Pubblichiamo il decreto in cui la corte di Londra concede a Julian Assange di presentare ricorso contro l’estradizione negli Stati Uniti.
Julian Assange resterà in carcere per aver rivelato crimini di guerra degli Stati Uniti e non solo. E’ detenuto da quasi cinque anni detenuto nella prigione più sicura del Regno Unito. Assange può ricorrere in appello su 3 dei 9 motivi.
Il 20 maggio ci sarà la decisione definitiva.
La Corte concede al governo degli Stati Uniti tre settimane per fornire garanzie che affrontino i tre motivi di ricorso.
Viene richiesto che ad Assange sia consentito fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola), che non subirà pregiudizi durante il processo (compresa la sentenza ) a motivo della sua nazionalità, che gli sono garantite le stesse tutele previste dal Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti e che non gli viene imposta la pena di morte.
Se verranno fornite assicurazioni, le parti avranno l’opportunità di presentarsi il 20 maggio 2024, per determinare se tali assicurazioni sono soddisfacenti e per prendere una decisione definitiva in appello.
Ecco la sentenza.
PRESSO L’ALTA CORTE DI GIUSTIZIA AC-2022-LON-001745 e 1746
DIVISIONE PANCA DEL RE
CORTE DIVISIONALE
Presidente della King’s Bench Division e signor Justice Johnson
FRA:
JULIAN PAUL ASSANGE
Richiedente
(1) GOVERNO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
(2) SEGRETARIO DI STATO PER IL DIPARTIMENTO DELL’INTERNO
Rispondenti
DOPO che i ricorrenti hanno rinnovato la domanda di autorizzazione al ricorso contro il Primo
Decisione del convenuto di sottoporre il proprio caso al secondo convenuto e ag:
la decisione del secondo convenuto di ordinare la sua estradizione
E SU richiesta del ricorrente di modificare i suoi motivi di ricorso
E SULL’istanza del richiedente fornire nuove prove
E DOPO aver ascoltato Edward Fitzgerald KC e Mark Summers KC per il ricorrente e Clair Dobbin KC e Joel Smith in qualità di primo convenuto, e Ben Watson KC per il secondo convenuto
Si ordina che:
1. La domanda del ricorrente diretta a modificare i motivi del ricorso è accolta.
2. La richiesta del ricorrente di produrre nuove prove è respinta.
3. La rinnovata domanda di autorizzazione al ricorso per i seguenti motivi è
rifiutato:
i) e viii) (estradizione incompatibile con il Trattato),
ii) (estradizione vietata dalla sezione 81(a) perché è ai fini di un procedimento giudiziario per opinioni politiche),
iii) (estradizione incompatibile con l’articolo 7 della Convenzione),
vi) (estradizione incompatibile con il diritto ad un giusto processo previsto dall’articolo 6 della Convenzione), e
vii) (estradizione incompatibile con gli articoli 2 e 3 della Convenzione).
4. La rinnovata domanda di autorizzazione al ricorso per i seguenti motivi è
aggiornato:
iv) (estradizione incompatibile con il diritto alla libertà di espressione previsto dall’articolo 10 della Convenzione),
v) (estradizione vietata dalla sezione 81(b) della legge del 2003 perché il ricorrente potrebbe subire pregiudizi a causa della sua nazionalità), e
ix) (estradizione vietata dalle sezioni da 93 a 95 della legge del 2003 a causa di protezione specialistica inadeguata/protezione dalla pena di morte)
5. Il rinvio è fino al 20 maggio 2024 (o alla ulteriore data eventualmente comunicata dal tribunale), fatte salve le seguenti indicazioni:
i) I convenuti hanno il permesso di depositare eventuali garanzie presso il tribunale entro il 16 aprile 2024.
ii) Nel caso in cui entro tale data non siano state depositate garanzie, verrà concesso l’autorizzazione al ricorso per i motivi iv), v) e ix).
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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Per non dimenticare: The Nation rivela il complotto del governo americano per uccidere Assange, mentre si rifugiava nell’ambasciata ecuadoriana a Londra
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