Fact Checker: agricoltori come “teorici della cospirazione” …ergo hanno ragione

Il “Fact Checker” tedesco che ha ricevuto finanziamenti dal governo, da Facebook, dalla rete Omidyar e dalla Open Society Foundations di George Soros, liquida gli agricoltori tedeschi come “teorici della cospirazione” La denuncia arriva da un nuovo rapporto di Correctiv, un sito di notizie e verifica dei fatti. Gli agricoltori diffondono “propaganda russa” e “disinformazione su Covid”, due definizioni che sono state date alle persone, che si sono opposte alla narrativa dominante …ergo hanno ragione gli agricoltori.

“Le proteste degli agricoltori sono ormai argomento anche di molti canali e gruppi di social media che dal 2020 diffondono disinformazione sul coronavirus. C’è un appello a partecipare e a mostrare solidarietà con gli agricoltori. E anche lì vengono condivise ripetutamente le false affermazioni che CORRECTIV.Faktencheck o altri team editoriali hanno verificato dall’inizio delle proteste dei contadini”, si legge nel rapporto.

E come lo dimostra?

“Il Centro di monitoraggio, analisi e strategia (Cemas) monitora i temi delle ideologie cospirative, della disinformazione, dell’antisemitismo e dell’estremismo di destra e analizza i gruppi Telegram di questi ambiti. CORRECTIV.Faktencheck ha valutato questi dati: mostrano che l’interesse per le proteste dei contadini in questi canali ha raggiunto il suo picco l’8 gennaio, all’inizio della settimana di protesta. (Fonte: Cemas; Grafica: CORRECTIV.Faktencheck)
Tra loro c’è un volto noto: Stefan Magnet, caporedattore di Auf1, un cosiddetto canale di notizie alternativo austriaco che diffonde incitamento all’odio e disinformazione anche in Germania. Egli riassume la situazione come segue: se il movimento Corona incontrasse le “nuove proteste dei contadini”, potrebbe “essere un mix interessante”. Anche il partito Corona Die Basis esprime la sua piena solidarietà alle proteste (…) E i media mainstream notano che un gruppo neonazista ha appoggiato le proteste degli agricoltori. “Fermate i traditori del popolo!” ha scritto il gruppo sul suo sito web.

Poi evidenzia l’esatto opposto di quello che sta accadendo “nei canali che CORRECTIV.Faktencheck incontra ripetutamente nelle sue ricerche quotidiane, c’è anche scetticismo nei confronti delle proteste degli agricoltori. Ad esempio nei confronti dell’associazione degli agricoltori, volto organizzativo delle manifestazioni. In un messaggio che circola in diversi gruppi critici per il coronavirus si chiede se le associazioni degli agricoltori “si arrenderanno e daranno le loro zampe” rapidamente. Altrove, Martin Rutter, figura di spicco della scena Corona austriaca, si chiede se si tratti di “protesta guidata” o di “resistenza non guidata”. Altri ancora scrivono che le proteste degli agricoltori sono state “organizzate da psicopatici”.

E arriva a sostenere addirittura che gli agricoltori siano filo-russi perché “le proteste non sono iniziate solo tra i critici del Corona, ma anche nei canali filo-russi”

…e ovviamente a parlare male degli avversari politici.

“Questo tentativo di “verifica dei fatti” si è trasformato in una campagna diffamatoria contro persone impegnate in proteste legittime riguardanti questioni economiche, sociali e politiche.

E questo lavoro di etichettatura viene svolto da qualcosa chiamato “Correctiv” – un gruppo che afferma di essere un sito di notizie e di verifica dei fatti. Correctiv riceve i suoi soldi da Omidyar, Soros, Meta, ma anche dall’attuale governo tedesco”, commenta Reclaim The Net.

In un rapporto su Public, l’autore statunitense Gregor Baszak approfondisce la situazione, mostrando un governo assediato che ricorre a mosse decisamente antidemocratiche e riflette su idee scandalosamente antidemocratiche, come il divieto dell’opposizione politica.

Baszak parla di un articolo di Correctiv che perseguita gli agricoltori come una sorta di minaccia di destra, presumibilmente diffondendo non solo la propaganda russa e la disinformazione sul Covid, ma solo perché esprimono rabbia per il fatto che le loro attività siano diventate insostenibili a causa dei tagli governativi ai carburanti e ai sussidi per i veicoli.

“L’articolo (Correctiv) non specifica quale ‘disinformazione Covid’ diffondano gli agricoltori”, scrive Baszak. “Né offre alcuna prova di legami tra gli agricoltori e il governo russo, solo che ‘alcuni account X’ che sostengono gli agricoltori hanno scritto post che ‘coincidevano con i metodi di una rete di propaganda filo-russa’”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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