“Non è il momento per un’indagine internazionale”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano presso l’Ue e la Nato, Haim Regev, nel corso di un incontro con la stampa a Bruxelles commentando quanto accaduto all’ospedale Al-Ahli a Gaza. “Il responsabile è Hamas e noi abbiamo mostrato le prove per quanto possibile poiché non possiamo condividere pubblicamente tutte le informazioni: spero che vi fidiate più di noi, di un Paese democratico, che di un’organizzazione terroristica”.
“Non ci fermeremo. Israele andrà fino in fondo ed eliminerà Hamas”, ha detto in una intervista a The Spiegel. “Ed è per questo che abbiamo bisogno del sostegno dell’Europa, un sostegno sul quale non dovrebbero esserci dubbi”. Così giustifica gli attacchi: “La nostra lotta non è contro il popolo palestinese o contro l’Autorità Palestinese. La nostra lotta è contro l’organizzazione terroristica Hamas. Il fatto che gli abitanti di Gaza siano controllati da Hamas è una sfortuna tanto per loro quanto lo è per noi. Ma la decisione dell’UE di rivedere gli aiuti allo sviluppo è quella giusta. Nella Striscia di Gaza sono affluiti molti soldi, ma ovviamente gli incentivi economici non hanno funzionato. Alla fine, l’unica cosa che Hamas vuole fare è uccidere quanti più ebrei possibile”.
Haim Regev, nato nel 1967, è ambasciatore di Israele presso la NATO e l’Unione europea dal settembre 2021. In precedenza, ha diretto la divisione Medio Oriente e processo di pace presso il ministero degli Esteri israeliano ed è stato capo di stato maggiore del ministro Gabi Ashkenazi tra maggio 2020 e Giugno 2021. Prima era di stanza in Oman e negli Stati Uniti.
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