La Polonia non vuole pagare l’eccesso di vaccini Covid, sono troppi! Pensiamo ai rifugiati

Accusa l’Europa e la Pfizer e invoca la clausola di “forza maggiore” citando l’eccesso di offerta, una clausola che sarebbe prevista dai contratti sottoscritti da Bruxelles con le imprese fornitrici.

Le cause “di forza maggiore” invocate dal governo di Varsavia sono due:

  1. la Polonia sta accogliendo circa 3 milioni di rifugiati dall’Ucraina, è il primo posto dove arrivano e l’operazione ha un costo e causa tensioni finanziarie nel paese.
  2. l’offerta di vaccini supera ormai di gran lunga la reale esigenza dei polacchi. La situazione epidemiologica è molto diversa rispetto a un anno fa, il Paese non ha più bisogno di tutte quelle dosi

“Alla fine della scorsa settimana, abbiamo esercitato la clausola di forza maggiore e abbiamo informato la Commissione europea e Pfizer che ci rifiutiamo di accettare ulteriori vaccini contro il Covid-19 e ci rifiutiamo di effettuare pagamenti per loro”, ha detto il ministro della Salute polacco Adam Niedzielski a Tvn24. “Abbiamo provato a ridistribuirle agli Stati (non dell’Unione europea, ndr) che non ne hanno ricevuto abbastanza”, ma le dosi in eccesso sono troppe, e “abbiamo provato a ricontrattare con la Commissione e con Pfizer, per pagare alla consegna o per spalmare le consegne in dieci anni, ma non ce lo hanno permesso” ha spiegato Niedzielski. “Ci rifiutiamo di ricevere questi vaccini, ci rifiutiamo anche di effettuare i pagamenti, la conseguenza di ciò sarà un conflitto giuridico che sta già avvenendo”, ha continuato il ministro.

Niedzielski si è detto “molto deluso” dall’atteggiamento della Commissione e da quello dei produttori, che anche davanti a una situazione tragica come quella attuale “non mostrano alcun flessibilità, prendono solo la posizione comoda che c’è da contratto”.

L’Europa capisce la situazione e cerca un dialogo con le case produttrici di vaccini.  “Gli Stati membri sono vincolati dagli obblighi del contratto (per i vaccini, ndr), ma la Commissione europea ovviamente capisce la situazione difficile in cui si trova la Polonia”, ha detto De Keersmaecker aggiungendo che la Commissione cercherà di facilitare i colloqui tra le autorità polacche e Pfizer, “per trovare una soluzione pragmatica a questa situazione specifica che affronta il Paese”.

 

 

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