“Si creano continui capi espiatori… ogni problema viene addossato a una parte della popolazione, così non ci sono colpevoli”… così è stato assolto Speranza, Martina Pastorelli

Privati di natura, di famiglia, di patria, di un lavoro, di legami, di leggi naturali, di religione, gli uomini diventano una convenzione insieme a tutte le istituzioni in cui vengono artificialmente provocati. Proprio come sono le nostre istituzioni adesso”, denuncia Martina Pastorelli in un recente convegno.

“E così, liberandosi dalla verità, la società della post-verità in cui siamo, in cui ci hanno fatto precipitare, in cui siamo entrati, non si è liberata dal potere e dalla sottomissione, ma si è sottoposto a un potere più grande, che oggi trannisce la spada della paura, eserce controlli senza precedenti, e vuole cambiare la natura umana inventandosene un’altra.  

E intanto alimenta il conflitto sociale creando continui capi epriatori che gli consentono di rischiare ogni problema addossandolo alla parte della popolazione. A questo si riferisce Giorgio Agamben quando parla di una nuova figura dell’uomo e del cittadino, il complice.
Il contratto sociale, ha detto, ha assunto la figura di un fatto di complicità senza reo, senza colpevole.
La faccenda, per esempio, Speranza, se non è una faccenda colpevole se non è un colpevole non c’è meno responsabile.
E questo reo assente coincide con il sovrane, il cui corpo è formato dalla stessa massa dei complici è più oppressiva e sospettata di qualsiasi dittatura, perché chi non partecipa della complicità, il non complice, è puramente e semplicemente escluso dal patto sociale, non ha più luogo nella città.
È davvero un tempo molto brutto, apocalittico appunto, nel senso primitivo del termine, cioè di rivelazione, questo vuol dire accatastamento di domande, perché il recente passato ci ha aperto gli occhi su che cosa abbiamo intorno, sia sul parente e sul amico che mai avremmo creduto potesse comportarsi in un certo modo durante la pandemia, sia sullo Stato e sull’Europa che si sono messi al servizio di quei mercati anonimi che governano il mondo e che ormai si sono rivoltati contro i fiscalini, sui rappresentanti politici, perché invece di lottare per i valori e le identità sanciti nei loro programmi, ci hanno tradito per quelle ideologie che, in cui le ideologie sono il Io sono noi stessi, perché in questi quattro anni ci è appaarso che cosa teniamo”.

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