Le morti da Covid colpa dei no-vax: così si sono sottratti alle proprie responsabilità i veri colpevoli, la denuncia di Paolo Borgognone

Paolo Borgognone denuncia la comunicazione fatta ai tempi della pandemia come un modo per sottrarre alle responsabilità i veri colpevoli dei protocolli, delle imposizioni vaccinali e delle terapie sbagliate applicate dai medici.

“Non è stata solo censura ma una vera e propria operazione di manipolazione e di rovesciamento della verità”, denuncia Paolo Borgognone. “Il caso di persone che hanno perso i genitori rapidamente, nel volgere di uno o due giorni entrambi i genitori, insomma tragedie di questo tipo, che sono state, si badi bene, attribuite dai media a chi si è sottratto alla benedizione obbligatoria.

Fino a qui si è spinto fin lì il processo di manipolazione, di distorsione della verità e di strumentalizzazione della morte per scopi di controllo sociale, di manipolazione politica, di interesse politico, di difesa di interessi economici ben precisi.

Perché? Perché si è sottratto in questo modo i veri responsabili di questi sciagurati eventi ed episodi alle loro responsabilità e si è attribuita la responsabilità alle persone che non c’entravano nulla con tutto questo ma che avevano come unica colpa, la colpa più grave possibile, quella di aver rifiutato di obbedire, di essersi rifiutati di obbedire a un ordine che ritenevano ingiusto e lesivo della propria dignità e anche della propria salute, per cui non solo censura ma addirittura qualcosa di più grave, se vogliamo, e anche di più indegno e infame.

Il tentativo di far passare come degli assassini, come degli untori e come un gruppo sociale, un agglomerato umano dotato di estrema crudeltà, persone che semplicemente si erano rifiutate di sottomettersi a imposizioni che ritenevano anche se vogliamo pericolose, dunque poco affidabili per la loro incolumità,  lesive della loro incolumità.

Questo secondo me è stato uno dei punti più bassi che sono stati raggiunti, ma è stato fatto naturalmente di proposito.

E’ stato veramente costruito un nemico per incrementare il conflitto, ed è stato costruito il nemico. Il nemico principale naturalmente erano quelli che erano sprovvisti di Green Pass.

Di quel periodo veramente buio della nostra storia, della storia collettiva dell’umanità e i casi anche di delazione, di discriminazione dal basso e non ce ne scorderemo mai.

Bastava anche solo fare le pochissime cose che erano permesse di fare a chi non aveva il green pass per entrare in contatto con una fascia di popolazione ostile comunque.

Ed è questo secondo me il dato, che ha segnato in me un cambio radicale di atteggiamento e anche di approccio rispetto al prossimo, tante volte.

Il fatto di scontare sulla mia pelle una ostilità, un pregiudizio, un preconcetto prima inesistenti.

Io sono passato, io e tutti noi naturalmente siamo passati dall’essere considerate persone dignitose e frequentabili a essere avvitati come gli sporchi untori, i merdosi, i bastardi utilizzavano questo termine, anche io sto dicendo nel gergo colloquiale comune, da cui non solo prendere distanze ma di cui sbarazzarsi il più presto possibile per sanificare la società. Ecco, si usavano questi termini, termini che appartenevano a un linguaggio, a un lessico che credevamo desueto e condannato dalla storia per sempre, in realtà sono stati riutilizzati a scopo politico come se nulla fosse e anzi è stata incentivata la delazione, la persecuzione eccetera.

Anche la persecuzione dei non benedetti è stata fatta in nome dei diritti umani, sia chiaro, perché bisogna sempre motivare con delle attribuzioni nobili, con delle nobili finalità gli episodi, gli atti politici più sporti possibili, bisogna sempre nobilitarli con una sorta di perbenismo di fatto.

Nel momento in cui dovessero ricomparire episodi di questo tipo non possiamo, non dobbiamo e spero non vogliamo farci trovare impreparati, divisi e col coltello tra i denti l’uno contro gli altri”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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