“Era chiaro dall’inizio. La produzione di auto e anche la componentistica si sta spostando altrove. I grandi centri di produzione delle auto si sta pensando di portarli in Polonia, alcuni già stanno in Polonia. Ma questo, non è una notizia perché tutti sapevano che sarebbe finita così.
La domanda è, perché non è stato fatto nulla per salvaguardare quel poco che è rimasto dell’industria automobilistica italiana?”, sii chiede Matteo Brandi a 100 giorni da Leoni
“Noi siamo passati ad essere uno dei produttori leader nel mondo di automobili a questo, eravamo davvero tra i primi in assoluto e le nostre auto venivano vendute ovunque nel mondo e rappresentavano anche un po’ lo stile italiano, rappresentavano il modo degli italiani stessi di vivere.
Tutto questo è stato distrutto scientemente perché dovevamo allargarci alle grandi multinazionali, alle grandi aziende, fare questi grandi raccoglimenti.
Quello che è successo con Stellantis non è diverso da quello che è accaduto nell’agricoltura, dove tante piccole aziende gli è stato detto di mettere in un’unica grande azienda.
Too big to fail, troppo grande per fallire, che poi non è vero, perché quante sono le aziende grandi che poi sono crollate.
Stellantis è semplicemente il prodotto di quello che abbiamo spinto in questi anni e di quello che non ha fatto lo Stato italiano. Questa gentaglia qua dovrebbe in qualche modo rispondere di quello che è successo, perché migliaia di lavoratori finiranno senza più uno stipendio perché qualcuno ha guardato oltre oceano o guardato oltre le Alpi invece di guardare a casa propria.
E’ gravissimo, perché noi tra poco non avremo nemmeno più nulla, cioè non faremo più auto.
…E magari ci verranno anche a dire che questo è il massimo del green, no? Rimanere al green.
Però è un’altra roba questa. La decisione di Stellantis è una non notizia, lo sapevano tutti coloro che stavano con i piedi per terra. Ti vengono anche a dire che da tre anni MilaFiori non esisterà assolutamente. Appunto.
Tutti sapevano che Stellantis, anche qui, chi aveva i piedi ben piantati per terra e chi invece stava nell’iperuraneo a vedere le Stellantis, appunto, che Stellantis era una operazione di acquisizione di PSA nei confronti di FC Auto, quindi all’interno c’è anche la Fiat, e questo avrebbe colpito soprattutto chi? I lavoratori italiani.
Perché mentre lo Stato francese è rimasto con una quota in PSA e ha un seggio lì nel consiglio di amministrazione può dire la sua, lo Stato italiano dopo aver riempito di miliardi la Fiat, ne è rimasto fuori e questo ha impedito di salvaguardare i lavoratori lì di Mirafiori ad esempio, dei stabilimenti italiani, che rischiano di finire esodati a casa perché la produzione si sta spostando altrove”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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