ZTL: l’avvocato Perillo denuncia la “discriminazione di tipo sociale ed economico e anche di accesso agli ospedali”, che questo provvedimento porterà

“È ovvio che questo tipo, questo provvedimento comporterà una vera e propria discriminazione di tipo sociale ed economico sulla cittadinanza”, ha denunciato l’avvocato Andrea Perillo a un convegno recentemente realizzato sulla Ztl a Roma

“La discriminazione economica riguarderà non migliaia, secondo me nemmeno centinaia di migliaia, ma forse qualche milione di lavoratori che comunque si sposta avanti e dietro nella città, che sarà costretto a, se vuole accedere alla ZTL, a acquistare un veicolo idoneo. Veicolo idoneo che, secondo gli ultimi dati, andrà a costare mediamente circa 21.000 Euro a oltre 21.000 Euro e quindi una famiglia dovrà spendere mediamente quello che è un anno di stipendio per acquistare uno di questi veicoli. Per accedere sarà poi ovviamente adesso diciamo che c’è tutta la questione su quelle che sono i veicoli idonei, ma è pacifico e lo stiamo vedendo tutti che sarà necessario avere un’auto ibrida o un’auto elettrica, con chiaramente grandissime difficoltà per coloro che non se la potranno permettere quindi si arriverà a una vera e propria discriminazione e avremo cittadini di serie A, di serie B e forse anche di serie C.

In tutto questo le ulteriori discriminazioni che abbiamo riscontrato sono ovviamente le discriminazioni di dovranno, dal punto di vista economico, faccio ad esempio, ho fatto anche l’esempio degli avvocati all’inizio, voglio dire anche noi saremo toccati chiaramente da questa cosa, perché è ovvio che i nostri clienti avranno grandi difficoltà ad arrivare anche nei nostri studi e quindi è una vera e propria difficoltà di spostamento. Penso anche a tutte le attività commerciali.

Roma non è certamente una città industriale, è una città fatta prevalentemente da piccoli commercianti, da piccole attività, da partite IVA, non da società per azioni e quindi vedranno le loro attività ridursi notevolmente, questo perché? Perché i loro clienti è molto probabile che non riusciranno ad accedere alla fascia verde per portare magari, parlavo proprio l’altra settimana con un meccanico che mi diceva sarò costretto probabilmente a chiudere l’officina perché non potendo arrivare il cliente non potrà mantenerla aperta.

Ci saranno notevoli problemi per i pendolari, perché i pendolari che accedono a Roma sappiamo benissimo che lo possono fare solo attraverso i pochi sistemi di trasporto che hanno a disposizione, perché chiunque abbia preso un treno metropolitano sa bene che cosa vuol dire arrivare da Viterbo a Roma con un treno che ha sostanzialmente un solo binario e quindi avranno sicuramente enormi difficoltà.

Ci saranno difficoltà sanitarie. Questo perché? Perché se andiamo verso la famosa città in 15 minuti e quindi verso quella sperimentazione che è cominciata ad Oxford sulla base della quale il cittadino deve avere la possibilità di arrivare in 15 minuti a qualsiasi servizio, che sia un servizio scolastico, che sia un servizio sanitario o un servizio amministrativo, è ovvio che in questo momento nella città non esiste la possibilità per un cittadino di arrivare in 15 minuti, ad esempio, pensa a una struttura ospedaliera. Abbiamo strutture ospedaliere che sono sul raccordo, quindi andremo a fare una ghettizzazione e una ghettizzazione, ossia avremo dei cittadini che saranno costretti a rivolgersi solamente a determinate strutture ed altri che potranno farlo in altre e quindi non ci sarà più la possibilità di scegliere tra una struttura e l’altra.

Io penso che il disegno sia quello di andare ben oltre perché se voi guardate la mappa della famosa area della ZTL fascia verde in due punti tocca il raccordo e qui ci siamo un po posti tutti la domanda, nel senso del per quale motivo si è arrivati fino al raccordo semplicemente perché io credo che siano facendo un esperimento, cioè l’esperimento è quello di dire arriviamo fino al raccordo così che quelli che arrivano da quegli accessi del raccordo saranno costretti praticamente a fermarsi in quel punto per poi utilizzare il mezzo pubblico. Siccome lo schema è sempre lo stesso e quindi è quello di andare per gradi, è molto probabile che in un’ottica futura, e non è tanto un’ipotesi perché è stato anche da qualcuno anche avanzata questa idea, l’idea sarà quella di andare a chiudere definitivamente tutta l’area all’interno del raccordo e quindi fare una enorme fascia verde che sarebbe a questo punto probabilmente la più grande del mondo, addirittura d’Europa sicuramente, ma probabilmente anche del mondo, per consentire l’accesso e quindi la circolazione ai veicoli che dovranno avere determinate caratteristiche solamente all’interno della fascia del raccordo. Il passo successivo, io faccio delle previsioni, perché tanto facciamo un colloquio più che altro qui, però il passo successivo sarà molto probabilmente quello di rendere anche il raccordo a pagamento, che è anche una cosa di cui si parla da parecchio tempo e che sostanzialmente addirittura era stato previsto dalla società autostrada che gestisce il raccordo di di renderlo a pagamento. Ora è ovvio che con tutto questo si verrà a creare una enorme discriminazione economica, quindi parliamo prima di quella economica”.

Qui trovate il convegno: https://www.youtube.com/watch?v=-xiNHo3tx4U

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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