“Abbiamo ancora in vigore l’ordinanza di Schillaci del 28 aprile che è un capolavoro di gattopardismo politico perché sostanzialmente rimette a una serie di figure, cioè i direttori sanitari delle ASL, dei pronto soccorso, delle varie strutture dove ci sono i ricoverati, i cosiddetti fragili, la decisione se imporre le mascherine o imporre il tampone”, denuncia l’avv. Fusillo. “Lo fa poi in modo abbastanza ambiguo perché poi lancia il sasso e nasconde la mano perché nello stesso articolo in dice
- che possono possono decidere se far fare il tampone per individuare il virus,
- poi dice si fa presente che non è più previsto dalla legge come obbligo perché il DL 52 del 2021 che prevedeva quest’obbligo è scaduto, nel senso che gli obblighi sono rimasti fino a una certa data e comunque al di là della loro totale illegittimità poi a un certo punto sono venuti meno.
Eppure questi continuano e l’ordinanza è stata interpretata come una sorta di assegno in bianco per fargli decidere qualsiasi cosa vogliano dal punto di vista sanitario.
Quindi sono capitati molti casi come quello dell’ascoltatore al quale io consiglierei di fare una denunce che sono in corso di presentazione perché rifiutare una prestazione sanitaria perché il paziente non vuole legittimamente farsi il tampone perché è un trattamento diagnostico sanitario che è libero, perché scadute tutte le leggi degli ultimi tre anni e mezzo c’è la legge 219 del 2017, la cosiddetta legge sul consenso informato che prevede che sia il paziente a decidere a quale trattamento vuole sottoporsi oppure no.
Queste richieste sono completamente illegali, è illegale l’ordinanza di Schillaci e sono illegali tutti i provvedimenti o le decisioni che le varie strutture sanitarie in giro per l’Italia.
Il mio consiglio sempre a tutti quelli che si trovano in questa situazione è di denunciare l’accaduto anche se 9 volte su 10 i pubblici ministeri archiviano perché non hanno nessuna voglia di mettersi contro il potere politico, però la speranza è sempre quella, cioè di trovare quell’unico pubblico ministero che magari abbia un minimo di dignità, un minimo di coscienza e che metta sotto processo queste persone.
Dopo che ci hanno ossessionati con la bufala della sanità pubblica del fatto che tutti hanno diritto ad essere assistiti e così via, poi questo è quello al quale assistiamo: nella realtà ormai la sanità pubblica vale soltanto per quelli che accettabili o comunque continuano ad esigere il fatto che le persone debbano portare la mascherina, un altro obbligo assolutamente illegale e che viene dall’ordinanza di Schillaci del 28 aprile 2023, ordinanza oltretutto di cui il TAR ha detto che è immotivata e probabilmente illegittima, non ha voluto sospenderla”.
Qui trovate l’intervento completo dell’avv. Fusillo: https://www.youtube.com/watch?v=rrJLPvjUrFE
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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