“È assurdo che un singolo giudice possa emettere una decisione di tre pagine che potrebbe portare Julian Assange in prigione per il resto della sua vita e avere un impatto permanente sul clima del giornalismo in tutto il mondo”, così Rebecca Vincent, direttrice delle campagne di Reporters Sans Frontieres, ha affermato che RSF è profondamente preoccupata per la sentenza dell’Alta corte.
“Questi tempi sono sempre molto difficili per Julian in prigione. Ovviamente è concentrato su questo prossimo appello… ma non sta andando bene. Questa saga va avanti da 13 anni e sta mettendo a dura prova il suo corpo e la sua mente”. Il fratello di Assange, Gabriel Shipton, ha detto al Guardian che il rifiuto del suo appello da parte dell’Alta Corte è stato uno sviluppo serio, “che lo lascia pericolosamente vicino all’estradizione”. Shipton ha detto che i momenti di battuta d’arresto sono stati “i più difficili” per suo fratello. “Ma ha ancora uno spirito combattivo, speriamo solo che ce la faccia”.
In una sentenza di tre pagine, il giudice dell’alta corte britannica, il giudice Jonathan Swift, ha respinto tutti e otto i motivi dell’appello di Assange contro l’ordine di estradizione degli Stati Uniti, firmato dall’allora ministro degli interni britannico Priti Patel nel giugno dello scorso anno.
Shipton ha affermato che le dichiarazioni pubbliche del governo australiano che stava sostenendo il rilascio di Assange erano insufficienti. “Abbiamo sentito questo ‘basta abbastanza’ per più di un anno, ora suona vuoto, queste strane banalità da parte del governo sul ‘fare rimostranze’. Cosa ha ottenuto? Nulla è cambiato e il governo australiano può certamente fare di più”.
“Il peso storico di ciò che accade dopo non può essere sopravvalutato; è tempo di porre fine a questo incessante attacco di Assange e agire”, ha continuato Rebecca Vincent. “per proteggere il giornalismo e la libertà di stampa. Il nostro appello al presidente Biden è ora più urgente che mai: far cadere queste accuse, chiudere il caso contro Assange e consentire il suo rilascio senza ulteriori indugi”.
Assange rischia una pena totale combinata fino a 175 anni di carcere.
È detenuto, in condizioni di salute precarie, nella prigione di Belmarsh da più di quattro anni, poiché ha contestato l’ordine di estradizione degli Stati Uniti.
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