Da esperti per approvare i farmaci… a manager dei gruppi farmaceutici. Cos’è la revolving door spiegata dal chirurgo Roy The Vita

Come vengono approvati  e messi in commercio i farmaci. Lo spiega il chirurgo Roy de Vita: “È un passaggio molto importante e delicato come potete comprendere lo stesso che ha dovuto effettuare anche il vaccino. Un percorso che diamo per scontato debba essere vagliato da persone integerrime.

Prendo spunto da una serie televisiva in onda su Netflix che si chiama Painkiller per andare a capire un po’ meglio e non per semplice supposizione quali siano i meccanismi che portano all’approvazione in commercio di un farmaco. E questa mia chiacchierata mi atterrò strettamente ai fatti storici avvenuti e non a cosa accade nella serie televisiva. Siamo in America, poco più di 30 anni fa, dove c’è una famiglia di medici che per tradizione hanno un’avvocazione imprenditoriale, i fratelli Sackler, che hanno una casa farmaceutica che si chiama Purdue Pharma, che produce un antitolorifico che all’epoca del brevetto e della sua entrata in commercio era fortemente innovativo e che si chiama MS Contin. In pratica, pillole di morfina rilascio controllato e perciò nel nome c’è la dizione Contin, che sarebbe nient’altro che l’abbrevazione di Continus. Il loro brevetto a fine anni Ottanta sta per scadere e quindi devono inventarsi qualcosa di nuovo per non chiudere l’azienda. Il figlio di uno dei proprietari, anche lui medico e ricercatore, persona brillante ma senza scrupoli, nell’estate del 1990 lancia l’idea di produrre un antidolorifico più potente del vecchio MS Conti e unico nel suo genere, un farmaco che contenesse ossicodone.

Che cos’è l’ossicodone? È un oppioide sviluppato per la prima volta nel 1916 da uno scienziato tedesco. È una sostanza a bassissimo costo, già utilizzata in dosi ridottissime in altri farmaci in commercio, ma sempre miscelato con altre sostanze.

In commercio c’era il Percolant, in cui era miscelato con l’aspirina, acido aceto di sale cilico, e il Percoset, in cui invece era miscelato con il Tylenol, la tachipirina americana, paracetamolo.

L’idea di Richard Sackler era quella di produrre un antidolorifico con le stesse caratteristiche del loro vecchio MS Contin, cioè a rilascio graduale, sfruttando quindi l’idea del precedente brevetto, ma fatto questa volta con l’ossicodone al posto della morfina.

Il nome del nuovo farmaco sarà Oxycontin. L’ossicodone era e rimane una sostanza molto controversa. Viene considerato il cugino chimico dell’eroina ed è potente rispetto alla morfina più di due volte.

I medici erano e possiamo dire sono fortemente recalcitranti sull’uso di opioidi, perché questi farmaci, seppur efficacissimi sul dolore, sono molto pericolosi in quanto determinano assofazione e dipendenza, ciò che in inglese si definisce addiction, ed erano in genere destinati a pazienti oncologici terminali con dolore cronico.

Anche il responsabile dell’FDA del processo di verifiche e approvazione dell’OxyContin, il dottor Curtis-Dry, di cui poi parleremo, la pensa allo stesso modo e boccia il farmaco. A distanza viene quindi ripresentata e il dottor Wright nega nuovamente l’approvazione. Cominciano a instaurarsi dei rapporti fra le due parti, aziende ed FDA, per cercare di risolvere e superare i problemi. Si va avanti fino al 1995, quando il dottor Wright finalmente lo approva con una dicitura sibillina che testualmente dice «è credibile che l’oxycontin non porti ad un abuso per assofazione». In realtà questa affermazione era di fatto lo statement dell’azienda, ma gli studi della casa farmaceutica si basavano su un documento risibile che era una lettera all’editore, quindi non un vero e proprio studio scientifico, lettera pubblicata più di vent’anni prima e su studi sui topi totalmente manipolati.

La Purdue Pharma, ottenuta l’approvazione, si lancia in una campagna di marketing senza precedenti nella storia della farmaceutica mondiale. Comincia ad arruolare settimana dopo settimana migliaia di rappresentanti che venivano istruiti al quartier generale dell’azienda su come dovevano convincere i medici a prescrivere l’OxyContin, invogliandoli con reveni proporzionali al numero delle loro prescrizioni e sollecitandoli a prescrivere il farmaco anche in condizioni di dolore gestibile con altri farmaci meno pericolosi. Dicendo sostanzialmente delle bugie perché senza essere in possesso di alcuna evidenza clinica reale la Purdue Pharma ripeteva che meno dell’1% dei pazienti che assumevano l’OxyContin diventava addicted. La realtà era purtroppo ben diversa.

Di fatto avevano messo in commercio eroina in pillole, che potevano anche essere ridotte in polvere e sniffate. Le vendite dell’OxyContin aumentavano vertiginosamente e la Purdue Pharma promuoveva il farmaco sempre più massicciamente. Lo faceva sia con azioni commerciali di marketing DTC, cioè dirette al consumatore finale, mediante video di pazienti soddisfatti che parlavano in termini entusiastici del prodotto, che scientificamente pubblicando lavori e creando così un circolo virtuoso nel quale l’azienda convinceva sempre più medici che il farmaco fosse efficace e non avesse effetti collaterali grazie ad una letteratura scientifica che veniva prodotta da quei medici che erano pagati dall’azienda.

Un meccanismo semplice ed efficace. Con questo farmaco la Purdue arriva ad incassare negli anni 15 miliardi di dollari. I dati ufficiali, però, drammaticamente ci dicono che l’impiego dell’OxyContin abbia portato in vent’anni ad oltre 500 mila decessi per overdose e, secondo la società americana di Addiction Medicine, quattro persone su cinque che fanno uso di eroina hanno cominciato con gli antidolorifici oppioidi. Una truffa spaventosa costruita sulla salute della gente che ha portato ad un patteggiamento record da parte dell’azienda di 6 miliardi di dollari in cambio della immunità legale. Patteggiamento che solo qualche settimana fa è stato rigettato dalla Corte Suprema.

Cosa accadrà lo vedremo nei prossimi mesi. Ma avevamo lasciato il dottor Curtis Wright, il responsabile dell’approvazione del farmaco e vi avevo detto di lui, ne riparleremo. Era per dirvi che pochi mesi dopo l’approvazione dell’OxyContin, il dottor Wright si è licenziato dalla FDA e l’anno successivo, sapete da chi è stato assunto? Dalla Purdue Pharma, con quello che gli americani definiscono una pericolosissima revolving door dell’FDA, dove ben nove commissioner, cioè i capi assoluti dell’FDA, degli ultimi dieci, sono passati dalla direzione dell’Agenzia del farmaco ad aziende private delle quali avevano valutato e giudicato i prodotti.

Come il passaggio del dottor Curtis Wright, ricordiamo quelli del dottor Mark McClellan, valutatore dei prodotti Pfizer e ora membro del board dei direttori di Pfizer, e in tempi recentissimi del dottor Stefan Hahn, valutatore dei prodotti di Moderna e oggi chief medical officer, e cioè responsabile medico della società Flagship Pioneering, società che ha capitalizzato Moderna e della quale di Stefan Hahn, solo sei mesi prima, aveva valutato ed approvato il vaccino ad mRNA per il Covid, prodotto da Moderna”.

Qui trovate il video integrale: https://www.facebook.com/100050212641678/videos/316791767478390

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