci sia sempre un’alternativa non digitale.

Vogliamo andare alla radice del problema: chiediamo al Bundestag di includere nella Legge fondamentale il diritto alla vita senza coercizione digitale!”

Fonte

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