Le mascherine agiscono come filtri acustici e rendono difficoltose le dinamiche personali, sopratutto tra gli anziani

“Le maschere portano a una comunicazione verbale e non verbale compromessa e a un riconoscimento facciale limitato, rendendo più difficile il riconoscimento delle emozioni. Agiscono anche come filtri acustici e rendono difficile la comprensione del parlato”, spiega in un recente studio il Dr. Helmut Traindl

“In generale, c’è un’interruzione nell’interazione interpersonale e nelle dinamiche relazionali.

Dal 2020 diversi studi hanno dimostrato gli effetti psicologici dell’obbligo di indossare una maschera sulle persone. Questi includono, tra le altre cose, disagio e disagio psicologico, una ridotta qualità della vita e il peggioramento dei problemi di salute esistenti. Le maschere rendono più difficile riconoscere le emozioni della “controparte”. La vicinanza umana viene interpretata come un pericolo. Ciò porta ad un ritiro sociale dalla vita pubblica e allo sviluppo di disturbi d’ansia, depressione e persino attacchi di panico.

Sebbene il danno psicologico si sviluppi lentamente, il comportamento delle persone colpite è permanentemente disturbato.

Ciò che è particolarmente grave è che le maschere facciali rendono anonime e “disumanizzanti” le persone. Ciò porta ad una riduzione dell’empatia e della compassione. Il comportamento etico viene ignorato e l’obbedienza viene imposta facendo riferimento alle norme legali e politiche. Lo psicologo militare americano Bidermann, nella sua pubblicazione “Il diagramma della coercizione di Bidermann”, classifica le maschere addirittura come un mezzo di umiliazione e degrado (“tortura bianca”).

La propaganda statale e il “lavaggio del cervello” dei media hanno causato e Alcune persone sono addirittura riuscite a far sì che le mascherine siano diventate una parte indispensabile della loro vita. Per molte persone svolgono la funzione di “coperta di conforto” o di “amuleto magico”, dando l’illusione di un falso senso di sicurezza contro le infezioni virali e calmando così la mente.

Le mascherine sono uno strumento per diffondere la paura irrazionale. La paura porta al distanziamento sociale e prevale sul pensiero critico. Aumenta la suscettibilità alla propaganda e alla manipolazione emotiva.

Le maschere sono anche un simbolo di sottomissione e obbedienza. Come ha spiegato in un’intervista il capo della commissione austriaca GECKO, servono all’assuefazione psicologica e sociale, cioè all’educazione della popolazione a comportamenti che non devono essere messi in discussione.

Tratto dallo studio: https://fortschrittinfreiheit.de/gutachten-unwirksamkeit-von-masken/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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