Il rinnovo dell’obbligo sulla mascherina per Giuseppe Cruciani “è l’esercizio puro del potere sulle persone. C’è anche una questione burocratica che ha a che fare con la responsabilità. Per pararsi il fondo schiena, cosa incredibile… hanno, di fatto, paura che qualcuno faccia causa. Io critico questa decisione, ma i poveri industriali sono costretti a farlo, perché magari arriva un dipendente che va sul posto di lavoro, si prende il raffreddorino e porta l’azienda in tribunale accusandola di non averlo protetto abbastanza. Gli imprenditori sono costretti a fare così. Purtroppo la fanno anche se non serve più a niente.Io sono contrario alla decisione che hanno preso le aziende e il fatto che lo possa dire qui alla Zanzara è un fatto della grande libertà che c’è in questo posto”.
“Io voglio mantenere la stessa mascherina, chi me la controlla? Questa è la mia ribellione”
“Ma come si fa a rimanere dentro uno stesso posto per sei, sette ore con la mascherina fino alla fine di giugno?”
“Ma perché in altri Paesi è scomparso tutto?”, chiede Cruciani nella puntata di ieri della Zanzara in onda su Radio 24. “Ma perché in altri Paesi, dove questo obbligo è scomparso già da tempo, non ci sono i cadaveri per strada?”
David Parenzo, come sempre, fa la parte di chi sostiene il governo “Si tratta di un principio cautelativo dello stato, le scelte le fanno imprese. Oggi sono le aziende nella loro libertà stanno decidendo come regolarsi. Nei luoghi di lavoro si va in sicurezza, se no si rischia di danneggiare i propri colleghi. Viviamo in una comunità di persone”.
“Rischi di danneggiare i tuoi colleghi? Questo è il motivo per cui non si cambia, quello che dice Parenzo vuol dire che Speranza ha vinto con il suo terrore e le sue paure”, chiosa Cruciani
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